Compri la moto, spendi un capitale, e adesso come difendi la tua bambina?
Ultimamente, le motociclette, vengono vendute con l’immobilizer, antifurto ormai obbligatorio nelle auto dal 1995.
E' un dispositivo elettronico che blocca la centralina dell'iniezione del motore
se nel blocchetto di avviamento non si inserisce la chiave originale, chiave che si fa riconoscere dell'immobilizer perché ha al proprio interno un piccolo trasmettitore (il cosiddetto transponder), che invia un segnale cifrato non appena viene a contatto col blocchetto.
Ma sappiamo tutti, che basta un furgone ed almeno tre persone e la moto la sollevano e la portano via.
Questo sistema vale anche per gli antifurti elettronici, alcuni si sono visti portare via la moto sollevata da una
gru tipo quella dei carri attrezzi, con il suono dell’antifurto che si attenuava man mano che il carro si allontanava.
Quindi come sempre occorre prevenire, nel senso prevenire e meglio che incavolarsi dopo.
- La moto deve essere sempre posteggiata in posti ben visibili, mai nascosta o isolata.
- Se si pensa di lasciarla per molto tempo posteggiata, occorre pensare ad una catena, che permetta di vincolare la moto in modo tale da non poter essere presa di peso, quindi legandola a qualcosa di fisso e robusto (paletto segnaletico, ecc.).
- Per la catena sarebbe opportuno acquistare un prodotto di marca, quindi catena in acciaio cementato a sezione quadra con lucchetto con doppio bloccaggio a sfere dell’arco e sistema di bloccaggio con cilindro anti manomissione e trapanatura (tipo Abus). Con un livello di sicurezza alto almeno superiore a 10.
- Se la moto viene lasciata incustodita per molto tempo, si potrebbe optare con un doppio sistema di bloccaggio delle ruote. Infatti come si dice, due e meglio di uno, quindi due blocca dischi.
Anche qui la qualità deve essere elevata, ricordiamoci quanto la nostra bambina ci costi, e quindi si potrebbe optare per un blocca disco anteriore del tipo “Victory 39c” dell’Abus, e al posteriore magari applicandolo alla corona un “Granit QuicK 37” sempre dell’Abus.Entrambi con livello di sicurezza uguale a 15.
Ho parlato di Abus, ma esistono altre marche, mi sono soffermato su questa in quanto in un test, pubblicato dalla rivista Motociclismo, i suoi antifurti hanno superato alla grande tutti i test. - Vorrei comunque consigliare di evitare l’acquisto di qualsiasi antifurto con chiave a nottolino, in quanto questi antifurti, è stato provato, si aprono facilmente (Kriptonite). Infatti la società ha provveduto alla sostituzione degli antifurti a richiesta, e la sostituzione è avvenuta con prodotti a chiave del tipo Abus.
- Si sconsiglia inoltre l’acquisto di “pitoni” , quegli antifurti a snodi flessibili ricoperti di plastica. Questi praticamente si aprono solo guardandoli intensamente.
- Optare su catene e blocca dischi relativamente costosi, una catena può costare dai € 74,00 ai € 119,00, i dischi da € 57,00 ai € 77,00, a parte pagare in ordine di sicurezza, sono tranquillamente usati per una nuova moto, una volta acquistati lo sono per sempre.
- Altro deterrente, ma in questo caso solo psicologico, è la stipula di un contratto assicurativo che preveda la clausola “furto incendio”, ma qui potremmo innescare un dibattito sul costo che ci viene caricato.
Concludendo:
Se il ladro ha deciso di rubare la moto, non c’è verso di convincerlo, a meno che non gli spari, ma cosi finiamo noi in prigione.
Quindi dobbiamo prevenire, ed un ottima prevenzione unita ad ottimi deterrenti può salvarci da una sgradita sorpresa.
E’ chiaro che se hanno deciso di rubare un tipo di moto, la loro attenzione si sposterà su quel modello che presenta meno deterrenti e quindi meno tempo per rubarla.
Il loro nemico è uno solo il tempo, quindi rendiamogli la vita difficile.