Per rendere la vita almeno un po' più difficile a certi gentiluomini mi sono preso un tracker GPS, ovviamente ho scelto il più costoso:
Trackting.com
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È fatto da una start up italiana, si presenta bene, ben costruito. Autoalimentato ricaricabile con cavo USB, il costruttore dichiara un'autonomia di mesi prima di richiedere la ricarica. Si può quindi spostare da auto a moto a....La app dedicata è anch'essa ben fatta e curata. Scelto il modello con copertura Europa Svizzera compresa. Composto da 3 elementi: la app di localizzazione, il tracker vero e proprio grande come un pacchetto di sigarette, una TAG che, allontanandosi dal mezzo, ne gestisce l'attivazione. Se si è nei pressi della moto o alla guida con la TAG con sé , il sistema è disattivato, così come quando ci si allontana. In queste situazioni il tracker non emette segnale , quindi non è rilevabile da scanner di malintenzionati. Come si muove la moto, il tracker si attiva e sull'app si vede in continuo la posizione. Al successivo arresto, la posizione viene memorizzata sulla mappa. Il sistema costa molto, ma la SIM all'interno, inaccessibile, non richiede alcun contratto o ricarica e si collega automaticamente alla rete con segnale più forte. È una IoT (solo dati e SMS) per applicazioni domotica e industriali, si paga una tantum nel prezzo dell'oggetto e non ci sono altri costi. Il dubbio è se la start up dovesse fallire: nessun problema per la SIM, non vincolata alla società venditrice del sistema, ma la app? Devo provare ad appoggiare il sistema ad una delle tante app disponibili, vedrò.... alla solita domanda "ma se i gentiluomini caricano la moto su un camion schermato?" posso solo rispondere che 1) quanto meno riduco il rischio del ladruncolo che mi ruba la moto, va in giro a fare danni e poi l'abbandona 2) coi ladri professionisti c'è poco da fare, giusto l'assicurazione