Tecnica
La Distribuzione: caratteristiche e funzionamento
Scritto da Blackbaron - Pubblicato 05/12/2005 11:38
La distribuzione di un motore, è quel sistema di comando delle valvole che gestisce l' apertura e la chiusura dei condotti di alimentazione, tale da far rispettare le quattro fasi di un motore a scoppio: Aspirazione, Compressione, Scoppio o espansione, Scarico dei gas combusti...

L' apertura e la chiusura dei condotti è affidata alle valvole (a sede conica), che a sua volta sono azionate dagli alberi ad eccentrici, detti anche alberi a camme, e sono a sua volta collegati a mezzo catena (catena di distribuzione) cinghia o da una coppia di ingranaggi all' albero motore e da questo ne deriva il loro funzionamento.

Gli istanti di apertura e chiusura delle valvole rispetto ai punti morti del pistone, vengono stabiliti in fase di progettazione dimensionando opportunamente la geometria e quindi il profilo delle camme, al fine di ottimizzare il ciclo del motore. Infatti si fa in modo di ottenere un anticipo nell’apertura e un ritardo nella chiusura della valvola di aspirazione, ottenendo un miglior riempimento della camera di combustione sfruttando l’inerzia acquistata dalla miscela nei collettori; durante la fine della fase di scoppio (Espansione) si farà in modo di ottenere un anticipo nell’apertura della valvola di scarico per equilibrare la pressione interna ed esterna, ed un ritardo della chiusura della stessa alla fine della fase di scarico ottenendo grazie all’inerzia acquistata dai gas combusti l’espulsione completa, ed aggiungiamo anche che dal profilo delle camme è possibile far variare la curva di erogazione modificando le doti respiratorie di un motore, variandone le prestazioni.


Questi sistemi di comando possono essere di diversi tipi:

  • Sistema ad aste e bilancieri.
  • Sistema ad alberi a camme in testa.
  • Sistema desmodromico.


Il sistema ad aste e bilancieri, può essere costituito in due tipi di schemi;

  • Il primo costituito da un solo albero a camme alloggiato nel basamento, a sua volta gli eccentrici (camme) dell’albero a contatto con le punterie, azionano le valvole attraverso le aste dei bilancieri, ed a sua volta i bilancieri con il relativo albero di sostegno ne trasmettono il comando agendo sullo stelo della valvola.
  • Il secondo schema è caratterizzato da un doppio albero, di cui uno per il comando delle valvole di aspirazione e l’altro per quelle di scarico.


Il sistema ad alberi a camme in testa o comando diretto delle valvole, è ormai un sistema molto diffuso nei moderni motori in quanto ne semplifica notevolmente il sistema, riducendo al minimo l’inerzia. Anche in questo caso sono possibili due schemi;

  • Il primo dal funzionamento molto semplice, l’albero a camme è alloggiato direttamente sulla testa, e le camme sono a diretto contatto con le punterie a bicchiere trasmettendo direttamente il comando alle valvole, e può essere caratterizzato da due diverse configurazioni, di cui a singolo o doppio albero.
  • Il secondo schema è altrettanto semplice, l’albero a camme non è a contatto diretto, ma ne trasmette il comando attraverso i bilancieri. Pertanto il sistema ad aste e bilancieri e ormai poco diffuso, in quanto essendo costituito da numerosi componenti che dato il loro peso, comporta problemi di inerzia che non favoriscono il raggiungimento di elevati regimi di giri.


Il sistema Desmodromico.
Questo sistema di comando delle valvole, si differisce dai precedenti in quanto il la chiusura delle valvole non è affidato alle molle di richiamo, in quanto la chiusura è effettuata meccanicamente, infatti è definito come sistema composto da corpi rigidi vincolati tra di loro in grado di compiere un solo movimento. Questo sistema non fa altro che eliminare le molle di richiamo ed è costituito da un bilanciere a forchetta, che comandato dalla camma imprime l’apertura e la chiusura meccanica delle valvole, consentendo l’apertura e la chiusura con notevole rapidità. Il grande vantaggio di questo sistema è di aprire e chiudere le valvole con estrema precisione anche a regimi molto elevati, eliminando il classico problema dello farfallamento che affligge i sistemi tradizionali, dovuto all’incapacità delle molle di richiamo di effettuare la chiusura della valvola a regimi molto elevati.


Il gioco valvole.
Per quanto riguarda questi sistemi è indispensabile prevederne i giochi nei comandi delle valvole, in modo tale da compensare le dilatazioni dei metalli dovute dall’effetto termico, tale gioco sarà maggiore per le valvole di scarico, e minore per quelle di aspirazione, in quanto allo scarico la sollecitazione e la dilatazione per l’effetto della temperatura è maggiore rispetto all’aspirazione.
Il gioco valvola nel caso di comando diretto (albero a camme in testa) non è altro che lo spazio che intercorre tra la minima sporgenza della camma ed il cielo dell'alza valvola. Tale gioco viene misurato, con gli spessimetri (calibri a spessore), ed il loro valore deve rientrare nei valori stabiliti dalla casa. Questi valori di gioco, sono calcolati in modo tale che al raggiungimento delle temperature di funzionamento, si riduca in maniera tale da annullare quasi del tutto questo spazio, ed ottenere un perfetto continuo contatto tra la camma e l'alza valvola.
Qualora questi valori di gioco risultassero alterati, si avrebbero delle situazioni che possono causare nel caso di gioco eccessivo, una mancata e completa apertura della valvola, con il conseguente classico battito, mentre in eccessiva assenza di gioco, la mancata chiusura totale della valvola, e pertanto oltre ad avere delle irregolarità di funzionamento del motore, si procurano a sua volta gravi danni al sistema, tra cui la cosi detta bruciatura delle valvole, o lo spiattellamento delle camme degli alberi. Per tali motivi è sempre consigliabile effettuare quando previsto tale controllo, stesso discorso è valido anche per il sistema ad aste e bilancieri. Riguardo la registrazione dei giochi, nel sistema ad albero a camme in testa si effettua mediante la sostituzione di pastiglie o piattelli calibrati, mentre nei sistemi ad aste e bilancieri è presente un registro filettato sul bilanciere stesso.

 

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Commento di: de_corsa il 10-12-2005 12:47
A completamento della esauriente esposizione vorrei precisare che:

- quando il sistema di azionamento dell'asse a camme è del tipo a >"cascata d'ingranaggi" questi sono almeno tre e comunque sempre in numero dispari;

- il sistema desmodromico rientra sempre nella categoria degli alberi a camme in testa e ha un altro grande vantaggio: minori perdite di potenza (e in attriti) dovute proprio alla mancanza delle potenti molle necessarie ai sistemi tradizionali.
La prima applicazione del sistema desmodromico di comando delle valvole fu dovuta alla Peugeot, all'inizio degli anni '20, dopo uno studio avviato inizialmente dalla Mercedes-Benz.

- il gioco delle punterie può essere anche uguale a zero ove s'impieghino delle punterie idrauliche, sistema sempre più diffuso anche nei motori motociclistici. Ciò non comporta particolari problemi di usura anticipata perché le camme, di sezione tronco-conica, trascinano in rotazione i bicchierini idraulici (e non) senza strisciarvi con forza, uniformandone anche l'usura.

Una curiosità non detta: l'asse a camme gira sempre alla metà del numero di giri dell'albero motore.
Commento di: berga89 il 12-12-2005 19:56
raga e io vi introduco un sistema di mia idea!!!un elltromagnete al posto delle camme per far muovere su e giu le valvole!!!pensate...non è geniale??????x ogni ciclo c'è una fase utile nel motore 4t con qst sistema si riduce molto la massa inerziale del motore...il che vuol dire piu bilanciamento,maggior potenza e con un sistema del genere si puo utilizzare un sistema elettronico dell'acceleratore...già xk eliminando la farfalla all'inizio del condotto ma riducendo l'alzata valvola si limita l'aria in entrata e l'iniezione della miscela sarà nel cilindro!!!!!!!!che ne dite???ah,ultima cosa ma nn meno importante...si potrà avere un sistema continuo di fasatura variabile il che equivale a maggiori potenze,minori consumi,minor inquinamento e poi minori costi in quanto un sistema del genere attualmente nn costa un ***** progettarlo mentre x un sistema "normale"ci saono numerosissime parti soggette ad usura!!!!!
comando elettronico delle valvole
Commento di: de_corsa il 28-02-2006 23:04
come principio non è assolutamente male ma non sei il primo a pensarci!
infatti è stato già proposto e sperimentato.

non so dirti però con quali risultati.
il potenziale del sistema è senz'altro molto interessante ma le industrie ragionano in base ad altri principi: in particolare quello costi/benefici.
(benefici intesi come guadagni)
non sarebbe certo la prima volta che si rinuncia ad un'innovazione perché non "promette" abbastanza.
Re: comando elettronico delle valvole
Commento di: Nicolicchio il 24-03-2009 18:04
Ricordando lo spirito della Fiat di 40 anni fa posso dire con sicurezza che la Fiat stessa non avrebbe MAI usato sulle linee un pezzo o una tecnologia che costasse di più di quello montato di serie a meno di vantaggi evidenti tipo un risparmio sulla manutenzione in garanzia.