Tra i motociclisti, molte volte, queste simpatiche pastiglie vengono spesso trascurate. Si dimentica sempre che da esse, conosciute anche col termine di portaguarnizioni, dipende buona parte della sicurezza in moto. Sono quasi piccole, insignificanti, nascoste all’interno delle pinze, ma quanti sanno veramente cosa sono e quali sono?
Esistono anzitutto due tipi di pastiglie: quelle organiche e quelle sinterizzate. Le prime possono essere usate su tutti le tipologie di impianti frenanti, e sono quindi le più diffuse. La loro base principale è formata da resine leganti, metalli, lubrificanti e abrasivi.
Le pastiglie sinterizzate, invece, sono composte da polveri meccaniche, lubrificanti e abrasivi, e si possono utilizzare solo su freni per pastiglie sinterizzate, hanno quindi un uso più ridotto.
Leggendo le descrizioni avrete notato una lista di materiali. Ogni elemento ha una specifica funzione. Le polveri meccaniche nelle sinterizzate hanno la capacità di “mordere” il disco. Stessa capacità la hanno nelle organiche le resine leganti con i metalli. In entrambe, invece, gli abrasivi hanno il compito di tenere pulito il disco freno, mentre i lubrificanti servono a mantenere uniforme l’attrito.
Al momento di scegliere le pastiglie diventa fondamentale anche valutare il tipo di utilizzo a cui saranno sottoposte. I costruttori infatti tra le sinterizzate e le organiche ne producono di tre tipi: racing, stradali ed intermedie.
- Racing: adatte all’uso in pista con temperature elevate (400°C);
- Stradali: adatte all’uso normale di tutti i giorni, e che sopportano temperature intorno ai 250°C;
- Intermedie: una via di mezzo tra le due citate sopra.
Passiamo ora dopo questi cenni teorici a qualche consiglio sulla manutenzione e l’uso delle pastiglie o portaguarnizioni.
Ogni quanto controllarle?
Ogni 5000 km circa. Dipende poi dal tipo di utilizzo della moto, con un utilizzo prevalentemente in città saranno più “consumate” rispetto a un uso più stradale.
Anche le pastiglie hanno bisogno di un rodaggio…
Esattamente, quando si cambiano non si può pretendere subito che aderiscono al meglio, si devono “adattare”. E’ bene quindi per i primi km dopo la sostituzione, fare frenate leggere e delicate, facendole raffreddare per bene. Le pastiglie organiche hanno bisogno di un rodaggio più lungo rispetto a quelle sinterizzate.
Da tenere sotto controllo anche il liquido dei freni e i relativi tubicini che portano l’olio alle pinze. Il liquido con l’influenze degli agenti atmosferici va cambiato almeno ogni due anni.
Ciao,
pssssss