Scheda tecnica
- Motore: monocilindrico a due tempi
- Cilindrata: 49,9 cc
- Raffreddamento: a liquido
- Alesaggio corsa: 38,6 x 40 mm
- Telaio: Doppio trave in alluminio con profilo estruso rinforzato all’interno
- Alimentazione:carburatore Dell’Orto PHVA - Ø14
- Cambio: 6 rapporti
- Frizione: multidisco
- Sospensione anteriore:Forcella a steli rovesciati Ø 40 mm, corsa 120 mm
- Sospensione posteriore: Forcellone in alluminio con doppio braccio estruso rinforzato e capriata di di rinforzo, monoammortizzatore idraulico, escursione ruota 110 mm
- Freno anteriore: pinza radiale a doppio pistoncino contrapposto Ø 28 mm, disco in acciaio inox Ø 300 mm, tubazione in treccia aeronautica
- Freno posteriore: a disco in acciaio inox Ø 180 mm, pinza a doppio pistoncino contrapposto Ø 25 mm, tubazione in treccia aeronautica
- Altezza da sella: 810 mm
- Peso a secco:90kg (dichiarati dalla casa)
- Serbatoio: 13 litri
- Euro: 2
La casa spagnola alimenta i sogni dei giovani grazie a questo gioiello di soli 50cc.
Basta esaminare la scheda tecnica, per capire le finezze che Derbi mette a disposizione di tutti i giovani piloti,in particolar modo l’impianto frenante, che vanta una pompa freno con attacco radiale ed una pinza a 4 pistoncini che “lavorano”su di un disco da 300mm;per quanto riguarda il freno posteriore, troviamo una pinza a 2 pistoncini che agiscono su di un disco da 180mm.
La Derbi è riuscita a proporre un'ottima alternativa alle moto fino ad oggi più diffuse, grazie all’attenta cura dei particolari, incitando ed incuriosendo i quattordicenni di tutta l’Europa. Scrutando la GPR si nota la grande cura anche nel minimo dettaglio: leva frizione regolabile, il serbatoio di tipo Avio, strumentazione mista (analogico e digitale) facilmente leggibile, supporto strumentazione realizzato in tecnopolimeri, silenziatore realizzato in acciaio inox ed il comando lampeggio abbaglianti ("passing"). Particolare è inoltre l’applicazione degli indicatori di direzione sugli specchietti retrovisori.
Il motore della gpr è racchiuso da un telaio in alluminio che sfrutta componenti estrusi saldati ad elementi fusi (tecnica adottata anche nelle sportive di maggiore cilindrata). Il telaio della gpr è stato progettato per supportate anche un propulsore di maggiore potenza (infatti la versione 125 monta il medesimo telaio). Il retrotreno è “ornato” ed arricchito da un forcellone bibraccio in allumino, che possiede una capriata di rinforzo del peso di 3 Kg, che permette il movimento di un monoammortizzatore con uno stelo da 14 mm.La forcella è del tipo upside-down con steli da 40 mm.
Come si suol dire, anche l’occhio vuole la sua parte, ed i progettisti Derbi hanno pensato anche a questo. La gpr, oltre ad avere soluzioni tecniche da sportiva “vera”, mostra un design accattivante. Le linee sono particolarmente stilizzate, viene abbandonato lo stile rotondenggiante della carene, adottato fino ad ora. Il codino si protende verso l’alto e “nasconde” lo scarico sottostante.
Il motore (il blocco è il D50B0) è un monocilindrico raffreddato a liquido, discutere sulle prestazioni sarebbe superfluo, poiché la legge italiana obbliga che tutti i ciclomotori debbano avere una velocità massima non superiore ad i 45 km/h.
Ovviamente, una volta eliminati i fermi, le prestazioni variano completamente; la velocità massima indicata sarà all’incirca di 90km/h, mentre quella effettiva sarà all’incirca di 80 km/h.
Come già accennato, pur essendo solamente un cinquantino, è pur sempre una sportiva e come tale la posizione di guida risulta scomoda e caricata sui polsi, ma con il tempo ci si fa l’abitudine.
L’angolo di sterzo è poco ampio e ciò comporta scarsa agilità nel traffico.
Insomma la Derbi (come del resto TUTTE le sportive) non è una moto comoda e quindi non adatta ai viaggi particolarmente lunghi.
La casa spagnola la propone nelle seguenti versioni :