wkowalski ha scritto:
GrandeCornholio ha scritto:
A livello di stima anedottica, dov'è che tendenzialmente si rompono i motociclisti?
Furio?
?!?!?
Colombo?
Citazione:
dai scherzo... le statistiche dicono che per vari motivi 3/4 degli incidenti avvengono in città. In moto purtroppo anche un banale tamponamento può finire in tragedia, ergo città = brutto = male = evitare, o se proprio non si può, andarci molto piano e guardarsi molto intorno e non assumere sostanze varie
Vorrei riportare due post da qui, che trovo molto rilevanti.
pazuto ha scritto:
[...]
il 75% degli incidenti avvengono in città perchè il 75% dei mezzi parte/gira/ritorna in città, pensa che il 75% degli incidenti avvengono a meno di 10 km da casa, se non meno....
[...]
GrandeCornholio ha scritto:
la metrica, seppur ancora grezza, che vuoi sarebbe almeno "incidenti per chilometro di percorrenza" / "incidenti ogni ora di guida"
[...]
i numeri sono una cosa pericolosissima, letti superficialmente possono dare un'immagine addirittura rovesciata della realtà.
Famoso è l'aneddoto -- che si racconta sempre a Statistica 1 -- di Abraham Wald che viene preso dal raccapriccio scoprendo che durante la Seconda Guerra Mondiale i militari rinforzavano i caccia
dove si contavano più buchi di proiettile negli aerei che facevano ritorno dopo una sortita.
Wald ebbe a spiegare ai generaloni di turno che quelli erano allora in realtà buchi "sicuri", perchè l'aereo in un modo o nell'altro ritornava alla base.
Biognava invece rinforzare
dove non si vedevano mai buchi: l'assenza di fori di proiettile in determinate aree
negli aerei che facevano ritorno alla base era la prova più certa, ipotizzando distribuzione inizialmente uniforme,
che chiunque avesse riportato un foro lì era subito finito coi pesci nell'Atlantico e mai tornato.
Per questo, più che il numero tirato fuori dal cilindro, cercavo la saggezza e il "quadro complessivo" che viene dell'esperienza anedottica ventennale, dai molti chilometri e (ahimè) qualche degenza in ospedale.
Hazrael88 ha scritto:
sorpassare la fila di macchine ferme o quasi a velocità molto più elevata
Posso dire che da ingenuo mi sembrerebbe un'idea straordinariamente rischiosa in principio?
La differenza di velocità a distanza ravvicinata notoriamente fa molti più danni della velocità assoluta (nel caso limite, un frontale è un incontro tra noi e un mezzo che viaggia a velocità negativa).