gigio2sin ha scritto:
l'omologazione TUV comunque non vale nulla qui in Italia
Certo che vale in Italia. È recepita in tutta l'Unione. Mica per niente il TUV ha uffici anche qua in Italia, e c'è gente che spende bei soldi per regolarizzarsi il mezzo (fortemente) modificato.
doctorwho ha scritto:
In effetti esistono le "fiches" di omologazione
Se andiamo a vedere le fiches, non c'è santo che tenga: pure se sfili di un dito le forcelle sei fuori regola, visto che varia l'altezza da terra.
Il problema di fondo è che il CdS vieta la modifica alle caratteristiche costruttive, senza però che nessuno si sia preso la briga di specificare nero su bianco, firmato e controfirmato, cosa C volesse dire.
Sono le indicazioni delle fiches? Game over, le uniche moto in regola diventano quelle ancora nello scatolone.
Solo le indicazioni a libretto? Già diversa come storia, se non vari gli ingombri in mm sei a posto. Per contro avremmo tana libera tutti su cose tipo freni e sospensioni, visto che ci sono solo vaghi accenni (es: disco o tamburo).
Solo le indicazioni a libretto, però ogni componente deve avere il suo certificato a parte? Storia ancora diversa.
...è un casino. C'è un vuoto normativo, punto e basta.
gigio2sin ha scritto:
comunque sia la cosa peggiore che può capitare è una multa di 80 € e 1 punto sulla patente (art.170)
Art 78 CdS, alterazione delle caratteristiche costruttive, 400-1600 euro di sanzione e revisione straordinaria. Questo è il peggio.
Anzi no, il peggio è che l'assicurazione pianti rogne in caso di sinistro. Qui, detto proprio fuori dai denti, un assicuratore amico vale più di cento certificati di omologazione.
(col risarcimento diretto è la tua compagnia a dover sganciare, e di conseguenza è la tua compagnia ad aver interesse a trovare cavilli per non pagare il dovuto)