Questo articolo viene fuori a causa di tante persone che, pur guidando da anni, non hanno esperienza su ciò che poi la legge può applicare a discapito della "bellezza". E non solo.
Le forme poco aggraziate ed abbondanti di specchi retrovisori ed indicatori di direzione (comunemente chiamate frecce) spesso vengono sostituiti ancor prima di ritirare la moto dal concessionario (se si tratta di moto nuove).
Il codice della strada non ha niente in contrario sul montaggio di equipaggiamenti "aftermarket" (cioè non originali, presi appunto "dopo" l'acquisto) a patto che i pezzi siano regolarmente omologati.
Vediamo quali sono le caratteristiche che questi tipi di equipaggiamenti devono rispettare per essere ammessi dal codice della strada, e vediamo quali sono le conseguenze se si dovessero montate pezzi che non le rispettano.
Gli specchietti retrovisori devono "dare una chiara visuale di ciò che accade davanti al veicolo e sopratutto alle sue spalle" mentre gli indicatori di direzione devono essere "efficaci e ben visibili, che segnalino in modo inequivocabile e preciso l'intenzione di cambiare direzione".
Per non sbagliare, ecco quali sono le caratteristiche che gli equipaggiamenti devono avere:
- gli specchi retrovisori, secondo la direttiva comunitaria n. 97/24/CEE, devono avere una superficie tale da poter scrivere al loro interno un cerchio del diametro di almeno 7,8 cm. L'omologazione (lettera E) deve essere stampigliata sulla superficie dello specchio o sulla coppa.
- gli indicatori di direzione, secondo la direttiva comunitaria n. 76/756/CEE (e integrazioni), devono avere una potenza di fascio luminoso pari o superiore a 60 candele. Più semplicemente deve esserci il simbolo E sull'indicatore, seguto da un numero.
Ma cosa succede se non rispettiamo queste regole? Semplicemente l'articolo 71 del CdS recita che "Chiunque circoli con uno dei dispositivi prescritti non conformi, cioè non regolarmente omologati, rischia una sanzione di 71 euro". Ma sappiamo benissimo che le forze dell'ordine non si accorgono neanche della presenza di pezzi non omologati.
La parte peggiore è invece questa: in caso di incidente, la compagnia assicurativa può rifiutarsi di pagare o può rivalersi sull'assicurato se il perito riesce a dimostrare che il veicolo, al momento dell'incidente, non era in regola con il CdS, montando componenti non omologate. E questo vale anche per scarichi, pneumatici e depotenziamenti a libretto (attenti miei cari 18enni che girate con 100 Cv sotto il sedere quando invece dovreste averne solo 34!). Mi raccomando, cari miei motociclisti, rispettiamo TUTTI insieme queste regole!!!