Tecnica
Il Manubrio... ma come si usa?
Scritto da Sirio - Pubblicato 16/02/2006 07:21
Spiegazione di come il pilota utilizza il manubrio durante l'impostazione di una curva, di quali sono le forze in gioco, del perché la moto sta in equilibrio e cenni sull'effetto giroscopico.

C'è chi lo tira, chi lo spinge, chi lo molla, chi lo usa con una sola mano, chi ci si appende, chi ci appoggia solo le mani, in ogni caso ognuno lo usa come meglio crede

Chi non ha una bicicletta? Bene, smontate la ruota anteriore e prendendola dai perni, a braccia stese, fatela girare forte da un vostro amico. Ora, immaginate di avere il manubrio tra le mani, fate varie prove tirando, spingendo, oscillando le braccia e vedrete che l'effetto che credevate di ottenere non è quello.

La ruota, girando, diventa come un giroscopio, maggiore è la sua massa e la sua velocità di rotazione e maggiore sarà la sua "rigidità" giroscopica, ovvero la tendenza a mantenere inalterata la direzione del proprio asse di rotazione. [nota aggiunta: vedere anche l'articolo con la definizione di effetto giroscopico].

Detto questo, con la ruota fra le mani che gira verticale davanti a voi, provate a pensare cosa fate con il vostro manubrio quando fate una curva. Qualcuno afferma che "tirando" dal lato opposto alla curva il mezzo si inclina, ed ha perfettamente ragione, la moto si inclinerà ma la ruota si direzionerà dal lato opposto alla curva per capirci meglio, tiriamo con la mano destra verso di noi come se girassimo a destra il manubrio, l'asse verticale della ruota si inclinerà a sinistra così come tutto il mezzo e l'asse orizzontale (quello del perno) girerà a destra, ma con quale risultato? E qui viene il bello,

  • 1°: la moto in questo caso si inclinerà a sinistra percorrendo una curva sinistra, poiché la ruota anteriore
    creerà una enorme forza in grado di trasmettersi attraverso le forcelle al cannotto di sterzo e quindi a
    tutto il telaio,
  • 2°: il manubrio girerà dalla parte opposta alla curva perché voi lo state "tirando" così,
  • 3°: la povera ruota anteriore, cercherà di garantirvi un appoggio al suolo poggiando sul suo fianco
    sinistro ma con una "direzionalità" che punta fuori dalla curva, e quindi avrà una forte tendenza a
    continuare ad inclinarsi, fin quando la somma vettoriale delle forze farà si che la moto cadrà molto
    prima di aver raggiunto la fine del battistrada utile sulla gomma anteriore e senza "avvertimento".


Provate ora con la vostra ruota di bici ad inclinare l'asse di ruota alzando una mano rispetto all'altra e provate a farlo diciamo abbassando la mano sinistra, la ruota tenderà a girare lungo il suo asse verticale a sinistra, (similmente a quello che fate con il manubrio quando lo girate per fare manovra), e il suo asse di rotazione risulterà inclinato a sinistra poiché siete voi ad imporlo.

Il risultato?
La moto si inclinerà al pari di quanto voi avrete "spostato" lateralmente rispetto al vostro corpo il manubrio e la ruota anteriore troverà sempre maggior aderenza all'aumentare dell'inclinazione poiché la sua tendenza è quella di "chiudere" ulteriormente la traiettoria, risultando molto più sensibile, trasmettendo molto più feeling al pilota e lasciando ampio margine di sicurezza al mezzo, che lavorerà più bilanciato.

Tutto questo bel discorso (semplificato, poiché di forze in gioco ce ne sono molte altre), per dire che il manubrio andrebbe usato per inclinare obliquamente l'asse della ruota anteriore rispetto al terreno, lasciando libero lo sterzo di "girare" autonomamente dal lato della curva, infatti se, come già detto altrove, lasciate il manubrio e muovete il corpo per fare una curva noterete che la tendenza naturale del manubrio è quella di girare nel senso della curva, e non il contrario.

E ricordate sempre che le moto sono dei mezzi estremamente stabili, e siamo noi a perturbarne la loro stabilità, perciò prima impariamo a capire come trattare i nostri "organi di comando" e prima incrementeremo la nostra sicurezza sul mezzo.


Sirio

 

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Commento di: Davide il 16-02-2006 07:24
Bell'articolo, complimenti, prende in esame tutte le variabili che entrano in gioco durante la curva, se uno lo legge attentamente dovrebbe avere più dubbi sui vari effetti in gioco

Ciao :)
Commento di: Memento il 16-02-2006 08:40
utilissimo!!!!! grazie 1000
Commento di: PESCE il 24-02-2006 10:41
Scrivi bene, però non si capisce bene una cosa fondamentale e cioè che per fare le curve bisogna spingere nel semimanubrio. Mi spiego meglio se una curva è a destra bisogna spingere sul semimanubrio destro e viceversa se la curva è a sinistra, provate anche voi e vedrete come cambierà la musica, tenete ben in mente che in moto bisogna spingere sempre MAI TIRARE i semimanubri in nessun caso. MAX PESCE
Commento di: marco3253 il 26-02-2006 11:00
quindi niente leggero controsterzo ho capito bene?????
Commento di: Sirio il 26-02-2006 21:09
Già, niente controsterzo, si può tuttavia utilizzare l'effetto giroscopico a proprio favore spingendo sul manubrio nei repentini cambi di direzione (pif paf) per aiutare la moto nell'inserimento ma poi si dovrebbe tenere in percorrenza "con 2 dita".

Sirio
Commento di: Robbia il 18-07-2006 22:34
Ottima spiegazione. In proposito, ho letto di recente un utilissimo libro, dal titolo "DINAMICA E TECNICA DELLA MOTOCICLETTA": è davvero confortante riguardo il concetto di stabilità della moto! Giovedì ho l'esame: pensatemi!
Robbia.
Commento di: RobB12 il 20-03-2007 19:40
Scusate,
ma a questo punto sono un po' in confusione. Da questo articolo si capisce che non si deve spingere sull'interno (o tirare sull'esterno) per fare una curva, cioè che è sbagliato girare dalla parte opposta.
Negli altri articoli e nei vari post ho letto che per una piega perfetta con ginocchio a terra bisogna invece spingere sul semimanubrio interno.
Perciò mi chiedo, qual'è il metodo migliore?
Ringrazio chi vorrà aiutarmi a non farmi sdraiare sull'asfalto ;o)
Commento di: mizar66 il 06-11-2007 18:06
Un appunto proprio su questa discussione;
Letto molti articoli e molte opinioni ma la questione se SPINGERE sul lato opposto alla curva o no sembra che sia non molto chiara.......
SALVATECI!!!!!!!!
Commento di: guitarfenix il 24-11-2007 19:06
....mmm....si anche io nn sono espertissimo ma mi interessa la situazione.....

...ma da quanto ho capito.....bisnogna SEMPRE spingere.....

....se devo girare a destra....spingo sul manubrio a destra......giusto?
Commento di: 900ss il 01-04-2008 18:15
a me hanno sempre detto di spingere sul semimanubrio nel lato della curva,
curva a destra spingere sul semimanubrio di destra, am guardate cosa scrive questo qui:

http://www.quattrotempi.net/piegarsi_in_moto.htm

sembra quasi che dica il contrario...
Commento di: Quart il 14-04-2008 05:47
(Notare: Neofita qui)

Il manubrio... non si usa.. ma halt! Io parlo da aspirante moticiclista (oggi devo veder per la mia prima moto ^^). Ho alle spalle un po' di ciclismo dilettantesco (ovvero per sport mi facevo le mie scorse da 100-150 km in tranquillità).
Sino ad oggi non avendo auto, mi son sempre spostato in bike nei tratti medio-brevi.

In tutta onestà, la moto è esattamente (o quasi) come una bicicletta, solo che intervengono i fattori del motore (peso) e del fatto che non state a pedalare ma pedala la moto per voi (ma relativamente un fattore blando, questo).
Leggendo questo articolo, ho provato a cercare di capire come io faccia a curvare con la Bike.. E' lo stesso principio, ma non riesco a trovare facilmente le parole per dare una spiegazione al fenomeno in questione.

Cercando di spiegarlo basilarmente, quando vedo una curva, io il manubrio lo tiro in maniera completamente blanda. Diciamo che il "tirare" il manubrio (o sterzare, vedete voi come chiamarlo) è solo un'aggiunta per aiutare la caduta laterale di sterzo verso la direzione di curva. La sterzata va fatta in concomitanza con uno sbilanciamento del corpo verso la direzione che la curva prenderà, e con un rallentamento del moto del veicolo. Dato che la Moto (o bici) è unita a noi, ovvero noi le siamo agganciati,la nostra massa globale si sposterà in tandem

Ma in termini pratici, che cosa succede? Sò di gente che non capisce come mai si vedan ciclisti e centauri (e piloti mGP) curvarsi quasi raso terra senza però perdere aderenza e slittare via (stragrande parte delle volte ovviamente).
Questo spiega parecchio e velocizza la comprensione della curva.
La moto (o bici!) correndo, tiene una certa spinta in avanti che tende ad essere stabile ed a tenerla in piedi, sintanto che il baricentro della moto stessa rimane verticale. Ovvero per far un'esempio stupido, provate a tirare la ruota della bici di forza verticalmente in avanti, tenendola dritta. La ruota fintanto che possiede un'inerzia sufficiente continuerà a rotolare diritta (in piedi) sul proprio asse, sebbene magari sul terreno sia presente della ghiaia.
Questo è dato dal fatto che un oggetto in moto orizzontale, sebbene sia sempre soggetto alla forza di gravità, più veloce va più aderenza (attrito) perde col terreno. Lo stesso principio è usato per il decollo degli aerei, che prima guadagnano velocità su terra, dopodichè ripiegano gli alettoni orizzontali delle ali per prender lo slancio verso l'alto.

Quando voi correte verso una curva, il baricentro del corpo+moto è verticale. Per spostare il baricentro, il vostro corpo si sposterà da "verticale" in diagonale verso il lato di sterzo della curva (ovvero se la curva va a destra, voi inclinerete il vostro verso destra). Facendo questo, il braccio destro verrà ripiegato verso l'interno del corpo, mentre il sinistro si estenderà, ma il grado di sterzo è di soli pochi gradi. Detto questo potrebbe sembrare che si sia NOI a sterzare seppure di poco il manubrio. Invece non è così. Il manubrio stesso sterza da solo del grado necessario, dato che l'asse del manubrio giace su un asse indipendente dalla moto stessa, e per gravità una volta sbilanciato verso sinistra o destra, tende a cadere verso quella direzione. Le nostre braccia, si limitano a seguirlo nel suo curvare.
Anche se a volte, una certa spintarella può risultare utile..

Ad alte velocità, il semplice sbilanciare il corpo e sterzare può non bastare, data l'inerzia di spinta della velocità stessa, che cercherà di tenervi diritti. Proprio per questo, in entrata alle curve, si tende a rallentare nel quando si sposta il peso e si sterza leggermente: rallentando l'inerzia di corsa diminuisce favorendo la forzata caduta del peso della moto lungo l'interno del verso di curva.

Purtroppo chiunque non abbia mai fatto un po' di pratica già da "piccolo" con una bici, troverà difficile applicarsi bene alle curve in velocità, perchè applicando ciò scritto sopra, non sarà capace di calibrare bene la velocità della moto in rapporto con lo sbilanciamento e la frenata in ingresso curva, finendo così a rotolare allegramentemente bestemmiando lungo l'asfalto e contro il Guard Rail.

Ma tornando al discorso di prima, per quale motivo non si cade? Questo come dicevo è dovuto all'inerzia che tende a forzare verticalmente il veicolo. La velocità sterzando, provoca un effetto di forza centrifuga proporzionale al grado di curva stesso. Se voi steste percorrendo a velocità un tornante con uscita tangente rispetto al semicerchio del tornante stesso, e vi ricordaste all'improvviso di non dover procedere lungo il tornante, ma dover imboccare la strada in uscita tangente del tornante, potreste sebbene piegati verso destra semplicemente accellerare (non bruscamente altrimenti la ruota posteriore perderebbe adesione facendovi rovinare lungo la strada) mollando nel contempo il freno, fino a raddrizzarvi così da nullificare la curva e procedere diritti.

La forza centrifuga è data dal fatto che spostarsi in una curva comporta il coinvolgimento di 2 assi geometrici, il che richiede una forza drammaticamente maggiore rispetto al procedere diritti procedendo lungo 1 solo asse geometrico. Conseguentemente, in curva, qualsiasi ciclo o motociclo che percorra una curva, sarà sempre forzato a tirare diritto.

(mezz'ora per trovar le parole per queste boiate)
Commento di: SCARDINATO il 10-06-2008 15:35
Complimenti ben spiegato!!! vi segnalo solo un modo semplice per dimostrare tutto il teorema:
Provate con una bicicletta a curvare stando seduti dritti sulla sella, senza toccare il manubrio vedrete che basta allargare il ginocchio per vedere che la bici imposta da sola la curva questo a dimostrazione pratica di tutto quello splendidamente espresso da QUART.
In pratica è quello che succede quando in piega allarghiamo o stingiamo il ginocchio per stabilizzare o correggere meglio la percorrenza in curva
Commento di: pianino il 20-08-2008 15:49
interessante,l'articolo,un po' incasinato ma interessante :-)
Commento di: Riky996 il 01-09-2008 21:28
Ho letto un po vari articoli..interessantissimi,io sinceramente ho comprato twist of the wrist 1 e anche il 2 di keith code. Li il concetto base della curva/piega viene espresso con "Countersteering" (controsterzo), il peso del pilota spostato sulla pedana interna alla curva (curva sx pedana sx,curva dx pedana dx) aiuta a migliorare la curva della moto visto che il peso si sposta su un punto interno della curva (come sopra pedana sx curva sx ecc.) il resto del gioco lo fa l'acceleratore (gas,frusta cavalli,chiamatelo come volete....) infatti su un video di youtube in un corso guida alla superbike high school,dopo un paio di giri di pista per familiarizzare con il percorso,lo stesso giro lo fanno fare senza cambiare marcia ma giocando con il gas (infatti c'e' pure il detto "...nel dubbio accelera!)....le ruote sono le 2 principali cause dell'effetto giroscopico che fa curvare la moto,il fatto del peso sulla pedana aiuta a curvare meglio la moto "piegando meno/affrontando la curva con maggior velocità". Inoltre aprire il gas aiuta a spostare il peso della moto sulla gomma posteriore (più larga) e qui entrano in gioco le sospensioni e la distribuzione dei pesi..........tirando le somme credo che la miglior cosa sia provare poco alla volta conoscere e parlare o chiedere apertamente a chi è più esperto cosa come quando (senza vergognarsi che tanto ci passano tutti) e stare attenti...meglio provare in posti tranquilli o piste o corsi di guida ma stare comunque attenti,altrimenti ci tirano sempre dentro come pirati della strada quando non centriamo niente.
Commento di: gio25 il 19-09-2008 13:25
Ciao a tutti,
vediamo se ho capito bene: sostanzialmente mi dite che è necessario controsterzare per fare una curva (ovviamente in piega) o no? E se uno agisce al contrario? se anzichè spingere il manubrio dal lato in cui deve curvare, lo tira cosa succede?
Commento di: Riky996 il 27-09-2008 20:23
Se ci provi dovresti sentire la moto che torna su....è che in una piega molto accentuata crei uno scompenso che fà o farebbe perdere aderenza il pneumatico. finchè ci sono gare di superbike o motogp,guarda attentamente le riprese frontali delle moto in entrata o in uscita di curva...meglio ancora se le puoi registrare,dovresti vedere bene le ruota controsterzata...
Commento di: Semtex il 27-12-2008 22:56
Questo articolo mi ha leggermente confuso. Io sono abituato a spingere leggermente il semimanubrio interno alla curva (per intenderci, una spinta in avanti "parallela" alla strada) in questo modo la gomma anteriore è diretta verso l'esterno della curva ma la moto piega verso l'interno.
Ma leggendo questo articolo mi pare di capire che la spinta dovrebbe essere quasi “perpendicolare” alla strada, per inclinare lateralmente l'anteriore senza direzionarlo nel senso opposto alla curva.
Ho capito bene?
Commento di: fabusc il 08-01-2009 18:02
La sapevo come te: spinta in avanti in ingresso curva sul semimanubrio interno. Non è che in ingresso bisgona far così (spingere in avanti) e dentro la curva spingo solo in basso? Ci provo e se non mi stendo ti faccio sapere
Commento di: Atogi il 21-08-2009 16:30
Voglio esprimere un ringraziamento a Sirio e agli altri che hanno scritto e commentato gli articoli su pieghe e inserimento in curva. Pur avendo la moto già da un po' di tempo ignoravo la tecnica della pressione sul semimanubrio interno. Devo dire che entrare in curva ora è diventato di una semplicità quasi diabolica, a prescindere dalla velocità e tra l'altro ho la sensazione che mi aiuti a tenere esattamente la traiettoria che avevo in mente. Probabilmente questo effetto deriva dalla maggiore sicurezza che avverto iniziando la piega in questo modo.
Commento di: exFZR il 29-09-2009 14:01
ciao a tutti... mi do il benvenuto nel forum.. :) sono uno pseudo-fermone e le tecnica dello spingere il semi all'interno l'ho capita a mie spese... (qualche curvetta un po larga... :) ) il dubbio che ancora mi assale è: mentre sono in piega il manubrio devo lascialo chiudere nella direzione della curva oppure continuare a spingere?
Commento di: Atogi il 12-10-2009 15:55
Come da post precedente, è da poco che uso questa tecnica. Ecco quello che ho sperimentato.

Una volta impostata la piega, smetto di premere; il manubrio ritorna "neutro" e tende a chiudersi naturalmente. Mi è capitato di voler correggere una traiettoria un po' larga aumentando l'angolo di piega e ho di nuovo spinto leggermente l'interno. Consiglierei però di non abusare di questa possibilità di correzione, soprattutto se la piega è già pronunciata.
Commento di: bodyman2000 il 08-02-2010 13:19
CONFERMO LA DINAMICA DELLA SPINTA...RIPETO SPINTA DEL SEMIMANUBRIO....

NOn come detto nell'articolo:"TIRARE".....ma "SPINGERE" il semimanubrio interno alla curva.....

Se si TIRA si rischia solo di far imbarcare la moto...perchè il semimanubrio in pratica se si TIRA effettuerà una spinta OPPOSTA alla forza giroscopica.

Invece se si TIRA il manubrio si agisce proprio sulla forza giroscopica che tenderà a far piegare la moto in primo luogo ed in secondo luogo darà alla ruota spazio di aderenza maggiore perchè la piega della routa seguirà la eprpendicolare della moto stessa.

Con l'effetto giroscopico le curva diventano assai + facili...col tempo poi si potrà agire con il corpo il ginocchio ecc per dare alla piega ancora maggior dinamicità sicurezza e stabilità.

;)
Commento di: andreaxin il 16-08-2010 20:44
in pratica l'articolo SCONSIGLIA di spingere il semimanubrio interno alla curva...

quello che non si capisce bene è quello che CONSIGLIA di fare, ci provo io:

l'articolo dice che spingendo sul semimanubrio interno alla curva, la ruota punterebbe verso l'esterno e con la moto in piega questo non farebbe altro che diminuire l'aderenza tanto piu' quanto si spinge... ma allora cosa consiglia di fare?

quello che consiglia di fare è SPINGERE VERSO IL BASSO IL SEMIMANUBRIO INTERNO ALLA CURVA ( in modo VERTICALE rispetto al terreno e NON PARALLELO al terreno come si fa quando si spinge il semimanubrio)
unitamente a tutti gli altri accorgimenti che bisonga adottare facendo una curva:

-spostare il peso verso l'interno della curca con o senza chiappa fuori dalla sella
-spostare il peso verso avanti
-spingere sulla pedana interna alla curva
-spingere col ginocchio esterno alla curva sul serbatoio verso l'interno della curva


Commento di: Dani75 il 14-09-2011 11:18
Ciao a tutti.
Spero che qualcuno legga il mio messaggio e mi dia una risposta e qualche consiglio... Ragazzi, NON HO CAPITO NULLA!
Premetto che ho la moto (Suzuki SV 650 del 2001) da un anno e, da aprile ad ora, ci ho percorso circa 10.000 km. La adoro: guidare una "moto vera" è stato il mio sogno fin da bambina... Sono riuscita a realizzare questo sogno (sempre soffocato dall'incomprensione generale) solo alla "veneranda" età di 35 anni quando ho fatto la patente A3 e acquistato la mia piccolina.
Ho la fissazione (più o meno come la maggior parte dei motociclisti) delle curve: mi piace farle e vorrei farle "bene" cioè piegando il più possibile la moto.
Fino ad ora mi è sempre venuto spontaneo affrontare la curva spingendo in avanti (cioè verso la direzione del moto) la manopola interna mentre la moto, di sua iniziativa, si inclina verso l'interno.
Ieri, dopo aver letto tutti i vostri messaggi, mi è sembrato di capire che questo mio movimento non è corretto: bisogna, invece, spinge la manopola interna verso il basso (quindi verso terra) assecondando quello che sarebbe il movimento naturale del manubrio.
Ho provato a confrontare i due metodi e ho notato che
- lasciando il manubrio morbido e tenendolo solo quanto basta ad accelerare, effettivamente la moto sterza da sola leggermente nel verso della curva
- spingendo verso IL BASSO la manopola interna alla curva la moto diventa più "leggera" e si inclina meno rispetto a quello che fa spingendo la stessa manopola IN AVANTI. Inoltre la curva si chiude prima (cioè la moto stringe di più la curva) imponendomi di fare una correzione.
Personalmente la risposta che ho avuto dalla moto adottando la tattica di spingere in basso e non in avanti non mi ha dato molta sicurezza: in particolare la moto mi è sembrata "non in tensione" ma morbida e leggera, inoltre si è inclinata veramente poco.

Che dite?
Potete darmi una risposta "definitiva"?
Voi come curvate?

Grazie

Dani
V
Commento di: Lu_Motor il 22-10-2012 12:52
Ragazzi, se un'immagine val più di 1000 parole... allora immaginate il video che vi riporto nel link...

http://www.motoparti.com/home/come-si-guida-la-moto-neofiti.html

Rende la cosa molto chiara.