Salve a tutti,
riporto qui sotto la mia esperienza con la NC 750 X, versione 2018 con cambio manuale, nella speranza che possa essere utile a qualcuno.
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Ho comprato questa moto ormai due anni fa e ci ho percorso circa 20.000 km; l'ho presa come prima moto, avendola provata solo da fermo, e potendola paragonare solo con una BMW R 850 R, usata per esercitarmi col foglio rosa, e con la Suzuki ER-6 dell'autoscuola.
La scelsi tra le altre "medie multiuso" principalmente per (in ordine di importanza):
-Vano porta casco nel finto serbatoio
-Coppia molto in basso
-Ragioni estetiche (adoro il suo azzurro metallizzato)
-Bassi consumi
Fin da subito mi parve molto facile da guidare: nonostante la sella alta 830 mm i fianchi stretti della moto permettono di toccare terra facilmente, inoltre il serbatoio, che si trova sotto le selle, abbassa il baricentro facilitando le manovre da fermo.
Gli accessori originali che acquistai sono il cavalletto centrale e il portapacchi.
Quasi immediatamente mi resi conto che il parabrezza di serie non era sufficiente a garantire un'adeguata protezione dall'aria: sopra i 100 km/h il casco subiva una forte pressione con varie turbolenze. Sottolineo che io non sono particolarmente alto (177 cm per 61 kg) ma comunque, per rendere la moto confortevole nelle trasferte autostradali, dovetti acquistare un cupolino aftermarket. Optai per quello prodotto dalla Givi che, oltre che avere una linea semplice e pulita, protegge molto bene: fino ai 140 km/h non arrivano correnti d'aria sul casco, solo un pochino sulle spalle.
Al cupolino (di serie, e successivamente, all'aftermarket) fissai una barretta alla quale si può agganciare una custodia porta gps. Cosa che consiglio di fare, in quanto lo schermo del navigatore gps rimane in posizione comoda, senza coprire gli strumenti.
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Un'altra aggiunta, resa necessaria per i viaggi lunghi col gps, fu una presa da 12v, collegata sotto chiave e agganciata sul manubrio, vicino al blocchetto sinistro.
Decisi di montare delle barre paramotore aftermarket, sempre della Givi, poichè venni a sapere che quelle di serie sono solamente estetiche (anche se a me paiono brutte).
Purtroppo questa modifica avvenne troppo tardi per ripararmi dalla mia prima e (spero) unica scivolata.
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La sella della moto, complici anche le mie chiappe magre e la mia desuetudine ai giri lunghi, mi fece soffrire un po' nei primi giretti. Col tempo mi sono abituato, e la trovo confortevole nei tragitti sotto le 3 ore, ma per i viaggi più lunghi monto un cuscino ad aria e, grazie a questo, non avvertii nessun fastidio (a parte una certa stanchezza generale) in un giro di 10 ore che feci in Austria l'estate scorsa.
Anche per la sella del passeggero vale lo stesso discorso.
Dopo un po' di guide notturne capii che il faro, per quanto molto luminoso e visibile agli altri, genera un fascio troppo netto e ristretto per permettermi di percorrere con sicurezza zone non illuminate con curve importanti, soprattutto strade tra i boschi o sui tornanti montani, soprattutto se si vuole viaggiare ad un'andatura ragionevole.
Per ovviare a questo problema, non gravissimo ma limitante, dovetti acquistare un paio di faretti e agganciarli sotto alle barre paramotore, regolandoli per illuminare i lati della carreggiata non coperti dal faro.
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Parlando del bagaglio voglio fare chiarezza, poichè a suo tempo non riuscii a trovare abbastanza informazioni:
Con le maniglie del passeggero di serie si possono montare tutti i portapacchi aftermarket e tutti i telaietti aftermarket per borse laterali.
Se però sceglierete di montare -come feci io- il portapacchi originale, che ha le maniglie per il passeggero integrate che sporgono più verso il basso rispetto alle maniglie di serie, vi precluderete la possibilità di montare qualunque telaietto aftermarket per valigie laterali (per lo meno, io non riuscii a montare i telaietti Shad).
Visto l'esagerato costo delle valigie originali, io comprai delle borse morbide della Shad e, per evitare che toccassero la ruota posteriore in curva, costruii un distanziale che fisso al codino per i viaggi e che tiene le borse lontane dalla gomma,
Resta la possibilità, come feci io, di fissare una piastra sul portapacchi originale per adattarci un bauletto aftermarket ( a tal proposito vedere tutorial di glitchmt Tutorial piastra GIVI su portapacchi originale NC750X 2016
Esteticamente comunque il portapacchi originale, anche con la piastra aftermarket, è molto bello: si integra nella linea della moto e si nota poco.
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Impressioni d'uso:
Per iniziare è stata un'ottima moto, relativamente leggera (220 kg) e maneggevole, ha un motore che perdona molti errori, è molto difficile che si spenga e nella guida tranquilla si può usare senza alcun problema intorno ai 2000 giri/min.
Sui fondi sporchi il suo controllo di trazione (regolabile su due livelli e disinseribile) mi ha salvato almeno tre volte, trasformando una possibile scivolata in una semplice scodata.
Il vano portacasco è molto capiente ma, nonostante ciò, non riesce a contenere tutti i modelli di casco: in particolare i modulari più grandi potrebbero non entrarci.
In effetti il mio non riesco ad inserircelo ma la cosa non mi disturba poichè mi dà la scusa di portare sempre con me molte altre cose utili senza dover montare il bauletto come: antipioggia, libretto e documenti vari, bottiglia d'acqua, pinza multiuso fascette e nastro, kit attrezzi per smontare sella e regolare sospensioni, penne etc...
Utilizzo la moto quasi tutti i giorni per andare al lavoro, nel traffico è abbastanza stretta, agile e comoda, la coppia in basso e la posizione di guida rilassata aiutano molto tra code e semafori.
Nei trasferimenti in autostrada (percorsi di 200-300 km) non dà particolari problemi, a patto di sostituire il parabrezza e usare dei cuscini (o imbottire la sella); la sella è abbastanza lunga per cambiare posizione e il motore non dà problemi nei sorpassi e non genera vibrazioni particolarmente fastidiose (è capitato occasionalmente, ma cambiando di poco la velocità spariscono)
Nei viaggi a pieno carico, con bauletto, borse , vano portacasco stracolmi e zavorrina i 55cv sono sempre bastati anche in montagna. Scordatevi però prestazioni da urlo e braccia strappate alla minima accelerazione.
Il freno anteriore ad un solo disco impone di prestare più attenzione poichè nelle lunghe discese e in generale a pieno carico lo spazio d'arresto si allunga
I consumi sono, effettivamente, molto bassi e grazie a ciò si riescono a fare parecchi km nonostante la scarsa capienza del serbatoio (14,8 lt). Il mio consumo medio è di circa 30 km/lt, e mi permette quindi un'autonomia teorica di 400 km.
In conclusione:
Dopo 2 anni e 20.000 km sono complessivamente soddisfatto: la moto mantiene quello che promette, ma non di più.
Per fare mototurismo, girare tranquillamente la domenica, andare al lavoro l'ho trovata ottima.
Quelle (poche) volte che ho voluto divertirmi mi ha dato buone emozioni ( è pur sempre una moto: se apri tutto sei subito a 130...), ma è anche vero che io non sono particolarmente sportivo o esagitato (anche perchè temo per lo stato delle nostre strade) quindi se cercate emozioni più forti, rombi potenti, e pneumatici bruciati non è la moto che fa per voi. Stessa cosa se foste tratti in inganno dall'aspetto vagamente enduristico.
Non è nè una moto da pista, nè da sterrato.
Gli unici difetti che io ho trovato sono quelli che ho risolto montando cupolino, cuscini e faretti.
Inoltre mi ha infastidito in generale l'alto costo degli accessori originali.
Sono stato lunghetto ma, spero, esauriente.
Per domande, consigli e critiche sono disponibile.