bastiancontrario ha scritto:
Purtroppo, da qualche anno è in atto una crociata contro la "radiazione per esportazione".
Tale pratica è stata molto utilizzata, in passato, per allestire moto "uso pista", per vendere moto a pezzi come ricambi, per tenersi in casa un secondo mezzo da cannibalizzare a favore di quello circolante e in regola, praticamente le vere esportazioni sono state una minima parte.
Già da qualche anno era diventato obbligatorio fornire una prova di immatricolazione nel paese di destinazione, ora ci aggiungono anche la revisione scaduta da meno di 6 mesi.
Mi viene in mente il detto "per colpa di qualcuno, non si fa credito a nessuno..."
La demolizione di un mezzo secondo procedure "regolari", presso uno sfasciacarrozze autorizzato ha un costo, anche piuttosto elevato, che dovrebbe ripagare lo smaltimento dei rifiuti speciali.
Auto e moto sono beni mobili registrati, il possesso di tali beni senza la registrazione non è permesso (vedi "uso pista").
Insomma, lo stato italiano, specialista nella complicazione degli affari semplici sta cercando in tutti i modi di mettere i bastoni tra le ruote a chi tenta di commettere un illecito, semplicemente perché la pratica è meno costosa per l'amministrazione pubblica (i costi sono tutti a carico del cittadino) rispetto alla repressione del comportamento illecito!
Sono quasi d'accordo, tranne che per l'uso pista.
Posso comprare una moto nuova e non immatricolarla, oppure comprala usata e non immatricolata da un team di corse.
Le moto che vengono veramente vendute all'estero sono moto, datate, poco appetibili per il mercato italiano, vengono esportate dai concessionari che le hanno ritirate in permuta e fino al giorno prima circolavano per strada, per cui non hanno grossi problemi a superare la revisione.
Piuttosto mi pare eccessivo il termine di sei mesi, visto che per circolare basta una revisione ogni due anni.
P.S.
Forse se tutte le moto, fino ad oggi, radiate per l'espatrio, fossero davvero state vendute all'estero, non ci sarebbe stato bisogno di una simile normativa.