Kino87 ha scritto:
Un pensiero che ho costruito nel corso del tempo è che gli incidenti con altri utenti della strada avvengono non tanto perché si corre/va piano o perché si fanno determinate manovre ma perché ci sono differenze nel modo di guidare di ognuno.
Magari mi sbaglio, è un pensiero non supportato da studi o quant'altro, ma sono abbastanza sicuro che le condizioni di pericolo si vengono a creare quando qualcuno fa qualcosa di diverso da quello che ci aspettiamo per strada e maggiori sono le differenze con quel che facciamo noi maggiore è il pericolo che si crea.
Possibile, ma la prima cosa da considerare quando si mette piede su un nastro d'asfalto è che ognuno è libero di girare come gli pare nel rispetto del codice della strada. Puoi guidare come ti pare ma non puoi pretendere che tutti guidino come te, e soprattutto non puoi pretendere che altri utenti della strada contravvengano alle regole che valgono in strada per adattarsi a un modo di guidare che non è il loro.
Kino87 ha scritto:
Sono abbastanza sicuro che se sulle nostre autostrade (almeno quelle più dritte, non parlo di casi specifici) TUTTI camminassero a 180km/h non ci sarebbero più incidenti di quanti ce ne sono oggi.
Il concetto può essere corretto in uno scenario ipotetico, ma io sono convinto che in pratica se mettiamo mia madre a 180 km/h su una strada dritta ha molte più probabilità di fare un incidente, per una buca o per reazioni a comportamenti altrui, che a 110 km/h sulla stessa strada.
E sono convinto anche del fatto che se mentre viaggi in autostrada si stacca il battistrada di una ruota di un camion poco avanti a te, hai più probabilità di riuscire a schivarla a 130 km/h che a 180.
Il CDS è fatto anche tenendo conto del fatto che non viviamo in un mondo ideale...
Kino87 ha scritto:
Allo stesso modo tante volte a causare l'incidente non è il fatto che io corro o tu vai piano, ma che io che corro incontro te che vai piano. Il classico esempio è la frenata "a c***o di cane": tante volte mi è capitato di finire quasi addosso a qualcuno perché si è fermato ad una rotonda palesemente libera ed io avevo già lo sguardo oltre. (prima che qualcuno abbia a commentare: sto un po' esagerando la situazione, infatti non sono mai finito addosso a nessuno in tali condizioni, però qualche frenata brusca o inaspettata l'ho fatta).
Le distanze di sicurezza servono proprio a questo: se le rispetti puoi affrontare uno stop completo del veicolo anche in caso di repentino e brusco stop del veicolo che ti precede, o almeno hai probabilità esponenzialmente maggiori di riuscirci. Se non sai se il veicolo che hai davanti affronterà la rotonda come ti aspetti, nel dubbio puoi rallentare preventivamente. Hai detto tu stesso che dare per scontato che gli altri si comportino come ti aspetti potrebbe essere una causa più rilevante dell'andare molto veloce/lento. Secondo la tua stessa teoria, visto che non hai il controllo del comportamento altrui, perché non agire in modo da proteggerti da comportamenti che non ti aspetti?
Kino87 ha scritto:
In quest'ottica che ho esposto camminare a velocità molto basse o molto alte rispetto alla media delle persone presenti su una determinata strada rappresenta, secondo me, un pericolo non trascurabile per noi stessi e chi ci circonda e il modo più sicuro di viaggiare è lettalmente la media di quel che succede su strada.
Viaggiare a velocità molto alte è esponenzialmente più pericoloso che viaggiare a velocità molto basse, checché se ne dica, e indipendentemente dal fatto che viaggiare a bassa velocità si possa considerare pericoloso in certi casi. Inoltre il codice della strada parla sì di intralcio al traffico, ma indica anche che è necessario viaggiare a velocità tali da essere sempre in condizioni di sicurezza anche contro eventi inaspettati o intralci. Se non si ha una visibilità tale da viaggiare in sicurezza, è obbligatorio ridurre la velocità anche ampiamente sotto al limite massimo. Si trova tutto qui, nella stessa sezione dell'intralcio al traffico:
Link a pagina di Studiocataldi.it
Kino87 ha scritto:
Quanto al discorso di diritti, possibilità e risparmi di tempo.. francamente non mi trovo d'accordo. Esistono leggi in un verso e nell'altro, l'intralcio di traffico è un reato e camminare a 30km/h su una statale con il limite a 70 (e dove la gente cammina regolarmente a 90) è intralcio del traffico. Stai creando un disservizio alla comunità ed è egoistico tanto quanto precorrere la stessa strada a 130.
Esiste l'intralcio al traffico, ma viaggiare a 30 con limite di 70 non mi risulta che lo sia. Vale per i veicoli estremamente lenti come i carretti trainati da cavalli, e vale per strade in cui è indicato il limite minimo. Quindi casi estremi o ben precisi. Fare coda non significa rappresentare un intralcio al traffico. Nella strada che percorro tutti i giorni un camion o anche solo un'auto che viaggia ai 70 con limite di 70 crea regolarmente coda, ma non è in alcun modo considerabile intralcio al traffico.
Invece il fatto che la genti viaggi regolarmente ai 90 non lo rende un comportamento consentito. E in caso di incidenti, il fatto che "tutti vanno ai 90 in quella strada" non ti mette in salvo dalla responsabilità conseguente ad aver infranto il CDS.
Inoltre viaggiare a 130 in una strada con limite di 70 non è solo egosistico, è anche pericoloso e sanzionato dal CDS con il ritiro della patente, a riconoscimento proprio di questo fatto. L'intralcio al traffico per marcia lenta comporta al massimo una pena pecuniaria di lieve entità. Stai mettendo allo stesso livello cose che non c'entrano proprio nulla come livello di pericolosità.
Kino87 ha scritto:
Fare manovre sconsiderate come un'inversione in mezzo alla strada o fermarsi dietro una curva cieca peggio pure.
Queste sono infrazioni pericolose al codice della strada. Di tutt'altro livello rispetto a viaggiare lenti, mi pare ovvio e palese.
Kino87 ha scritto:
Oltretutto ricordo che esiste anche il reato di istigazione a delinquere, c'è chi è stato multato per aver parcheggiato la macchina lasciando 2 centimetri di finestrino abbassato perché istigava ad aprirla e derubarne il contenuto.. in una nazione del genere una persona che cammina così perché diavolo non dovrebbe essere considerato un istigatore a comportamenti illegali e potenzialmente pericolosi? E' esattamente quello che è!
Non mi risulta esistano casi in cui viaggiare lenti sia considerato istigazione a delinquere, e non credo sia competenza mia o tua stabilire cosa lo sia. Se io stabilisco che avere una moto rumorosa è istigazione a delinquere perché mi distrae quando mi sorpassa e che quindi per me è un rischio, non sono giustificato se viaggio a zig-zag per evitare che una moto rumorosa mi sorpassi. Sarei solo un rischio per me e per gli altri. Non è un esempio tanto diverso dal fare un sorpasso azzardato per liberarsi di un lentone: è un rischio che si corre per liberarsi di un fastidio. Non è consentito, punto e basta.
Kino87 ha scritto:
Quanto hai esposto (ma sono certo che hai volutamente esagerato per rendere meglio il concetto) mi sembra essere figlio di qualcuno che non si trova a fare più di 30km su una statale.
Se ti riferivi a me, percorro ogni giorno la tratta Bologna-Modena e ritorno fuori dall'autostrada, passando per Nonantola. Sono 80 km al giorno principalmente di strade statali col limite di 70 kmh. Questo da 1 anno. Prima per 4 anni ho fatto Padova-Cittadella tutti i giorni per lavoro, più o meno la stessa situazione.
Conosco perfettamente cosa significa trovarsi un lentone davanti in statale.
Kino87 ha scritto:
Tanto per esempio oggi non è più così, ma una decina d'anni fa se da Ancona dovevi andare verso Roma ti trovavi a fare circa 200km di strade statali senza possibilità di sorpasso concesso a norma di legge. Se ti trovi il camion che fa 40km/h (e posso assicurarti che ce n'erano) che facevi? Arrivavi 3 ore più tardi del previsto? Ogni volta che dovevi prendere un traghetto, un aereo o avevi un appuntamento partivi alle 2 di notte per avere la certezza (che poi certezza non è) di essere li per le 9 del mattino?
Google maps (che comunque è uno strumento molto più nuovo del problema esposto) non serve a niente se devi prevedere come sarà il traffico da li a 2 ore e ti trovi fuori da una situazione che rappresenta la media.
Fortunatamente siamo in condizioni molto diverse rispetto a 20 anni fa. Ci sono strade alternative (facilmente individuabili anche quelle grazie a maps, oggi), e nel peggiore dei casi farai tardi, perderai il volo, perderai l'appuntamento. Ma sarà molto più probabile restare vivo. E sarà ancora più probabile che tu non ti trovi colpevole di infrazioni che possono costarti il benessere economico, o la libertà.
Mi spiace ma mi sembra che tu stia solo trovando giustificazioni per sentirti legittimato a infrangere il CDS. Lo facevo anch'io eh, non fraintendermi. Ho solo dovuto arrendermi all'evidenza dei fatti.
Se vuoi girare per strada come ti pare fallo, sebbene io guidi notevolmente più piano e cerchi di rispettare molto di più le regole rispetto ad una volta non posso dire di farlo sempre e comunque. Ma se infrango il CDS lo faccio consapevole che è una mia scelta e che potrei doverne pagare le conseguenze.
Diciamo che almeno ho smesso di prendermi in giro e ho cominciato a cercare di prendermi la responsabilità delle mie azioni. Possiamo raccontarci che un lentone è pericoloso quanto un sorpasso azzardato, ma oggettivamente non è così.