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(Strada) Battery Killer
15941943
15941943 Inviato: 28 Feb 2018 14:59
 

Il circuito funziona (con i divisori a 990/210 e 990/240 ohm), ma non va bene: consuma mA, anche dopo aver staccato la batteria. I TL431 vogliono 1 mA l'uno per saturarsi; quindi non si scende a meno di 2 mA per il solo circuito di controllo (con le resistenze che ho usato per provare sono circa 24mA). Poi c'e' il transistor (1-20mA) e poi SSR (5-500mA) ... non ci siamo. Non risolve il problema. Il concetto e' che una volta raggiunta la scarica massima, deve smettere di assorbire, altrimenti anche la litio muore in breve tempo.

L'ideale sarebbe impiegare un chip specializzato, tipo 8205 (1.25 euro per 50 pezzi), che con una manciata di uA fa il suo lavoro (compresa protezione termica). Ma non li ho; dovrei comprarli.
E poi preferirei usare componenti generici, cosi' da renderli facilmente reperibili.

Quindi occorre per forza usare un mosfet: una volta acceso non succhia piu' corrente, basta mantenere la tensione per tenere la batteria attaccata. E analogamente quando stacca: succhia un minimo di corrente quando si spegne, e poi non drena piu'.

Appoggio qui qualche idea per i prossimi esperimenti:

Link a pagina di Youtube.com
Link a pagina di Jeelabs.org
Link a pagina di Bristol.ac.uk

Il primo ha un pulsante on/off. Se la tensione cala si stacca da solo ma poi bisogna andare a riaccendere con la manina. Non ho idea di quanto consumi.
Il secondo serve solo a misurare, consuma solo durante la misura, e consuma pochissimo perche' impiega grosse resistenze e un mosfet. Credo si possa trasformare in uno switch.
Il terzo e' l'ideale ma non si trova in commercio (al dettaglio). Ce ne sono altri (es: MAX6832–MAX6840) ma occorre comunque impiegare componenti integrati specializzati.

Appena ho un po' di tempo provo...

P.s.: qui una scatoletta che fa qualcosa del genere per pannelli solari. Tanto per capire cosa dovrebbe venire alla fine. Questo non va bene e perche' e' troppo piccolo e perche' non protegge dallo scaricamento eccessivo.
 
15942396
15942396 Inviato: 1 Mar 2018 23:44
 

Non ho i mosfet per provare altri circuiti quindi per ora sono costretto a lasciare perdere. Con i mosfet la cosa si fa abbastanza complessa; piu' che altro per tenere il prezzo finale basso: se il circuito costa piu' della batteria Pb da 27 euro... perde via via di significato.

Comunque da qui al prossimo inverno c'e' ancora quasi 1 anno, e i mosfet li ho ordinati qualche settimana fa. Ora compro una batteria al litio e poi spero di riuscire a fare il circuitino entro la fine dell'estate.

Inoltre ho trovato vari siti pieni di "low voltage disconnect module"

immagini visibili ai soli utenti registrati



Questo costa 3 euro, spedizione inclusa. E' piccolino (10A), si limita a disconnettere la batteria se il voltaggio scende sotto una certa soglia (ie: niente protezione da carica eccessiva e protezione per la temperatura), e non so se ben si adatta ai motoveicoli per via dello spunto; ma ce ne sono di tutte le misure e a cifre accessibili. Per dire: ieri ne ho trovato uno da 25 euro specificatamente fatto per le automobili. Sono i gingilli che chiedevo qualche giorno fa prima di mettere mano al saldatore: "siete a conoscenza di dispositivi del genere?"

E credo che sia l'unica protezione strettamente necessaria. Per lo meno considerando che le batterie al litio sono in vendita (ie: passano alcuni test per la sicurezza), e le 2 testimonianze raccolte non citano problemi di sorta... aggiungere protezione da sovraccarica e per la temperatura e' superfluo, mero esercizio di stile. Quindi spendere 3-25 euro per uno di quei gingilli potrebbe essere la soluzione piu' indolore.

Grazie a tutti,

Anichang
 
15942498
15942498 Inviato: 2 Mar 2018 10:47
 

anichang ha scritto:
Questo costa 3 euro, spedizione inclusa. E' piccolino (10A)


prendi questo e mettilo sul positivo che alimenta l'antifurto. Interrompere il positivo della batteria non ha senso per il peso, ingombro, costi e probabilità di guasto. Oh poi, fosse la mia moto, via l'antifurto (che tanto non serve a una fava), e fine della storia icon_smile.gif

ciao

WK
 
15942868
15942868 Inviato: 3 Mar 2018 20:32
 

wkowalski ha scritto:
prendi questo e mettilo sul positivo che alimenta l'antifurto. Interrompere il positivo della batteria non ha senso per il peso, ingombro, costi e probabilità di guasto. Oh poi, fosse la mia moto, via l'antifurto (che tanto non serve a una fava), e fine della storia icon_smile.gif

ciao

WK


No, quello no. Dal punto di visto elettronico e' una cagata; almeno 10-20 euro bisogna spenderli per averne uno che non ti lascia a meta' strada.
Era solo un esempio. L'ho segnalato per mettere al corrente eventuali lettori che non serve costruirsi la scheda perche' effettivamente dispositivi del genere sono gia' in vendita, in tutte le salse, e a prezzi accessibili.

Oggi spulciavo in cerca di una batteria al litio, e il rodimento di culo per doverne comprare una senza protezioni, mi ha portato a fare l'ennesimo conto:
- 4 celle litio (totale: 12.8v, 5 Ah), 30 euro
- 1 scheda protezione+bilanciamento per batteria al litio, 10 euro
- 6 supercondensatori da 2.7v 500F (totale: 16.2v massimi in ingresso, 83F), 30 euro
- 1 scheda protezione+bilanciamento per condensatori, 10 euro
- 1 resistenza (100mOhm, 25w) per strozzare la batteria, 5 euro
- varie (sonda temperatura, connettori, cavi, gomma liquida, l'involucro di una vecchia batteria), 5 euro.
---
totale: 90 euro. Piu' il lavoro.

E' esattamente il costo di una batteria al litio commerciale ma:
- hai TUTTE le protezioni (temperatura inclusa),
- lo stress se lo prendono i condensatori (che sono fatti per vivere piu' di me e te), quindi la batteria dura piu' della moto. Quando dai via la moto, se non ne compri un'altra, usi la batteria per l'automobile, o ci aggiungi un inverter e ci accendi casa (cfr. Tesla PowerWall).
- non guadagni spazio perche' usi l'involucro di una batteria standard (e non credo che riesci a stipare 12 cilindretti piu' 2 schedine di controllo, dentro un involucro piu' piccolo). Ma e' comunque piu' leggera di quelle al Pb.
- eroga corrente anche a 40 sotto zero.
- manutenzione Zero, ma te la devi costruire da solo. Il che significa che se sommi il tempo che impieghi ogni anno per ricaricare quella al pb (staccarla o quant'altro), ci metti 2-3 anni per ammortizzarlo con questa soluzione.

Non lo posso fare perche' la roba va comprata in cina e mi arriverebbe a fine aprile, ma vorrei salire in sella prima! Quindi ora mi rode ancora di piu' il culo: se io, con quella cifra che mi chiedono, riesco a farmi una batteria deluxe comprando i pezzi al dettaglio ... perche' diavolo non le producono loro gia' cosi' e la smettono quindi di prenderci in giro vendendoci plastica e marketing al posto dell'elettronica aggiuntiva? Creazione e mantenimento di posti di lavoro inutili. Beppe Grillo 15 anni fa parlava di PIL come enorme supposta per buci di culi stretti stretti.

Pinguino Kowalski, io sono d'accordo con te che staccare l'antifurto anziche' la batteria e' la cosa migliore. E sono d'accordo anche sul buttarlo. Ma ne abbiamo gia' parlato: non posso farlo perche' la batteria e' in bella mostra sotto la sella, l'antifurto invece e' infilato chissa' dove. Ho messo in conto di dover aprire il cruscotto strumentazione, ma non e' in programma a breve termine. Quando ho finito di testare la nuova elettronica di bordo che ho sviluppato allora mi spulcio lo schema elettrico, apro, sbudello la cagata (elettronica) aprilia, e ci piazzo la mia (sperando che puzzi di meno).

E poi, ripeto, l'obiettivo e' quello di proteggere la batteria, non di staccare l'antifurto. Staccando l'antifurto ottieni il risultato indirettamente, e non e' assicurato perche' non c'e' un vero e proprio controllo sulla tensione della batteria. Il giorno in cui mi fermo a pranzo, ricarico i cellulari, i caschi, metto la musica... rimango a piedi. E non ho l'antifurto (che comunque sempre meglio di niente, e piu' comodo della catena, e').

Infine: credo che l'interruzione vada sul negativo, non sul positivo. Per lo meno se il dispositivo e' a mosfet, visto l'amperaggio (1.2A, 180C.C.A.; sono le specifiche della Yuasa ytx12-bs di serie), credo siano tutti mosfet n-channel e per fare il circuito semplice vanno 'low side' (il negativo). Per farli sul positivo o usano n-channel in configurazioni instabili (ie: si rompono presto) per risparmiare sui mosfet, o usano p-channel che (se esistono cosi' grossi) costano una fortuna e rendono meno.
Ma non e' questo il caso in cui ad aumento di complessita' aumenta la probabilita' di danno; i circuiti impiegati sono piccoli, sovradimensionati, elementari. Ne' tantomeno aumentano peso, dimensioni e costi: peso/dimensioni sono a favore di questa soluzione, i costi sono identici ad una batteria al litio.

comunque, credo di aver esplorato tutte le alternative a 'spendi e mantieni'. Ho perfino fatto due conti per vedere se ci entrava un piccolo dinamo d'emergenza, per eliminare la batteria e lasciare i soli condensatori (risultato: 40 euro circa, anziche' 80)... pero' mi son fermato quando mi sentito un cretino: l'accensione elettrica e' stata un optional di lusso per decenni e io dovrei rimettere la pedalina? O addirittura una manovella? In garage ho il primo modello di Vespa con accensione elettrica ... perfino quelle non le fanno con la pedalina dagli anni '80!

Quindi la soluzione FAIDAME migliore e' quella spippolata in questo messaggio: niente circuiti fatti in casa, dura una vita, stesso prezzo. Ma bisogna mettere in conto i 3 mesi per farsi spedire la roba dalla cina. E ora e' troppo tardi; perderei un mese di primavera.
 
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