wkowalski ha scritto:
prendi questo e mettilo sul positivo che alimenta l'antifurto. Interrompere il positivo della batteria non ha senso per il peso, ingombro, costi e probabilità di guasto. Oh poi, fosse la mia moto, via l'antifurto (che tanto non serve a una fava), e fine della storia
ciao
WK
No, quello no. Dal punto di visto elettronico e' una cagata; almeno 10-20 euro bisogna spenderli per averne uno che non ti lascia a meta' strada.
Era solo un esempio. L'ho segnalato per mettere al corrente eventuali lettori che non serve costruirsi la scheda perche' effettivamente dispositivi del genere sono gia' in vendita, in tutte le salse, e a prezzi accessibili.
Oggi spulciavo in cerca di una batteria al litio, e il rodimento di culo per doverne comprare una senza protezioni, mi ha portato a fare l'ennesimo conto:
- 4 celle litio (totale: 12.8v, 5 Ah), 30 euro
- 1 scheda protezione+bilanciamento per batteria al litio, 10 euro
- 6 supercondensatori da 2.7v 500F (totale: 16.2v massimi in ingresso, 83F), 30 euro
- 1 scheda protezione+bilanciamento per condensatori, 10 euro
- 1 resistenza (100mOhm, 25w) per strozzare la batteria, 5 euro
- varie (sonda temperatura, connettori, cavi, gomma liquida, l'involucro di una vecchia batteria), 5 euro.
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totale: 90 euro. Piu' il lavoro.
E' esattamente il costo di una batteria al litio commerciale ma:
- hai TUTTE le protezioni (temperatura inclusa),
- lo stress se lo prendono i condensatori (che sono fatti per vivere piu' di me e te), quindi la batteria dura piu' della moto. Quando dai via la moto, se non ne compri un'altra, usi la batteria per l'automobile, o ci aggiungi un inverter e ci accendi casa (cfr. Tesla PowerWall).
- non guadagni spazio perche' usi l'involucro di una batteria standard (e non credo che riesci a stipare 12 cilindretti piu' 2 schedine di controllo, dentro un involucro piu' piccolo). Ma e' comunque piu' leggera di quelle al Pb.
- eroga corrente anche a 40 sotto zero.
- manutenzione Zero, ma te la devi costruire da solo. Il che significa che se sommi il tempo che impieghi ogni anno per ricaricare quella al pb (staccarla o quant'altro), ci metti 2-3 anni per ammortizzarlo con questa soluzione.
Non lo posso fare perche' la roba va comprata in cina e mi arriverebbe a fine aprile, ma vorrei salire in sella prima! Quindi ora mi rode ancora di piu' il culo: se io, con quella cifra che mi chiedono, riesco a farmi una batteria deluxe comprando i pezzi al dettaglio ... perche' diavolo non le producono loro gia' cosi' e la smettono quindi di prenderci in giro vendendoci plastica e marketing al posto dell'elettronica aggiuntiva? Creazione e mantenimento di posti di lavoro inutili. Beppe Grillo 15 anni fa parlava di PIL come enorme supposta per buci di culi stretti stretti.
Pinguino Kowalski, io sono d'accordo con te che staccare l'antifurto anziche' la batteria e' la cosa migliore. E sono d'accordo anche sul buttarlo. Ma ne abbiamo gia' parlato: non posso farlo perche' la batteria e' in bella mostra sotto la sella, l'antifurto invece e' infilato chissa' dove. Ho messo in conto di dover aprire il cruscotto strumentazione, ma non e' in programma a breve termine. Quando ho finito di testare la nuova elettronica di bordo che ho sviluppato allora mi spulcio lo schema elettrico, apro, sbudello la cagata (elettronica) aprilia, e ci piazzo la mia (sperando che puzzi di meno).
E poi, ripeto, l'obiettivo e' quello di proteggere la batteria, non di staccare l'antifurto. Staccando l'antifurto ottieni il risultato indirettamente, e non e' assicurato perche' non c'e' un vero e proprio controllo sulla tensione della batteria. Il giorno in cui mi fermo a pranzo, ricarico i cellulari, i caschi, metto la musica... rimango a piedi. E non ho l'antifurto (che comunque sempre meglio di niente, e piu' comodo della catena, e').
Infine: credo che l'interruzione vada sul negativo, non sul positivo. Per lo meno se il dispositivo e' a mosfet, visto l'amperaggio (1.2A, 180C.C.A.; sono le specifiche della Yuasa ytx12-bs di serie), credo siano tutti mosfet n-channel e per fare il circuito semplice vanno 'low side' (il negativo). Per farli sul positivo o usano n-channel in configurazioni instabili (ie: si rompono presto) per risparmiare sui mosfet, o usano p-channel che (se esistono cosi' grossi) costano una fortuna e rendono meno.
Ma non e' questo il caso in cui ad aumento di complessita' aumenta la probabilita' di danno; i circuiti impiegati sono piccoli, sovradimensionati, elementari. Ne' tantomeno aumentano peso, dimensioni e costi: peso/dimensioni sono a favore di questa soluzione, i costi sono identici ad una batteria al litio.
comunque, credo di aver esplorato tutte le alternative a 'spendi e mantieni'. Ho perfino fatto due conti per vedere se ci entrava un piccolo dinamo d'emergenza, per eliminare la batteria e lasciare i soli condensatori (risultato: 40 euro circa, anziche' 80)... pero' mi son fermato quando mi sentito un cretino: l'accensione elettrica e' stata un optional di lusso per decenni e io dovrei rimettere la pedalina? O addirittura una manovella? In garage ho il primo modello di Vespa con accensione elettrica ... perfino quelle non le fanno con la pedalina dagli anni '80!
Quindi la soluzione FAIDAME migliore e' quella spippolata in questo messaggio: niente circuiti fatti in casa, dura una vita, stesso prezzo. Ma bisogna mettere in conto i 3 mesi per farsi spedire la roba dalla cina. E ora e' troppo tardi; perderei un mese di primavera.