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2017 Nuova Zelanda... e senza essere Rambo !
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15809578 Inviato: 8 Mag 2017 20:59
Oggetto: 2017 Nuova Zelanda... e senza essere Rambo !
 

Un saluto a tutti i due ruote che conosco, non conosco e che magari conoscerò. Quest'anno mi sono decisamente spostato dall'Italia. Perchè proprio la Nuova Zelanda ? Come sempre le mie vacanze sono state precedute da un corposo numero di weekend consecutivi a lavorare (22 o 23) e l'ultimo mese in pratica non mi ha mai permesso di dormire più di 4 o 5 ore consecutive a notte. Pian piano si è formata l'idea di passare le vacanze in un posto dove fosse praticamente impossibile incontrare un monumento o un luogo storico con persone che ascoltavano una guida. Avevo voglia di spazi aperti, mare, coste, montagne, foreste e poca gente. Scartato il Sahara per l'assenza dell'acqua e per la mia incapacità di guidare sulla sabbia, alla fine, la Nuova Zelanda ha preso forma come meta. Con una superficie di poco inferiore all'Italia ha poco più di 4 milioni di abitanti e una densità di popolazione di 15 persone per km2 : l'Italia è circa a 206. Tenete però conto che i tre quarti della popolazione vivono nell'isola del nord e circa 1,5 milioni nella sola Auckland.
Sicurezza ? Anche il sito degli esteri britannico che consulto sempre per gli avvisi sulla sicurezza (https://www.gov.uk/foreign-travel-advice ) ha dovuto sforzarsi per scrivere qualcosa: la normale prudenza di non lasciare il portafoglio incustodito.
Perché Rambo ? La segnaletica e gli avvisi della Nuova Zelanda, potrebbero inizialmente scoraggiare il turista che per la prima volta si appresta a visitare il paese: cartelli di pericolo, attenzione a… ecc…si sprecano ad ogni curva, dosso, incrocio sentiero ruscello e chi più ne ha più ne metta. Io ogni sera guardavo un pezzetto di Rambo (dal 1 al 4) e poi dentro di me pensavo:”Dai peggio di così non potrà essere !”
Il paese può presentarsi ostico per i vacanzieri a basso budget: se poi vi spostate in moto le cose peggiorano. Per quello che ho trovato io su internet, alla fine, la possibilità più economica è stata quella offerta da un negozio/officina di Auckland Coleman's Suzuki (http://www.colemans-suzuki.co.nz ) con scelta fra Suzuki GN 125 e Suzuki GW 250 per 44 € al giorno (70 dollari neozelandesi).... per una Suzuki V Strom 650 si arriva già a a 64 €....tenete conto che si può arrivare a noleggiare una macchina per 15 € al giorno !
Gli ostelli, anche in camera comune da 10/14 persone viaggiano sui 20 € a notte. La benzina è circa su 1,2 euro/litro.
Alla fine, anche se di poco, ho sforato i 3.000 € , cosi' suddivisi

762 € volo A/R Bologna-Auckland (scalo Amsterdam e Ghuangzou andata e Ghuangzou Roma Bologna ritorno) con la China Southern Airlines...37 ore di volo totali

1147 € per il noleggio della moto

1211 € per vitto,alloggio,benzina escursioni souvenir e tutto il resto
Totale 3.120 €
Sono partito da Bologna il 22 marzo e sono tornato il 20 aprile.
Ho percorso in moto 6.328 km e raggiunto il punto più a Nord dell'isola settentrionale,Capo Reinga e quello più a sud dell'isola meridionale, Slope Point.
Ho diviso il percorso fatto in 3 parti
1 da Auckland fino a Slope Point (verso sud)
2 da Slope Point ad Auckland ( verso nord)
3 da Auckland a Capo Reinga (verso nord) poi di nuovo verso sud con le ultime tappe di Piha e Raglan ed il rientro.
Ho indicato i posti dove ho dormito con dei pallini e con delle stelle le attrazioni principali che sono riuscito a vedere.



Cosa conoscevo della Nuova Zelanda prima di partire ? Davvero poco, devo ammettere.
Gli All Blacks, la squadra simbolo del paese



Una trilogiadi film che reputo di altissimo livello







Un film che pur raccontando una storia in Giappone è stato girato come esterni in Nuova Zelanda



ammetto di non aver mai guardato la trilogia del signore degli Anelli: non è il mio genere, ho resistito mezz'ora del primo poi ho lasciato perdere



Azzurra e Luna Rossa



Storia, geografia popolazione, praticamente nulla. Avevo però scovato una storica radio indipendente con base al campus universitario di Auckland, la 95bFM 95bfm.com e per parecchie settimane ho ascoltato i programmi.



Come guida ho scelto per la prima volta una del National Geographic



per via dei paesaggi e degli aspetti naturalistici mi è sembrata la migliore, ovviamente affiancata da quella della collana Jump To

La sera prima di partire mi sono ricordato di rattoppare una delle tasche dove si infilano i pali pieghevoli della mia tenda


Indossando gli scarponi, portando a mano la giacca antivento col piumino, rimanevo con casco e alcuni oggetti in una borsa gialla per scarponi da sci e e una borsa semi waterproof da meno di 12 kg


Questa la borsa che ho comprato su Amazon, la Adventure Duffel da 60 lt della Overboard



Sono riuscito ad imbarcare tutto a mano solamente grazie all'aiuto di uno dei ragazzi che lavora con me. Mi ha accompagnato all'areoporto di Bologna: il decollo era alle 6 del mattino. Alla fila del check inn l'addeta della KLM che passava a controllare il bagaglio a mano mi ha subito detto che la borsa gialla era ok, ma la bianca no. Avevo quindi un solo talloncino per il bagaglio a mano. Consegno a questa persona che mi ha accompagnato la borsa gialla, poi tiro fuori degli oggetti che metto in un piccolo zainetto che avevo con me piegato. Lo zainetto a spalla non lo conteggiano di solito: al banco del check inn la borsa bianca ridotta ora è ok: secondo talloncino. Ripreso tutto il bagaglio risistemo tutto nelle 2 borse e visto che entrambe hanno il talloncino di Bagaglio a Mano mi posso imbarcare con tutto. All'andata cerco sempre di non spedire nulla, per evitare il rischio di smarrimento: al ritorno non importa.
Primo scalo Amsterdam: quasi 4 ore di stop. Ne approfitto per "risistemare" i bagagli: per primo cambio calzature, con gli scarponi che finiscono nella borsa e io indosso le scarpe da ginnastica.





Lo sbarco a Guangzhou (Cina): qui 6 ore di stop


più o meno ci siamo...ma tanto ho i talloncini


il boarding pass della China Southern Airlines




Finalmente dopo 37 ore, Auckland e all'uscita, prima del controllo immigrazione mi scoraggio un poco: ti chiedono specificatamente nel modulo se ahi con te attrezzature da campeggio o vestiari usati in ambienti quali montagne, foreste, campeggi ecc... Io ho con me tenda sacco a pelo, picchetti e scarponcini da montagna. per prevenire l'importazione di batteri o altro, come quando in America centrale mi fumigavano la moto alle frontiere. Scrivere no ? Nemmeno a pensarci, compilo il talloncino dichiarando tutto. L'addetto mi chiede se ho attrezzatura da montagna, gli parlo degli scarponcini, che però uso per guidare la moto. Tutto passa ai raggi x, ma nessun problema. ok, posso contare su tutta la mia attrezzatura.
Sono atterrato alle 7 del mattino.

Per raggiungere il centro di Auckland il mezzo più economico è lo Sky Bus a poco più di 11 euro Skybus.co.nz : inoltre una delle fermate è vicinissima al mio ostello , il K Road City Travellers Kroadcitytravelers.co.nz che ho scelto per via del fatto che si trova a circa 700 mt dal noleggio della moto.

La fermata dello SkyBus all'areoporto
bFM dal campus dell'università

Con gli impiegati dello SkyBus all'areoporto


Prima delle 9 sono già in ostello dove sistemo velocemente i bagagli




poi subito da Coleman's,



una copia dei documenti (passaporto e patente italiana) e inizio a guardare le 2 moto che posso permettermi di noleggiare. La Suzuki 125 GN mi sembra più comoda della Suzuki GW 250




Vedo in vendita un Suzuki 600 e con l'impiegato dico che in italia io guido un Suzuki 350 Dr: è la frase magica! Mi guarda un'attimo e poi mi spiega che per la stessa cifra (46€/day) mi può noleggiare un Suzuki DR 200: con appena un migliaio di km. Non ci sto nemmeno a pensare e gli dico che va benissimo: è solamente un poco più piccolino del mio. Perfetto. So anche come regolare il minimo.



Con la moto vado a fare un poco di spesa e mi preparo il pranzo




prendo un poco di pratica con la moto andando a scoprire Auckland: prima tappa la radio 95bFM: se vi interessa qui trovate la sua storia Link a pagina di En.wikipedia.org





La sede è al 2° piano di uno degli edifici dell'università: i ragazzi dello staff sono davvero sorpresi che qualcuno li abbia ascoltati dall'Italia
Il dee jey della trasmissione on air in quel momento: è inglese e studia qui, lei è la ragazza della reception



lo staff delle news





La zona del porto, con gli imbarchi delle crociere per turisti , il ferry terminal insomma







uno dei rari edifici storici di Auckland









gli Hare Krishna


 
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15809589 Inviato: 8 Mag 2017 21:22
 

Alla sera ho attraversato il quartiere di Ponsonby, adattissimo se cercate shopping e locali per la sera





Mica male come tavolo questo ehh ?



Comunque non è il tavolo di un locale, ma quello della veranda dell’ostello, grosso modo verso le 2,00 am.
Adesso però basta, a nanna che domani si parte.
Nota: alcuni parcheggi permettono di posteggiare le moto gratis: io ne ho trovato uno proprio dietro l’ostello.
 
15809609
15809609 Inviato: 8 Mag 2017 22:05
 

Sabato 25/03/17

Per la sim locale, seguo il consiglio della reception del K Road: proprio in strada c’è un punto della 2 Degrees: l’opzione più conveniente è questa



500 Mb bastano ed avanzano, in fondo io devo solamente collegarmi per mandare qualche messaggio con Uazzap oppure consultare Google Maps. Per il resto mi collegherò quando sarà disponibile un wi-fi. Inoltre se col wi-fi si imposta il percorso da fare, poi è sufficiente accendere l’opzione di posizione per orientarsi, senza usare l’accesso dati mobile.

Sinceramente, ieri, ero convinto di aver guidato per parecchi km in più di quelli indicati dal parzializzatore, comunque, non è un problema, sarà l’età.
Dopo una prima sistemazione dei bagagli, decido che non vale la pena di partire col bauletto posteriore che mi ha fornito Coleman’s: si chiude male e mi obbliga a tenere troppo avanti sulla sella la borsa.
Inoltre ieri, girando in moto, mi sono ritrovato in maglietta a maniche corte: troppo caldo, praticamente 25°. Per guadagnare spazio lascio al negozio la borsa gialla col piumino e tengo solo l’antivento, tanto ho una felpa pesante.


La nuova sistemazione: tutto nel borsone



Una piccola centaura



Nemmeno 50 km e arriva la prima piogia: mi fermo da questa casa in costruzione, aspetto una mezz’ora, indosso i pantaloni antipioggia e poi posso ripartire. La mia prima tappa è a malapena di 200 km: le grotte di Waitomo che vorrei visitare nel pomeriggio. Probabilmente sono molto prudente per via della guida all’inglese vigente in Nuova Zelanda, primo giorno ecc… ma guardando l’ora sono davvero una lumaca.
Poi arrivo ad un cartello coi km che mancano a Waitomo…sono troppo pochi. Ci ragiono, ho conferma da Google Maps, il cartello è esatto. Alla fine ci arrivo: come contachilometri secondario ho le miglia, ma che qualcuno stramaledica il progettista, il parzializzatore è anch’esso in miglia !
Piccola sosta per un ritrovo di giocatori/trici in erba di rugby: squadre miste












Arrivo poco dopo l’una a Waitomo e mai la tenda è stata più provvidenziale: nonostante la bassa stagione i posti letto dell’ostello Junohall sono in sold out.






Solo posti tenda: mi metto immediatamente al lavoro: si c’erano altri alloggi, ma si andava subito oltre i 70 euro a notte, qui la tenda sono 10 €.



Prima un panino al pesce



Voilà



Posso andare alle Grotte di Waitomo che distano solo 4 km. Si sono formate circa 30 milioni di anni fa per l’erosione dell’oceano e sono abitate da un’insetto luminescente, il glow worm: l’equivalente della nostra lucciole.
Si percorre un tratto a piedi, con una guida, che poi vi conduce in barca nelle grotte: non rema, si aggrappa a dei cavi metallici piantati lungo i fianchi delle grotte, trainando l’imbarcazione. Viene richiesto il massimo silenzio per non disturbare gli insetti ed è assolutamente vietato scattare fotografie, anche senza flash: vi metto qualche foto presa dalla rete. Nel buio, il soffitto illuminato da queste larve è però uno spettacolo notevole. Io ho fatto il tour base, un’oretta, 31 €. Poi ci sono altre combinazioni con rafting e altro.

Link a pagina di Waitomo.com





L’entrata (fatta io)


L’uscita (sempre me)
 
15809664
15809664 Inviato: 8 Mag 2017 23:16
 

Grande Momi. icon_smile.gif
Anche quest'anno mi gusto il tuo viaggetto... 0509_up.gif
 
15809684
15809684 Inviato: 9 Mag 2017 5:16
 

Bellissimo. icon_wink.gif

Letto e gustato Tutto. eusa_clap.gif eusa_clap.gif
 
15809753
15809753 Inviato: 9 Mag 2017 8:32
 

complimenti, bellissimo viaggio ed altrettanto report, ma mi chiedo una cosa:come mai in italia tutte le moto devono essere almeno 1000c.c. ed avere 1000mila cv per poter viaggiare?.....
 
15809763
15809763 Inviato: 9 Mag 2017 8:35
 

mar66 ha scritto:
complimenti, bellissimo viaggio ed altrettanto report, ma mi chiedo una cosa:come mai in italia tutte le moto devono essere almeno 1000c.c. ed avere 1000mila cv per poter viaggiare?.....



potere della pubblicità - status symbol - marketing - nostra imbecillità (nessuno si offenda)
ecc
ecc
ecc

tornando IT
gran bel report, anche se vista l'esperienza di viaggio mi pare riduttivo....
seguirò il tuo racconto con piacere

doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif
 
15809813
15809813 Inviato: 9 Mag 2017 9:21
 

vince78 ha scritto:
mar66 ha scritto:
complimenti, bellissimo viaggio ed altrettanto report, ma mi chiedo una cosa:come mai in italia tutte le moto devono essere almeno 1000c.c. ed avere 1000mila cv per poter viaggiare?.....



potere della pubblicità - status symbol - marketing - nostra imbecillità (nessuno si offenda)
ecc
ecc
ecc

tornando IT
gran bel report, anche se vista l'esperienza di viaggio mi pare riduttivo....
seguirò il tuo racconto con piacere

doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif


Consideriamo magari il fatto di voler viaggiare in 2 con una sola moto: ok si fa tutto, ma con la mia 2 persone, diventa un poco un martirio, escludendo la gitarella al mare da 100 km senza bagaglio.

Nell'acquisto di una moto, oltre alla funzionalità, entrano in gioco altri fattori, es. l'estetica. Una persona che conosco possiede una Harley Davidson completamente originale, che però guida solamente nei mesi caldi, giusto per qualche uscita o andare a mangiare qualcosa sul nostro appennino. Farà a malapena 4.000 km all'anno: quindi ? Quindi è una persona cui piace un certo oggetto e che è completamente soddisfatta nell'usare la moto in questa maniera.
Farebbe gli stessi km con la mia, ma non credo che lo rilasserebbe o lo lascerebbe soddisfatto come con la sua Harley.
Per andare in Uzbekistan, sicuramente prenderebbe l'aereo.
Differenze, ma tutti e 2 andiamo in moto
 
15809914
15809914 Inviato: 9 Mag 2017 10:56
 

Seguo.
Ho letto molti tuoi report... vorrei tanto essere capace di viaggiare in moto come te (e potermelo permettere in termini di tempo)!
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15810347
15810347 Inviato: 9 Mag 2017 22:00
 

Il brevissimo video che mi ha fato catalogare il gruppo di persone di Auckland, come Hare Krishna

[youtube]pzmNZWry4Zs[/youtube]

Ormai sono quasi le 5 del pomeriggio e quindi raggiungo la prima città dove trovo un supermarket per fare un poco di spesa, ma incappo in qualcosa che merita la sosta: gara di tosatura di pecore con tanto di speaker, che descrive la gara fra i tosatori ed un pubblico che assiste rapito. Faccio fatica a capacitarmene, ma poi penso che in fondo esistono anche i campioni olimpici di curling



[youtube]r1lAl1Y2Jys[/youtube]









allevamento locale



Proprio 300 metri prima dell'ostello, traffico bloccato nei 2 sensi e non c'è verso di passare, nemmeno spiegando che devo spingere la moto per pochi metri: incidente. Per fortuna è coinvolto solo l'autista del mezzo ribaltato, in evidente stato di ubriachezza



lo potete capire chi guidava: è quello a torso nudo





finalmente sgombrano e per le7 riesco ad essere a cena


Per domani la mia scheda prevede la Forgoten World Highway


Link a pagina di En.wikipedia.org

vi riporto solo un'estratto da wikipedia

Dangers
State Highway 43 has been ranked as one of the 10 worst roads in New Zealand by the Police.This bad record is because of the slippery gravel surface in the Tangarakau Gorge, however this is not scheduled to be sealed because of the low traffic volume.

Cavoli una delle 10 peggiori strade della Nuova Zelanda, in parte non asfaltata e che probabilmente mai lo sarà per via del basso volume di traffico, una strada abbandonata a sè stessa. I dubbi mi assalgono, ma poi penso: Possibile possa essere peggio della Salerno Reggio Calabria prima del suo completamento ?
Dove trovare il coraggio di affrontare una simile sfida ? Reggerò io ? E la moto ? C'è solamente una cosa che può darmi coraggio
Grazie al wi-fi riguardo la scena della fuga di Rambo 1 con lo Yamaha XT 250: e io qui in Nuova Zelanda, senza la polizia alle calcagna e con un mezzo tecnologicamente più avanzato mi sto a preoccupare ? Non posso essere da meno di Rambo...io poi ho anche la felpa e la giacca




Domenica 26/04/17

Al mattino mi saluta uno dei 2 fratelli di una coppia di tedeschi in vacanza in Nuova Zelanda: sono riuscito a distanza di anni dal liceo a biascicare qualche parola



e si parte




la porta dell'inferno



subito terrorismo psicologico cui rispondo con il tipico scongiuro napoletano





niente asfalto per almeno 20 km





Il moki Tunnel conosciuto come Hobbit's Hole





la città di Whangamomona merita una nota a sè
nel 1989 sono stati ridisegnati i confini regionali e così la città è passata dalla regione di Taranaki a quella di Manawatu-Wanganui. La protesta dei residenti che non accettavano il cambiamento non sortì effetto e quindi loro per tutta risposta proclamarono la Repubblica di Whangamomona col giorno di festa dell'indipendenza e l'elezione di un presidente. Il primo fu inserito nel ballottaggio a sua insaputa Ian Kjestrup: rimasto in carica per 10 anni. Poi gli successe un mulo e c'è stata una certa alternanza di animali e persone..che poi in fondo è uno specchio della realtà.In ogni paese del mondo ogni tanto capita un somaro.
Se fate una sosta nell'unico albergo presente vi timbrano il passaporto





già che c'ero spuntino







Questo graffito è particolare



sono le parole che uno dei ragazzi del liceo pronuncia a Coach Carter il film con S. Jackson





La nostra più grande paura non è quella di essere inadeguati, la nostra più grande paura è quella di essere potenti al di là di ogni misura, è la nostra luce non la nostra oscurità che più ci spaventa. Agire da piccolo uomo non aiuta il mondo non c'è nulla di illuminante nel rinchiudersi in sé stessi così che le persone intorno a noi si sentiranno insicure. Noi siamo nati per rendere manifesta la gloria che c'è dentro di noi, non è solo in alcuni di noi è in tutti noi se noi lasciamo la nostra luce splendere inconsciamente diamo alle altre persone il permesso di fare lo stesso, appena ci liberiamo dalla nostra paura, la nostra presenza automaticamente libera gli altri





di nuovo la civiltà



non ci credo anche ad una distanza di più oceani: si fermas anche a fotografare un turista americano di colore della Virginia



tanto vale continuare a guidare: verso sera arrivo a Whanganui: Ho prenotato un posto letto al College House Hostel







stasera una specie di zuppa di pesce

 
15811896
15811896 Inviato: 11 Mag 2017 22:19
 

27 Marzo Lunedì
Dato che i posti scarseggiavano sul traghetto delle 13,30 ho prenotato la sera prima. Quindi, per essere sicuri, sveglia mattutina alle 5,30 e poco dopo le 6 sono già per strada: ok ho fatto una cazzata a lasciare il piumino dell'antivento ad Auckland, comunque è un fresco sopportabile...prima o poi arriverà il sole spero.



arrivo a Wellington in tempissimo



il terminal della Blue Bridge Bluebridge.co.nz



Ok la mia è la più piccolina



all'incirca sono 3 ore di traversata



due coppie di pensionati che stanno rientrando nell'isola sud a Nelson





arrivati: sono quasi le 5 mi conviene pedalare, in fondo sono comunque 135 km



Arrivo a Nelson alle 19,00, vado a fare un poco di spesa alla catena Countdown e poi nel supermercato prenoto una camera (1 solo letto rimasto) all'ostello Beach Hostel. Quando arrivo, la signora della reception non c'è. Prendo un letto in una camera da 4 e inizio a prpararmi da mangiare, dopo aver fatto una doccia. Arriva la signora , pago il saldo e poi conosco Leonardo (Messico) e una coppia di ragazzi polacchi in vacanza, ma che per mesi hanno lavorato in bar e ristoranti.







Prendo alcune informazioni sulla zona a sud, le Catlins. La zona a Nord ovest di Kaikoura è da valutare. Si tratta di un posto fantastico per l'avvistamento delle balene, ma la strada 1 è ancora interrotta per via dei danni del terremoto che a metà novembre ha devastato questa parte di paese, facendo emergere il fondale dell'oceano. Qui potete dare un'occhiata alle foto dal satellite Link a pagina di Meteoweb.eu

Bisognerà valutare quando ci arriverò.

28 Marzo, martedì

Oggi mi dirigo all'Abel Tasman Park Link a pagina di Doc.govt.nz

Ho in progetto la gita in kayak: ho letto che per 44 euro, lo si può noleggiare per 4 ore: voglio solo fare una pagaiata lungo la costa. Caruccio , ma ci può stare.





Ho scelto di fermarmi a Marahau, per via del campeggio ci arrivo verso le 10,30 e vado subito ad informarmi da un'agenzia per il noleggio



...Mazzata ! La quota di 44 euro è per il noleggi odi un kayak a due posti. Io sono da solo e non hanno kayak per una sola persona. L'unica alternativa che mi rimane è comprare la gita da 4 ore con un gruppo di persone e la guida. Non ho scelta: prezzo 82 euro...col pranzo. La gita parte alle 11,30 e quindi ho un'oretta per sistemare bagagli e tendo. Vado al campeggio The Barn, che oltre alle tende ha anche posti letto e cabine, oltre alle piazzole per i camper. Davvero molto bello.





Sono l'unico tendato del campeggio





fatto



Poi mi reco all'agenzia dove mi unisco al mio gruppo. Siamo io una coppia di tedeschi e 3 spagnoli, due ragazzi e una ragazza.

Caricano i kayak sul motoscafo che ti porta alla spiaggia di partenza e li portano con dei trattori: è la prima volta che vedo questo sistema.







In 15 minuti siamo al punto di partenza













lezione teorica









via











molto molto bello. Per me, poi, vedere una foca a distanza ravvicinata, mentre pagaiavo è stato indimenticabile ed è quasi riuscita a farmi scordare il mio compagno di kayak. I 3 ragazzi spagnoli si erano conosciuti in vacanza, ma lei ne aveva scelto uno...insomma io avevo dietro quello a cui lei non la dava. Ovviamente parlava in continuazione con l'altro equipaggio, facendo gli scherzetti del tipo buttare l'acqua con la pagaia. Il mio spagnolo non era in grado di costruire frasi del tipo " Rassegnati e datti all'autoerotismo". Lo spettacolo della natura mi ha comunque trattenuto dal colpirlo con la pagaia.
Il pomo della discordia



Verso le 4 siamo rientrati ed io mi sono recato in moto al paese più vicino a fare spesa: il market locale è inaffrontabile



il paese mi ha dato quasi l'impressione di essere come durante le vacanze estive, qualche negozio e ristorante aperto, altri chiusi



mi hanno spiegato che qui in Nuova Zelanda, talvolta, se i proprietari hanno degli impegni chiudono: fantastico paese, devo riuscire a trasferire la mia azienda qui

In ostello mi preparo da mangiare e vorrei andare a letto presto, ma come altre volte al tavolo ci ritroviamo in 4 e il tempo passa a forza di chiacchere: sono rappresentati Italia, Germania, Norvegia e Iralnda. Alla fine andrò a letto...anzi in sacco a pelo, oltre l'una di notte



 
15811967
15811967 Inviato: 12 Mag 2017 5:24
 

Posti bellissimi e stupedna la foto della foca. . . . una bella Emozione.

Leggiamo e attendiamo sempre con piacere i Tuoi Racconti. icon_wink.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif
 
15812153
15812153 Inviato: 12 Mag 2017 11:28
 

Sempre bei posti, vissuti e raccontati ottimamente...!! eusa_clap.gif
 
15812190
15812190 Inviato: 12 Mag 2017 12:44
 

JO74 ha scritto:
Sempre bei posti, vissuti e raccontati ottimamente...!! eusa_clap.gif


motociclope ha scritto:
Posti bellissimi e stupedna la foto della foca. . . . una bella Emozione.

Leggiamo e attendiamo sempre con piacere i Tuoi Racconti. icon_wink.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif


In effetti vedere degli animali dal vivo è abbastanza sorprendente: anzi per me è sempre uno spettacolo
 
15812506
15812506 Inviato: 12 Mag 2017 22:09
 

Mercoledì 29 aprile
Partenza con obiettivo Fox Glacier, uno dei 2 ghiacciai dell'isola sud, l'altro è Franz Joseph. Scelgo di percorrere il più possibile la costa







Questo addetto viene dall'India





Verso fine pomeriggio riprende leggera la pioggia e Greymouth, va benissimo per fermarsi: ho prenotato al Noahs Ark Backpacker



già l'ingresso è un programma



Mi viene data la chiave: sono nella Monkey Room. Già, le camere oltre ai numeri hanno nomi di animali



in effetti la mia è in tema col nome







Giovedì 30 aprile

Al mattino il titolare dell'ostello mi fa gonfiare le gomme del DR. Un tipo singolare: ingegnere civile, a un certo punto ha deciso che ne aveva abbastanza di calcoli e progetti e con la moglie hanno aperto l'ostello. Sua l'idea di dare dei nomi di animali alle stanze. Entrambi non crediamo alla leggenda che un'ingegnere sa fare tutto, inoltre lui sfata decisamente un'altro mito: che gli ingegneri siano ricchi.
Ha nel garage una piccola officina fornita di tutto...e sorpresa la sua moto, una Ducati





Fino a Fox Glacier sono poco meno di 200 km

La pioggerellina del mattino mi costringe ad indossare l'abbigliamento tecnico d'emergenza: il sacco del pattume che mai mi ha tradito







arrivo verso le 13,00 e per prima cosa mi vado a sistemare all'ostello, l'Ivory Castle Lodge



FoxGlacier è un paese piccolissimo, con un solo store per l'alimentare. Ho provato a guardare per un maglione, ma i prezzi erano proibitivi





Poi in moto vado all'ingresso della passeggiata che porta al punto panoramico da cui è possibile ammirare il ghiacciaio



Qui il cartello con gli avvisi e le note dei turisti morti scoraggerebbe dall'addentrarsi per il sentiero, ma ancora una volta il pensiero di John Rambo mi spinge a proseguire







dopo una camminata di 10 minuti si arriva al punto da cui si può ammirare il ghiacciaio: da qui possono proseguire solo i gruppi con la guida.



la vista è comunque meravigliosa

alt non si passa



ci ho provato ma mi ha visto











stasera penne



31 marzo, venerdì

Il bus che vedete è una compagnia chiamata The Kiwi Experience che con tariffe che vanno dai 200 ai 1000 euro propone vari tipi di percorso più o meno lunghi con possibilità di slaire e scendere senza limiti in un determinato periodo. Ogni volta ci si ritrova con ragazzi con cui poi si dividerà l'alloggio: i prezi sono per il solo biglietto del pullman.

Link a pagina di Kiwiexperience.com

non proprio economico, ma si viaggia in compagnia



Sono al massimo della protezione contro il freddo offerta dal mio abbigliamento tecnico





Niente da fare, fa un freddo cane ( o porco, vedete un poco voi): da una postazione di lavori in corso mi fermo e chiedo ad uno degli operai se può vendermi una delle sue tute da lavoro impermeabili. Niente da fare



sosta caffè+benzina



un minimo di accenno di sole



il museo dell'aeronautica lo salto



il caffè al loro bar no



un timido capolino del sole mi aiuta ad arrivare a Queenstown



Bungee Jumping: qui è la patria nativa di questo sport. Proprio qui a Queenstown A. J. Hackett, l'inventore di questa disciplina, aprì il primo sito commerciale per questo sport nel 1988. Questo è il Kawarau Gorge Suspension Bridge, il primo.



Trovo posto al Base Queenstown







Queenstown è una stazione sciistica, ma al di fuori della stagione è un'ottimo punto di partenza per ogni genere di attività extreme: Bungee Jumping, Rafting, Parapendio, Sky Diving ecc..
Inoltre esistono una miriade di tour che vi possono condurre a vedere alcune delle location della Terra Di Mezzo del Signore degli Anelli. Prezzi a partire dai 300 euro a testa...mi sono accontentato del depliant.
Essendo situata lungo il lago Wakatipu ci sono anche tantissime offerte di crociere.

Il posto è pieno di locali di tutti i tipi: birrerie, ristoranti , pub ma sopratutto una miriade di locali da ballo, dove paghi solo la consumazione.





















la coda da questa panetteria era davvero chilometrica



giusto per vedere una palestra



Sono rientrato nella camera da 8 che si era riempita. 2 fratelli francesi a zonzo, un brasiliano 2 amiche francesi e altre 2 ragazze tedesche che si erano presi 3 mesi a zonzo per il paese prima di rientrare in Germania per iniziare l'università. Una delle due ragazze francesi si lamentava del fatto che avendo 27 anni era sempre la persona più vecchia della camerata: l'ho rassicurata che per stavolta sarebbe stata sicuramente la seconda più anziana. Ho in mente di andare a letto non troppo tardi, ma sono costretto a cambiare i miei piani. I 2 fratelli francesi rientrano dopo aver fatto scorta di alcolici e parte una bevuta generale con bottiglie appoggiate ovunque per terra. Verso mezzanotte qualcuno è uscito e si spegne la luce. parte però a palla la musica della discoteca al pianterreno dell'ostello...in effetti avevo letto qualcosa nella descrizione del posto. Dopo 15 minuti è perfettamente inutile rimanere in camera. Mi vesto ed esco. Se non puoi combattere il nemico, alleati. Vado nella discoteca sotto l'ostello













poi esco: il club chiude fino alle 3. Non mi rimane altro da fare che gironzolare per un paio d'ore. Vado a vedere qualche altro locale.

Questo era a tema









Dopo 3 o 4 posti ti stanchi, perlomeno io e vado verso la riva del lago. Qui cambia tutto e mi ritrovo a mio agio. Ci sono tanti gruppi di ragazzi che bevono in compagnia con cellulari collegati in blue tooth a delle casse: una volta erano le radio...io poi avevo stereo e casse montate sul bauletto del PX. Qui si respira un'aria diversa ed un gruppetto mi attira. Sono seduti sul bordo del corrimano e una bancarella vende oggetti di artigianato tipo hippy.Ci sono 2 chitarre ed un bongo e delle bottiglie di birra, qualche sigaretta: che altro serve per passare una serata ? Mi fermo ad ascoltare e scatto qualche foto senza flash per non disturbare. Il bello è che ogni persona che arriva viene invitata a partecipare alla jam session: al bongo è un continuo via vai. Maledizione perchè non so proprio suonare niente ? Non parliamone poi di cantare. C'è un poco di tuto, Messico, USA, Scozia e chi più ne ha ne metta.



Mi ci perdo ad ascoltare tutte quelle canzoni, tutte iniziate e mai terminate, interpretate nelle maniere più strampalate ed originali. Mi ci perdo fino alle 3,30: quando rientro in ostello la discoteca ha chiuso. Parcheggio la moto di lato all'ostello chiudendola col lucchetto: se la lascio sul marciapiede della strada principale la multa è assicurata.

 
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15812714 Inviato: 13 Mag 2017 18:51
 

Sabato 1 aprile

Oggi è da valutare una delle destinazioni imperdibili della Nuova Zelanda: il fiordo di Milford Sound. Definito da Rudyard Kipling come l'ottava meraviglia del mondo, è una meta nominata in ogni guida o tour. Le scelte, una volta arrivati, vanno dalla crociera, al trekking ai giri in kayak. Col kayak avevo già dato all'Abel Tasman Park . Un agita in barca del genere, sinceramente l'avevo già fatta in Alaska e per il trekking preferivo puntare sul Tongariro Alpine Crossing nell'isola nord. Inoltre erano in ballo 400 km di andare e tornare per l'unica strada esistente. Il tempo non era dei migliori: purtroppo sono incappato nel peggior autunno da decenni a questa parte. Fortunatamente, di giorno le piogge erano sporadiche e perlopiù di notte.
Ho quindi deciso, al mattino, di proseguire dritto per le Catlins, includendo però Slope Point, il punto più a sud dell'isola meridionale.



Del resto spesso le nostre mete o punti d'arrivo sono di tipo geografico. Per esempio Capo Nord, da sempre pallino fisso di tantissimi biker italiani, oppure spostarsi verso Est. Io stavo scegliendo di dirigermi verso il punto più a sud dell'isola. Da lì potevo poi raggiungere Owaka,( in tutto poco più di 300 km) nel cuore della regione delle Catlins, dove potevo programmare un giorno di sosta per visitare la zona.

Partendo costeggio tutto il lago



il sole si vede, e forse la temperatura non dovrebbe creare dei grossi problemi: ok inizio autunno un poco sfavorevole, ma nel complesso sta andando bene.
Quando però decidi di spostarti in moto, il detto "Non dire gatto fino a che non l'hai nel sacco" è puro vangelo. Dopo 50 km ho la conferma che Madre Natura è una p*****a.



Da qui inizia un muro di nebbia: in sè nulla di nuovo per chi gironzola nella Bassa Modenese, ma il tutto è accompagnato da pioggerellina intermittente e brusco abbassamento di temperatura. Io il freddo lo sopporto abbastanza bene, però 300 km così risulterebbero un pochetto pesanti. Dopo un centinaio di km vedo il cartello di una città: Lumsden. Bisogna comprare qualche capo di abbigliamento supplementare: anche i miei jeans e i pantaloni antipioggia della Decathlon (14 €) non proteggono più di tanto. Non sono ancora le 11 che sono nell'incrocio principale della città



che poi è l'unico: scoprirò che la città non raggiunge i 500 abitanti. Un negozio che potrebbe vendere vestiti è chiuso. Forse ho confuso i giorni ed è domenica. Un negozio di fiori aperto (vende anche cancelleria) mi conferma che è sabato e i proprietari avevano un'impegno, quindi hanno tenuto chiuso. La solita flessibilità neozelandese. La proprietaria mi suggerisce di arrivare a Gore una grande città (oltre 10.000 abitanti): lì ci sono anche dei negozi di vestiti di seconda mano...evidentemente il mio sacco della spazzatura parla per il mio portafoglio: no grazie, non è necessario.
Tanto vale prendere un caffè nel bar di quello che presumo essere l'unico hotel, e tirare dritto per altri 50 km. Il locale è in stile rockabilly



Mi sono piaciute un sacco queste reclame pubblicitarie









poi via che si riparte e poco dopo mezzogiorno sono a Gore: è uscito un sole splendido, niente più nebbia, ma è meglio prevenire per la prossima volta..che cisarà, dato che quando viaggiate in moto la legge di Murphy è una costante compagna di viaggio. Incredibilmente al primo incrocio, giro la testa e vedo la Salvezza, nel senso letterale del termine



questi li ho ben presenti. Il movimento fondato in Inghilterra nel 1865 opera ad oggi in 121 paesi. Scoprirò che in Nuova Zelanda è presente molto diffusamente sul territorio.

Entro e subito trovo un giaccone imbottito che può comodamente stare sotto al mio antivento ( ricordo che intelligentemente avevo lasciato il piumino ad Auckland). C'è anche un paio di pantaloni un poco più spessi dei miei e credo discretamente idrorepellenti, ma non ci siamo come taglia. Una signora, però, ha visto che li ho provati e mi porge un paio imbottito e di taglia più ampia. A lei in fondo non servono: la ringrazio di cuore



Cosa ve ne pare ? I due capi sono anche abbastanza coordinati



Inoltre calzano alla perfezione



Riparto imbottito e me ne frego del sole: Madre Natura oltre ad essere una p*****a è anche una mattacchiona: lo so che appena mi svesto la pioggia ricomincerà.

Soliti cartelli rassicuranti



Arrivo ad un cancello con l'indicazione che per Slope Point mancano 20 minuti di cammino a piedi. Solito problema di lasciare la moto con i bagagli: lo risolvo decidendo di guidare la moto fino a Slope Point. Ci sono solamente 2 macchine, mica dei pullman: il vantaggio di spostarsi in bassa stagione.













Talvolta il vento deve tirare davvero forte da queste parti



riesco ad arrivare con comodità ad Owaka, proprio nel mezzo della regione delle Catlins, sono 80 km.



Ho prenotato qui perchè è l'unico paese con un'ostello: popolazione di poco superiore alle 340 unità

Il mio pernotto sarà al THOMAS'S CATLINS LODGE & CAMP GROUND Thomascatlins.co.nz
L'edifico è un'ospedale vecchio di 100 anni ed ora adibito a lodge con offerta di camere, posti tenda e piazzole per camper.
La foto del sito è reale al 100%



Via per l'ultimo tratto



tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare...infatti tiro un mare di accidenti



e non c'è modo di passare, nemmeno con la moto: andiamo di deviazione





i 40 km panoramici della deviazione sterrata mi fanno arrivare verso sera ad Owaka, ma trovo subito il Thoma's Catlins Lodge e la foto del sito corrisponde, tranne che per un particolare: le galline, un poco aggressive e che calmo col pane che ho con me







Davvero bello, accogliente e pulito questo posto







Stendo anche il programma per domani, la mia "scoperta" delle Catlins.
sicuramente Cannibal Bay per i Leoni Marini e Nugget Point per il faro e se possibile i pinguini

 
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15813192 Inviato: 14 Mag 2017 23:36
 

Domenica 2 aprile

Come da programma giornata dedicata alla zona delle Catlins: questa regione è un poco fuori dalle rotte più battute, ma vi ripagherà con delle strade costiere di una bellezza unica, animali e foreste.
La mia prima tappa è stata Cannibal Bay un 12 km con un poco di sterrato...e gli immancabili cartelli neozelandesi relativi all'alta probabilità di incidenti: ormai li passo in tutta tranquillità





la mucca neozelandese è più curiosa e coraggiosa della pecora



stamattina sono il primo ad arrivare a Cannibal Bay





Il cartello mette in guardia dal sottovalutare la velocità del leone marino, insospettabile sulla sabbia, a dispetto della stazza. Consigliano di tenere una distanza di almeno 10 metri per scattare le foto: stavolta non penso subito ad un'esagerazione.
Ho giocato per 30 anni a football americano e non di rado ho avuto a che fare con giocatori di linea ( i più pesanti di solito in squadra) provvisti di una discreta pancia, ben oltre i 110 kg, ma dotati di una agilità e rapidità di spostamento insospettabili. Spesso ci sono venuto  contatto..anzi meglio dire impatto e altrettanto spesso ci sono finito sotto, decido di attenermi alle regole indicate.
Tanto per fare un'esempio



questo è Marcus Gilbert (1988) dei Pittsburgh Steleers, quasi 2 metri per 145 kg. Viene accreditato di un tempo di 5,46 secondi sullo sprint delle 40 yard (circa 36,5 metri). Grosso modo significa una velocità di punta attorno ai 24 km/h...perciò prima di chiamarlo "Stupido ciccione" è meglio tenere una certa distanza iniziale.

La baia è bellissima









Finalmente i primi leoni marini e/o foche



scusate ma la stazza mi aveva ingannato: ok, adesso ci siamo questi non hanno la macchina fotografica













quando guardo l'ora, mi accorgo che il tempo è letteralmente volato: sono almeno 3 ore che sto guardando questi animali: davanti al quadro della Gioconda al Louvre non penso di aver superato i 15 minuti
Ora è tempo di muoversi verso Nugget Point per la vista panoramica dal faro.











niente male il sandwich Ocean View



Mi sposto quindi alla vicina Roaring Bay dove c'è un punto d'osservazione nascosto per tentare di avvistare la superstar locale, il Pinguino dagli Occhi Gialli



sono le 3 ma il cartello avvisa che in questa stagione l'orario in cui forse è possibile vederli tornare alla spiaggia è verso le 4,30 pm. Vado con la moto fino a Kaka Point e poi raggiungo la città di Balclutha, meno di 50 km, dove faccio un poco di spesa per la sera.





Tornato a Roaring Bay mi apposto nell'osservatorio



niente pinguini e poco dopo le 18,00 rinuncio.

Alle 21.00 ho fatto la doccia, cenato e mi godo un poco la tranquillità dell'ostello

 
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15813855 Inviato: 15 Mag 2017 21:56
 

Lunedì 3 Aprile

Oggi inizio a risalire la costa occidentale dell'isola sud, con prima tappa programmata alla penisola di Otago qui potete leggere qualcosa
Link a pagina di Ilturista.info






per prima cosa sono andato alla spiaggia di Sandfly







la giornata è splendidamente soleggiata: poi ho raggiunto la città di Portobello



da qui mi sono diretto alla riserva Blue Penguins Pukekura: purtroppo il tour per vedere i pinguini blu( possibile solo con un pulmino) partiva alle 16,30. Allora sono andato pochi km più avanti alla riserva Royal Albatross Centre. Qui ingresso libero fino alla spiaggia.







Dopo aver mangiato qualcosa sono ripartito per coprire i 100 km che mi separavano da un'altro dei posti messi in agenda: i Moeraki Boulders.









I Moerak Boulders sono una stravaganza geologica. A prima vista si direbbe che un bambino gigantesco abbia dimenticato sulla spiaggia le biglie. Sono infatti delle sfere rocciose perfettamente tonde sulla spiaggia di Koekohe, vicino al piccolo insediamento di Moreaki. Se ne contano oltre una cinquantina – tra integre e frantumate. Alcune superano i due metri di diametro e pesano oltre sette tonnellate, mentre altre arrivano a qualche decina di centimetri di dimensioni; ma in media il loro diametro si aggira intorno al metro. La leggenda Maori ha una propria spiegazione relativa alla loro origine. Il gruppo Ngai Tahu, che viveva nell’area limitrofa, associa i massi al naufragio della grande canoa Arai Te Uru, a seguito di una tempesta, mentre navigava verso Sud. Le sfere sarebbero la trasfigurazione di parte del suo carico, ovvero cesti tondi di cibo e zucche. Ma altri elementi dell’evento sono stati cristallizzati nel paesaggio: lo scafo sarebbe diventato la scogliera che si estende in mare fino a Shag Point, e la grande roccia, Hipo, il navigatore. E ancora molte delle colline tra Moeraki e Palmerston portano i nomi dei membri dell’equipaggio, e una quello dell’onda che sommerse l’imbarcazione. La scienza, ovviamente, propone un’altra spiegazione, non meno romantica.
A prima vista i massi sembrerebbero essere stati cesellati e poi depositati dal mare, ma in realtà la loro provenienza va cercata nella direzione esattamente opposta, ovvero presso i rilievi che si innalzano a ridosso della spiaggia.
Per milioni di anni, infatti, queste scogliere le hanno custodite dopo averle forgiate nel loro grembo. Poi gli agenti atmosferici hanno dilavato via la roccia più soffice, liberandole, e permettendo loro di rotolare sulla battigia. Si è trattato, insomma, di una sorta di parto.

Questo l'ingresso alla spiaggia

















a fine pomeriggio arirvo a Oamaru che, per me, era una tappa obbligata.

Ho prenotato al Chillawhile Hostel: perdete un minuto ma andate a guardare il loro sito. Meravigliosamente caotico, una galleria d'arte nella reception: fantastico. Vi mettono a disposizione anche tutta una serie di strumenti musicali. Chillawhile.co.nz
Il posto è un'edificio di fine 800









anche le istruzioni per preparare il letto: suggerimento finale " Dormire in mezzo alle lenzuola fornite " !



cena e poi domani il mio primo museo della Nuova Zelanda.

 
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15813949 Inviato: 16 Mag 2017 6:12
 

Bellissime le foto della foca distesa beatamente a prendere il sole e delle "biglie", ed ottima la spieagzione della loro formazione. icon_wink.gif

Ma anche le altre eh. . . . posti davvero Stupendi.

Molto divertente l'Hotel con i strumenti Musicali. . . . avrei sicuramente provato a grattare qualche chitarra, per non parlare del sax. . . . icon_lol.gif
 
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15813962 Inviato: 16 Mag 2017 7:14
 

motociclope ha scritto:
Bellissime le foto della foca distesa beatamente a prendere il sole e delle "biglie", ed ottima la spieagzione della loro formazione. icon_wink.gif

Ma anche le altre eh. . . . posti davvero Stupendi.

Molto divertente l'Hotel con i strumenti Musicali. . . . avrei sicuramente provato a grattare qualche chitarra, per non parlare del sax. . . . icon_lol.gif


La spiegazione delle biglie è ovviamente un riassunto di una interessante pagina trovata su internet: non sono un geologo doppio_lamp_naked.gif

L'ostello era davvero un guazzabuglio formidabile: fantastico.
 
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15814170 Inviato: 16 Mag 2017 11:21
 

Panorami veramente bellissimi...!!
Non c'è che dire, la natura riesce sempre ad affascinarci...
 
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15814209 Inviato: 16 Mag 2017 12:41
 

JO74 ha scritto:
Panorami veramente bellissimi...!!
Non c'è che dire, la natura riesce sempre ad affascinarci...


Che era proprio il mio scopo con questa vacanza panorami tanti monumenti pochi doppio_lamp_naked.gif
 
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15814494 Inviato: 16 Mag 2017 21:38
 

4 aprile, martedì
Oggi, finalmente, un museo. Per la precisione lo Steampunk HQ di Oamaru, dedicato ad un particolare genere letterario fantastico, fantascientifico, per l'appunto lo steampunk, in cui una tecnologia anacronistica viene introdotta in un'epoca, che spesso è l'800.
Se volete approfondire l'argomento

Link a pagina di It.wikipedia.org

Aperto nel 2001 il museo celebra questo particolare genere letterario, ma è anche diventato una delle migliori nuove attrazioni della Nuova Zelanda, tanto che è aperto 7 giorni su 7, chiuso solamente il 25 dicembre.
Annualmente si celebra un festival dello Steampunk, con la città che pian piano si è "immersa" in questa realtà. Monumenti dedicati all'argomento sono presenti nella città e gli abitanti si vestono in maniera adeguata in occasione delle manifestazioni.
Io avevo trovato un'articolo sull'argomento sul Guardian: date un'occhiata al link solo per le foto, ne vale la pena.

Link a pagina di Theguardian.com

questo per darvi un'idea dei personaggi



Pur non essendomi mai infilato aghi o spilloni e indossato catene il mio genere musicale di base ( quello con cui parti da ragazzino) è stato il punk ed il mio gruppo preferito rimangono gli Stiff Little Fingers, 4 ragazzini di 20 anni di Belfast che nel 1979 grazie alla eticheta indipendente Rough Trade diedero alle stampe un LP "Inflammable Material". Disco storico, che in Inghilterra arrivò addiritura al 14° posto delle charts ufficiali: era la prima volta che una etichetta indipendente riusciva in questo...oltre a tutto con dei testi incentrati sulla vita di tutti i giorni a Belfast



e in Italia, spesso, i nostri rocker fino ai 30 anni stanno ancora maturando

Perdonate l'inciso.











le prime evidenti tracce della contaminazione dello Steampunk con la città di Oamaru









Il museo: purtroppo non mi ricordo il nome, ma ho comprato on line il biglietto a metà prezzo ( 3 € invece di 6 € ) su un sito neozelandese che è l'equivalente del nostro Groupon.













purtroppo me lo perderò



ogni città del paese ha questi camminamenti protetti per i pedoni: la pioggia è un pericolo costante



rientro verso mezzogiorno in ostello per sistemare i bagagli: la testa chew vedete è di una delle ragazze delle pulizie



Risalendo i miei guanti da officina si rivelano troppo poco idrorepellenti e da un negozio di moto ne acquisto un paio per 15 €...non il top, ma decisamente meglio dei miei





Quando sono nei pressi di Cristchurch, ho ancora luce: non è che questa sia poi una città particolarmente interessante e quindi proseguo raggiungendo Waipara ed lo Sleepers Hostel che si rivelerà una piacevole sorpresa



queste foto le ho ovviamente fatte al mattino: sono arrivato con un buio pesto







Il tutto è costruito come una stazione ferroviaria con alcuni degli alloggi ricavati in carrozze di treno

Link a pagina di Bbh.co.nz

mi era capitata la stessa sistemazione nel 2008 passando gli Urali, quando andai a Samarcanda



purtroppo non è la mia cena ma un tortino preparato da una ragazza francese



Per domani non è per niente bella: il ciclone Debbie, dopo aver devastato l'Australia passerà sulla Nuova Zelanda. Alla fine come piovosità in questa stagione si stabilirà un record...purtroppo come quantità caduta.
 
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15814610 Inviato: 17 Mag 2017 5:40
 

momi20 ha scritto:
La spiegazione delle biglie è ovviamente un riassunto di una interessante pagina trovata su internet: non sono un geologo doppio_lamp_naked.gif

L'ostello era davvero un guazzabuglio formidabile: fantastico.


Lo immaginavo. icon_wink.gif

Resta il fatto che è esaustiva ed è stato intelligente metterla.
 
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15816037 Inviato: 18 Mag 2017 22:35
 

5 aprile, mercoledì
Oggi non sarebbe proprio la giornata da muoversi: tutti gli ospiti dell'ostello hanno rimandato le loro escursioni. Solo il mio compagno di cuccetta, Michael sta andando perchè va a lavorare.



Ok piove, ma non molto forte, ed è anche abbastanza fine. C'è chi è stato sotto la pioggia in situazioni ben più difficoltose della mia



Io poi non ho mica dei reparti speciali russi che mi danno la caccia, ho i guanti nuovi, direi che si possa partire. Probabilmente, anche stavolta, tutti i discorsi ascoltati ieri sera in cucina, rientrano nel solito"Ingigantire NeoZelandese". Cercherò di fare più strada possibile verso Picton, per prendere il traghetto per tornare a Wellington sull'isola nord. Non posso usare il percorso più breve per la nazionale 1 che è ancora chiusa per via dei danni del terremoto del 2016. Dovrò transitare per il Lewis Pass...864 mt, andiamo !

Ok le avvisaglie non sono delle migliori, ma è poi solo un cielo bruttino un poco coperto



Madre Natura è decisamente una p*****a: alla terza scarica di pioggia in 2 ore capisco di dovermi attrezzare meglio, con buona pace del mio sacco della spazzatura. Quando proprio pensi di non saltarci fuori, qualcuno lassù premia la buona volontà. Vedo un grande negozio di articoli da giardino: vuoi che non abbiano qualcosa a prova d'acqua per i piedi e una giacca ? I miei scarponi da trekking non reggerebbero e riesco a trovare un bel paio di stivali in gomma imbottiti: perfetti. In offerta anche una giacca antipioggia del tipo usato dagli addetti alla manutenzione stradale: ok anche questa, che oltre a tutto ha le bande fluorescenti arancioni.





questa dovrebbe essere la giacca

Link a pagina di Pggwrightson.co.nz

e questi gli stivali

Link a pagina di Pggwrightson.co.nz

me la cavo con poco meno di 130 euro.
Decisamente meglio riprendo verso Lewis Pass, ma prima di arrivarci, verso mezzogiorno mi fermo in una specie di bar/motel molto bello, anche residence credo. Prendo un cappuccio e una pasta, poi approfitto del loro bagno e con l'aria calda dell'asciugamani rimetto a posto i guanti e la felpa. Un poco d'acqua è comunque passata. Alè, rimesso a nuovo



Raggiungo Lewis Pass e faccio il pieno. Si avvicina un poliziotto...diavoli sono nei guai ?



No ho solamente un cucchiaino da caffè con me: porca miseria non ho un coltello, con quello sarebbe stato facile



Non posso far altro che aspettare che si avvicini, fortunatamente non siamo in un posto isolato



niente di tutto questo. Agli automobilisti di passaggio il corpo di polizia offre una bottiglia d'acqua, una specie di moneta per controllare il livello d'usura dei pneumatici e un buono per un caffè da consumare in uno dei bar convenzionati di una lista scritta su un biglietto



Vero, al Rivers Cafè della città successiva uso il buono





Poi non ho molte foto, in quanto ho tenuto a portata di mano la macchina subacquea e messo via l'altra. L'alternanza di pioggia e schiarite, mi permette comunque sempre di tenermi non troppo bagnato. Verso le 17,00 mi fermo in una locanda: grosso modo sono a 60 km da Picton e 30 da Blenheim. Parlando con una coppia, proveniente pure loro da sud, da Cristchurch, scopro che stanno andando a prendere il traghetto a Picton. Dato il maltempo la partenza sarà ritardata di almeno 2 ore. Mi dicono che oggi pomeriggio sono l'unica moto che hanno visto lungo la strada Ok vada per Picton, se ci riesco potrei prendere il traghetto ed arrivare a Wellington prima di mezzanotte.  .Un bel recupero. Riparto e appena in sella ricomincia a piovere, capirai, può essere peggio di quella di prima ? Se avessi visto cosa aveva causato lo strascico del ciclone Debbie più a nord, nella città di Edgecumbe, forse avrei anche potuto pensarlo.



1600 persone evacuate su una popolazione poco oltre le 1700...mica male.

Poco prima di Blenheim è un disastro. Dalla luce del mio fanale e dalla direzione della pioggia, capisco quanto sto guidando inclinato per bilanciare il vento e non riesco ad andare più dei 30 km/h. Ai lati della strada il livello dell'acqua nei canali è praticamente pari all'asfalto.
Arrivo a Picton poco prima delle 20,00 e il traghetto deve ancora partire. Mi precipito all'imbarco dalla biglietteria: pieno, non c'è posto. La ragazza mi suggerisce di andare all'imbarco del ferry dell'altra compagnia, da cui parte l'ultimo traghetto alle 22,30. Qui c'è posto: compro il biglietto. Non ho assolutamente voglia di riprendere la moto tornare in paese per mangiare. La biglietteria mi offre un caffè: oggi sono l'unica moto arrivata a prendere il traghetto: mi viene il sospetto di essere l'unico deficiente ad aver guidato la moto dopo mezzogiorno verso Picton. La macchina degli snack funziona: accompagno il caffè con 2 sacchetti di patatine.
Avendo tempo, vado nei bagni ed asciugo tutti i capi di abbigliamento, comprese mutande e calzamaglia.




Quando sono circa le 22,30 vado fuori con la moto in coda per aspettare che diano il segnale d'imbarco: c'è una pensilina tipo fermata di bus proprio per i motociclisti. Io ho fatto un filmato a quell'ora, ma tenete conto che la pioggia è niente rispetto a quella dell'ultimo tratto.

Link a pagina di Youtube.com

Finalmente ci si imbarca poco dopo le 22,30: gentilissimo, il personale del ferry, mi fa passare davanti a tutti i veicoli



Normalmente il ferry impiega 3 ore per il tratto Picton Wellington. Quella sera sono state 5, date le condizioni del mare. Sembrava di essere in aereo durante le turbolenze: ogni tanto il capitano invitava i passeggeri a rimanere seduti al proprio posto. Alla fine sono arrivato all'ostello Wild Zebra di Wellington dopo le 4 e solo verso le 5,30 sono riuscito ad andare a letto.
Oggi tappa di oltre 500 km + traghetto

 
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15816704 Inviato: 19 Mag 2017 22:50
 

Una curiosità: ma gli alloggi, li hai prenotati strada facendo o tempo prima?
 
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15816775 Inviato: 20 Mag 2017 8:21
 

JO74 ha scritto:
Una curiosità: ma gli alloggi, li hai prenotati strada facendo o tempo prima?


No strada facendo: appoggiandomi agli ostelli io uso sempre Hostelworld.com che con una caparra minima on line ti permette di riservare il posto. Se poi non arrivi o cambi idea ci rimettisolamente una cifra che è attorno all'euro.
Il bello è che talvolta se arrivi fisicamente potrebbero dirti che non hanno più posto, ma se prenoti on line è diverso.
Credo che sia per il fatto che per entrare a far parte del circuito ogni ostello debba riservare una certa quota di posti alle prenotazioni on line.
Una volta mi ricordo che mi ero fermato a fare spesa alle 19,00 poi ho prenotato on line il posto letto e quindi ho raggiunto l'ostello.
Diciamo che di solito nel primo pomeriggio, avendo un'idea ormai dell'andamento della giornata prenotavo. Questo, ovviamente perchè ero in bassa stagione. In alta stagione, in città come ad es, Queenstown prenotare con poco anticipo è davvero rischioso.
 
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15816863 Inviato: 20 Mag 2017 12:29
 

Immaginavo. icon_wink.gif 0509_up.gif
 
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15817324 Inviato: 21 Mag 2017 19:24
 

6 aprile, mercoledì
Avevo prenotato il posto letto all'Ostello Wild Zebra di Wellington, che all'esterno è sprovvisto d'insegna, ma come potete vedere non è poi difficile individuare l'edificio



Si tratta di un'ostello davvero grande, su 5 piani, con ascensore e card + codice per l'accesso al proprio piano ed alla camera. Sulla sicurezza niente da dire. Infatti a l mattino, quando mi alzo, 5 poliziotti stanno portando via un ragazzo ammanettato. Lo riconosco, perchè ieri notte, al mio arrivo, un paio di volte mi aveva chiesto di farlo entrare al mio piano che aveva dimenticato la card. In realtà aveva rubato le carte di credito di un paio di ragazze: denunciato e beccato.



Wellington non è nulla di speciale, ma oggi il tempo da ancora piogge sparse: io ho dormito profondamente dalle 5,30 fino quasi alle 10,00. Oggi mi fermo a Wellington, poi domani raggiungo il Tongariro Park e sabato vado per il trekking, visto che è previsto bel tempo. Fattore non indifferente dato che sono oltre 20 km di camminata.
La principale attrazione di Wellington è il museo nazionale Te Papa  Tongarewa, che tradotto dal Maori significa “il luogo dei tesori di questa terra”detto anche Our Place. Un museo interattivo che riesce a dare una visione completa della storia della Nuova Zelanda. Il tutto tradotto nelle due lingue inglese e maori. 6 piani che spaziano dalla storia vera e propria del paese, passando per flora e fauna, prodotti tipici e ogni aspetto possibile della Nuova Zelanda. Potete anche entrare in un modello di casa con gli effetti sonori ed i movimenti che un terremoto causa sugli edifici. Vicino trovate un video gioco che vi chiede di abbinare alcune soluzioni antisismiche proposte a determinate parti degli edifici e dopo, partita la simulazione delle scosse telluriche, verrà valutata la correttezza delle vostre scelte.
Permanentemente vengono organizzate delle mostre tematiche ed in questi giorni vi è un percorso che ricostruisce la storia della battaglia di Gallipoli della prima guerra mondiale, cui partecipò anche il corpo d'armata Australiano - NeoZelandese, l'ANZAC. La campagna di Gallipoli, mirata alla conquisto dello stretto dei Dardanelli a spese dell'impero Ottomano, si conclude con perdite militari pesantissime da parte degli alleati ed una ritirata poco gloriosa.
Ai tempi la popolazione di Australia e Nuova Zelanda era poco superiore ai 5 milioni. Pur essendo basato solo su volontari l'ANZAC reclutò oltre mezzo milione di soldati. La campagna di Gallipoli, fu però organizzatra in malo modo ed alla fine gli alleati contarono 46.000 caduti, oltre 86.000 feriti: a questi vanno aggiunti i morti indiretti per malattia conseguente allo scontro: oltre 250.000. Un disastro che però ha ferito in modo indelebile le 2 giovani nazioni dell'emisfero australe. Ancora oggi  la battaglia è commemorata nelle 2 nazioni e parecchi turisti affrontano il lungo viaggio fino ai Dardanelli per andare ad omaggiare le vittime.

Prima di andare al museo provo a vedere se è possibile comprare un sottocasco a prezzi non proibitivi e giro per i concessionari moto di Welligton. L'unico che ha qualcosa è il rivenditore ufficiale della Triumph: non sto nemmeno a dirvi il prezzo. Niente sottocasco. Un negozio però mi colpisce: ha mantentuto la struttura in legno delle origini.









Nel primissimo pomeriggio mi reco al Te Papa











l'ingresso del museo



la zona dedicata alla campagna di Gallipoli, con delle enormi statue dei protagonisti



questa immagine presa da internet vi rende un'idea della dimensione delle statue realizzate: io ho fatto quel che potevo dato che era vietato l'uso del flash



qui potete ammirare il tutto

Link a pagina di Gallipoli.tepapa.govt.nz

il realismo delle figure è davvero impressionante e sono rappresentazioni di persone realmente esistite le cui piccole e grandi storie vengono raccontate in pannelli









In esposizione anche una moto particolare la Britten V1000 dal nome del suo ideatore e costruttore John Britten





morto a soli 45 anni a cavallo tra gli anni 80 e 90 costruì dal nulla una formidabile bicilindrica, la V1000, con soluzioni d'avanguardia e un grande uso di materiali quali il carbonio.

qui trovate l'interessante storia di questo gioiello

Link a pagina di Moto.it

Ho dedicato del tempo anche ad alcuni percorsi che spiegano le storie dei tanti emigranti giunti in Nuova Zelanda
Rientro in ostello verso sera e mi dedico a riparare alcuni capi di vestiario





i pantaloni antipioggia



stasera per cena agnello

 
15817355
15817355 Inviato: 21 Mag 2017 20:04
 

Venerdì 7 aprile
Per curiosità ho guardato i tour con guida per il Tongariro Alpine Crossing: 70 euro per un'escursione a piedi di 4 ore, con guida mi sembrano una pazzia. Telefono ad uno degli ostelli e mi dicono che il trasporto andata e ritorno dal punto di partenza a quello di arrivo dall'ostello costa sui 30 euro: mica poco. Trovo un'ostello un poco più lontano dal parco con posto letto a prezzo ragionevole e li chiamo: andiamo meglio il trasporto costa 18 euro e mi dice che dato il migliorare del tempo domani sarà una giornata ideale per il trekking.
Prenoto per 2 notti: non penso proprio di guidare terminato un trekking di oltre 20 km in montagna.
La partenza è finalmente "normale": niente pioggia, ed è sufficiente la giacca antipioggia

Finalmente un cartello carino



verso mezzogiorno mi fermo da un bar per un caffè dove sono parcheggiate le moto di un gruppo di biker numeroso: riesco a scambiare appena 2 parole.



l'areoporto internazionale di Mangaweka



un cartello non proprio rassicurante, del resto è zona di addestramento militare







a metà pomeriggio arrivo al Crossing Backpacker Hostel nella località Erua: è in una posizione bellissima











in cucina ammetto di aver visto il più improbabile degli oggetti d'arredamento che mai avessi immaginato: un neon dell'Uomo Macherato, l'Ombra che cammina



Vado a fare un poco di spesa al 4 season della vicina stazione di servizio che è l'unico market presente





rientrato,conosco un ragazzo ed una ragazza italiani che frequentano per un'anno l'università in Nuova Zelanda e mi confermano le mie impressioni: in Nuova Zelanda si esagera su tutto in ogni aspetto. Finisco la serata a riordinare i miei appunti e preparo i panini per domani e la scorta d'acqua. Poi un paio di filmati di Rambo: del resto mi attende il challenge del Tongariro Alpine Crossing...mica uno scherzo.





 
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