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Piccola curiosità sui cilindri dei motori
15775553
15775553 Inviato: 7 Mar 2017 11:30
Oggetto: Piccola curiosità sui cilindri dei motori
 

Salve ragazzi, oggi da motociclista abbastanza ignorante sul funzionamento del motore volevo chiedere ai più esperti, senza che usino un linguaggio troppo tecnico per piacere, il funzionamento dei cilindri del motore dato che mi piace sempre informarmi nei limiti di quanto io possa capire.

Mi spiego meglio, perché i motori delle motoGP sono tutti quattro cilindri (come il 90% delle supersport 1000cc in commercio)?

-Quali sono i veri vantaggi e le differenze tra motori di pari cilindrata con due, tre e quattro cilindri?

-In base alla domanda precedente a questa, a parità di cilindrata il quattro cilindri è sempre più potente degli altri due?

-Sempre riguardante le due domande precedenti, vedendo ad esempio la panigale 1299, possibile che quei 299cc siano così influenti quando quest'ultima ha circa 30nm in più di coppia e 10-15CV in più delle altre supersport? Tolti questi 299cc i valori si abbasserebbero molto rispetto alle rivali?

Chiedo scusa se le domande possono risultare un po confuse ma ho cercato di esprimermi al meglio possibile e ringrazio anticipatamente chi mi dedicherà il proprio tempo.
 
15775577
15775577 Inviato: 7 Mar 2017 12:03
 

E' un discorso molto complesso. Piu' che altro e' facile che, anche spiegandolo a dovere, si cada in fraintendimenti del tipo "i 4 cilindri sono piu' potenti". Che e' una frase che non vuol dire nulla.

Allora, le motoGP sono 4 cilindri per regolamento. Ci sono state MotoGP a tre cilindri (Aprilia) e a 5 (Honda). Poi hanno cambiato il regolamento e adesso sono tutti a 4.
Questo per un fattore di riduzione dei costi e per standardizzazione commerciale. I motori a 4 cilindri sono infatti i piu' comuni tra le moto sportive.
Il motivo e' che offrono un ottimo compromesso tra potenza, ingombri e facilita' costruttiva.
Un motore con meno cilindri offre un erogazione piu' corposa ai bassi regimi mentre uno con piu' cilindri offre la possibilita' di estrarre piu' potenza. Questo non vuol dire che un 4 cilindri sia sempre e comunque piu' potente di un bicilindrico, ma a parita' di tecnologia e cilindrata, al crescere dei cilindri cresce la potenza.

I 285cc in piu' della Panigale sono eccome influenti, perche' non lo dovrebbero essere?
Togliendoli, e abbassando quindi la cilindrta di poco piu' del 20%, e' logico aspettarsi che la coppia erogata diminuirebbe di un valore simile.
 
15775588
15775588 Inviato: 7 Mar 2017 12:24
 

WolfSoul ha scritto:
Mi spiego meglio, perché i motori delle motoGP sono tutti quattro cilindri (come il 90% delle supersport 1000cc in commercio)?

Pensavo l'avessi intuito nel tuo thread sulla Triumph in MotoGP icon_smile.gif

Semplificando moltissimo, immaginati la potenza di una moto come la quantità di benzina e aria che viene pompata dal motore in un unità di tempo. Dovrebbe essere abbastanza intuitivo concludere che questa quantità dipende sia dal volume totale dei cilindri che dal numero di pompate che i pistoni riescono a fare, giusto? Due cilindri da 500 cc muovono in un minuto la stessa quantità di quattro cilindri da 250, a patto che facciano lo stesso numero di pompate.
Il problema è quest'ultima parte. Se prendi una mazza da muratore ed un martello da falegname, ti accorgi subito che puoi martellare molto più velocemente col martello piccolo. Per i pistoni vale la stessa cosa: un pistone piccolo può fare su e giù nel cilindro più velocemente di un cilindro grande, quindi più pompate, quindi più volume e quindi più potenza.

Ugo51 ha scritto:
E' un discorso molto complesso. Piu' che altro e' facile che, anche spiegandolo a dovere, si cada in fraintendimenti del tipo "i 4 cilindri sono piu' potenti". Che e' una frase che non vuol dire nulla.

Non è un fraintendimeno, è vero icon_smile.gif Tant'è che:
Citazione:
Allora, le motoGP sono 4 cilindri per regolamento. Ci sono state MotoGP a tre cilindri (Aprilia) e a 5 (Honda). Poi hanno cambiato il regolamento e adesso sono tutti a 4.

Non è esatto. Il regolamento (http://www.fim-live.com/en/sport/regulations-and-documents/grand-prix) stabilisce un massimo 1000 cc, un massimo 4 cilindri con un alesaggio massimo di 81 mm. Che tutti siano 1000 4 cilindri è solo conseguenza del fatto che è la configurazione in grado di generare più potenza nei limiti del regolamento.
 
15775592
15775592 Inviato: 7 Mar 2017 12:34
Oggetto: Re: Piccola curiosità sui cilindri dei motori
 

WolfSoul ha scritto:
Salve ragazzi, oggi da motociclista abbastanza ignorante sul funzionamento del motore volevo chiedere ai più esperti, senza che usino un linguaggio troppo tecnico per piacere, il funzionamento dei cilindri del motore dato che mi piace sempre informarmi nei limiti di quanto io possa capire.

Mi spiego meglio, perché i motori delle motoGP sono tutti quattro cilindri (come il 90% delle supersport 1000cc in commercio)?

-Quali sono i veri vantaggi e le differenze tra motori di pari cilindrata con due, tre e quattro cilindri?

-In base alla domanda precedente a questa, a parità di cilindrata il quattro cilindri è sempre più potente degli altri due?

-Sempre riguardante le due domande precedenti, vedendo ad esempio la panigale 1299, possibile che quei 299cc siano così influenti quando quest'ultima ha circa 30nm in più di coppia e 10-15CV in più delle altre supersport? Tolti questi 299cc i valori si abbasserebbero molto rispetto alle rivali?

Chiedo scusa se le domande possono risultare un po confuse ma ho cercato di esprimermi al meglio possibile e ringrazio anticipatamente chi mi dedicherà il proprio tempo.


Mhh, il numero di cilindri influisce in molti modi sulle caratteristiche del motore, così come ha influenza l'architettura.

La differenza più grande è che variando il numero di cilindri la corsa del pistone diminuisce a parità di rapporto di alesaggio (superficie del pistone) e corsa (quantità di spazio che il pistone percorre) del motore.
Non scendo troppo nei dettagli perché hai chiesto di mantenere le cose semplici, ma essenzialmente maggiore è il frazionamento e più superficie hai possibilità di usare, ne consegue che a parità di cilindrata i pistoni si muovono di meno e ne consegue che puoi aumentare il regime di rotazione sacrificando però la coppia.

Porto qualche numero per far capire un po' meglio:
Codice:
Pensa a due motori della stessa cilindata. Uno è un bicilindrico e l'altro è un quattro cilindri. Entrambi hanno lo stesso alesaggio (vale a dire i pistoni hanno tutti lo stesso diametro), ne consegue che il bicilindrico deve avere una corsa doppia del quattro cilindri.
Ecco... Consideriamo che i motori viaggiano a 10'000 giri/minuto e i pistoni del bicilindrico hanno una corsa di 10cm (per dire). Questi pistoni devono muoversi mediamente ad una determinata velocità (nello specifico 10'000*2*10 = 200000 centrimetri/minuto = 33m/s).
Nel quattro cilindri invece i pistoni avranno una corsa di 5cm e dovranno muoversi ad una velocità media che è la metà (10'000*2*5 = 100000 cm/min = 17m/s).

Fin quì tutto bene, peccato che 33m/s sono al di fuori (molto) di qualsiasi limite di tolleranza per i materiali mentre 17m/s sono fattibili per un motore ad alte prestazioni.

Il motore quattro cilindri avrà dunque meno coppia ma potrà recuperare potenza girando più in alto (potenza = coppia * regime di rotazione) mentre il bicilindrico avrà più coppia ma finirà per perdere in termini di potenza bruta perché costretto a girare a regimi inferiori.

Oltre a questo i pistoni di un quattro cilindri saranno più piccoli di quelli di un bicilindrico, quindi più leggeri e con meno inerzie e quindi potranno muoversi più velocemente prima di spaccare tutto.

Questo discorso è legato a doppio filo con il frazionamento ma anche con la cilindrata, infatti un motore 600 può girare più veloce di un motore 1000 a parità di frazionamento perché i pistoni avranno una corsa minore per via della minor cilindrata.
Il tutto ovviamente si applica solo fino ad un certo limite, non ha senso fare un 125 con 8 cilindri perché a fronte di una corsa ridottissima i regimi di rotazione verrebbero fermati da altri elementi, primo fra tutti l'incapacità delle valvole (parliamo di motori 4t) di aprirsi e chiudersi abbastanza velocemente, già i motori da competizione che superano i 20'000 giri/minuto devono usare sistemi alternativi alla molla per il richiamo delle valvole (desmo o sistemi pneumatici).


I motori plurifrazionati sono più fluidi e hanno meno vibrazioni perché le forze tendono ad annullarsi fra di loro. Un motore bicilindrico pure è relativamente equilibrato ma vibererà sempre più di un quattro cilindri. Un tre cilindri di contro è sbilanciato per natura e dovrà avere dei contralberi di equilibratura per non vibrare troppo.

Cos'altro? Un plurifrazionato fornisce la potenza in modo più lineare, essenzialmente da tante piccole spinte mentre un bicilindrico ne da poche ma più grandi. La concentrazione delle forze nel tempo (bicilindrico) tende a stressare di meno la gomma posteriore che in accelerazione tenderà ad avere più trazione e consumarsi di meno. Questo comportamento può venir portato sui quattro cilindri variando la fasatura (vedi motori da MotoGP o quello della R1 stradale che sono tutti big bang, ovvero concentrano gli scoppi in un periodo ridotto per poi avere un "lungo" periodo in cui il motore non fornisce potenza).

I plurifrazionati hanno maggior fluidità (anche se minor potenza) ai bassi regimi, questo sommato al fatto che possono girare più alti li porta ad avere un range di utilizzo molto maggiore dei motori con meno cilindri.

A parità di cilindrata inoltre minore è il frazionamento e maggiore è il freno motore.

Tendenzialmente un bicilindrico ha momenti d'inerzia ed ingombri laterali inferiori rendendo la moto più compatta ed agile.

Inoltre un aumento del numero di cilindri comporta un aumento degli ingombri e della complessità del motore e quindi dei costi.

e... non mi viene in mente altro così su due piedi.
E' importante notare che questo è un discorso molto generico e poi va visto motore per motore. Ci sono motori quattro cilindri che girano a bassi regimi e hanno un tiro incredibile già a partire da 3000 giri, ci sono bicilindrici (come quello della panigale) che hanno relativamente poco tiro a bassi regimi per poi esplodere in alto, ci sono bicilindrici con erogazione estremamente fluida e vibrazioni ridotte e quattro cilindri che vibrano notevolmente... ogni moto e ogni motore fa storia a se stante
 
15775604
15775604 Inviato: 7 Mar 2017 13:08
 

discorso interessante, seguo. 0509_up.gif
 
15775650
15775650 Inviato: 7 Mar 2017 14:41
 

kino 87 , per fortuna che doveva essere in termini semplici 0509_doppio_ok.gif scherzi a parte, il codice riportato nel tuo intervento è esaustivo qualora tu abbia una minima base di conoscenza teorica della meccanica.

Detto questo, principalmente a livello moto gp si tratta di regolamento, anche negli altri campionati si tratta di regolamento (vedi sbk... ducati corre con bicilindrico , la panigale 1199 , mentre le altre moto 4 cilindri si fermano a 1000).

Da notare che come hai detto tu ATTUALMENTE gran parte delle 1000 cc supersport sono 4 cilindriche, ma qualche tempo fa non era così , ti basta pensare aprilia e il suo bicilindrico.

Come molti ti hanno già detto è determinante il regime di rotazione : quei 17 e 33 m/s fanno la differenza (in questa misura si parla di velocità lineare del pistone , ma diventano giri/min nel tuo cruscotto). Gran parte delle moto specialmente nell'ultimo periodo è passata al 4 cilindri per poter girare a regimi più elevati, portando a sviluppare maggior potenza .

Le valvole di un motore sono o di aspirazione o di scarico , generalmente sono in numero uguale tra loro, l'apertura della valvole avviene secondo il movimento comportato dall'albero a camme , nella stragrande maggior parte dei motori la valvola si apre in base al movimento imposto dall'albero a camme e poi ritorna al punto di partenza grazie ad una molla. La distribuzione desmodromica invece non ha la molla di richiamo della valvola, avrà un accoppiamento di forma atto a far tornare la valvola al posto giusto.

In sè la distribuzione desmodromica permette di avere regimi di rotazione maggiori (non a caso inizialmente veniva applicata agli aerei) , comporta però un pò di manutenzione in più (registrazione del gioco delle valvole). Perchè allora Ducati gira più bassa delle jappe ????? per delle semplici tolleranze fisiche/meccaniche.

I motori 4 cilindri con richiamo a molla hanno fatto passi avanti dal punto di vista tecnologico e hanno quindi permesso regimi di rotazione più elevati.

Se tu prendessi un 999 di qualche anno fa e lo portassi a girare a 19k giri credo che potrebbe sprigionare molti cv in più... allo stesso modo se tu prendessi una qualsiasi 1000 attuale e la portassi a girare "limitata" a 13 k giri come la 999... otterresti non più di 150 cv ...
 
15775663
15775663 Inviato: 7 Mar 2017 15:08
 

Lazza94 ha scritto:
kino 87 , per fortuna che doveva essere in termini semplici 0509_doppio_ok.gif scherzi a parte, il codice riportato nel tuo intervento è esaustivo qualora tu abbia una minima base di conoscenza teorica della meccanica.

l'ho inserito come codice apposta, per staccarlo da tutto il resto e permettere di individuare in una prima occhiata al testo da saltare nel caso non si sia interessati. Ho cercato di mantenere il linguaggio semplice lo stesso ma comunque dando un minimo di spiegazione tecnica icon_wink.gif

Lazza94 ha scritto:
Come molti ti hanno già detto è determinante il regime di rotazione : quei 17 e 33 m/s fanno la differenza (in questa misura si parla di velocità lineare del pistone , ma diventano giri/min nel tuo cruscotto).

Per essere precisi la velocità lineare del pistone è quella che porta a spaccare tutto. Quest'ultima dipende dal regime di rotazione E dalla corsa, non unicamente da una delle due. Oltre a regime e corsa poi ha una certa influenza il fatto che un pistone più leggero può muoversi un po' più velocemente prima di far danno.

Lazza94 ha scritto:
Se tu prendessi un 999 di qualche anno fa e lo portassi a girare a 19k giri credo che potrebbe sprigionare molti cv in più... allo stesso modo se tu prendessi una qualsiasi 1000 attuale e la portassi a girare "limitata" a 13 k giri come la 999... otterresti non più di 150 cv ...

E' abbastanza interessante l'osservazione perché in effetti il 999r tirava fuori 150cv a poco meno di 10000 giri. Una S1000RR a 10000 giri indovina un po' che potenza tira fuori? 150cv icon_mrgreen.gif
Ovviamente parliamo di motori con 10 anni di differenza per quanto riguarda l'età e il motore Bmw demolisce quello Ducati, anche perché ciò che conta è la potenza non la coppia (semplicemente perché fra motore e ruota c'è il cambio, quindi poco importa dire che il motore allo stesso regime da la stessa potenza: con il motore ducati a 10'000 giri trovi il limitatore, su quello BMW hai ancora 1/3 del contagiri, questo permette di avere rapporti più corti del 30% sul quadricilindrico senza perdere in velocità finale)
 
15775697
15775697 Inviato: 7 Mar 2017 16:13
 

esatto... proprio qui volevo andare a parare...
 
15775714
15775714 Inviato: 7 Mar 2017 16:47
 

Lazza94 ha scritto:
esatto... proprio qui volevo andare a parare...
ad onor del vero bisogna dire una cosa: il 999r 150cv li fa all'albero, alla ruota sono manco 130. L'S1000RR 150cv a quel regime li fa alla ruota icon_biggrin.gif ma ripeto, sono motori di epoche diverse. La minor efficienza del bicilindrico probabilmente deriva anche dal fatto che è difficile approvvigionare il giusto quantitativo d'aria con quegli alesaggi a quel regime e che al tempo stesso la corsa lunga rispetto al 4 cilindri costringe all'uso di strutture più robuste e pesanti con consequenziali assorbimenti di potenza.
Per il resto sono le normali differenze che possono intercorrere fra due motori di età diverse, bene o male materiali, tecnologie produttive e studi dei flussi si sono tutti evoluti.
Basta vedere che l'equivalente attuale della Ducati tira fuori 205cv da un 1199.
 
15775718
15775718 Inviato: 7 Mar 2017 16:49
 

Quindi mi pare chiaro che per raggiungere la prestazione massima, a parità di cilindrata quattro cilindri sono meglio di due.
e lo dimostra il fatto che ducati in sbk, ormai l'ultima bicilindrica, deve avere 200 cc in più per competere, e non sono pochi.
aprilia ha abbandonato per il quattro, ktm con la rc8 quasi non si è vista, e la Honda ha fatto la vtr sp01/sp02 giusto per battere ducati nel suo campo.
ma erano altri tempi, probabilmente l'evoluzione dei materiali e delle lavorazioni permettono di costruire 1000 4 cilindri così raffinati da far impallidire le moto da corsa di dieci anni fa o anche meno.
 
15775771
15775771 Inviato: 7 Mar 2017 18:32
 

pazuto ha scritto:
Quindi mi pare chiaro che per raggiungere la prestazione massima, a parità di cilindrata quattro cilindri sono meglio di due.
e lo dimostra il fatto che ducati in sbk, ormai l'ultima bicilindrica, deve avere 200 cc in più per competere, e non sono pochi.
aprilia ha abbandonato per il quattro, ktm con la rc8 quasi non si è vista, e la Honda ha fatto la vtr sp01/sp02 giusto per battere ducati nel suo campo.
ma erano altri tempi, probabilmente l'evoluzione dei materiali e delle lavorazioni permettono di costruire 1000 4 cilindri così raffinati da far impallidire le moto da corsa di dieci anni fa o anche meno.

Gli assoluti sono sbagliati, ma essenzialmente per moto dai 600 ai 1000cc con le normative attuali la risposta è si.

Aumentare il numero di cilindri aumenta complessità, attriti, ingombri e pesi e ha come lato positivo la possibilità di un aumento del regime di rotazione massimo che comporta un aumento della potenza massima erogabile. Tale vantaggio viene a mancare nel momento in cui si arriva ad un estremo per cui la velocità lineare del pistone non è più il fattore limitante.

Come dicevo prima fare un 125 ad 8 cilindri non ha senso: sarebbe pesante, complicatissimo, avrebbe forti attriti interni ed elevato effetto giroscopico per venir bloccato ad un regime di rotazione raggiungibile anche con un numero inferiore di cilindri perché il problema comincerebbe ad essere la gestione delle valvole o il mero miscelare aria e benzina nei cilindri abbastanza velocemente.
Ecco, un 125 4t con 8 cilindri probabilmente avrebbe un'erogazione pessima e una potenza inferiore a quella di un bicilindrico oltre a consumi astronomici e una complessità che farebbe mettere a piangere anche il più duro dei meccanici che deve farci manutenzione.

Prima ancora di arrivare ad un estremo del genere si arriva ad un punto in cui aumentando il numero di cilindri si può guadagnare qualche cavallo ma ci si trova con lati negativi che controbilanciano abbondantemente l'aumento di potenza.
Sono relativamente sicuro che potrebbero fare un 1000 V6 che supera i 20'000 giri (parlando di motori da competizione) e tira fuori un 10-15% di potenza in più rispetto ad un quattro cilindri, ma risulterebbe più vuoto in basso di un quattro cilindri (cosa che importa relativamente nelle competizioni, ma che come insegnano gli ultimi anni di MotoGP ha comunque la sua influenza) e forse pesi ed ingombri nel telaio non sarebbero compatibili con i requisiti di una moto da corsa moderna.

Al di là di tutto la non esistenza di motori simili deriva dal fatto che i quattro cilindri sono "sufficienti" e hanno l'equilibrio ideale fra semplicità costruttiva, ingombri e pesi accettabili con prestazioni sufficienti. Una motogp con un 6 cilindri che magari prende 10km/h in più in fondo al rettilineo ma frena e curva più lentamente non serve a niente, ma non si può dire che il V6 sarebbe un motore peggiore, sarebbe la piattaforma nel complesso a peggiorare.

In fine ad oggi non c'è lo spazio "normativo" per farlo. Un motore del genere non avrebbe granché senso per una moto stradale (e di conseguenza non esiste una base da usare nelle competizioni derivate dalla serie), d'altra parte il mondiale prototipi non accetta motori con più di 4 cilindri, quindi niente neanche li... L'unica possibilità di vedere un motore simile è nel caso qualche piccola casa semiartigianale tipo la Norton o la Suter decida di produrre qualche esemplare in serie limitatissima e di farlo correre in qualche road race.
Per quanto riguarda la superbike di fine anni 90-inizi 2000 Honda fece i VTR perché con le regole della superbike dell'epoca (4 cilindri da 750cc e bicilindrici da 1000cc) era conveniente fare motori bicilindrici. Poi si corse per un breve periodo con parità di cilindrata fra bicilindrici e quattro cilindri quando le case giapponesi uscirono in massa dal mondiale superbike, ma all'epoca i quattro cilindri avevano delle pesanti restrizioni per quanto riguarda l'aspirazione che ne limitavano la potenza massima. Questo fu fatto per far competere alla pari i team privati con i 4 cilindri (non esistevano più 750 aggiornate e competitive, quindi si passò di fatto a dai 1000 castrati) e l'unico team ufficiale (Ducati) con il bicilindrico

Ecco, per l'appunto, molto del successo del 4 cilindri nelle competizioni è conseguenza appunto delle norme. I motori idealmente migliori nell'ambito delle competizioni non sono quelli che gareggiano. Al di la del numero di cilindri sicuramente un motore da competizione potrebbe avere una corsa inferiore rispetto a quelli attualmente in uso, così come potrebbero usare tecnologie diverse... diamine, se non ci fossero limitazioni perché mai dovrebbero limitarsi a 1000cc di cilindrata e non fare un 1400 o un 1600 o quel che è (fintanto che riesci a tenere l'anteriore a terra alla fine del rettilineo qualche cv in più fa sempre comodo)? Le scelte architetturali dei motori da competizione (e di quelli delle supersportive che per quanto siano moto stradali sono pensate comunque in ambito delle competizioni) derivano non solo dalla ricerca delle prestazioni massime ma anche dall'adempienza alle regole delle competizioni vigenti.
 
15776079
15776079 Inviato: 8 Mar 2017 11:07
 

Non ho capito perché nel "codice" si assume che un bicilindrico ed un quadricilindrico debbano avere il medesimo alesaggio. Al contrario credo che a parità di cubatura generale i bicilindrici abbiano frequentemente un alesaggio maggiore. Cosa che "smonterebbe" il problema della velocità lineare del pistone.
 
15776091
15776091 Inviato: 8 Mar 2017 11:34
 

Caramon77 ha scritto:
Non ho capito perché nel "codice" si assume che un bicilindrico ed un quadricilindrico debbano avere il medesimo alesaggio. Al contrario credo che a parità di cubatura generale i bicilindrici abbiano frequentemente un alesaggio maggiore.

È un'ipotesi per semplificare il problema, la tesi è comunque valida.
.
Citazione:
Cosa che "smonterebbe" il problema della velocità lineare del pistone.

Infatti è un modo per affrontare il problema, ma così facendo aumenti il peso del pistone, quindi la sua interzia. Poi magari esageri pure, quindi il riempimento del cilindro non è ottimale. Puoi ovviare fino ad un certo punto con materiali più leggeri e costosi per il pistone e aumentare il numero degl iniettori, ma aumenti anche il costo. Incrementi pure il diametro delle valvole, che diventano più pesanti, quindi diventano più lente o si ciucciano più energia per operare. E così via...

Insomma, è un'equazione con un'infinità di variabili, alcune più significative di altre. Alla fine si tratta di trovare i valori corretti per ogni variabile in modo da avere il risultato voluto, che è quello che fanno i costruttori.
 
15776110
15776110 Inviato: 8 Mar 2017 12:13
 

Caramon77 ha scritto:
Non ho capito perché nel "codice" si assume che un bicilindrico ed un quadricilindrico debbano avere il medesimo alesaggio. Al contrario credo che a parità di cubatura generale i bicilindrici abbiano frequentemente un alesaggio maggiore. Cosa che "smonterebbe" il problema della velocità lineare del pistone.

Come ha detto giustamente sigsegv (che ha ragione su tutta la linea) era un esempio per fara capire.
Nella realtà la situazione descritta non si presenta, ma è comunque vero che un bicilindrico a parità di cilindrata e tipologia di motore ha una corsa più lunga di un 4 cilindri.

Sottolineo a parità di tipologia e anche a seconda della moto.
La panigale 1299 ha un motore estremo come misure, con un alesaggio di 116 mm e una corsa di soli 60,8 mm
Se la si paragona ad una sua concorrente avrà la corsa più lunga (eg. S1000RR 80 x 49,7mm) ma se la si paragona ad una turistica 4 cilindri le cose cambiano (eg. Bandit 1250 79 x 64 mm).
Un esempio estremo di corsa è il bicilindrico della NC750 (77x80 mm), un motore di stampo quasi automobilistico che ha il limitatore prima dei 7000 giri proprio per via della sua corsa esagerata e della sua natura di sottoquadro (alesaggio più piccolo della corsa).

Infatti nonostante la Panigale sia un bicilindrico e la Bandit sia un 4 cilindri il motore della Panigale gira più alto di quello della Bandit e genera il doppio della potenza.

Poi come già detto e come ripetuto da sigsegv ad un certo punto, quando si va per estremi, i problemi diventano altri.
Per esempio la Panigale con quell'alesaggio enorma ha problemi di approvvigionamento di aria e miscelazione di aria/benzina, problemi che le hanno tolto il carattere da "pompone" delle vecchie ducati e l'hanno portata a lavorare bene solo ad alti regimi. Effettivamente se vedi la curva di coppia della Panigale è una montagna russa rispetto a quella di una concorrente a 4 cilindri, proprio perché con valori così estremi diventa difficile fare un motore in grado di lavorare bene su un ampio range di giri.


Per voler fare proprio un discorso riassuntivo:
Valori troppo estremi sia in alesaggio che in corsa portano a grossi problemi.
Una corsa molto elevata comporta problemi di velocità lineare del pistone e impossibilità di salire troppo di giri.
Un alesaggio molto elevato crea problemi di alimentazione (in senso lato, aria, benzina e miscela degli stessi) del motore e aumenta le masse in movimento nel motore.
In generale un cilindro molto grande comporta difficoltà di alimentazione e notevoli masse in movimento con conseguenziali problemi a salire di giri. Motori estremi come quelli nautici con cilindrate unitarie che possono arrivare anche a decine di litri lavorano a bassisimi regimi, spesso attorno i 100 giri/minuto.

A parità di cilindrata più cilindri si hanno e più sono piccoli, ergo ci si allontana dai valori estremi di corsa e alesaggio di cui si parlava su, di contro più cilindri si hanno e maggiori sono pesi, ingombri, complessità, effetti giroscopici, etc...

Bisogna stare attenti che probabilmente esistono anche valori troppo piccoli di corsa ed alesaggio, su un motore di piccola cilindrata non è detto che un 4 cilindri offra prestazioni superiori ad un bicilindrico o un mono. Capire di preciso qual'è il numero di cilindri ottimale per una data cilindrata però è al di fuori della mia portata ed è comunque dipendente dall'uso che si deve fare del motore e dalle caratteristiche ad esso richieste.
 
15776115
15776115 Inviato: 8 Mar 2017 12:25
 

Ci sono state, in passato, anche piccole cilindrate con 6 cilindri, ma non hanno avuto seguito.
 
15776137
15776137 Inviato: 8 Mar 2017 13:09
 

Caramon77 ha scritto:
Ci sono state, in passato, anche piccole cilindrate con 6 cilindri, ma non hanno avuto seguito.

Perché sono soluzioni figlie dello spirito di ricerca e della tecnologie dell'epoca.

Mi pare di ricordare che la Honda fece un 125 5 cilindri in linea 4t, con cilindri di dimensioni variabili (quelli interni avevano dimensioni maggiori e via via diventavano più piccoli), che girava a 20'000 giri. In parte c'è sicuramente un aspetto di sperimentazione, che all'epoca era molto più forte di oggi, dall'altra materiali dell'epoca probabilmente non c'erano molte alternative perché a quei regimi avrebbero spaccato tutto con cilindri più grandi.
D'altra parte la Honda fece anche la NR500 4t, una moto con 4 cilindri ovali che si comportavano esattamente come un otto cilindri (2 bielle, 2 candele, 8 valvole.... per cilindro!). Doveva competere contro le 500 2t più tradizionali e fu scelta quell'architettura perché vigeva la limitazione sul numero di cilindri ma avevano bisogno di regimi altissimi per poter competere a pari cilindrata con dei motori 2 tempi. Il progetto poteva essere pure sensato (e il motore in effetti girava bello alto per l'epoca, parliamo di oltre 19000 giri a fine anni 70), peccato che fu un fiasco totale: l'erogazione era quel che era, la potenza comunque inferiore ai 2t, estremamente inaffidabile (e questa è conseguenza della complessità)... insomma.. ci siamo capiti...
Prima ancora la guzzi fece un V8 (frontemarcia!) ed ebbe un certo successo per i record di velocità perché aveva in effetti ben altra potenza rispetto ai concorrenti, ma stiamo parlando degli anni 50, un epoca in cui sia materiali che tecnologie costruttive che conoscenze tecniche costringevano a limiti che oggi non ci sono più. In compenso la moto non ebbe alcun successo nelle corse vere e proprie proprio per via della sua inaffidabilità e del fatto che la ciclistica e le gomme dell'epoca non erano in grado di gestire un motore del genere.

Oggi 20'000 giri li fanno motori con cilindrata unitaria di 250cc, non avrebbe dunque molto senso un 125 plurifrazionato che arriverebbe praticamente allo stesso regime di rotazione di un monocilindrico perdendo però coppia.

Poi è sempre questione di costi e ambito d'impiego. Negli anni 90 la honda fece il CBR250RR che era un 4 cilindri in linea da 250cc per uso stradale che arrivava a 20'000 giri. In ambito di competizioni probabilmente avrebbero potuto fare un bicilindrico della stessa cilindrata e con le stesse velocità di rotazione, ma avrebbero dovuto usare materiali e tecniche costruttive molto più raffinate e costose e sarebbe stato più fragile, quindi del tutto inadatto alla produzione di serie su una moto che sarebbe stata usata poi su strada e che magari avrebbe saltato qualche cambio d'olio.
 
15776157
15776157 Inviato: 8 Mar 2017 13:32
 

1-3-3-4-5 cilindri questo è il bello. Un bicilindrico forse può bastare su strada sul misto stretto, tanto è il manico che fa la differenza,e se hai una buona coppia meglio non si passa nemmeno con la 1299 bis!
Troppi cv hanno però un fascino da 0509_mitra.gif 0509_mitra.gif un quattro cilindri lo sogno di giorno e di notte! icon_biggrin.gif

Ultima modifica di Bimbo7 il 8 Mar 2017 18:08, modificato 1 volta in totale
 
15776302
15776302 Inviato: 8 Mar 2017 18:01
 

Per me, nella meccanica non ci sono dei dogmi assoluti, ci sono tanti fattori che influiscono,
faccio il solito esempio della F1 ,
Ferrari 12cilindri boxer : baricentro basso, vibrazioni bassissime, massimi giri e di conseguenza max potenza ottenibile
VS
Ford cosworth 8 cilindri a V : baricentro piu' alto, motore piu' corto, vibrazioni alle stelle ( causa , albero motore a 90°) , piu' leggero, meno giri quindi meno potenza.
Eppure il cosworth ha tenuto botta per piu' di 20 anni
Quindi non e' che il 4 e' meglio del 3 in modo assoluto,
ma il regolamento, che ha delle limitazioni notevoli, e quindi esplorare altre strade e' estremamente costoso ed impegnativo.

X lazza94
la distribuzione desmodromica non e' stata usata in aviazione ( per quello che so nessun motore aeronautico l' ha mai adottata) per risolvere i problemi agli alti regimi, per il semplice motivo che gli aerei non superavano i 3000giri/min

All' inizio il desmo serviva per risolvere il problema delle valvole , oramai le molle sono affidabili, e su motore superspinti usano anche il sistema pneumatico,
attualmente il reale vantaggio del desmo e' ai medi regimi dove si ha un assorbimento di potenza minore a causa della mancanza delle valvole
 
15776308
15776308 Inviato: 8 Mar 2017 18:18
 

Kino87 ha scritto:

Prima ancora la guzzi fece un V8 (frontemarcia!) ed ebbe un certo successo per i record di velocità perché aveva in effetti ben altra potenza rispetto ai concorrenti, ma stiamo parlando degli anni 50, un epoca in cui sia materiali che tecnologie costruttive che conoscenze tecniche costringevano a limiti che oggi non ci sono più. In compenso la moto non ebbe alcun successo nelle corse vere e proprie proprio per via della sua inaffidabilità e del fatto che la ciclistica e le gomme dell'epoca non erano in grado di gestire un motore del genere.
.


Non per contraddirti , ma la Guzzi v8 ha vinto anche in pista, gli unici problemi di affidabilita' erano dovuti all' accensione ,
e non ha potuto aumentare la serie di successi perche' la Guzzi si e' ritirata dalle competizioni.
In fatto di materiali devi sapere che le carenature delle guzzi erano in lamiera di lega di magnesio e le leghe di berillio erano gia note.
Per finire la ciclistica delle Moto Guzzi erano famose per l' eccellene tenuta di strada
 
15776429
15776429 Inviato: 8 Mar 2017 23:23
 

snowstorm ha scritto:
Non per contraddirti , ma la Guzzi v8 ha vinto anche in pista, gli unici problemi di affidabilita' erano dovuti all' accensione ,
e non ha potuto aumentare la serie di successi perche' la Guzzi si e' ritirata dalle competizioni.
In fatto di materiali devi sapere che le carenature delle guzzi erano in lamiera di lega di magnesio e le leghe di berillio erano gia note.
Per finire la ciclistica delle Moto Guzzi erano famose per l' eccellene tenuta di strada

Mea culpa, non sono assolutamente un esperto sull'argomento e se devi contraddirmi perché ho detto una cazzata ben venga.
Avevo letto in giro che mentre aveva ottenuto qualche successo alla fine fra rotture e problemi vari non ha mai avuto una costanza di rendimento tale da permetterle di vincere regolarmente contro la competizione (principlamente MV e Gilera).
Quanto alla ciclistica avevo sempre letto che le gomme e freni dell'epoca non erano all'altezza di un "mostro" simile, fra l'altro mi sa che ho pure detto una cavolata dicendo che il motore era fronte marcia mentre in realtà vedo dalle foto mi pare sia trasversale in realtà.

Ripeto, non sono un esperto di moto d'epoca in assoluto, ne capisco giusto qualcosino di più di meccanica ma manco troppo icon_wink.gif ogni correzione è ben accetta.

p.s. Non ricordo dove (quindi prendete la cosa con le pinze) ma ricordo di aver letto che quando Ducati entrò in MotoGP nella prima metà del 2000 valutò anche la possibilità di costruire un motore bicilindrico, valutarono però che avrebbe dovuto avere dei valori di alesaggio assurdi per poter competere con i 4 e i 5 cilindri presenti all'epoca e che il gioco non valeva la candela.
Da li decisero di sviluppare il v4, inizialmente però doveva essere un motore con una fasatura che ricalcava il funzionamento di un bicilindrico (ovvero la coppia di pistoni di ogni bancata doveva andare all'unisono avendo gli scoppi nello stesso istante). Dopo una prima serie di test al banco comparando lo "stesso" motore con una fasatura più tradizionale alla fine decisero per la soluzione classica.
Avessero perso più tempo e soldi per sviluppare un bicilindrico o un "finto" quattro cilindri avrebbero potuto tirar fuori una soluzione competitiva? Chissà, forse, ma evidentemente era una via in cui il rapporto costo/benefici non risultava vantaggioso... e sappiamo tutti benissimo quanto costa entrare da 0 nella classe regina di un campionato di prototipi, indipendentemente dalle soluzioni tecniche adottate, evidentemente i benefici erano pochi o nulli.

Pure la storia della Honda con la NR500 è un esempio di come certe soluzioni siano meno efficaci, indipendentemente dallo sviluppo che c'è dietro... certo che se io trovo la soluzione tecnicamente ottimale ma ho solo un decimo del tuo budget per lo sviluppo alla fine magari sarò meno competitivo di te, ma se tutte le case in motogp si sono uniformate ai 4 cilindri probabilmente è perché con i regolamenti attuali le altre soluzioni non sarebbero competitive, non solo per una questione di mancanza di sviluppo, altrimenti Ducati e KTM che hanno sempre prodotto solo monocilindrici e bicilindrici avrebbero portato dei bicilindrici anche sui loro prototipi.
 
15776929
15776929 Inviato: 9 Mar 2017 22:48
 

snowstorm ha scritto:

Ford cosworth 8 cilindri a V : baricentro piu' alto, motore piu' corto, vibrazioni alle stelle ( causa , albero motore a 90°) , piu' leggero, meno giri quindi meno potenza.

Ho sbagliato , l' albero motore ha la disposizione a 180° (e non 90°)

X Kino87
I mototi da competizione sono arrivati ad un rapporto (limite) corsa/alesaggio di 0,4 grazie alle benzine speciali , e con una cilindrata unitaria di 500cc si avrebbe un pistone da paura , ho fatto un paio di calcoli:
1000cc,2 cilindri,, misure 117,2x46,3 , 15500giri/min, 240CV
Un pistone da 117,2 a 15500g/min e' un bella gatta da pelare, sia per le sollecitazioni che per l' efficenza termica,
molto piu' semplice fare un 4 cilindri anche per eventuali svilluppi

La moto Guzzi 500 8 cilndri e' trasversale con angolo di 90°
 
15776939
15776939 Inviato: 9 Mar 2017 23:47
 

snowstorm ha scritto:
X Kino87
I mototi da competizione sono arrivati ad un rapporto (limite) corsa/alesaggio di 0,4 grazie alle benzine speciali , e con una cilindrata unitaria di 500cc si avrebbe un pistone da paura , ho fatto un paio di calcoli:
1000cc,2 cilindri,, misure 117,2x46,3 , 15500giri/min, 240CV
Un pistone da 117,2 a 15500g/min e' un bella gatta da pelare, sia per le sollecitazioni che per l' efficenza termica,
molto piu' semplice fare un 4 cilindri anche per eventuali svilluppi

Beh, sicuramente è molto interessante, 240cv però sono alla portata di motori quattro cilindri derivati dalla serie (il motore dell'Aprilia di Biaggi, con distribuzione ad ingranaggi, arrivava a circa 240cv. Oggi credo siano scesi perché il regolamento è più restrittivo di quello dell'epoca, ma più o meno ci siamo).
L'anno scorso i commentatori e giornalisti parlavano di circa 270-275cv per il V4 Ducati, non so quanto siano veritiere come stime, ma se così fosse staremmo parlando di quasi 40cv in più con un 4 cilindri che ha la corsa superiore al motore da te descritto (avendo l'alesaggio limitato ad un massimo di 81mm la corsa deve essere attorno i 49mm). Sono assolutamente sicuro che potrebbero superare di slancio di 300cv se togliessero limitazioni sulla corsa e aumentassero il quantitativo di benzina a disposizione, ovviamente sarebbe necessario l'uso del desmo o di un sistema di richiamo pneumatico delle valvole, cosa che al momento non sono sicuro sia usato al di fuori di Ducati, ma è tecnologia "vecchia" visto che già c'era ai tempi delle MotoGP 990.

D'altra parte a ben pensarci le F1 della decade del 2000 erano arrivate a circa 900cv per i 3000 v10 e 750cv per i 2400 v8, quindi come potenze specifiche siamo li, però probabilmente i motori da f1 potevano permettersi di sacrificare maggiormente l'erogazione e l'uso di tecnologie precluse alle moto sia per ingombri che per regolamenti.

Non vorrei dire una sciocchezza poi, ma l'Aprilia con la sua RS Cube aveva un tricilindrico cosworth che quanto a potenza non era inferiore alla concorrenza ma pagava proprio in qualità d'erogazione rispetto ai 4 e 5 cilindri. Ricordo male io?
 
15776941
15776941 Inviato: 9 Mar 2017 23:58
 

Sempre con dei calcoli approssimativi , un 4 cilindri, con 270cv a 16800g/min avrebbe misure di 86,1x43 con un rapporto C/A di 0,5 ( molto meglio dei 0,4).
Con il limite di alesaggio di 81 la pot sarebbe di CIRCA 240cv a 14800g/min
 
15776991
15776991 Inviato: 10 Mar 2017 0:32
 

snowstorm ha scritto:
Sempre con dei calcoli approssimativi , un 4 cilindri, con 270cv a 17500g/min avrebbe misure di 87,9x41,2 con un rapporto C/A di 0,47( molto meglio dei 0,4).
Con il limite di alesaggio di 81 la pot sarebbe di CIRCA 230cv a 14800g/min

Beh, immagino siano calcoli un po' approssimativi.
Che la Desmosedici (ma pure Honda, Yamaha e Suzuki, capiamoci) possa aver meno dei 275cv di cui si parla ci posso pure credere, ne abbia 230 mi pare strano... parliamo di moto che arrivano in fondo al rettilineo del Mugello ad oltre 350km/h e che avrebbero ancora abbondantemente modo di salire di velocità con spazi più lunghi.

Ducati stessa dichiara sul suo sito ufficiale una generica potenza di "oltre 250cv": Link a pagina di Ducati.it

Comunque diciamo che i calcoli siano sballati tanti per i 4 cilindri quanto per i 2: questo vorrebbe dire che un 4 cilindri, su quelle cilindrate, potrebbe erogare potenze maggiori di un bicilindrico conservando comunque ulteriore margine di sviluppo, laddove il bicilindrico sarebbe già al limite strutturale. Giusto?
 
15777019
15777019 Inviato: 10 Mar 2017 8:34
 

Non essendo un ingegnere motorista lascio i calcoli a chi è più esperto di me sull'argomento.

Da quello che ho capito, il problema del margine di sviluppo nei bicilidrici è duplice.
Il primo problema viene fuori dalle dimensioni dei pistoni.
A parità di cubatura, un bicilindrico, per quanto super quadro, ha due problemi di base. Uno è garantire una combustione sufficientemente veloce con una camera di scoppio grande il doppio rispetto ad un quattro, due un pistone più grosso ha una massa superiore da spostare e genera una contropressione molto più alta rispetto ad un pistone più piccolo. Il rapporto, da quel che mi hanno spiegato, non è lineare, cioè la contropressione generata da un cilindro di 500 cc e da due di 250 cc non è uguale, inoltre c'è un'altro problema. Un pistone più grande vuole anche dire valvole più grandi, molle più potenti di richiamo, sistemi di guida più resistenti, camme adeguate, ecc.(ducati ha il desmo, ma per poterli paragonare devi usare anche le stesse tecnologie).
Il secondo problema sono le fasi attive del motore. Un due cilindri ha due fasi attive in due giri motore. Un quattro ha quattro fasi attive in due giri motore. Quindi avendo meno vuoti, il 4 in linea fa meno fatica a prendere giri e a mantenerli.
In ultimo per ottenere lo stesso rendimento dello scoppio avresti bisogno di più sovralimentazione da pressione aria. Cioè devi garantire che entri più miscela aria benzina nella camera di scoppio, in un tempo più basso, attraverso valvole più piccole, e allo stesso tempo devi fare in modo che bruci alla stessa velocità, e che il pistone che riceve sta botta sia sufficientemente resistente per non sbriciolarsi.
In più c'è la velocità del pistone che è un problema ecc.

Concludendo. Oggi per motori che devono superare i 240 Cv litro, l'unica strada è andare su un 4 cilindri o superiore. Honda aveva negli anni 70 anche un 6 cilindri in linea mille cc.
Questo perché hai cilindri più piccoli, con camere di scoppio più piccole che riesci a riempire velocemente. La combustione è più rapida perché c'è meno miscela aria benzina da bruciare. La velocità del pistone è più bassa a parità di regime di rotazione, perché la corsa (come l'alesaggio) sono più bassi. Gli attriti interni sono più piccoli. Ecc. ecc. ecc.

Ducati ha studiato bicilindrici di tutti i tipi per vedere se riusciva a fare un motore V2 per la motogp, ma il risultato è sempre stato il medesimo. Il bicilindrico 1000 arrivava a tirare fuori sempre sui 180 - 190 Cv. Salvo che ovviamente tu non ci ficcassi in mezzo alla V un compressore volumetrico o una turbina. Il che però metteva in crisi carte motore, bielle e pistoni e materiali interni.
Per quanto tu sia bravo a fare bicilindrici, in pratica progettare e realizzare un motore per la motoGP che arrivasse a sviluppare una potenza di circa 200 Cv sarebbe costato dieci volte di più di un 4, con l'aggravante che il 4 ti avrebbe sverniciato lo stesso.
 
15777166
15777166 Inviato: 10 Mar 2017 14:31
 

Kino87 ha scritto:
Beh, immagino siano calcoli un po' approssimativi.
Che la Desmosedici (ma pure Honda, Yamaha e Suzuki, capiamoci) possa aver meno dei 275cv di cui si parla ci posso pure credere, ne abbia 230 mi pare strano... parliamo di moto che arrivano in fondo al rettilineo del Mugello ad oltre 350km/h e che avrebbero ancora abbondantemente modo di salire di velocità con spazi più lunghi.

Ducati stessa dichiara sul suo sito ufficiale una generica potenza di "oltre 250cv": Link a pagina di Ducati.it

Comunque diciamo che i calcoli siano sballati tanti per i 4 cilindri quanto per i 2: questo vorrebbe dire che un 4 cilindri, su quelle cilindrate, potrebbe erogare potenze maggiori di un bicilindrico conservando comunque ulteriore margine di sviluppo, laddove il bicilindrico sarebbe già al limite strutturale. Giusto?


Anni addietro mi sono fatto un foglio excel per il calcolo di massima di un motore ( sollecitazioni meccaniche,dimensioni C/A, valvole ecc) da competizione e non .
Inserendo la potenza di progetto , la PMI, e la velocita' media del pistone e ho potuto costatare in piu' occasioni che ha una bella precisione , di circa il 5%,
d'altronde la meccanica ha dei limiti abbastanza precisi.
Quando si dichiarano " oltre 250cv" vuol dire tutto e niente ,
e' come dire " un cestista( quelli del basket) e' alto piu' di 1metro e 50"
 
15777181
15777181 Inviato: 10 Mar 2017 15:14
 

[quote="Bimbo7"#15776157]1-3-3-4-5 cilindri questo è il bello. Un bicilindrico forse può bastare su strada sul misto stretto, tanto è il manico che fa la differenza,e se hai una buona coppia meglio non si passa nemmeno con la 1299 bis!
Troppi cv hanno però un fascino da 0509_mitra.gif 0509_mitra.gif un quattro cilindri lo sogno di giorno e di notte! icon_biggrin.gif[/quote

Interessante discussione ragazzi ho imparato diverse cose grazie a voi!
Ed il mio consiglio, ragionando su quanto avete scritto, è che per l'uso che se ne fa in strada un bicilindrico sia l'ideale anche per i costi. LA MOTO DEVE ESSERE ESSENZIALE questo per i giovani meno spese divertimento e pochi pensieri, per i più anzianotti dipende da tanti fattori forma fisica esperienza vera in moto passione e quattrini. icon_asd.gif
OGGI ESISTONO MATERIALI STUPENDI ma non credo sia conveniente per i costruttori, per il profitto relativo al consumismo, fare moto perfette; la cosa più vergognosa sono i pezzi di ricambio costano troppo, se una moto cade conviene di più comprarla nuova e questo non ci può andare bene!
 
15777189
15777189 Inviato: 10 Mar 2017 15:30
 

snowstorm ha scritto:
Anni addietro mi sono fatto un foglio excel per il calcolo di massima di un motore ( sollecitazioni meccaniche,dimensioni C/A, valvole ecc) da competizione e non .
Inserendo la potenza di progetto , la PMI, e la velocita' media del pistone e ho potuto costatare in piu' occasioni che ha una bella precisione , di circa il 5%,
d'altronde la meccanica ha dei limiti abbastanza precisi.
Quando si dichiarano " oltre 250cv" vuol dire tutto e niente ,
e' come dire " un cestista( quelli del basket) e' alto piu' di 1metro e 50"

Mica dico di no, anzi..
Riporto solo che le dichiarazioni ufficiali delle case parlano di più di 250cv (quindi 250cv è proprio il limite minimo) mentre le indiscrezioni hanno detto di tutto dai 260 fino ai 295cv, con le voci più insistenti che davano il motore Ducati nei dintorni dei 275cv e le altre case con qualcosino in meno.
D'altra parte se le grafiche del contagiri che fanno vedere durante le corse sono accurate il regime limite dovrebbe essere attorno i 17'000/18'000 giri (che per altro porterebbe la velocità media del pistone fra i 27,5 e i 29m/s, una velocità ben superiore a quella che credevo fisicamente possibile, ma evidentemente negli ultimi 10 anni i materiali sono evoluti parecchio), quindi parecchio più alto di quelli su cui avevi ragionato.

Questo per dire che il tuo calcolo di 230cv per un motore con caratteristiche come quello da MotoGP sono molto conservativi (almeno 10% in meno rispetto alle stime più conservative della potenza di quelle moto e circa del 20% in meno rispetto alle stime più diffuse) ma che, immagino, il discorso possa applicarsi nelle stesse proporzioni anche al calcolo che hai fatto per il bicilindrico.

@Bimbo
Il motore ideale non esiste, dipende dall'uso e dai gusti personali. Il bicilindrico per strada è più sensato per molti versi nel senso che da una bella spinta ai medi regimi senza raggiungere cavallerie troppo elevate che per strada non servono a niente se non ad aumentare costi di bollo ed assicurazione, ma è anche giusto specificare che ha i suoi difetti: vibra, strappa a bassi regimi ed è molto meno elastico... Questo in termini generali, perché poi ogni motore ha caratteristiche proprie, ci sono bicilindrici fluidissimi (ma spesso poco potenti) e altri che, fluidità in basso a parte, si comportano come quattro cilindri (vedi Panigale) e allo stesso modo ci sono quattro cilindri che che hanno erogazioni degne di un bicilindrico (vedi Bandit 1250 o Versys 1000).
 
15777194
15777194 Inviato: 10 Mar 2017 15:39
 

Concordo.
il motore ideale non esiste, altrimenti farebbero tutti lo stesso.
ognuno ha pregi e difetti, e ogni acquirente ha le proprie esigenze.
un difetto per me, potrebbe essere un pregio per altri.

Tornando in argomento, ricordo di aver letto che la ktm ha letto 270 cv per la sua motogp, ma anche che la versione definitiva ne avrà meno per molte ragioni, tra le quali i consumi, la trattabilita' e l'affidabilità del motore.
 
15777201
15777201 Inviato: 10 Mar 2017 15:51
 

Riporto una piccola considerazione che ho appena avuto, così, come curiosità...
Se è vero che un motore da MotoGP fa 18'000 giri al minuto con una corsa di 48,5mm vuol dire che il pistone, da fermo, accelera fino a 180km/h per poi rifermarsi.
Tutto questo viene ripetuto 600 volte al secondo.

Pensate che diamine di forze deve sopportare il motore in generale e la biella in particolare!
Pensare che uno di quei motori mediamente deve durare per 3 weekend completi (prove+gara) fa forse più impressione della mera potenza espressa.
 
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