652cc ha scritto:
Francamente non comprendo tutta questa avversione per l'XT-X.
Nemmeno a me fa impazzire, ma la ritengo più che adeguata ad un neofita.
Il fatto che in Yamaha abbiano deciso di trasferire la produzione del 660 in Italia non cambia la qualità, che comunque è sotto controllo Yamaha e quindi garanzia di adeguatezza al marchio, tanto che pure Aprilia si era decisa ad adottare lo stesso propulsore, rivelatosi talmente affidabile che, come ho già scritto, qualcuno ha raggiunto i 100.000 km senza metterci mano "sul serio".
Le sospensioni delle Pegaso (inclusa Factory) erano una forcella tradizionale tutt'altro che evoluta (e priva di regolazioni) all'anteriore, nonchè un Sachs al posteriore regolabile in estensione/precarico, lontano anni luce dai pluri-regolabili Ohlins, WP, Showa, Kayaba, ecc. ecc.
Ad ogni modo, non credo proprio che un neofita raggiunga, così velocemente, limiti tali da sentire la necessità di mettere mani alle sospensioni.
Qui stiamo parlando di un simil-motard con cerchi da 17 e gomme stradali, direi che in mulattiere e deserto non è proprio il caso di spingersi.
Nemmeno a me fa impazzire, ma la ritengo più che adeguata ad un neofita.
Il fatto che in Yamaha abbiano deciso di trasferire la produzione del 660 in Italia non cambia la qualità, che comunque è sotto controllo Yamaha e quindi garanzia di adeguatezza al marchio, tanto che pure Aprilia si era decisa ad adottare lo stesso propulsore, rivelatosi talmente affidabile che, come ho già scritto, qualcuno ha raggiunto i 100.000 km senza metterci mano "sul serio".
Le sospensioni delle Pegaso (inclusa Factory) erano una forcella tradizionale tutt'altro che evoluta (e priva di regolazioni) all'anteriore, nonchè un Sachs al posteriore regolabile in estensione/precarico, lontano anni luce dai pluri-regolabili Ohlins, WP, Showa, Kayaba, ecc. ecc.
Ad ogni modo, non credo proprio che un neofita raggiunga, così velocemente, limiti tali da sentire la necessità di mettere mani alle sospensioni.
Qui stiamo parlando di un simil-motard con cerchi da 17 e gomme stradali, direi che in mulattiere e deserto non è proprio il caso di spingersi.
l'elettronica delle pegaso dava meno problemi. I minarelli avendone avuto uno in casa sono tutt'altro che di qualità, leghe molto di bassa fattura e realizzazioni non proprio di pregio rientrano nella categoria "far le cose bene?" la XTx costa 7000 euro nuova, con la stessa cifra veniva venduto il TTR nel 2003 con anche diversi optional.
Io mi riferisco anche all'abominio in generale delle XT, se non ti è chiaro ecco il post
fctz170 ha scritto:
652cc ha scritto:
Anni fa mi pare di aver letto in una prova che la xt x aveva un peso effettivo di circa 180 kg a secco. Il motore è il collaudatissimo Minarelli by Yamaha che è l'evoluzione del 5 valvole a carburatori degli anni 90 da te indicato, che alla ruota aveva circa 40 cv (ho la prova su un Motociclimo del 1992) mentre l'xt x ne esprime circa 45 alla ruota (anche qui ho la prova su un Motociclismo del 2007). Freni e sospensioni sono adeguati al modello (ovviamente niente pinze e pompe radiali o forcelle ed ammortizzatore pluri-regolabili).
Nel corso di vent'anni ho guidato sia le vecchie mono 4t (Ktm LC4) sia una Aprilia Pegaso Factory (con lo stesso motore) fino a maggio di quest'anno: è vero che avevo scarichi akrapovic, cassa filtro modificata e filtro k&n, ma le prestazioni erano più che adeguate a divertirsi ed a lasciare dietro bicilindriche di cilindrata superiore. Su affidabilità e durata, nulla quaestio, c'è gente che ha passato i 100.000 km senza mettere mano alla distribuzione.
Nel corso di vent'anni ho guidato sia le vecchie mono 4t (Ktm LC4) sia una Aprilia Pegaso Factory (con lo stesso motore) fino a maggio di quest'anno: è vero che avevo scarichi akrapovic, cassa filtro modificata e filtro k&n, ma le prestazioni erano più che adeguate a divertirsi ed a lasciare dietro bicilindriche di cilindrata superiore. Su affidabilità e durata, nulla quaestio, c'è gente che ha passato i 100.000 km senza mettere mano alla distribuzione.
Il vecchio 5 valvole era un genesys made in japan. Questo è un minarelli in leghe di alluminio dalla bassissima qualita tutt'altro che un motore "evoluzione". La pegaso strada aveva si lo stesso motore ma la qualità della ciclistica è di un altro livello. Io delle riviste mi affido ma fino a un certo punto. Quando leggo "si va bene ma appena forzi ti dice basta" traduco "va bene se vai a passo di lumaca, appena cerchi di spingere o ti sdrai come uno scemo o ti cachi addosso". Per dirti la versione R non tiene l'enduro come dovrebbe un XT, con i 2kf sai bene che ci fai il deserto e la mulattiera... con quella ti fermi appena incontri qualcosa in piu di una strada battuta
l'unico proprietario che ho incontrato che abbia avuto un XTx "decente" è darksun. xt660 special - darksun ma se vale la pena spendere 1500 euro per un catorcio per poi doverne spendere altri 3000 per renderlo allettante... alzo le mani! le moto che ho consigliato (TT, TTR,TTs, XR vari, DRZ, SMC vari, SM, XT 600 pre '91, XL, KLR vari) sono mezzi che gli dureranno altri 10 anni, gli costano poco nell'acquisto e anche se possono dar piccole magagne d'età almeno sono moto complete di ciò che serve sia per maturarci sopra che per tirarsi via lo sfizio di una guida bella anche in futuro.
P.S. la pegaso aveva un setting e una qualità delle sospensioni maggiore. Non c'è solo "è rovesciata o no" (che vuol dir poco perché esistono tradizionali molto valide e rovesciate da bruciare su una pila di legna come le strege per l'inquisizione), c'è la qualità meccanica interna e la qualità dei materiali. Per dire andando lievemente off topic la bitubo ha sospensioni di altissima fattura che se uno non cerca la "pista" o la cerca ma senza le pretese di chissà che sono ottime. Di rovescio sembrano fatte di piombo. La ohlins tutto sommato è si al vertice, ha si materiali stratosferici ma per certe cose ha dei vizi di "tradizione" che fanno venire il latte alle ginocchia (come la guarnizione metallica che sigilla il sistema idraulico dei mono, se lo porta dietro da 25 anni ma è si di "pregio" ma funzionalmente non ha una gran capacià di tenuta).
Ora sta al nostro amico darrel scegliere, DUAL/specialistiche belle (o relativamente belle) che garantiscono uno standard elevato con un prezzo basso perché ormai anziane o una pressoché urban motard venduta a un prezzo esorbitante e per cui conviene prenderla vecchia di 12 anni che tanto è più o meno la stessa minestra.