Premessa: Visto la grande richiesta di informazioni riguardo queste moto e le scarse informazioni a riguardo ho pensato di pubblicare un veloce confronto tra le due moto. Posseggo attualmente una M4 e ho potuto provare per circa una giornata la DRZ. Sono le mie opinioni personali da appassionato e motociclista di normali capacità, non sono un pilotone, ma le ho provate abbastanza seriamente. I voti seguenti sono espressi da uno a cinque con le faccine
Estetica e finiture:
DRZ
Plastiche molto plasticose ma colore e grafiche fatti come si deve. Le giunzioni tra plastiche sono fatte molto bene e, oltre a qualche cavo a vista (non sarebbe ne motard ne tanto meno bella se non li avesse a mio parere) in generale è fatta bene. Cerchi neri, forcella dorata a steli rovesciati e forcellone posteriore molto belli esteticamente e ben amalgamati con lo stile della moto, freni Nissin e dischi a margherita a completare il pacchetto che garantiscono un mordente ed una modulabilità disarmanti, l'unico aggettivo che posso esprimere è "stupefacenti". Unica vera pecca (esclusivamente estetica) il 140 al posteriore, un po piccolino per essere una moto "vera". Il tachimetro non sarà tra i più belli ma vanta un ottima visibilità di lettura, dei caratteri grandi e un discreto numero di informazioni, si sente però la mancanza del livello della benzina, con sola presenza di spia della riserva. In conclusione un motard esattamente come ci si aspetta che debba essere fatto.
M4
Plastiche fatte molto bene e prive di difetti ma colore e grafiche tremende, le grafiche tendono ad ingiallirsi dopo solo qualche anno e il colore in poco tempo viene "eroso" lasciando scoperto in alcuni punti il colore rosso delle plastiche sottostanti (io ho riverniciato la mia con dei buoni colori per risolvere il problema). Le giunzioni tra le plastiche non sono decisamente tra le migliori, anzi, in alcuni punti si vede piuttosto chiaramente che non combaciano a dovere. Cerchi, forcella anteriore (classica e non rovesciata come nel drz) e forcellone posteriore sono piuttosto spartani, ma sono fatti per durare e fanno il loro dovere. Disco del freno anteriore gigantesco ed esteticamente niente male, peccato per la scarsa modulabilità che porta alla necessità di strizzare per bene la leva del freno per avere una buona frenata. Il tachimetro da le stesse esatte informazioni della rivale, ma con caratteri molto più piccoli e frequenti errori di strumentazione che portano al riavvio automatico della stessa (è famosa per avere questo difetto). Un motard volto all'economia nella dotazione ma anche alla durata della stessa con un estetica particolare e meno specialistica del DRZ.
Ergonomia e comfort:
DRZ
Esattamente quello che ci si aspetta da un motard, quindi sella stretta e dura di derivazione enduristica, manubrio molto vicino al busto e pedane alte che fanno sentire in tutto e per tutto le origini del modello. In generale più comoda di un motard specialistico ma decisamente scomodo per lunghe tratte. In compenso tra le curve la sella risulta molto comoda per veloci cambi di direzione e per la manegevolezza del mezzo. presenta una distribuzione dei pesi fatta a regola d'arte che la fanno sembrare una piuma nei cambi di direzione, quasi fosse un 125. La posizione di guida non stanca affatto se non si considera la sella, manca chiaramente la protezione aerodinamica, ma stiamo parlando di un motard, quindi è inutile dirlo. In città si comporta molto molto bene, soprattutto grazie alla distribuzione del peso, unico limite è l'angolo di sterzo buono ma non così ampio.
M4
Vanta una sella larga e morbida per il segmento di appartenenza che permette di affrontare anche lunghe tratte senza eccessivi e sgradevoli dolori al fondoschiena, un manubrio posizionato comodamente e più distante dal busto rispetto alle aspettative che permette un ottimo controllo della moto e una distribuzione dei pesi meno caricata sull'anteriore. Nonostante le caratteristiche poco "motard" se la cava piuttosto bene tra i tornanti e vanta una discreta agilità. La distribuzione dei pesi è fatta bene, ma molto differente dalla rivale, donandole meno rapidità ma più stabilità in curva. Totalmente priva di protezione aerodinamica, ma come detto prima è inutile dirlo. In conclusione è un motard ma con qualche inclinazione verso medie o non troppo lunghe tratte che la fanno risultare un ottima alleata tanto in gita sui colli (anche in autostrada, ma l'aria si fa sentire eccome) quanto in città, dove sfodera un ottimo peso ed un angolo di sterzo praticamente in grado di farla girare su se stessa. (Preciso che io monto un manubrio aftermarket più largo dell'originale e un importante indurimento al mono ammortizzatore posteriore).
Accessori aftermarket:
DRZ:
Per quanto riguarda accessori aftermarket poche moto possono vantare una varietà tale, oltre a poter montare la maggior parte dei pezzi universali per motard ed enduro è anche corredata da una quantità smisurata di componenti fatti su misura appositamente che spaziano tra grafiche, plastiche, componenti "da manubrio", scarichi e molto altro. Difficile trovare di meglio a riguardo (quella provata da me aveva uno scarico leovince x3 completo di collettore).
M4
E' possibile montare una buona parte di prodotti universali per motard, ma per la maggior parte vanno adattati e non sono montabili senza modifiche al pezzo. Tra i prodotti più penalizzanti sicuramente gli scarichi, che sono veramente pochi. (io monto un gpr furore, scarico fatto molto bene e non eccessivamente costoso, ma la scelta è veramente limitata).
Motore:
DRZ:
Con una discreta cavalleria e un ottima affidabilità ci si diverte senza troppi pensieri (e costi) presentando un ottima linearità di erogazione e strappando veramente poco ai bassi regimi rispetto ad un motard specialistico, la coppia è bassa e la si raggiunge molto velocemente senza il bisogno e la convenienza di portarla a limitatore. Il motore scalda ma non esageratamente anche se soffre un po in città tra i semafori, ma a riguardo ci hanno pensato i tecnici suzuki aggiungendo una ventola ausiliaria per evitare temperature ingestibili. Il motore è più che sufficiente per un uso stradale e con poche modifiche lo si porta tranquillamente anche in pista.
M4:
Il motore è il nonno di quello del DRZ che a differnza sua presenta raffreddamento ad aria, pregiudicando in prestazioni ma aumentandone la resistenza soprattutto in città. Il blocco motore scalda parecchio ed essendo completamente aperto l'unica direzione in cui si disperde il calore è dritto verso le gambe del guidatore che in città si troverà a dover allontanare la gamba dal collettore di scarico se non si vuole ritrovare bello abbronzato nell'interno polpaccio. Per la strada le prestazioni sono sufficienti e divertenti ma non è per quello che è progettato il motore (anche se sono rimasto stupito dal divario di prestazioni non poi così consistente tra le due). Esso è infatti progettato per durare a lungo e vanta un affidabilità che solo le vecchie enduro stradali potevano garantire, non è raro imbattersi in esemplari con all'attivo più di 60.000 km senza interventi alla termica. L'erogazione è fluida e piacevole quanto la rivale. (montando uno scarico aftermarket sulla mia molto più aperto rispetto al precedente ha subito in importante spostamento della coppia nella curva di erogazione in quanto prima montavo un diverso scarico sempre aftermarket e non ho l'ho mai provata con lo scarico originale) La coppia è moto alta e, nonostante il motore giri bene fin dai bassi regimi, raggiunta la soglia di coppia si avverte un effetto che ricorda l'entrata in coppia di un 125 2 tempi che spinge forte senza però arrivare a limitatore.
Consumi:
DRZ:
Nella norma i consumi per la dimensione del motore che si attestano tra i 15 e i 22 km/l in base all'utilizzo, ma bastano minime modifiche al motore per farli collassare vertiginosamente.
M4:
Ottimi i consumi che si attestano dai 23 ai 27 km/l in ciclo misto, difficilmente eguagliabili da qualunque diretta concorrente.
Conclusioni:
Anche se lo sembrano è difficile definirle dirette rivali visto le differenze che le separano in quanto a destinazione di utilizzo, l'M4 è un motard estremamente polivalente, utilizzabile in città quanto tra i tornanti quanto per qualche gita anche non molto corta, mentre il DRZ è un motard più vero e puro, utilizzabile in città, ma da senza dubbio da il meglio di sè tra i tornanti con poche possibilità di altri utilizzi (o almeno non senza qualche sacrificio). Sono moto differenti, destinate ad una clientela simile ma diversa allo stesso tempo, con esigenze e abitudini differenti. Ma come sempre c'è solo un modo di scegliere per chi è indeciso...provare per credere!
