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Inviato: 3 Mag 2015 15:42
Oggetto: Preferenze/ingiustizie all'esame di guida
Ciao a tutti ragazzi, voglio raccontarvi l'esperienza che ho vissuto all'esame di guida il 21 aprile, quasi due settimane fa ormai.
Mi scuso se il post è così lungo ma ho raccontato integralmente la mia storia
Ad ottobre ho compiuto 16 anni e ho iniziato la pratica alla motorizzazione di Milano per conseguire la patente A1, necessaria per guidare la mia R125 che aspettava in garage da un paio di mesi.
Mi presento in motorizzazione il 7 novembre 2014 con tutto il necessario, l'impiegata allo sportello dopo aver ritirato tutto mi informa che sarei dovuto passare dopo un mese a prenotare l'esame teorico. Così il 9 dicembre ritorno e mi comunicano la data dell'esame: 19 febbraio 2015.
A tre mesi e mezzo dall'iscrizione passo l'esame di teoria per il quale ero preparato già da ottobre e quindi un paio di giorni dopo ritiro il foglio rosa e prenoto l'esame di guida per il 21 aprile 2015 alle 8:30.
Quella mattina ero in motorizzazione alle 7:45, mi presi tre quarti d'ora per girare nel circuito per il quale ero terrorizzato, visto che provandolo con delle bottiglie nei parcheggi riuscivo a farlo solo se mi concentravo al massimo e non avevo margine di errore (maledetto raggio di sterzo delle supersportive ). Comunque con mia grande gioia ho scoperto che era effettivamente mezzo metro più largo di come lo provavo io quindi la prima parte dell'esame è andata bene. Allora l'esaminatore ci invita a metterci vicino al cancello di uscita e fa uscire due ragazzi in moto alla volta con dietro una macchina guidata da un istruttore di una scuola guida.
Al rientro della seconda coppia di ragazzi esaminati (due ragazzi dell'autoscuola) l'esaminatore li ammonisce ricordandogli che bisogna tenersi sulla destra nella corsia, che non bisogna tagliare la segnaletica orizzontale quando si svolta a sinistra, ma che soprattutto la distanza di sicurezza a 50 km/h è di 15 metri, non di 5 come facevano loro. Nonostante ciò li promuove tranquillamente.
Arriva il mio turno con una ragazza dell'autoscuola con uno scooter, gli ultimi due. Parte davanti lei con la radiolina e io dietro. La ragazza inizia svoltando a destra senza freccia e prosegue mantenendosi nel centro della corsia, evita ostacoli senza frecce. Fin qui tutto ok, quando sorpasso una macchina ferma mettendo la freccia guardo nello specchietto e vedo l'esaminatore che mi fa un cenno di approvazione. Arriviamo ad un incrocio canalizzato dove la corsia di sinistra serve per proseguire dritto mentre quella di destra per svoltare. La ragazza davanti a me si mantiene a destra senza mettere la freccia e all'ultimo si sposta sulla corsia di sinistra (penso comunque dove la linea era ancora tratteggiata).
Quando arriva l'istruttore a scambiarci la radiolina, mi fa notare che mi sono mantenuto a destra mentre dovevo stare a sinistra, inoltre mi dice "vedi di camminare un po' di più" nonostante la segnaletica orizzontale ed il buon senso presupponessero di mantenere una velocità non superiore a 40 km/h (strisce pedonali, scarsa visibilità in curva e strisce di rallentamento).
Arrivo ad un incrocio a T dove la strada a una corsia per senso di marcia dove mi trovavo si incrocia con una a carreggiate separate. L'esaminatore mi dice di andare a sinistra. Mi posiziono a sinistra e quando arriva il verde vado in panico. Complice l'ansia, non ho visto la carreggiata del senso di marcia giusto ma ho solo visto la carreggiata che da sinistra andava a destra. Notando la striscia di arresto lunga tutta la carreggiata suppongo che non si possa girare a sinistra. Allora guardo nello specchietto destro, vedo che nessuno arriva e metto la freccia a destra e mi riposiziono, non tagliando nessuna linea perché l'incrocio non era canalizzato.
Al rientro in motorizzazione l'esaminatore mi fa notare questa cosa, aggiungendo che sono passato con il semaforo rosso. Probabilmente non bastava l'errore di posizionamento per bocciarmi, altrimenti avrebbe dovuto bocciare anche gli altri ragazzi, a maggior ragione perché non rispettavano la distanza di sicurezza. Sostenuto nella sua tesi dall'istruttore della scuola guida che lo accompagnava, l'esaminatore afferma che il semaforo era verde per andare a sinistra mentre rosso per andare a destra. Sul momento ci ho creduto, ho pensato che magari con l'ansia ho fatto questa cazzata. Ma tornando a casa ho voluto tornare a controllare e ho scoperto che quell'incrocio presentava un normalissimo semaforo, quindi se è verde per andare a sinistra lo è anche per andare a destra.
Sono arrabbiato non perché non avrebbe dovuto bocciarmi per quell'errore, in fondo l'errore di posizionamento l'ho commesso e quindi se l'esaminatore fosse stato preciso mi sarei meritato la bocciatura, ma piuttosto perché non ha bocciato altri ragazzi che commettevano errori simili ai miei e in certi casi anche più pericolosi (non rispettare distanza di sicurezza) semplicemente perché ero l'unico privatista, non aveva ancora bocciato nessuno ed ero l'ultimo.
In tutto questo la ragazza dietro di me mi ha seguito, però non mi è venuto in mente di contestare dicendo "allora anche la ragazza dietro di me è passata con il rosso".
Adesso dovrò sostenere l'esame il 12 giugno, che sosterrò con un'autoscuola, più che altro per evitare di essere bocciato ancora per errori causati dalla mia forte ansia, dopo aver visto come funziona generalmente se vieni da un'autoscuola.
Ragazzi io mi sento male a pensare di dover rifare un esame in un posto dove alla fine errori uguali vengono perdonati o perseguiti basandosi su chissà quale criterio. In più al prossimo esame avrò la pressione di non poter essere bocciato altrimenti dovrò rifare tutto.
Cosa mi consigliate di fare per restare lucido e calmo?