federosso ha scritto:
le prestazioni al 90% non dipendono certo dal tipo di raffreddamento ma dalla conformazione delle termiche , dei condotti e di cento altri parametri.
Il problema è che di norma , ormai da decenni, i motori prestazionali sono anche rafrfeddati a liquido mentre la scelta del raffreddamento ad aria è rimasto correlato con unità di basso profilo per cui, già in fase di progetto, si cerca il risparmio.
Il vantaggio principale del raffreddamento a liquido, a parità di tutto il resto, risiede nella possibilità di smaltire più calore (più potenza sviluppa più calore) e di rendere più costante il rendimento anche sotto stress.
Oltre ad avere un controllo maggiore delle zone di alta temperatura al fine di garantire uniformità nelle dilatazioni di utilizzo.
Da dire che una unità ben progettata per lavorare col raffreddamento ad aria non darà problemi.
Per i lunghi viaggi non ci sono problemi.
Soffrono più, ad un caso, le basse andature e gli stop prolungati in estate.
Ribadisco che il problema potenza non è strettamente legato al raffreddamento ma a tutto ciò che le unità hanno di diverso: numero valvole, conformazione testa, alimentazione...marce (rapportatura) etc.
Ok, dopo questo nessun dubbio. Raffreddamento ad Aria (risparmio anche 1000€), che magari impiego sul miglioramento ciclistico (Forcella Marzocchi, Ammortizzatore a gas, Manubrio alluminio, Disco a Margherita, PRS, Forcellone in alluminio, Corona in alluminio), risparmiando comunque buona parte dei 1000€.