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Multe: l'appello dell'Asaps al Governo "Basta aumenti"
Scritto da: Fabio Cavagnera - mercoledì 3 dicembre 2014
Il 1° gennaio 2015 scatterà il classico aggiornamento biennale delle sanzioni, nonostante la crisi attuale
Una multa per divieto di sosta costava 50.000 lire nel 1993 ed oggi, 20 anni più tardi dall’entrata in vigore del Codice della Strada, è quasi raddoppiata, arrivando a 41 euro. Lo stesso vale per tutte le altre sanzioni amministrative, arrivate in alcuni casi addirittura oltre il triplo di quanto erano un ventennio fa, ed il prossimo primo gennaio 2015 scatteranno nuovi aumenti, quelli previsti dall’aggiornamento biennale delle sanzioni. Il periodo è però difficile, tra la crisi ed un tasso di disoccupazione sempre più alto.
Così l’Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) ha voluto scrivere a Matteo Renzi, il Presidente del Consiglio, chiedendo di “sospendere l’aggiornamento biennale delle sanzioni previsto dall’art.195, comma 3 del Codice della Strada, che dovrebbe scattare dal prossimo 1° gennaio 2015”. Non è la prima volta che arriva questa richiesta, visto che una simile proposta era stata fatta il 22 novembre 2012, ma non venne accolta dal Governo e gli aumenti scattarono ugualmente.
Ora è arrivato un nuovo appello e, secondo l’Asaps, questa norma “sarebbe da tutti considerata come una vera e propria vessazione”, visto il momento difficile per gli italiani, già alle prese con “i costi esosi dei carburanti, con quelli delle assicurazioni e dei pedaggi”. Invitando, inoltre, a recuperare il tesoretto dalle multe non pagate dai proprietari di veicoli con targa straniera: “La tecnologia potrebbe aiutare a stanare i furbetti della targa estera e il Paese potrebbe finalmente tirare un sospiro di sollievo”. Evitando di tartassare nuovamente gli automobilisti.
Scritto da: Fabio Cavagnera - mercoledì 3 dicembre 2014
Il 1° gennaio 2015 scatterà il classico aggiornamento biennale delle sanzioni, nonostante la crisi attuale
Una multa per divieto di sosta costava 50.000 lire nel 1993 ed oggi, 20 anni più tardi dall’entrata in vigore del Codice della Strada, è quasi raddoppiata, arrivando a 41 euro. Lo stesso vale per tutte le altre sanzioni amministrative, arrivate in alcuni casi addirittura oltre il triplo di quanto erano un ventennio fa, ed il prossimo primo gennaio 2015 scatteranno nuovi aumenti, quelli previsti dall’aggiornamento biennale delle sanzioni. Il periodo è però difficile, tra la crisi ed un tasso di disoccupazione sempre più alto.
Così l’Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) ha voluto scrivere a Matteo Renzi, il Presidente del Consiglio, chiedendo di “sospendere l’aggiornamento biennale delle sanzioni previsto dall’art.195, comma 3 del Codice della Strada, che dovrebbe scattare dal prossimo 1° gennaio 2015”. Non è la prima volta che arriva questa richiesta, visto che una simile proposta era stata fatta il 22 novembre 2012, ma non venne accolta dal Governo e gli aumenti scattarono ugualmente.
Ora è arrivato un nuovo appello e, secondo l’Asaps, questa norma “sarebbe da tutti considerata come una vera e propria vessazione”, visto il momento difficile per gli italiani, già alle prese con “i costi esosi dei carburanti, con quelli delle assicurazioni e dei pedaggi”. Invitando, inoltre, a recuperare il tesoretto dalle multe non pagate dai proprietari di veicoli con targa straniera: “La tecnologia potrebbe aiutare a stanare i furbetti della targa estera e il Paese potrebbe finalmente tirare un sospiro di sollievo”. Evitando di tartassare nuovamente gli automobilisti.