Naigo ha scritto:
...io ho avuto il primo Monster quando avere un Monster significava avere una moto "bruttina e molto scarna" rispetto ad esempio ad una Honda Hornet ma c'era qualche cosa che la rendeva particolare. I primi Monster o si amavano o si odiavano e credo che dati come i cv contassero poco...il Monster era una moto guidabile, facile, essenziale ma efficace. Ne ho avuti tamti... il 620, 2 S4R, un 1000Ds, un 1100, un 900 e per finire l'821. Solo quest'ultima mi ha fatto capire che un'epoca era finita. Non parlo dell'elettronica come fanno in tanti o del display lcd piuttosto che analogico...parlo proprio di stile e filosofia. Quella di ora è una moto che "deve" vendere ed ha tutte le carte in regola per farlo. Quella di ora potrebbe essere comprata da chi oggi guida una Z800...tanto sono simili (esteticamente e come impronta). Purtroppo adesso contano i dati di vendita....ai miei tempi chi aveva creato il Monster aveva fatto una specie di scommessa azzardata e possederla era figo! Era figo perché quando arrivavi su un passo e ti fermavi tra il casino degli scarichi in carbonio e della frizione a secco aperta gli altri ti guardavano come se tu fossi un monello cattivo che aveva fatto una scelta "strana". Adesso potresti metterti i mocassini ed usarlo per andare in centro ad un aperitivo, tanto è Euro4 e può entrare!
Ho avuto anche io un Monster 900 con frizione a secco. Splendida e romantica quanto vuoi... ma non la rimpiango in nulla! Poi possiamo parlarne a sfinimento, è più figo avere la frizione a secco o avere gli scoppietti in rilascio? L'unica verità è che Ducati è un'azienda e come tutte le altre deve stare al passo con il mercato se vuole sopravvivere.
Naigo ha scritto:
So che cambiano i tempi e so che non si può vivere nel passato ma le Ducati di oggi a me sembrano parecchio diverse dal passato e mi pare che sia cambiato il senso stesso del marchio.
Come sopra, rispetto il tuo pensiero ma stai catalogando un'azienda a tuo piacimento mentre in realtà è e sarà sempre lei a decidere il senso del suo marchio, se rimanere in un settore di nicchia o diventare "commerciale".
Naigo ha scritto:
Detto questo...credo che alcune di queste modifiche potevano farle direttamente nel 2014 senza cercare di creare questa antipatica differenza tra 821 e 1200 (il display ad esempio). Resta il fatto che adesso sono riusciti a rendere una moto immatricolata solo nel 2014 una moto vecchia e fuori produzione....ed è una cosa che secondo me stride parecchio!
Sono praticamente 4 anni dall'uscita ed è il primo e probabilmente ultimo restyling che riceverà con cui vengono aggiornati i difetti e aggiunta qualche "goloseria". Non ci vedo nulla di male o di diverso da quanto fanno le altre case.
Naigo ha scritto:
Ultima riflessione su quello che hai detto su marche in difficoltà come Aprilia. Secondo me non è poi così in difficoltà e...dopo tanti anni da motociclista non posso non notare che una moto attuale, bella ed efficace come la Dorsoduro 900 è esteticamente uguale ad una Dorsoduro 750 del 2008 (cambia solo la strumentazione ed il motore ma quello non si vede!)....che se vuoi la Dorsoduro hai una sola scelta, se vuoi la Tuono hai una sola scelta se vuoi la RSV4 è quella! Non cercano di farti la dichiarazione dei redditi....la vuoi? Tiri fuori tot e la porti via! Se vuoi un Monster ti razzoli in tasca, guardi quanto sei ricco e poi scegli la versione! Brutto secondo me e mi fece proprio questa impressione quando andai a comprare l'821! Bello si ma...il 1200 era più bello e si vedeva pure a colpo d'occhio! (nei bei tempi andati un Monster 600 era uguale ad un Monster 900 cambiava solo il gas che potevi dare!)
Dati di vendita alla mano, Top100 moto vendute tra Gennaio e Settembre 2017:
BMW 10899
YAMAHA 8866
HONDA 7940
DUCATI 7573 (M797 454 unità; M821 376 unità; M1200 305 unità)
APRILIA 198 (tutte TUONO V4 1100RR)
Basta questo per capire se è corretta la logica di tutte le case (modelli con motorizzazioni diverse) o di Aprilia (errata logica di mercato o impossibilità nel sostenere più linee di produzione?).