Piccolo resoconto della mia ultima fuga motociclistica.
Meta, il Monte Zoncolan in Carnia.
Vediamo come abbiamo organizzato questo moto giro.
Tre giorni a completa disposizione senza zavorrina (!!ops!!! senza mogli) per una scorpacciata di curve attraverso i più bei paesaggi montani del mondo.
Vista la stagione avevamo messo in conto di viaggiare con qualsiasi clima: freddo, caldo, acqua, escursioni termiche, perciò ci siamo attrezzati per bene. Inoltre temevamo di trovare strade sporche con il micidiale misto brecciolino-umido (lepego in lingua genovese) e magari qualche passo ancora chiuso.
Quindi evitiamo Stelvio e Gavia, pianificando un percorso che dal Lago di Iseo si sviluppi verso est, e poi vedremo strada facendo.
Ma andiamo per ordine. Giorno 1
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Partenza da Savona ore 8:30, direzione Genova per incontrare Paolo e poi tangenziale Est di Milano per recuperare Roberto ed Emilio (il nostro esperto della zona).
Un GS nuovo fiammante, due GS vecchio(?) modello, una Versys1000.
Autostrada (che nella filosofia del mototurista non conta, è solo una spesa) fino a Ponte Oglio per poi salire ad Iseo. Passiamo in sequenza i laghi di Idro (con pranzo), Garda, Tenno, Molveno.
Tagliamo la Val d’Adige da Mezzolombardo e risaliamo con la SS612. Percorriamo per Cavalese, Predazzo e valichiamo il Passo Valles.
Arrivo del primo giorno ad Alleghe. Troviamo una pensione affacciata sul lago e quindi cena: canederli, polenta, capriolo, arista affumicata…
Considerazioni motociclistiche sul primo giorno? Tutto bene. Siamo riusciti a non bagnarci e visto anche il Sole. Solo un po’ di nebbia sul Valles.
Giorno 2
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Partenza alle nove per raggiungere il Monte Zoncolan attraverso il Cadore.
Percorriamo il Passo Duran, Passo Cibiana, Sella Ciampigotto, Sella di Razzo, Lago di Sauris.
Salendo a Ciampigotto siamo riusciti a rendere frizzante la mattinata. Prima io perdo il posteriore per colpa di una buca piena di terra e ghiaino e subito dopo con la ruota ancora sporca il traction control taglia tutto e mi evita guai. Poco dopo a Paolo e Emilio, sul tratto di tornanti in serie, parte l’anteriore per fortuna senza conseguenze. Cosa dire in questi casi ”… il bello è essere rimasti in piedi…”.
Pranzo ad Ovaro (uhmmm!!!, niente male!).
Saliamo sul Monte Zoncolan. La strada su questo lato è stata ripulita per il Giro d’Italia. L’altro lato un po’ meno.
Siamo al giro di boa, si torna indietro
Percorriamo il Passo Tre Croci, il Falsarego, Passo Valparola, Passo Gardena, Passo Sella, risaliamo al Pordoi e quindi torniamo su Canazei.
Sul Passo Pordoi troviamo il gruppo di giornalisti che stanno partecipando all’ ALPEN MASTER 2014. Uno spettacolo di moto. Facciamo un po’ di foto e quattro chiacchere, tutti davvero simpatici e disponibili (ma vi sembra giusto che ci sia gente che per mestiere DEVE GUIDARE MOTO??? Eh che cavolo!!!). Poi ripartiamo tutti alla spicciolata verso valle. Bene, se qualcuno vi dice che una moto turistica, diciamo Yamaha FJR, è poco adatta alle nostre strade di montagna ma serve solo per le autostrade Tedesche, allora non ha mai visto guidare uno di questi signori (e signore).
Sono quasi le otto. Per fortuna Roberto ha prenotato un garni, uno sbattimento in meno. Cena e nanna.
Considerazioni: Dolomiti forever.
Giorno 3.
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Il tempo meteorologico è perfetto.
Imbocchiamo la via del ritorno: Passo di Costalunga, Lago di Carezza, Passo Lavazè, Passo della Mendola, Passo di Campo Carlo Magno.
Ultimo pranzo trentino a base di Spätzle.
Quindi rientriamo verso Brescia passando per il Passo Maniva. Autostrada e mesto rientro.
Considerazioni:
1) tra poco in Italia torneremo tutti a fare regolarità o come lo chiamiamo oggi endurance. Strade sempre più disastrate. Un altro segno della nostra costante decadenza.
2) Qualche numero: 1528 km, 148 EURO di benzina, 37 EURO di pedaggi. pensione Astor Alleghe Albergoastoralleghe.it 30 EURO, garni Cesa Planber Canazei Planber.it 50 EURO
3) domani si riparte?????
