NikNik81 ha scritto:
da anni faccio il progettista di circuiti elettrici e programmatore di safety tester per un'azienda a livello internazionale. Questo posto di lavoro, di sicuro non mi è stato regalato, ma l'ho guadagnato tramite parecchie prove . Detto ciò, credo che posso permettermi di dire la mia a riguardo. Se ciò che dici fosse vero, non esisterebbe nemmeno il test della rigidità dielettrica in corrente alternata su rampa variabile. Detto in parole semplici, è la tensione che brucerebbe la tua lampadina e non l'assorbimento. (unità di misura della tensione è VOLT e quella dell'assorbimento è AMPERE)... è come se parlassimo di un'autostrada a tre corsie... l'assorbimento in questo caso, sarebbe la quantità delle auto che passano contemporaneamente (ovvero TRE, e la tensione sarebbe la velocità delle auto che passano contemporaneamente... se le auto andassero a 200 km/h non ci sarebbero problemi, ma se passassero più di tre auto contemporaneamente, beh, credo che si scontrerebbero
Non voglio mettere in dubbio la tua preparazione tecnica ma anche io posso dire la mia visto che la materia l'ho studiata. La Tensione, o differenza di potenziale tra anodo e catodo anche detti polo positivo e polo negativo non serve a far altro che permettere lo spostamento degli elettroni tra un polo ed un altro e tale spostamento genera quella che noi chiamiamo comunemente corrente elettrica. Detto cio' la tensione in se stessa non brucia nulla ma la è la corrente che attraversa il conduttore, generata dalla differenza di potenziale tra i due estremi del conduttore stesso. che ne provoca il riscaldamento fino a raggiungere il punto di fusione dello stesso alias "bruciatura" Su tale principio si basano i comuni fusibili che sono programmati per reggere il passaggio di una determinato amperaggio superato il quale il filamento si brucia ed interrompe il circuito.