Troy ha scritto:
Ovviamente se uno vuole il massimo della sicurezza disponibile dovrà,per forza di cose,individuare la normativa o test più severo o scrupoloso e in base a quest'ultimo scegliersi il casco da andare a provare. (perchè se lo si trova scomodo addio sicurezza attiva)
Non per questo,però,trovo sensato definire un Arai un casco non sicuro o meno sicuro in quanto mi riesce davvero difficile pensare che una casa che presumibilmente non ha problemi ad allestire una sala di ricerca e sviluppo,non riesca a soddisfare la Sharp.
Evidentemente questa casa reputa meno importanti i loro test e molto più importanti i loro,a costo di risultare meno sicuri.
Il mio è solo un dubbio e nulla di più.
PS. per la cronaca io ho felicemente ora in testa un casco italiano dopo svariati Japp.
Qui non c'è nessun preconcetto.
Nessuno sta dicendo che Arai non è sicuro, passa comunque i test di omologazione.
Solo che ormai si ha come l'impressione che di Arai si paghi la enorme campagna pubblicitaria insieme alla reale qualità dell'oggetto.
Per quanto riguarda la calzata, ci sono ormai tanti di quei 5 stelle che è quasi impossibile trovare un casco aseguato.
Se poi una casa (qualunque essa sia) ritiene meno importanti i test Sharp in favore dei test propri è proprio tirarsi la zappa sui piedi.
Slogan: "Noi proviamo i nostri caschi con severi test fatti in home, che ce ne frega della valutazione SHARP".
Ad un orecchio critico questa cosa sembrerebbe una boiata.
Il confronto potrebbe avere senso se Arai decidesse di acquistare caschi di altre marche e fare un confronto nei propri laboratori.
A quel punto si dipanerebbero molto dubbi.
Ma così non è, nostro malgrado.
In più dopo che nel forum (che deve avere una funzione di miglioramento, reciproco e di allontanamento dalle "fregature" si parla sempre dei test SHARP fa storcere il naso sentire "Arai è il top punto e basta" senza che la cosa sia suffragata da dati concreti.