si, come dice saltafossi i regime del minimo dipende in gran parte dalle masse volaniche.
un monocilindrico genera più coppia di un pluricilindrico (ai bassi), quindi è più facile che tenga un regime inferioresenza spegnersi.
la differenza di regime di rotazione tra mono e pluri, comunque, è influenzata più da scelte progettuali che non da limiti fisico/meccanici.
mi spiego.
nulla vieta di fare un 4 cilindri ottenuto dall'unione di 4 monocilindrici (come disegno delle termiche e manovellismo), il quale sarebbe peraltro in grado di tenere un regime minimo ben più basso del singolo monocilindrico perchè (in un architettura "screamimg") si avrebbe una fase utile ad ogni giro dell'albero motore.
ma tu lo vorresti un 4 cilindri che mura a 7000rpm?
ecco, tale esempio può essere preso in campo automobilistico.
il vecchio Golf di mio padre (1.8 L benzina, 8 valvole - cilindrata unitaria 450c.c.) aveva un regime di minimo a caldo di circa 700 giri. inferiore a quello di qualunque mono motociclistico 450 delle ultime tre o quattro generazioni.
poi volendo si va ancora più in basso.
il motocoltivatore che abbiamo in campagna (250cc 4T, 2 valvole) gira così piano che puoi distinguere i singoli scoppi. ad orecchio (dato che ovviamente non ha il contagiri
) direi che non supera i 100 giri al minuto!
è un piacere sentirlo girare
tutto sta nell'avere abbastanza coppia da far girare le masse volaniche. ecco perchè i diesel hanno un minimo ancora più basso: perchè hanno più coppia.
fai conto che i diesel marittimi (Wartsila, tanto per fare un nome noto se ti va di cercare qualcosa su google - sono impressionanti) hanno il regime
massimo che non supera i 120rpm