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Apertura pista da cross nella mia città.. come fare??
13621513
13621513 Inviato: 27 Lug 2012 9:51
Oggetto: Apertura pista da cross nella mia città.. come fare??
 

Buongiorno a tutti, sono un ragazzo della lombardia e assieme ad un mio amico volevamo aprire una pista di Motocross regolare e a norma...
Volevo sapere, dato che sappiamo ben poco su come aprire una pista, come potremmo fare per aprirne una, dal tipo di terreno (agricolo o altri) fino agli eventuali sopralluoghi del FMI.
Grazie mille a tutti!!
 
13621544
13621544 Inviato: 27 Lug 2012 9:59
 

Non voglio fare il rompiballe o demoralizzarvi, ma veramente lascia stare sia per un fattore economico sia burocratico
 
13621952
13621952 Inviato: 27 Lug 2012 11:47
 

nono, non preoccuparti.. era un'idea che, se fattibile ci sarebbe piaciuto realizzarla! icon_wink.gif
per caso te hai qualche notizia su quello che occorrerebbe fare e avere?
 
13621957
13621957 Inviato: 27 Lug 2012 11:47
 

ciao ti dico cosa farei io SE AVESSI MOLTO DENARO DA INVESTIRE... prima di tutto io cercherei un terreno sabbioso di almeno 30000mq (spenderai almeno 100000euro) possibilmente in zona collinare. poi comprerei un vecchio bulldozer usato da spendere non più di 8000euro dopodichè mi farei portare 4 camion di terra e comincerei a realizzare i primi panettoni e le prime sponde. lascerei un bel po' del mio terreno per realizare un ampio parcheggio e realizzerei il tracciato in modo da poter ospitare competizioni FMI.
non dimenticare di corrompere eventuali vicini rompicoglioni!
la pista per ridurre il rumore dovrebbe essere in posizione leggermente incavata oppure circondata da argini di terra e piante.
buona fortuna
 
13621983
13621983 Inviato: 27 Lug 2012 11:52
 

grazie icon_wink.gif
e per eventuali pratiche burocratiche qualcuno ne sa qualcosa? tanto per cominciare, i rapporti col comune, ecc..
 
13622337
13622337 Inviato: 27 Lug 2012 13:20
 

è uns bella idea ma adesso per fare una pista di motocross ci vogliono almeno un milione di euro non è uno scherzo sono cose vere.
 
13623346
13623346 Inviato: 27 Lug 2012 18:39
 

oltre a un fattore economico sarebbe un problema anche avere l'autorizzazione, tra tutti gli animalisti e ambientalisti icon_confused.gif
 
13623463
13623463 Inviato: 27 Lug 2012 19:07
 

se hai intenzione di prendere l'iniziativa in modo serio, trova un terreno comunale che si presti alla realizzazione dell'impianto e poi presentati dal tuo sindaco con il progetto e cerca di convincerlo dicendo che il motocross porterebbe comunque un bel giro di soldi e lavoro a tante persone. se il comune crede nella tua iniziativa, potrai anche ricevere dei preziosi contributi...
 
13623630
13623630 Inviato: 27 Lug 2012 20:02
 

master96 ha scritto:
se hai intenzione di prendere l'iniziativa in modo serio, trova un terreno comunale che si presti alla realizzazione dell'impianto e poi presentati dal tuo sindaco con il progetto e cerca di convincerlo dicendo che il motocross porterebbe comunque un bel giro di soldi e lavoro a tante persone. se il comune crede nella tua iniziativa, potrai anche ricevere dei preziosi contributi...


Poi il giorno dopo l apertura arriva in comune la vecchia rompipalle che denuncia perchè il rumore delle moto spaventa i suoi gatti, alla notizia si mettono in mezzo gli animalisti e ambientalisti e ti fanno chiudere icon_lol.gif
 
13624558
13624558 Inviato: 28 Lug 2012 9:44
 

Kumark ha scritto:
master96 ha scritto:
se hai intenzione di prendere l'iniziativa in modo serio, trova un terreno comunale che si presti alla realizzazione dell'impianto e poi presentati dal tuo sindaco con il progetto e cerca di convincerlo dicendo che il motocross porterebbe comunque un bel giro di soldi e lavoro a tante persone. se il comune crede nella tua iniziativa, potrai anche ricevere dei preziosi contributi...


Poi il giorno dopo l apertura arriva in comune la vecchia rompipalle che denuncia perchè il rumore delle moto spaventa i suoi gatti, alla notizia si mettono in mezzo gli animalisti e ambientalisti e ti fanno chiudere icon_lol.gif


appunto perchè è vecchia non darà problemi.. ormai la sua veneranda età l'ha raggiunta... eheheheh...
 
13624990
13624990 Inviato: 28 Lug 2012 12:18
 

se il sindaco crea attorno alla pista un'apposita area sportiva la vecchia potrà anche darsi fuoco ma la pista (riconosciuta come impianto sportivo) rimarrà aperta. se no sarebbe come fare richiesta di spostare un campo da calcio!
 
15824619
15824619 Inviato: 2 Giu 2017 9:34
 

Buongiorno a tutti 
sono un architetto della provincia di Modena e inserisco questo post perchè leggo tanti pareri e opinioni su questo forum e non sempre sono azzeccati. Innazitutto vi comunico che da pochi giorni ho finalmente ultimato le pratiche amministrative per rendere operativa una pista da cross. Vi elenco quello che ho fatto nei 20 mesi di lavoro: 
1. Richiesta al Comune di trasformare un terreno agricolo di 22.000 mq in una superficie ad uso sportivo. Ebbene si...non potete prendere un escavatore e spostare della terra. Non esiste il concetto di "SONO A CASA MIA E FACCIO QUELLO CHE VOGLIO IO!". E' come se voi costruiste 600 mq di casa in un lotto che ne permette solo 500..SEMPLICEMENTE NON SI PUO' FARE! Soprattutto in zona agricola ci sono vari e molti vincoli da rispettare e se il Piano regolatore non lo consente la pista non la potete fare in zona agricola. Questo è il processo più lungo..perchè occorre concordare con l'amministrazione comunale i tempi, i modi, le superficie edificabili ecc...NON E' DETTO CHE QUESTO SCOGLIO SIA OLTREPASSABILE semplicemente perchè l' amministrazione comunale non vuole una pista da cross nel proprio territorio! 
2. Una volta trasformato l'uso del terreno ad attività sportiva, si può iniziare a progettare la pista. Nel mio caso ho potuto constatare che 22.000 mq sono veramente pochi e tirati all'osso. Questo perchè solo la pista se ne porta via 15.000 mq e nei restanti occorre ricavare, parcheggi pubblici, pacheggi privati, verde privato, verde pubblico e tutti quei servizi di base per l'utilizzo della pista (wc, spogliatoi, doccie, spazi per lavaggio tute e moto). La misura minima credo dovrebbe essere sui 30.000 mq. Se poi volete fare anche un bar, una cucina o un ristorante la cosa si complica ulteriormente perchè oltre allo spazio necessario per queste attività vi serviranno ancora più parcheggi, verde ecc... 
3. Il progetto della pista comprende: 
- Convenzione col Comune per la gestione delle aree pubbliche e della pista: Il Comune nel passaggio da agricolo a sportivo vi ha fatto aumentare il valore commerciale del terreno... e il Comune ne vuole una fetta! Questa fetta è una opera pubblica nella peggiore delle ipotesi (ciclabile, pedonale ecc...) o come nel nostro caso la disposizione di utilizzare la pista in forma gratuita per alcuni eventi annuali (scuola guida, eventi motoristici ecc...) 
- Verifica di assoggettabilità a SCREENING: Quà iniziano i dolori! Praticamente vi chiedono di analizzare tutti gli aspetti che potrebbero incidere negativamente sull'ambiente. E se non lo fate o lo fate parzialmente...allora la pratica va in SCREENING (come le autostrade, gli aeroporti, il ponte sullo stretto di Messina ecc...) Quindi occorre fare questa analisi in modo accurato, descrivendo, le fognature, il suolo, l'aria, le polveri che si generano nella pista, il rumore, i rifiuti che peodurrete, l'utilizzo di acqua per la bagnatura della pista, facendo una relazione geologica, idrogeologica, e geognostica ecc... Tutte le analisi vanno fatte prima e ipotizzando quello che si otterrà una volta attivato l'impianto. 
- Piano urbanistico attuativo per la definizione di tutti i parametri edilizi, distanze, norme del piano ecc... 
- Ulteriori documenti a corredo della pratica: Dipendono molto da cosa volete realizzare. A titolo esemplificativo: se volete fare una tribuna o una duna di terreno per il pubblico allora vi serve una pratica ai Vigili del fuoco - se volete illuminare la pista di sera per aprire e fare le notturne allora vi serve il progetto dell'impianto elettrico che dimostri che non disturberete con luci puntate chissà dove. 
4. Ok allora adesso sono passati circa 20 mesi da quando avete incaricato il vostro tecnico e avete tutti i permessi e le autorizzazioni per poter partire e costuire la pista. Vi costruite la pista, i bagni, le barriere acustiche se sono previste e tutto quello che c è nei documenti precedenti elencati. Iniziate l'attività. Ma il vostro lavoro non è finito sicuramente qui. Vi potranno chiedere di verificare per un determinato periodo quello che avete ipotizzato nello SCREENING.. e quindi dovrete sostenere le spese per effettuare dei rilievi fonometrici o dei rilievi sulla produzione di particolato PM10..NOx..Benzene ecc.. Se questi dati non saranno conformi a quanto previsto allora i vari enti potranno chiedervi di ridurre l'afflusso di moto o di utilizzare solo alcuni tipi di moto o di aumentare le bagnature della pista o di ridurre gli orari di apertura.... 

Discorso a parte i costi. Per i tecnici considerate nella migliore delle ipotesi 20.000 euro fino ad un massimo di 30.000. Per la pista non meno di 60.000 euro, ma questo dipende tanto da fin dove volete arrivare. 

Detto questo vi posto alcuni consigli utili da tenere in considerazione: 
- NON PARTITE A FARE LA PISTA SENZA AVERE LE NECESSARIE AUTORIZZAZIONI PENSANDO CHE "Tanto le pratiche le farà il tecnico e si sistema tutto". Questo perchè l'ente X tirerà fuori la norma Y che nessuno conosceva o che viene semplicemente interpretata in modo diverso e quello che avete fatto fino a quel momento è da sistemare o rifare; 
- ASPETTATE DI AVERE TUTTE LE PRATICHE IN ORDINE PRIMA DI SPENDERE UN EURO NELL'IMPIANTO; 
- NON STRESSATE I VARI ENTI SOLLECITANDO PIU' e PIU' VOLTE sperando di ridurre i tempi. E' una cosa fuori dall'ordinario anche per loro e occorre far combaciare le richieste di: COMUNE-ARPA-PROVINCIA-USL-REGIONE VIGILI DEL FUOCO; 
- FIM-UISP e tutti quelle associazioni motoristiche/sportive a cui chiederete informazioni NON SONO VINCOLANTI! Per chiarire questo passaggio è come se vi costruiste una casa seguendo la norma UNI XYZ e non la LEGGE ITALIANA 1234. Semplicemente non si può fare! Prima occorre dare la precedenza alla LEGGE ITALIANA 1234, poi nel caso la pista corrisponda anche alle richieste della FIM della UISP o di qualsisi altra associazione allora sarà autorizzabile anche da quell'associazione con tutti i benecifi che ne derivano (assicurazioni, pubblicità ecc...) 
-SE SI FA MALE QUALCUNO SULLA VOSTRA PISTA NON AUTORIZZATA SONO CA221 AMARI...poi casomai siete bravi, avete una bella parlantina e ve la scampate, ma se trovate uno che se ne intende un po' e che va a scavare nella documentazione...ALLORA E' FINITA! 

Chiudo dicendovi che se volete ulteriori delucidazioni o siete interessati ad aprire un impianto del genere (motocross-minicross-gokart-quad-flat track ecc...) sono a vostra disposizione e pronto a ripartire per una nuova esperienza anche fuori regione. 

Se invece siete degli appassionati o avete degli amici o parenti che si sono fatti del male...e per male intendo male invalidante a vita sono sempre disponibile ad aiutarvi a verificare se la pista in questione è conforme alle leggi italiane. 

Matteo
 
16108428
16108428 Inviato: 25 Set 2019 6:45
 

Potrei avere il tuo contatto Architetto 80?!
 
16246680
16246680 Inviato: 14 Set 2021 17:00
Oggetto: Contatto architetto 80
 

Salve, vorrei avere un suo contatto per parlarle della realizzazione di un progetto.. complimenti per il lavoro svolto!
Architetto80 ha scritto:
Buongiorno a tutti 
sono un architetto della provincia di Modena e inserisco questo post perchè leggo tanti pareri e opinioni su questo forum e non sempre sono azzeccati. Innazitutto vi comunico che da pochi giorni ho finalmente ultimato le pratiche amministrative per rendere operativa una pista da cross. Vi elenco quello che ho fatto nei 20 mesi di lavoro: 
1. Richiesta al Comune di trasformare un terreno agricolo di 22.000 mq in una superficie ad uso sportivo. Ebbene si...non potete prendere un escavatore e spostare della terra. Non esiste il concetto di "SONO A CASA MIA E FACCIO QUELLO CHE VOGLIO IO!". E' come se voi costruiste 600 mq di casa in un lotto che ne permette solo 500..SEMPLICEMENTE NON SI PUO' FARE! Soprattutto in zona agricola ci sono vari e molti vincoli da rispettare e se il Piano regolatore non lo consente la pista non la potete fare in zona agricola. Questo è il processo più lungo..perchè occorre concordare con l'amministrazione comunale i tempi, i modi, le superficie edificabili ecc...NON E' DETTO CHE QUESTO SCOGLIO SIA OLTREPASSABILE semplicemente perchè l' amministrazione comunale non vuole una pista da cross nel proprio territorio! 
2. Una volta trasformato l'uso del terreno ad attività sportiva, si può iniziare a progettare la pista. Nel mio caso ho potuto constatare che 22.000 mq sono veramente pochi e tirati all'osso. Questo perchè solo la pista se ne porta via 15.000 mq e nei restanti occorre ricavare, parcheggi pubblici, pacheggi privati, verde privato, verde pubblico e tutti quei servizi di base per l'utilizzo della pista (wc, spogliatoi, doccie, spazi per lavaggio tute e moto). La misura minima credo dovrebbe essere sui 30.000 mq. Se poi volete fare anche un bar, una cucina o un ristorante la cosa si complica ulteriormente perchè oltre allo spazio necessario per queste attività vi serviranno ancora più parcheggi, verde ecc... 
3. Il progetto della pista comprende: 
- Convenzione col Comune per la gestione delle aree pubbliche e della pista: Il Comune nel passaggio da agricolo a sportivo vi ha fatto aumentare il valore commerciale del terreno... e il Comune ne vuole una fetta! Questa fetta è una opera pubblica nella peggiore delle ipotesi (ciclabile, pedonale ecc...) o come nel nostro caso la disposizione di utilizzare la pista in forma gratuita per alcuni eventi annuali (scuola guida, eventi motoristici ecc...) 
- Verifica di assoggettabilità a SCREENING: Quà iniziano i dolori! Praticamente vi chiedono di analizzare tutti gli aspetti che potrebbero incidere negativamente sull'ambiente. E se non lo fate o lo fate parzialmente...allora la pratica va in SCREENING (come le autostrade, gli aeroporti, il ponte sullo stretto di Messina ecc...) Quindi occorre fare questa analisi in modo accurato, descrivendo, le fognature, il suolo, l'aria, le polveri che si generano nella pista, il rumore, i rifiuti che peodurrete, l'utilizzo di acqua per la bagnatura della pista, facendo una relazione geologica, idrogeologica, e geognostica ecc... Tutte le analisi vanno fatte prima e ipotizzando quello che si otterrà una volta attivato l'impianto. 
- Piano urbanistico attuativo per la definizione di tutti i parametri edilizi, distanze, norme del piano ecc... 
- Ulteriori documenti a corredo della pratica: Dipendono molto da cosa volete realizzare. A titolo esemplificativo: se volete fare una tribuna o una duna di terreno per il pubblico allora vi serve una pratica ai Vigili del fuoco - se volete illuminare la pista di sera per aprire e fare le notturne allora vi serve il progetto dell'impianto elettrico che dimostri che non disturberete con luci puntate chissà dove. 
4. Ok allora adesso sono passati circa 20 mesi da quando avete incaricato il vostro tecnico e avete tutti i permessi e le autorizzazioni per poter partire e costuire la pista. Vi costruite la pista, i bagni, le barriere acustiche se sono previste e tutto quello che c è nei documenti precedenti elencati. Iniziate l'attività. Ma il vostro lavoro non è finito sicuramente qui. Vi potranno chiedere di verificare per un determinato periodo quello che avete ipotizzato nello SCREENING.. e quindi dovrete sostenere le spese per effettuare dei rilievi fonometrici o dei rilievi sulla produzione di particolato PM10..NOx..Benzene ecc.. Se questi dati non saranno conformi a quanto previsto allora i vari enti potranno chiedervi di ridurre l'afflusso di moto o di utilizzare solo alcuni tipi di moto o di aumentare le bagnature della pista o di ridurre gli orari di apertura.... 

Discorso a parte i costi. Per i tecnici considerate nella migliore delle ipotesi 20.000 euro fino ad un massimo di 30.000. Per la pista non meno di 60.000 euro, ma questo dipende tanto da fin dove volete arrivare. 

Detto questo vi posto alcuni consigli utili da tenere in considerazione: 
- NON PARTITE A FARE LA PISTA SENZA AVERE LE NECESSARIE AUTORIZZAZIONI PENSANDO CHE "Tanto le pratiche le farà il tecnico e si sistema tutto". Questo perchè l'ente X tirerà fuori la norma Y che nessuno conosceva o che viene semplicemente interpretata in modo diverso e quello che avete fatto fino a quel momento è da sistemare o rifare; 
- ASPETTATE DI AVERE TUTTE LE PRATICHE IN ORDINE PRIMA DI SPENDERE UN EURO NELL'IMPIANTO; 
- NON STRESSATE I VARI ENTI SOLLECITANDO PIU' e PIU' VOLTE sperando di ridurre i tempi. E' una cosa fuori dall'ordinario anche per loro e occorre far combaciare le richieste di: COMUNE-ARPA-PROVINCIA-USL-REGIONE VIGILI DEL FUOCO; 
- FIM-UISP e tutti quelle associazioni motoristiche/sportive a cui chiederete informazioni NON SONO VINCOLANTI! Per chiarire questo passaggio è come se vi costruiste una casa seguendo la norma UNI XYZ e non la LEGGE ITALIANA 1234. Semplicemente non si può fare! Prima occorre dare la precedenza alla LEGGE ITALIANA 1234, poi nel caso la pista corrisponda anche alle richieste della FIM della UISP o di qualsisi altra associazione allora sarà autorizzabile anche da quell'associazione con tutti i benecifi che ne derivano (assicurazioni, pubblicità ecc...) 
-SE SI FA MALE QUALCUNO SULLA VOSTRA PISTA NON AUTORIZZATA SONO CA221 AMARI...poi casomai siete bravi, avete una bella parlantina e ve la scampate, ma se trovate uno che se ne intende un po' e che va a scavare nella documentazione...ALLORA E' FINITA! 

Chiudo dicendovi che se volete ulteriori delucidazioni o siete interessati ad aprire un impianto del genere (motocross-minicross-gokart-quad-flat track ecc...) sono a vostra disposizione e pronto a ripartire per una nuova esperienza anche fuori regione. 

Se invece siete degli appassionati o avete degli amici o parenti che si sono fatti del male...e per male intendo male invalidante a vita sono sempre disponibile ad aiutarvi a verificare se la pista in questione è conforme alle leggi italiane. 

Matteo
 
16256309
16256309 Inviato: 14 Nov 2021 15:58
Oggetto: Info apertura impianto cross
 

Architetto80 ha scritto:
Buongiorno a tutti 
sono un architetto della provincia di Modena e inserisco questo post perchè leggo tanti pareri e opinioni su questo forum e non sempre sono azzeccati. Innazitutto vi comunico che da pochi giorni ho finalmente ultimato le pratiche amministrative per rendere operativa una pista da cross. Vi elenco quello che ho fatto nei 20 mesi di lavoro: 
1. Richiesta al Comune di trasformare un terreno agricolo di 22.000 mq in una superficie ad uso sportivo. Ebbene si...non potete prendere un escavatore e spostare della terra. Non esiste il concetto di "SONO A CASA MIA E FACCIO QUELLO CHE VOGLIO IO!". E' come se voi costruiste 600 mq di casa in un lotto che ne permette solo 500..SEMPLICEMENTE NON SI PUO' FARE! Soprattutto in zona agricola ci sono vari e molti vincoli da rispettare e se il Piano regolatore non lo consente la pista non la potete fare in zona agricola. Questo è il processo più lungo..perchè occorre concordare con l'amministrazione comunale i tempi, i modi, le superficie edificabili ecc...NON E' DETTO CHE QUESTO SCOGLIO SIA OLTREPASSABILE semplicemente perchè l' amministrazione comunale non vuole una pista da cross nel proprio territorio! 
2. Una volta trasformato l'uso del terreno ad attività sportiva, si può iniziare a progettare la pista. Nel mio caso ho potuto constatare che 22.000 mq sono veramente pochi e tirati all'osso. Questo perchè solo la pista se ne porta via 15.000 mq e nei restanti occorre ricavare, parcheggi pubblici, pacheggi privati, verde privato, verde pubblico e tutti quei servizi di base per l'utilizzo della pista (wc, spogliatoi, doccie, spazi per lavaggio tute e moto). La misura minima credo dovrebbe essere sui 30.000 mq. Se poi volete fare anche un bar, una cucina o un ristorante la cosa si complica ulteriormente perchè oltre allo spazio necessario per queste attività vi serviranno ancora più parcheggi, verde ecc... 
3. Il progetto della pista comprende: 
- Convenzione col Comune per la gestione delle aree pubbliche e della pista: Il Comune nel passaggio da agricolo a sportivo vi ha fatto aumentare il valore commerciale del terreno... e il Comune ne vuole una fetta! Questa fetta è una opera pubblica nella peggiore delle ipotesi (ciclabile, pedonale ecc...) o come nel nostro caso la disposizione di utilizzare la pista in forma gratuita per alcuni eventi annuali (scuola guida, eventi motoristici ecc...) 
- Verifica di assoggettabilità a SCREENING: Quà iniziano i dolori! Praticamente vi chiedono di analizzare tutti gli aspetti che potrebbero incidere negativamente sull'ambiente. E se non lo fate o lo fate parzialmente...allora la pratica va in SCREENING (come le autostrade, gli aeroporti, il ponte sullo stretto di Messina ecc...) Quindi occorre fare questa analisi in modo accurato, descrivendo, le fognature, il suolo, l'aria, le polveri che si generano nella pista, il rumore, i rifiuti che peodurrete, l'utilizzo di acqua per la bagnatura della pista, facendo una relazione geologica, idrogeologica, e geognostica ecc... Tutte le analisi vanno fatte prima e ipotizzando quello che si otterrà una volta attivato l'impianto. 
- Piano urbanistico attuativo per la definizione di tutti i parametri edilizi, distanze, norme del piano ecc... 
- Ulteriori documenti a corredo della pratica: Dipendono molto da cosa volete realizzare. A titolo esemplificativo: se volete fare una tribuna o una duna di terreno per il pubblico allora vi serve una pratica ai Vigili del fuoco - se volete illuminare la pista di sera per aprire e fare le notturne allora vi serve il progetto dell'impianto elettrico che dimostri che non disturberete con luci puntate chissà dove. 
4. Ok allora adesso sono passati circa 20 mesi da quando avete incaricato il vostro tecnico e avete tutti i permessi e le autorizzazioni per poter partire e costuire la pista. Vi costruite la pista, i bagni, le barriere acustiche se sono previste e tutto quello che c è nei documenti precedenti elencati. Iniziate l'attività. Ma il vostro lavoro non è finito sicuramente qui. Vi potranno chiedere di verificare per un determinato periodo quello che avete ipotizzato nello SCREENING.. e quindi dovrete sostenere le spese per effettuare dei rilievi fonometrici o dei rilievi sulla produzione di particolato PM10..NOx..Benzene ecc.. Se questi dati non saranno conformi a quanto previsto allora i vari enti potranno chiedervi di ridurre l'afflusso di moto o di utilizzare solo alcuni tipi di moto o di aumentare le bagnature della pista o di ridurre gli orari di apertura.... 

Discorso a parte i costi. Per i tecnici considerate nella migliore delle ipotesi 20.000 euro fino ad un massimo di 30.000. Per la pista non meno di 60.000 euro, ma questo dipende tanto da fin dove volete arrivare. 

Detto questo vi posto alcuni consigli utili da tenere in considerazione: 
- NON PARTITE A FARE LA PISTA SENZA AVERE LE NECESSARIE AUTORIZZAZIONI PENSANDO CHE "Tanto le pratiche le farà il tecnico e si sistema tutto". Questo perchè l'ente X tirerà fuori la norma Y che nessuno conosceva o che viene semplicemente interpretata in modo diverso e quello che avete fatto fino a quel momento è da sistemare o rifare; 
- ASPETTATE DI AVERE TUTTE LE PRATICHE IN ORDINE PRIMA DI SPENDERE UN EURO NELL'IMPIANTO; 
- NON STRESSATE I VARI ENTI SOLLECITANDO PIU' e PIU' VOLTE sperando di ridurre i tempi. E' una cosa fuori dall'ordinario anche per loro e occorre far combaciare le richieste di: COMUNE-ARPA-PROVINCIA-USL-REGIONE VIGILI DEL FUOCO; 
- FIM-UISP e tutti quelle associazioni motoristiche/sportive a cui chiederete informazioni NON SONO VINCOLANTI! Per chiarire questo passaggio è come se vi costruiste una casa seguendo la norma UNI XYZ e non la LEGGE ITALIANA 1234. Semplicemente non si può fare! Prima occorre dare la precedenza alla LEGGE ITALIANA 1234, poi nel caso la pista corrisponda anche alle richieste della FIM della UISP o di qualsisi altra associazione allora sarà autorizzabile anche da quell'associazione con tutti i benecifi che ne derivano (assicurazioni, pubblicità ecc...) 
-SE SI FA MALE QUALCUNO SULLA VOSTRA PISTA NON AUTORIZZATA SONO CA221 AMARI...poi casomai siete bravi, avete una bella parlantina e ve la scampate, ma se trovate uno che se ne intende un po' e che va a scavare nella documentazione...ALLORA E' FINITA! 

Chiudo dicendovi che se volete ulteriori delucidazioni o siete interessati ad aprire un impianto del genere (motocross-minicross-gokart-quad-flat track ecc...) sono a vostra disposizione e pronto a ripartire per una nuova esperienza anche fuori regione. 

Se invece siete degli appassionati o avete degli amici o parenti che si sono fatti del male...e per male intendo male invalidante a vita sono sempre disponibile ad aiutarvi a verificare se la pista in questione è conforme alle leggi italiane. 

Matteo


Ciao architetto 80 è possibile avere un tuo contatto?
 
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