Info su regolatore di tensione cbr600rr [valore ideale]

Il mio è un discorso in generale: con 13,3 volt a qualsiasi regime io non vedo un problema.
Il regolatore se vuol partire parte senza preavviso: ora va, 2 secondi dopo non va più.
Se proprio volesse tenerlo sott'occhio l'unica prova possibile è, dopo un quarto d'ora di moto con motore sopra il minimo (marcia), fermarsi e toccare a mano il dissipatore del regolatore di tensione. Se sembra un ferro da stiro dimenticato acceso, allora è ipotizzabile che il problema sia li (il mio l'ho spostato sotto la sella e ci ho messo un dissipatore da amplificatore audio da 20 x 10 centimetri), se è caldo ma non rovente è molto probabile che non ci sia alcun problema.

Sul problemino elettrico sono completamente d'accordo.
Anche se penso più ad un problema all'elettronica, che all'impianto elettrico.
Consiglio vivamente di misurare la corrente assorbita a moto spenta e chiave disinserita.
Deve essere moooooolto prossima a zero.

Con il tester in foto:
Puntale nero su COM
Puntale rosso su mA (a sinistra di COM)
Manopola su A= valore 200m

***LA PROVA SI PUO' FARE SOLO SE NON E' PRESENTE UN ANTIFURTO ESTERNO.***

Stacca il NEGATIVO dalla batteria (il -, quello nero)
***MAI IL POSITIVO***
Puntale rosso sul MENO della batteria, (il polo della batteria da cui si è staccato il cavo).
Puntale nero sul cavo che hai staccato dalla batteria, oppure su un punto qualsiasi di metallo del telaio (massa).

***NON TOCCARE PER NESSUN MOTIVO IL + DELLA BATTERIA CON NESSUN PUNTALE: DISTRUGGERESTI IL TESTER IN UN NANOSECONDO PER CORTOCIRCUITO***

Leggere il valore indicato:
Dovrebbe essere ZERO.

Girare la manopola su A= valore 20m

Leggere il valore indicato:
Dovrebbe essere ZERO.

***DURANTE QUESTE PROVE NON INSERIRE LA CHIAVE!!!***

Ah, per chiarezza: il regolatore stabilizza una tensione, ma non decide quanta corrente far passare.
La corrente è determinata SOLO dall'assorbimento dei carichi. Più attacchi carichi, più passa corrente, ed il compito del regolatore di tensione è, appunto, mantenere la tensione costante al variare dei carichi attaccati, e quindi della corrente richiesta.
Più ci sono carichi (lampadine, clacson, batteria in carica), più il lavoro del regolatore è gravoso, e più questo scalda.
A batteria carica e luci spente il regolatore NON può scaldare, perché non attraversato da corrente (non dissipa).
Se il regolatore cuoce è molto probabile che la sua tensione in uscita scenda (la cottura è l'aumento della sua resistenza interna, con consegunete aumento della potenza dissipata, e quindi del calore generato, con conseguente insufficienza del dissipatore ed ulteriore cottura, fino a "bruciare": è la morte lenta di cui parlava Mercurio, successa anche a me, ma che non lascia a piedi).
Se per qualche ragione il regolatore dovesse aumentare la tensione oltre valori critici (16 Volt e oltre) NON SALTEREBBE NESSUN FUSIBILE ma si brucerebbero le lampadine, per prime, poi la strumentazione e la centralina.

Perché non i fusibili?
Perchè i fusibili saltano solo in caso di cortocircuito (filo a massa), condizione che genera una richiesta di corrente altissima: tipo 50-100 Ampere, dipende da dove si verifica il corto e dalla condizione moto accesa - moto spenta. In questo caso il fusibile, che è da 20 Ampere, si brucia, ed evita un incendio.
In caso di sovratensione, la corrente assorbita dai carichi non aumenta molto, anzi. E quindi i fusibili non hanno ragione di saltare.

Anni fa mi successe in macchina di ritrovarmi 17,8 Volt: lampadine KO, ma centralina a posto. Immagino le centraline abbiano un'ulteriore altra protezione da sovratensioni, dato il ridotto assorbimento e alle basse complicazioni che comporta adottarlo.