Maurizio60 ha scritto:
Anche io non sono un santo in moto, ma al primo posto metto sempre l'uso della testa cercando giorno dopo giorno di eliminare dalla mia guida quei comportamenti incivili che delle volte vuoi per un motivo vuoi per un'altro mi scappa di fare.
Ecco penso questa sia una sintesi particolarmente onesta da parte di chi è motociclista (credo) da molti e molti anni. Sta tutto qui il "vero" trucco.
Partendo dal presupposto che purtroppo in strada l'imprevisto è, come dice il nome stesso, qualcosa di non prevedibile in nessun modo, penso che l'unica soluzione, l'unica vera soluzione sia, per chi ne ha coscienza, non emulare, non lasciar andare la rabbia, non pensare di essere invincibile solo perché si ha l'illusione di avere sotto controllo tutto. Un esercizio che faccio spesso quando mi capita (e ragazzi, onestamente, di tanto in tanto mi capita) di tirare un po', è: se ora dal punto x sbucasse una macchina y, io riuscirei a cavarmela? Sto tranquillo e abbastanza distante dalla macchina davanti in modo tale che se lei frena riesco a frenare anche io? Non conosco questa curva, forse è meglio fare una staccatona e farsela a 30 all'ora prima di rischiare un frontale nell'altra corsia?
Io credo che nessuno di noi, nemmeno i più convinti tourer o harleyisti, a bordo di moto, siano supersportive, custom, tourer o enduro, sia sempre stato conforme al codice della strada. C'è poco da fare, le due ruote non sono fatte per rispettare le rigide regole del C.d.S. in tutto e per tutto. Sono nate per sorpassare a destra, infilarsi nei buchi, sono scomode da fermare e per questo inconsciamente spesso cerchiamo il varco ad ogni costo, non sempre, ahimé, riuscendoci.
L'unica cosa vera da fare, secondo me, è con onestà rendersi conto sempre, e costantemente, come esercizio psicologico, del pericolo a cui sottoponiamo noi stessi e gli altri ogni volta che facciamo qualcosa di sbagliato. Spesso mi verrebbe da tentare un sorpasso azzardato, da chiudere un po' di più una curva, da infilarmi alla "o la va o la spacca". Qualche volta mi butto, e lo faccio. Fino ad ora, mi è andata bene ( ). Ma qualche altra volta, e piano piano diventano sempre di più, specialmente quando sono meno sicuro della manovra, mi fermo, rallento, la prendo larga, faccio passare, a volte metto persino il piede a terra. Semplicemente mi dico "ma chi me lo fa fare?".
Se riesco a pensare così, mi dico, ne avrò tante di altre strade, e bei sorpassi, e belle pieghe da fare. Ma se mi sopravvaluto, se non riesco ad avere il giusto timore - non paura, o ansia, che sono pericolose, ma timore - allora il rischio, che c'è già e sempre, non farà che aumentare proporzionalmente.
p.s. L'esperienza purtroppo non riesce a curare sempre questo problema. Conosco motociclisti di grande esperienza e bravura che purtroppo si attaccano ancora a cose stupide tipo chiudere/levare gli specchietti (cosa a mio giudizio pericolosissima) e via discorrendo.