theKarsillo ha scritto:
Le logiche di controllo di una centralina elettornica lavorano con tensione continua, superiore ad un certo valore di soglia minima. Al di sotto di questo valore molte famiglie logiche non funzinano, o peggio, funzionano male non essendo in grado di riconoscee i livelli logici.(Per preveniere quest'ultimo inconveniente dei regolatori di tensione posti in ingresso impediscono totalmente l'accensione della stessa)
Il più delle logiche lavorano con tensioni nominali di 12V (con tollerenza del + - 10% ). Al di sotto di questo valore la componentistica hardware e di conseguenza software non funziona. Il motivo per cui motori a iniezione con batteria scarica,a spinta non portano, è dovuto ad una questione di alimentazione. Una batteria scarica non è in grado di alimentare le componentistiche eletroniche preposte all'accensione e all'ignezione.
Bisognerebbe spingere così forte, da far sviluppare all'alternatore 24-30 Volt, che poi raddrizzati diventano all'incirca 12. Credo si faccia prima a cambiare la batteria, o a cercare una lunga discesa!!!!!
Tempo permettendo, buone pieghe!!!!!
copio, ma con una correzione per i valori: parecchie centraline sono in grado di funzionare con tensioni minime nettamente inferiori ai 12 (un grosso assorbimento come quello causato dal motorino di avviamento è sufficiente a far scendere la tensione fornita all'impianto al di sotto del valore nominale!)
di regola, come ho indicato, se la cavano anche con 10,5V - ma non meno!
gli alternatori sviluppano tensioni anche più alte di quelle indicate, e abbastanza presto (come regime) ma anche ove si riuscisse a fornire ad una batteria irrimediabilmente scarica (<10,5V) una minima tensione di carica (di norma 12,4V) risulterebbe sufficiente per generare qualche scoppio, tra tensione alla candela e eccitazione centralina, ma subito dopo la spinta il motore cesserebbe di funzionare!