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Non sono d'accordo con te su tutti e tre i tuoi argomenti.
Ops, cominciamo bene hihihi
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Primo, il corso che ho in mente io non pretende assolutamente di essere professionale; [...] Oggi, dopo appunto 25 anni, mi ritrovo, abbastanza arrugginito su un CBR250 a ricominciare da capo.
La tecnologia é avanzata ed anche le tecniche di guida.
Quel che pensavo io era di riunire un gruppo di neofiti squattrinati, con un paio di "manici" del forum e ritrovarsi in pista, prendendosi meno seriamente di quel che intendi, e provare a imparare i loro trucchi.
Non pensavo proprio a qualcosa di professionale. Se poi nel forum c'é qualcuno che effettivamente ha già partecipato ad un corso di guida sicura, magari potrebbe condividere con noi la sua esperienza.
Va bene tutto, ma questo non era uno dei miei argomenti. Il primo punto che avevo esaminato era la conoscenza del modo di insegnare; era comunque sottinteso che il livello non potesse essere professionale, qualsiasi cosa voglia dire...
Inoltre non dicevo di prendersi sul serio, anzi è una cosa che mi fa scappare dal prossimo... Si può anche caxxeggiare per tutto il tempo, se passa il messaggio giusto e le cose si fanno bene. La serietà sta nell'approccio, non in come ci si presenta o come ci si comporta (entro certi limiti, ovviamente).
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Secondo, i problemi che indichi tu generalmente affliggono le classi scolastiche in cui si insegna ai ragazzi cose di cui non hanno particolarmente interesse
Non stiamo a scuola, saremmo un gruppetto di appassionati volenterosi, non mi preoccuperei dei problemi di attenzione ed apprendimento ...
Spero di non essere frainteso o che si possa pensare che voglia far pesare un principio di autorità per quanto vado a dire. Io ho fatto parecchia didattica, in contesti diversissimi; questo ha comportato lezioni e anche diverse conferenze e seminari in cui sono stato il solo docente o anche uno tra altri. In parecchi casi le persone erano lì perché ci volevano essere e si son fatte anche dei km e affrontato spese per esserci (ripeto, non sono nessuno e non vorrei essere frainteso: dico solo che un bel po' di abitudine ce l'ho e ho visto tanta gente, con diversi gradi di motivazione generalmente alto). Sapevo del problema dell'attenzione e certe volte, preso dall'entusiasmo l'ho ignorato. Anche nei casi di massima motivazione vedevo dal tipo delle domande successive alla spiegazione che il calo dell'attenzione è un fenomeno del tutto vero e constatabile. Sono meccanismi comuni a tutti che certamente la motivazione può in parte superare ma che peraltro esistono. Non solo: la buona notizia è che si può rimediare, se si sa cosa fare.
Io non dicevo che la tua idea non si deve provare o è irrealizzabile: dico che il risultato è incerto. Potremmo trovare i maniconi che per caso hanno anche il dono di natura di saper spiegare (non è solo il problema dell'attenzione, ce ne sono tanti) ma anche no. Nel caso che no, questo non significa un fiasco: significa avere un cattivo rendimento tra impegno nell'organizzare e il risultato.
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Tre (che poi fa parte del primo argomento); come si dice ? Vale più un'immagine di mille parole, analogamente vale più un esempio di come si imposta una curva di quante parole si possano scrivere.
Sto spulciando da mesi il forum nella parte "guida sulla moto" ed ancora ho delle pesantissime lacune su come si impostano le curve !!
Questo mi fa piacere per te. Io per esempio in moto non apprendo con questi meccanismi. Ho centinaia di filmati di vari piloti, amatori, amici, video di corsi che mi sono studiato, qualche corso di guida l'ho fatto con istruttori eccellenti e il risultato è stato aver scoperto che in moto probabilmente sarei il "cinestetico" di cui dicevo: per esempio, ho la foto di quando mi è parso di essere fuori al massimo possibile, appeso al serbatoio e... caxxx, solo mezza chiappa in fuori. E a quanto pare non sono il solo, tanto che quello che ho appena esposto è considerato uno dei problemi classici del fatidico battesimo della saponetta (che BTW, ohime, non avrò, temo mai).
Non è affatto raro un caso come il mio e infatti nel corso di pista che ho fatto l'istruttore divideva in gruppi piccoli, stando prima davanti, poi dietro a controllare alternativamente, stop e uscita per spiegare gli errori e di nuovo dentro. Ma questo lo faceva coordinandosi con gli altri gruppi, avevano parlato prima per decidere l'ordine di ingresso eccetera. Ecco: il manicone del Tinga dovrebbe avere un'idea di come organizzare un evento, tutto qua, come sopra.
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Ultimo argomento: l'assicurazione. Il circuito organizza "eventi aziendali", ovvero noleggia Kart, coperti da assicurazione e, almeno da quel che leggo sul loro sito, mette a disposizione il circuito per gare. Non vedrei particolari difficoltà a mettersi d'accordo con la direzione della struttura per un evento del genere. Si potrebbe dichiararlo "evento aziendale" e stipulare una assicurazione apposita, non credo verrebbe a costare uno sproposito.
Tutto benissimo: ma il corsetto sarà poi annunciato sul tinga e quel giorno in pista ci potrebbe stare chiunque, anche uno che poi va in panico e provoca qualche problema. Non sto pensando a tragedie, basta un legamento danneggiato e due persone che si mettono a discutere sulla responsabilità, magari coi genitori che si mettono in mezzo. E tieni presente che le liberatorie non hanno valore legale nemmeno per le scuole di fama consolidata. Non serve nemmeno chiamare in mezzo l'assicurazione...
Ri-ri-ripeto: non sto demolendo la tua idea, dico che va pensata e valutata. Si troverà l'assicurazione, probabilmente tutto andrà senza problemi, sarà stata un'esperienza comunque interessante. Ma anche così resta il problema: siamo sicuri che chi insegna stia insegnando le cose giuste? Non è mica detto... E non per niente chi ha un curriculum di rispetto insegna in scuole di fama consolidata dove è giustamente pagato per il suo valore. Poi certo, potrebbe star leggendo questo topic, si potrebbe fare avanti, offrirsi gratis o con rimborso spese e tutto cambia in meglio. Chi può dirlo?
ciao!
B.