Il mio non e' un report, ma si chiama in un altro modo,
e' una SteFFata.
La Steffata e' un avvenimento che non mi capita spessissimo, ma e' una delle cose che amo di piu'. E' un gesto
" egoistico per puro piacere personale " solo per me e per il mio piacere.
Steffa non puo' essere con me oggi ed allora, parte la Steffata. Solo io e la mia Cavalletta.
Allora penso in grande e con la fantasia vado anche oltre, questo trasferimento lo faccio diventare un piccolo viaggio ( alla Scarga o alla Lance ) decido di partire, e ad ogni costo.
Una cosa mi stimola alla vigilia. Ricordo la MotoMaialata scorsa, quando arrivai, assieme ai miei amici Emiliani, con gia' il Foro Boario stracolmo, tre o quattro pantere, all'ingresso ci accolsero dandoci il cinque. Ma ora lo sono anche io, e quindi alle 9 al massimo voglio essere li tra i primi per accogliere tutti gli altri.
Sveglia alle 05.30, guardo fuori dalla finistra, spioviniggia, e' buio e non si capisce nulla. Il fatto che il cane non voglia uscire di casa, non e' un buon segno. Ma e' una Steffata, una volta partita non si ferma piu'. Solo un'unica regola di comportamento, ascoltando Stefania: prudenza. E prometto.
Un fatto mi infastidisce molto, al mio bar, troppo presto per avere il mio Gnocco. Il rito scaramantico non puo' compiersi, ma siamo fuori da ogni giro standart quindi va bene cosi.
Alle ore 6.45 si parte. Nella mia testa i km me li moltiplico, i 190 che mi dividono sono pochi.
L'abetone e' sconsigliabile, immagino lassu' come sia. Allora, tappi nelle orecchie, per rimanere in assoluto silenzio e autostrada. Vuota, umida e bagnata, con nebbia fino a Barberino, ma quei panorami, con la nebbia a mezz'aria sono favolosi e me la godo da matti. Una volta preso per Pisa, il panorama cambia, a sinistra la nebbia a destra il sole, veramente bello.
La tabella e' rispettata, Sono le nove meno cinque e arrivo. C'e' Brunello che monta Gli striscioni del MC, sempre gentile e disponibile, Streghetta col poncio e la nostra segretaria rinchiusa dentro a un gabbiotto. Porella !! Mi viene incontro scambiandomi la felpa della Steffa e allungandomi le spillette, ora finalmente iniziano i preparativi della accoglienza per gli ospiti. Cominciano ad arrivare, la giornata e' bella. Arriva pure il Tribalone che mi offre la colazione, mi consiglia una strana Pasterella fatta col Riso. Bona davvero, di quelle che tengono. Intanto Steffa per telefono vuol sapere tutto, ma lei oggi e' " esclusa " dal giro.
Arrivano tutti, tutti quanti, inutile nominarvi tutti, alcuni che non vedevo da un Po', Guido il Maestro e la sua ammiraglia, con cui tanto scherzo, ma con cui chiacchero volentieri e via via tutti gli altri. Mi ci impegno a stare un po' assieme a tutti quanti, volti conosciuti e meno e sconosciuti, che non fanno differenza. Una immagine mi colpisce. da sotto il portico, avanzano verso me, un gruppetto di sei persone. Sono i fratelli Gattacci ( se li vedi col casco non li distingui, hanno gli stessi occhi ) con le gattacce e i loro genitori. E' una bella immagine, li blocco e la fotografia e' bellissima.
Ma il tempo passa inesorabile, si parte per il giro. Tribalone mi tira un giacchetto giallo, e mi dice, Staffetti. Oggi e' facile, da qualche parte devi imparare. Il Mavv mi da due consigli, che cerco di seguire, e la cosa mi e' piaciuta molto. Penso che da ora in poi lo faro' appena potro'. Il giro e' corto ma bellino, si va un po' pianino, ma e' una parata e comunque la zona di Fiano mi e' piaciuta molto. Per me del resto ogni posto e' un posto nuovo.
Si arriva al ristorante, i viene riservato un tavolo presidenziale, occupiamo tutto il locale. Steffa mi manda un SMS … " Mangia se riesci ". Mi conosce, ma mangio e mangio anche piuttosto bene. Girovago su e giu' per la sala, quanta gente e quante belle chiacchere.
Sono le 15 e la faccenda svolge al termine. Mi si offre addirittura di accompagnarmi all'abetone, e piu' di uno !!! Ma non e' il caso, questa giornata e' fatta cosi, e un'altra bella parte deve ancora arrivare. Si comincia a salutare e voglio salutare anch'io, e non essere solo salutato.Rimango fino alla fine, fino a che il locale chiude e rimaniamo in tre. Io Tribal e Biaxxi, due birre piccole e una coca. Un'altra bella pagina di questa giornata, che mi colpisce. Il Biaxxi e il Tribal stanno parlando, di protezioni e del piu' e del meno. Li ascolto, faccio caso ai loro accenti cosi diversi dal mio, mi guardo intorno e in quel posto dove mi ci trovo bene, loro parlano di casa loro, ma la mia di casa e' di la da quei monti. Ma un pochetto oggi lo e' stata anche qui.
Ore 16.15 e' ora di andare. I due compagni mi accompagnano all'autostrada, ci si saluta, mentre loro si accordano per cosa combinare. Mi…rompe…andare gli dico, due pacche e due calci, monto sulla rampa, indicazione per Firenze, e la mia Steffata ricomincia a ritroso.
Con prudenza, con tutte quelle persone dentro alla auricolare del mio casco a farmi compagnia per il rientro.
E' stato un viaggio lunghissimo, 400Km e' vero, ma io ne ho fatti molto di piu'.