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una storia da condividere...
10334041
10334041 Inviato: 1 Ago 2010 16:11
Oggetto: una storia da condividere...
 



Ho preso la GSR 1 anno e 3 mesi fa, 6000Km fa. Ero un po scettico perché nei confronti con altre bimbe della sua categoria spesso era quella che consumava di più, che pesava di più, che andava più piano ecc... ma poi con il tempo abbiamo imparato a volerci bene ed è questa la storia che voglio raccontare.

I primi mesi sono stati una frenesia di accessori da comprare, di regolazioni da fare, di forum da seguire, di tecnicismi da sperimentare, di esperimenti da fare, di corsi di guida da valutare, di filmati da vedere e vi garantisco che nessun approccio scientifico e meticoloso è stato tralasciato (solo per scegliere la catena da comprare ho impiegato 1 mese).

All'inizio tutti sembrano più esperti di te, più furbi, più bravi e più preparati e ti ritrovi a scassare le scatole a chi tra i tuoi amici guida da prima di te e non sai che sei solo al principio di quella dolce malattia che poi ti porterai sempre dentro.

Con il passare del tempo ti ritrovi il sabato mattina che sei disposto a sacrificare il sonno e il recupero da una settimana di lavoro per uscire con lei e vedere se tutto quello che ti è passato per la testa durante la settimana è davvero possibile che si realizzi stando seduto su quel sellino. Iniziano le fisse e provare la coppia su tutte le marce e vedere se si alza o se tiene o se piega o se cambia direzione o se fa tutto quello che vorresti facesse.

Poi arriva il giorno che compri le saponette e ti chiedi se davvero un giorno sarai così matto da grattarle. E senza nemmeno sapere quando hai iniziato ti ritrovi a fissare tutte le ginocchia delle tute degli altri. Ti rimetti in sella, parti, pieghi e apri il ginocchio, all'inizio un po' per scherzo, per vedere quanto si è ridicoli a fare quel movimento e poi quando capisci che c'è poco da ridere inizi a piegare con la gamba fuori per avere un riferimento, per abbassare il baricentro per sentirte che sei tu che guidi e non lei che ti trasporta.

E pieghi e pieghi e stai giù, alza la testa, il busto dritto, senza arrotare il busto e l'asfalto è sempre li giù in fondo, lontano chilometri e non capisci davvero com'è possibile che ci siano così tanti folli che vanno in giro con quelle coperture abrase. Poi la rabbia, la frustrazione e il riscatto da ottenere e pieghi, pieghi, pieghi e quando ti sembra di essere a un millimetro senti che le gomme vogliano dirti basta e allora tiri su, rallenti e torni a casa salvo.

Non guardi più le pieghe su youtube e ti convinci che guidare bene è un'altra cosa, ci sono le traiettorie, le percorrenze, l'effetto giroscopico da perfezionare... e studia oggi e leggi domani ti vai pure a riprendere il libro di fisica, ma quando sei con la bimba sembra che tutta la teoria non sia nulla. Lei non ha molto da dirti, è di poche parole, o la conosci o niente ti perdona.

Risali in sella, oggi niente ginocchio, oggi si fanno le traiettorie, si pensa alla guida fluida e allegra, oggi si fanno i km e non si pensa troppo all'effimero, si piega si ma solo perché la velocità lo impone. E succede l'inaspettato. Un rumore come quando si va con la gomma su una striscia antinebbia ma non viene dalla gomma, è la saponetta che sta grattando sull'asfalto. La mente è libera e nemmeno sai cosa è successo, poi realizzi e capisci che il limite era solo e tutto tuo.

Fa molto caldo e le gomme sono calde, ci vogliono almeno 2 minuti per realizzare che il traguardo tanto cercato non era impossibile, semplicemente si doveva raggiungere facendo un'altra strada.
Alla raticosa si spegne il motore e solo con la tua sensazione prendi il caffè, ti giri e guardi le saponette di chi come te o per altre vie hanno sentito quel brivido. Sorridi, respiri e torni giù in città.

Non so perché ho scritto questa mia esperienza ma sono sicuro che chi la leggerà capirà che la moto a volte ti salva la vita.
 
10334105
10334105 Inviato: 1 Ago 2010 16:42
 

bella storia dovresti fare un articolo
 
10334533
10334533 Inviato: 1 Ago 2010 18:24
 

bella esperienza!
...credo più o meno tutti noi all'inizio, senza esperienza, abbiamo cercato di imporre alla moto cosa fare...ma non è così... Tu e la moto siete una cosa sola...l'una trasmette all'altro e viceversa... Quando si arriva a capire questo (tu ci sei arrivato), insieme si va lontani e sicuri! icon_wink.gif

doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
10334749
10334749 Inviato: 1 Ago 2010 19:09
Oggetto: Re: una storia da condividere...
 

black76 ha scritto:
Ho preso la GSR 1 anno e 3 mesi fa, 6000Km fa. Ero un po scettico perché nei confronti con altre bimbe della sua categoria spesso era quella che consumava di più, che pesava di più, che andava più piano ecc... ma poi con il tempo abbiamo imparato a volerci bene ed è questa la storia che voglio raccontare.

I primi mesi sono stati una frenesia di accessori da comprare, di regolazioni da fare, di forum da seguire, di tecnicismi da sperimentare, di esperimenti da fare, di corsi di guida da valutare, di filmati da vedere e vi garantisco che nessun approccio scientifico e meticoloso è stato tralasciato (solo per scegliere la catena da comprare ho impiegato 1 mese).

All'inizio tutti sembrano più esperti di te, più furbi, più bravi e più preparati e ti ritrovi a scassare le scatole a chi tra i tuoi amici guida da prima di te e non sai che sei solo al principio di quella dolce malattia che poi ti porterai sempre dentro.

Con il passare del tempo ti ritrovi il sabato mattina che sei disposto a sacrificare il sonno e il recupero da una settimana di lavoro per uscire con lei e vedere se tutto quello che ti è passato per la testa durante la settimana è davvero possibile che si realizzi stando seduto su quel sellino. Iniziano le fisse e provare la coppia su tutte le marce e vedere se si alza o se tiene o se piega o se cambia direzione o se fa tutto quello che vorresti facesse.

Poi arriva il giorno che compri le saponette e ti chiedi se davvero un giorno sarai così matto da grattarle. E senza nemmeno sapere quando hai iniziato ti ritrovi a fissare tutte le ginocchia delle tute degli altri. Ti rimetti in sella, parti, pieghi e apri il ginocchio, all'inizio un po' per scherzo, per vedere quanto si è ridicoli a fare quel movimento e poi quando capisci che c'è poco da ridere inizi a piegare con la gamba fuori per avere un riferimento, per abbassare il baricentro per sentirte che sei tu che guidi e non lei che ti trasporta.

E pieghi e pieghi e stai giù, alza la testa, il busto dritto, senza arrotare il busto e l'asfalto è sempre li giù in fondo, lontano chilometri e non capisci davvero com'è possibile che ci siano così tanti folli che vanno in giro con quelle coperture abrase. Poi la rabbia, la frustrazione e il riscatto da ottenere e pieghi, pieghi, pieghi e quando ti sembra di essere a un millimetro senti che le gomme vogliano dirti basta e allora tiri su, rallenti e torni a casa salvo.

Non guardi più le pieghe su youtube e ti convinci che guidare bene è un'altra cosa, ci sono le traiettorie, le percorrenze, l'effetto giroscopico da perfezionare... e studia oggi e leggi domani ti vai pure a riprendere il libro di fisica, ma quando sei con la bimba sembra che tutta la teoria non sia nulla. Lei non ha molto da dirti, è di poche parole, o la conosci o niente ti perdona.

Risali in sella, oggi niente ginocchio, oggi si fanno le traiettorie, si pensa alla guida fluida e allegra, oggi si fanno i km e non si pensa troppo all'effimero, si piega si ma solo perché la velocità lo impone. E succede l'inaspettato. Un rumore come quando si va con la gomma su una striscia antinebbia ma non viene dalla gomma, è la saponetta che sta grattando sull'asfalto. La mente è libera e nemmeno sai cosa è successo, poi realizzi e capisci che il limite era solo e tutto tuo.

Fa molto caldo e le gomme sono calde, ci vogliono almeno 2 minuti per realizzare che il traguardo tanto cercato non era impossibile, semplicemente si doveva raggiungere facendo un'altra strada.
Alla raticosa si spegne il motore e solo con la tua sensazione prendi il caffè, ti giri e guardi le saponette di chi come te o per altre vie hanno sentito quel brivido. Sorridi, respiri e torni giù in città.

Non so perché ho scritto questa mia esperienza ma sono sicuro che chi la leggerà capirà che la moto a volte ti salva la vita.



come ti capisco!!! io sono sulla buona strada per diventare un buon motociclista...
oggi prima uscita con super smanettoni simpatici....per me grattare le saponette e' un sogno per ora...ma spero di poterci riuscire!!! fatto mega giro,bocca trabaria,san sepolcro,badia tadalda,san giustino...ecc..ecc..manco mi ricordo!!!..
ciaoooo!!!!!
 
10335429
10335429 Inviato: 1 Ago 2010 21:29
 

ehi siete venuti nelle mie zone!!! icon_mrgreen.gif
 
10335692
10335692 Inviato: 1 Ago 2010 22:26
 

Bravo, bel post.

Hai esposto molto bene le tue emozioni e sensazioni.

La stessa incredulita' e sorpresa l'ho provata io quando ho grattato le pedaline (non ho la tuta con le saponette...).

Per quanto mi sforzassi di piegare le prime volte non c'era verso di chiudere le gomme; poi, un giorno, disinvolto senza forzare e sopratutto con la piena fiducia nelle gomme e nel mezzo: STRRRRRAAA icon_eek.gif c@##o e'??? Piolini limati! Prima a destra e poi a sinistra!

Pero' facciamo molta attenzione e sopratutto pieghiamo sulle strade che conosciamo a menadito sempre tenendosi un minimo di margine (un imprevisto puo' sempre essere in agguato).

Io per esempio non vado mai fortissimo come velocita', anzi nei rettilinei quasi non accelero...

Cia' doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
10336675
10336675 Inviato: 2 Ago 2010 9:27
 

.. a dire il vero la storia era molto più lunga e fa parte di un mini racconto breve. Pensavo di essere andato un po' fuori argomento, ma se volete appena riesco vi scrivo il prologo e l'epilogo.

ciao e grazie a tutti
 
10336775
10336775 Inviato: 2 Ago 2010 9:41
 

black76 ha scritto:
.. a dire il vero la storia era molto più lunga e fa parte di un mini racconto breve. Pensavo di essere andato un po' fuori argomento, ma se volete appena riesco vi scrivo il prologo e l'epilogo.

ciao e grazie a tutti


io credo che non sei fuori argomento...è un problema comune si, ma riguarda la gsr in particolare...no???!!! Quindi se ti va, scrivi tutto quello che hai passato con la medesima!!
 
10337849
10337849 Inviato: 2 Ago 2010 12:11
 

black76 ha scritto:
.. a dire il vero la storia era molto più lunga e fa parte di un mini racconto breve. Pensavo di essere andato un po' fuori argomento, ma se volete appena riesco vi scrivo il prologo e l'epilogo.

ciao e grazie a tutti

secondo me dovresti farci un'articolo icon_wink.gif
direi che hai esposto le tue sensazioni in maniera eccezionale, un racconto in cui mi rivedo in quasi tutte le sue parti icon_wink.gif
io non mi son mai messo come obbiettivo di grattare il ginocchio per strada ma le strade che frequento io permettono ben poco icon_rolleyes.gif
 
10338422
10338422 Inviato: 2 Ago 2010 13:18
 

cosa intendi per "fare un articolo?" devo postarlo in qualche sezione esterna al forum?

grazie
 
10339391
10339391 Inviato: 2 Ago 2010 15:47
 

gli articoli sono dei racconti di esperienze personali o guide per cambiare qualcosa e appena pubblicati sono quei titoli nella home page.
un esempio di articolo:
La mia moto mi ha salvato davvero la vita



per farne uno devi essere sulla home page e alla tua sinista, nella colonna c'è scritto Articoli poi sotto ci sono piû opzioni I tuoi articoli, nuovo articolo ecc...
 
10340223
10340223 Inviato: 2 Ago 2010 18:08
 

E' leggendo post simili che mi convinco di tante cose e mi strappo i capelli pensando a quale cazzata ho fatto a non laurearmi in medicina............Oggi sarei un multi milionario..........

Doamni è un altro giorno......... a rischio incidente
 
10340515
10340515 Inviato: 2 Ago 2010 18:45
 

matdig ha scritto:
E' leggendo post simili che mi convinco di tante cose e mi strappo i capelli pensando a quale cazzata ho fatto a non laurearmi in medicina............Oggi sarei un multi milionario..........

Doamni è un altro giorno......... a rischio incidente


bene, ci voleva l'altra faccia della medaglia icon_asd.gif icon_asd.gif
comunque per gli aricoli mi sembra che ci voglia un ranking minimo...
forse una 50ina di ranking icon_rolleyes.gif
 
10340612
10340612 Inviato: 2 Ago 2010 19:00
 

credo che tutti noi abbiamo avuto pio o meno la stessa esperienza.anch'io dopo tanta strada e tante prove ero contento matto quando non si vedeva piu il bordo di chiusura sulla gomma.
 
10341199
10341199 Inviato: 2 Ago 2010 20:18
 

CianniCianni ha scritto:
ehi siete venuti nelle mie zone!!! icon_mrgreen.gif


eh la prossima volta ti vengo a trovare!
 
10341293
10341293 Inviato: 2 Ago 2010 20:33
 

vai presa!!!! icon_xd_2.gif
 
10365742
10365742 Inviato: 6 Ago 2010 18:45
Oggetto: Re: una storia da condividere...
 

black76 ha scritto:
Ho preso la GSR 1 anno e 3 mesi fa, 6000Km fa. Ero un po scettico perché nei confronti con altre bimbe della sua categoria spesso era quella che consumava di più, che pesava di più, che andava più piano ecc... ma poi con il tempo abbiamo imparato a volerci bene ed è questa la storia che voglio raccontare.

I primi mesi sono stati una frenesia di accessori da comprare, di regolazioni da fare, di forum da seguire, di tecnicismi da sperimentare, di esperimenti da fare, di corsi di guida da valutare, di filmati da vedere e vi garantisco che nessun approccio scientifico e meticoloso è stato tralasciato (solo per scegliere la catena da comprare ho impiegato 1 mese).

All'inizio tutti sembrano più esperti di te, più furbi, più bravi e più preparati e ti ritrovi a scassare le scatole a chi tra i tuoi amici guida da prima di te e non sai che sei solo al principio di quella dolce malattia che poi ti porterai sempre dentro.

Con il passare del tempo ti ritrovi il sabato mattina che sei disposto a sacrificare il sonno e il recupero da una settimana di lavoro per uscire con lei e vedere se tutto quello che ti è passato per la testa durante la settimana è davvero possibile che si realizzi stando seduto su quel sellino. Iniziano le fisse e provare la coppia su tutte le marce e vedere se si alza o se tiene o se piega o se cambia direzione o se fa tutto quello che vorresti facesse.

Poi arriva il giorno che compri le saponette e ti chiedi se davvero un giorno sarai così matto da grattarle. E senza nemmeno sapere quando hai iniziato ti ritrovi a fissare tutte le ginocchia delle tute degli altri. Ti rimetti in sella, parti, pieghi e apri il ginocchio, all'inizio un po' per scherzo, per vedere quanto si è ridicoli a fare quel movimento e poi quando capisci che c'è poco da ridere inizi a piegare con la gamba fuori per avere un riferimento, per abbassare il baricentro per sentirte che sei tu che guidi e non lei che ti trasporta.

E pieghi e pieghi e stai giù, alza la testa, il busto dritto, senza arrotare il busto e l'asfalto è sempre li giù in fondo, lontano chilometri e non capisci davvero com'è possibile che ci siano così tanti folli che vanno in giro con quelle coperture abrase. Poi la rabbia, la frustrazione e il riscatto da ottenere e pieghi, pieghi, pieghi e quando ti sembra di essere a un millimetro senti che le gomme vogliano dirti basta e allora tiri su, rallenti e torni a casa salvo.

Non guardi più le pieghe su youtube e ti convinci che guidare bene è un'altra cosa, ci sono le traiettorie, le percorrenze, l'effetto giroscopico da perfezionare... e studia oggi e leggi domani ti vai pure a riprendere il libro di fisica, ma quando sei con la bimba sembra che tutta la teoria non sia nulla. Lei non ha molto da dirti, è di poche parole, o la conosci o niente ti perdona.

Risali in sella, oggi niente ginocchio, oggi si fanno le traiettorie, si pensa alla guida fluida e allegra, oggi si fanno i km e non si pensa troppo all'effimero, si piega si ma solo perché la velocità lo impone. E succede l'inaspettato. Un rumore come quando si va con la gomma su una striscia antinebbia ma non viene dalla gomma, è la saponetta che sta grattando sull'asfalto. La mente è libera e nemmeno sai cosa è successo, poi realizzi e capisci che il limite era solo e tutto tuo.

Fa molto caldo e le gomme sono calde, ci vogliono almeno 2 minuti per realizzare che il traguardo tanto cercato non era impossibile, semplicemente si doveva raggiungere facendo un'altra strada.
Alla raticosa si spegne il motore e solo con la tua sensazione prendi il caffè, ti giri e guardi le saponette di chi come te o per altre vie hanno sentito quel brivido. Sorridi, respiri e torni giù in città.

Non so perché ho scritto questa mia esperienza ma sono sicuro che chi la leggerà capirà che la moto a volte ti salva la vita.



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10367714
10367714 Inviato: 7 Ago 2010 1:01
Oggetto: Re: una storia da condividere...
 

black76 ha scritto:
Ho preso la GSR 1 anno e 3 mesi fa, 6000Km fa. Ero un po scettico perché nei confronti con altre bimbe della sua categoria spesso era quella che consumava di più, che pesava di più, che andava più piano ecc... ma poi con il tempo abbiamo imparato a volerci bene ed è questa la storia che voglio raccontare.

I primi mesi sono stati una frenesia di accessori da comprare, di regolazioni da fare, di forum da seguire, di tecnicismi da sperimentare, di esperimenti da fare, di corsi di guida da valutare, di filmati da vedere e vi garantisco che nessun approccio scientifico e meticoloso è stato tralasciato (solo per scegliere la catena da comprare ho impiegato 1 mese).

All'inizio tutti sembrano più esperti di te, più furbi, più bravi e più preparati e ti ritrovi a scassare le scatole a chi tra i tuoi amici guida da prima di te e non sai che sei solo al principio di quella dolce malattia che poi ti porterai sempre dentro.

Con il passare del tempo ti ritrovi il sabato mattina che sei disposto a sacrificare il sonno e il recupero da una settimana di lavoro per uscire con lei e vedere se tutto quello che ti è passato per la testa durante la settimana è davvero possibile che si realizzi stando seduto su quel sellino. Iniziano le fisse e provare la coppia su tutte le marce e vedere se si alza o se tiene o se piega o se cambia direzione o se fa tutto quello che vorresti facesse.

Poi arriva il giorno che compri le saponette e ti chiedi se davvero un giorno sarai così matto da grattarle. E senza nemmeno sapere quando hai iniziato ti ritrovi a fissare tutte le ginocchia delle tute degli altri. Ti rimetti in sella, parti, pieghi e apri il ginocchio, all'inizio un po' per scherzo, per vedere quanto si è ridicoli a fare quel movimento e poi quando capisci che c'è poco da ridere inizi a piegare con la gamba fuori per avere un riferimento, per abbassare il baricentro per sentirte che sei tu che guidi e non lei che ti trasporta.

E pieghi e pieghi e stai giù, alza la testa, il busto dritto, senza arrotare il busto e l'asfalto è sempre li giù in fondo, lontano chilometri e non capisci davvero com'è possibile che ci siano così tanti folli che vanno in giro con quelle coperture abrase. Poi la rabbia, la frustrazione e il riscatto da ottenere e pieghi, pieghi, pieghi e quando ti sembra di essere a un millimetro senti che le gomme vogliano dirti basta e allora tiri su, rallenti e torni a casa salvo.

Non guardi più le pieghe su youtube e ti convinci che guidare bene è un'altra cosa, ci sono le traiettorie, le percorrenze, l'effetto giroscopico da perfezionare... e studia oggi e leggi domani ti vai pure a riprendere il libro di fisica, ma quando sei con la bimba sembra che tutta la teoria non sia nulla. Lei non ha molto da dirti, è di poche parole, o la conosci o niente ti perdona.

Risali in sella, oggi niente ginocchio, oggi si fanno le traiettorie, si pensa alla guida fluida e allegra, oggi si fanno i km e non si pensa troppo all'effimero, si piega si ma solo perché la velocità lo impone. E succede l'inaspettato. Un rumore come quando si va con la gomma su una striscia antinebbia ma non viene dalla gomma, è la saponetta che sta grattando sull'asfalto. La mente è libera e nemmeno sai cosa è successo, poi realizzi e capisci che il limite era solo e tutto tuo.

Fa molto caldo e le gomme sono calde, ci vogliono almeno 2 minuti per realizzare che il traguardo tanto cercato non era impossibile, semplicemente si doveva raggiungere facendo un'altra strada.
Alla raticosa si spegne il motore e solo con la tua sensazione prendi il caffè, ti giri e guardi le saponette di chi come te o per altre vie hanno sentito quel brivido. Sorridi, respiri e torni giù in città.

Non so perché ho scritto questa mia esperienza ma sono sicuro che chi la leggerà capirà che la moto a volte ti salva la vita.

un bellissimo racconto....mi stavo quasi mettendo a piangere leggendola, sapendo che tutto questo è stato raccontato da un possessore di una SUZUKI GSR 0509_up.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_banana.gif
 
10377536
10377536 Inviato: 9 Ago 2010 14:54
 

Bel racconto davvero, io ho la tuta non ho mai grattato le saponette (limite mio?) ma mi ci diverto davvero tanto con la mia gisser!!!!! Specialmente a non dare tregua ai miei amici con 80 cv più di me!!!!!!! Ma la bava più grossa sarà lunedì mattina ore 6.00 quando la mia gisser avrà cambiato assetto (da racing a tourer) e via per le Ardenne!!!!!!! GSR no limits!!!!!!!
 
10379918
10379918 Inviato: 9 Ago 2010 23:08
 

Toccare non è un traguardo né un limite da superare (specialmente in strada) è stato x me solo una gabbia mentale. Le moto piegano tutte e le saponette non fanno né il pilota né il divertimento. È solo la ricerca di un gesto che ti lega al mezzo. Sei tu che tocchi al posto suo il maledetto asfalto. Sei tu che fai un sacrificio per lei e la ripaghi di quel sorriso che hai e che lei ti da anche solo girando la chiave nel cruscotto.

E poi serve anche ricordare che toccare non è lo scopo ma solo uno dei tanti mezzi per sentirsi parte di un mondo un po strano e un po' folle che da ti da un senso di apparteneza tra marziani e bikers.
 
10380093
10380093 Inviato: 9 Ago 2010 23:58
 

black76 ha scritto:
Toccare non è un traguardo né un limite da superare (specialmente in strada) è stato x me solo una gabbia mentale. Le moto piegano tutte e le saponette non fanno né il pilota né il divertimento. È solo la ricerca di un gesto che ti lega al mezzo. Sei tu che tocchi al posto suo il maledetto asfalto. Sei tu che fai un sacrificio per lei e la ripaghi di quel sorriso che hai e che lei ti da anche solo girando la chiave nel cruscotto.

E poi serve anche ricordare che toccare non è lo scopo ma solo uno dei tanti mezzi per sentirsi parte di un mondo un po strano e un po' folle che da ti da un senso di apparteneza tra marziani e bikers.

eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif
 
10380625
10380625 Inviato: 10 Ago 2010 9:11
 

per pura curiosità che pneumatici monti?
ora poi mi chiedo, una volta toccata ti viene sempre e quando vuoi o devi proprio impegnarti e sforzarti per cercare la sfregatura con la saponetta.
si parla sempre di strada e passi montani.
ciao
 
10381130
10381130 Inviato: 10 Ago 2010 10:56
 

Gomme originali ma ben calde. Le bt si scaldano con molta fatica e se non ci sono 30 gradi fai fatica...

Toccare poi dipende solo dalla curva, se ha una buona percorrenza, visibilità (sei x strada e il confine tra la bravata e la curva fatta x bene è molto sottile).

Poi se tutto è ok ti butti giù, fai un bel respiro e tocchi. Ma se stai facendo fatica vuol dire che qualcosa non è al posto giusto e quidi stai rischiando.
Io parlo di toccare x avere un riferimento con la piga e come normale evoluzione della curva, se fai la curva x toccare non toccherai mai e rischi di stenderti.

Con altre moto più sportive toccare è più semplice, con la gsr non puoi permetterti di sbagliare nulla. Devi essere perfetto. Oppure vai in pista e vedrai che dopo un po' dovrai cambiare pedane, freno, cambio e saponette xché le avrai limate tutte. Ma solo in pista!
 
10381324
10381324 Inviato: 10 Ago 2010 11:35
 

ho più di 70000 km alle spalle e avuto parecchie moto, mai carenate, guido solo sportivo, sono andato anche 2 volte a misano, ma devo dire la verità sono ancora distante 10 cm da terra con ginocchio nonostante non gratti le pedane, ho chiuso tutta la comma originale sia le rensport al posteriore guido abbastanza di corpo, mi sposto sempre in sella ad ogni curva.
cosa sbaglio..... eusa_whistle.gif
 
10383716
10383716 Inviato: 10 Ago 2010 19:25
 

manera ha scritto:
ho più di 70000 km alle spalle e avuto parecchie moto, mai carenate, guido solo sportivo, sono andato anche 2 volte a misano, ma devo dire la verità sono ancora distante 10 cm da terra con ginocchio nonostante non gratti le pedane, ho chiuso tutta la comma originale sia le rensport al posteriore guido abbastanza di corpo, mi sposto sempre in sella ad ogni curva.
cosa sbaglio..... eusa_whistle.gif


Non saprei... con 70.000km sei molto più esperto di me.
Comunque bisognerebbe vederti, magari in pista e magari con un bel video. Ancora meglio sarebbe che tu ti facessi osservare da uno degli istruttori di misano. C'è un corso che si chiama il battesimo della saponetta che sembra fatto a posta x togliersi questo sfizio.

Poi andando ad ipotizzare direi che se:
il sedere è totalmente fuori dal sellino, il piede interno punta sulla pedana e stai chiudendo la gomma, devi solo allargare la gamba.

Quanto sei alto? Considera che io tocco prima con il ginocchio e poi con la pedana.

ciao
 
10384067
10384067 Inviato: 10 Ago 2010 20:37
 

fuori tutto dal sellino no! oltre la metà si, ma comunque ho capito lo svezzamento ginocchio a terra viene in circuito con calma, io in 3 turni a misano poi la foga, poi gli smanettoni che ti sverniciano, non si riesce a capire manco le traiettorie giuste, ci vogliono i pistini tipo varano, castelletto ecc per imparare a Prendere fiducia con la tenuta delle gomma e angoli di piega, almeno così la penso, piste professionali e con molti smanettoni ti metti troppe fobie addosso.

Edit by Circe

Vi rimando all'articolo pubblicato sulla home page del Tinga per proseguire lì con i commenti e vostre considerazioni
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