Miscia ha scritto:
si deve andare piano con marce lunghe
aprendo molto il gas
Questo topic lo sto seguendo da quando è stato aperto, ma arrivato a leggere fino all'ultima pagina dello stesso, proprio non riesco a capire quest'affermazione presa ancora una volta da Miscia, cioè:
Ok, capisco con l'andare piano( =accelerare poco e frenare ancora meno ), usare rapporti più lunghi, ma sto fatto di aprire il gas proprio non riesco a capirlo dato che per scontato che aprendo il gas gli rpm aumentano.
E se aumentano i i giri del motore, è ovvio che ci saranno più attriti nel cilindro e maggiore consumo di carburante oltre alla maggiore apertura della ghigliottina del carburatore con maggiore afflusso di benzina.
Cos'è che mi sfugge oltre a quello di avere qualche neurone mancante e i restanti a manifestare per il troppo sforzo mentale?
de_corsa ha scritto:
3)
frenare mai: fondamentale! se si frena vuol dire che si è arrivati TROPPO veloci alla curva o dietro alla vettura ferma ecc. ciò significa che si è SPRECATA un'eccessiva quota di potenza per giungere in quel punto; spreco che si poteva evitare: l'energia accumulata nella corsa, ormai inutilizzabile per procedere, viene dissipata al vento in frenata sotto forma di calore.
anche qui torna il discorso della convenienza, sotto questo aspetto, di percorrere le curve alla massima velocità possibile (ovviamente non superiore a quella già tenuta...)
in passato, sotto gli occhi increduli di chi mi seguiva (a fatica) ho dimostrato alla prova dei fatti, su strada, che alla guida di una Yamaha TDR250 (una motard ante-litteram
bicilindrica 2T) su di un percorso misto medio-stretto affrontato in velocità consumavo
poco più della metà della benzina necessaria a moto tipo CBR600, ZXR750, CBR900, GSXR600, 750 ecc. che
tentavano di reggere il mio passo.
il motivo risiede nel fatto che, nonostante il peggior rendimento del motore a 2T, ero talmente più veloce di loro in curva che non avevo alcuna necessità di sfruttare il motore per tenere quel passo e, parimenti, neanche di tirare troppo le frenate, potendo permettermi spesso di rallentare "naturalmente"
qualcosa di simile, in precedenza, mi era capitato spesso anche a cavallo di una RD350 (semi-naked sportiva,
molto sportiva, dal motore praticamente identico alla TDR250, però 350cc)
Da quando l'ho sentito raccontare dal tuo amico che ha il Morini, ogni volta che leggo questa storia rimango sempre sconvolto e ammirato dalla padronanza che avete voi del mezzo.
E per padronanza intendo anche i concetti logici che mettete in campo.
Ammiro questo tuo modo di fare perché un po' mi rispecchio, anche se non assomiglierò mai a Manuel Agnelli tanto quanto te