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Per una guida sicura... sempre!
9870022
9870022 Inviato: 16 Mag 2010 7:02
 

Cento40 ha scritto:
Stefano aspetto aggiornamento e come hai maggior informazioni vediamo il da farsi icon_wink.gif


una sorta di comitato regionale sta già nascendo
ieri sera ne ho parlato a tre amici
e sono disponibili a fare riunioni e a sviluppare il progettino del corso e altre eventuali tematiche................
adesso ne servono altri 5 di altre province toscane.....se possibile

ho già in mente alcune persone serie e affidabili.......

partire per questa nuova avventura sapendo di avere già qualcosa di concreto da realizzare
aiuta molto a coinvolgere le persone 0509_up.gif

spiegando:
volgiamo fare questo
lo vogliamo fare così

chiedendo:
ci vuoi aiutare????

è di grande stimolo 0509_up.gif
 
9870069
9870069 Inviato: 16 Mag 2010 7:43
 

Cento40 ha scritto:

. per arrivare al traguardo bisogna sempre partire dal via icon_wink.gif


Non credo che la partenza debba per forza essere il soggetto motociclista. Ma piuttosto delineare bene qual'è l'arrivo.
Solo così si evitano scorciatoie, false partenze e smarrimenti lungo la strada.
Sono gli ideali che oltrepassano la linea temporale del momento.

Per tornare, come chiedi al motociclista, ti dico che la percezione del rischio è un proceso mentale così personalizzato e dipendente da variabili così soggettive che è difficile ridurlo ad un concetto di "decalogo".
Finora solo Mosè ne ha scritto uno...e pure sotto dettatura.

Vale la pena però approfondire le dinamiche mentali di chi commette errori, l'incidente non è altro che la punta di una piramide la cui struttura è sempre formata da singole unità e la base poggia su i pilastri del Risk Management.
Linko un simpatico opuscolo che racchiude alcuni concetti fondamentali.
Per semplificare, riporto uno stralcio che reputo consono a capire le dinamiche che fanno scaturire un incidente:
Link a pagina di Ipasviss.it
Codice:

1.   Errori latenti; questi errori sono metaforicamente descritti da Reason come patogeni che rimangono latenti
all’interno dell’organismo, incapaci di per sé di causare una sintomatologia conclamata, ma che in connessione con altri fattori eziologici ed in condizioni facilitanti possono dare origine ad un evento avverso. Allo stesso modo in
tutte le organizzazioni sono presenti elementi potenzialmente dannosi, quanto più essi sono numerosi, tanto più
probabile sarà il verificarsi di una combinazione scatenante. Tra gli errori latenti stanno gli errori legati alle
tecnologie ad esempio gli errori di progettazione, la mancata manutenzione, l’insufficiente addestramento all’uso;
gli errori gestionali ad esempio una non corretta distribuzione dei carichi di lavoro, una pressione temporale
eccessiva; gli errori o meglio le carenze di leadership come la non chiarezza sui compiti, sugli obiettivi e sulle
responsabilità, la mancata motivazione del personale ecc. Questi fattori possono creare ambienti di lavoro che
facilitano gli errori e le violazioni. Questa concezione si connota come fortemente proattiva, infatti, l’eliminazione
di quanti più errori latenti possibile, riduce la probabilità che si verifichi un incidente.
2. Errori attivi; per quanto riguarda gli errori attivi essi sono quelli più facilmente individuabili in quanto fattori
scatenanti dell’incidente. Si collocano a livello di persone e quindi il loro riscontro coincide spesso con
l’identificazione di una responsabilità individuale. Fermarsi però a questo livello di analisi rischierebbe di far
pensare che la rimozione o la punizione del responsabile possa evitare il ripetersi dell’evento. In realtà è molto
probabile che individui diversi o lo stesso individuo a distanza di tempo, se posto nelle medesime condizioni,
riproporrebbe lo stesso tipo di errore.
3. Difese; un ulteriore fattore da considerare sono le barriere che un’organizzazione può mettere in atto per
impedire il verificarsi degli incidenti. Tali sistemi di difesa possono essere costituiti da allarmi, strumenti
tecnologici, dispositivi di protezione (barriere di tipo “hard”) oppure procedure, protocolli, ecc. (barriere di tipo
“soft”). Anche questi sistemi di difesa possono avere delle lacune e non essere sufficienti per fermare la “traiettoria
delle opportunità” dell’incidente.
Questo fenomeno è ben illustrato dal modello “swiss-cheese” (formaggio svizzero ).

2.   Modello swiss-cheese
Questo modello descrive le organizzazioni come una serie di fette di formaggio svizzero che scivolano l’una
sull’altra mediante continui moti browniani. I buchi nelle fette di formaggio sono costituiti dalle falle nelle barriere
difensive. Lo spostamento delle fette può determinare il casuale allineamento dei buchi. Qualora tutti buchi si
allineassero la “traiettoria delle opportunità” dell’incidente potrebbe compiersi.

Per classificare gli errori occorre fare una definizione dei livelli di prestazione, essi posso essere così suddivisi:
- Skill based è il livello più basso, e si basa sull'interazione periferica: percezione ed azione;
- Rule based in questo livello applichiamo delle regole acquisite, che sono corrette per un determinato contesto;
- Knowledge based questo livello entra in gioco quando non è possibile applicare una regola prestabilita,
generalmente questo avviene quando il contesto è nuovo o dinamico.
I tipi di errore possono essere così classificati:
- Slips sono errori di esecuzione di una azione corretta;
- Lapses sono errori provocati da un fallimento della memoria;
- Mistakes sono gli errori dovuti ad una azione non appropriata, anche se potenzialmente corretta
- Violazioni sono errori che sottendono ad azioni eseguite anche se formalmente ciò è impedito da un
regolamento, una norma, una direttiva, ecc..
Quindi incrociando i livelli di prestazione con i tipi di errore si ottiene:
Livelli di prestazione Tipi di errore
Skill based -------------> Slips e Lapses
Rule based ------------> Mistakes
Knowledge based ----> Mistakes

Per riportare il discorso su un binario pratico, il motociclista medio basa molto la sua azione sullo Skill Based in quanto reputa fondamentale l'azione pratica, lo smanettare e fare km.
Purtroppo il processo corretto sarebbe quello che va dal Knowldge allo Skill e non viceversa.
E questo processo non è affatto facile.
 
9870333
9870333 Inviato: 16 Mag 2010 9:32
 

icon_arrow.gif Stefano quando programmerai un meeting per mettere nero su bianco il discorso sul primo soccorso, se riesci a trovare una location non molto lontana dal Lazio, verrei anche io con qualche interessato icon_wink.gif

icon_arrow.gif Ezio, tutto esatto ma come ho provato a risponderti ieri siamo lontani da poter applicare certi discorsi.. qui ancora cè bisogno di spiegare il perchè serve un giubbotto tecnico con le protezioni, un casco integrale, pantaloni tecnci con protezioni, paraschiena e guanti per andare in moto... dobbiamo renderci conto che si deve partire dall'A.B.C. del Motociclista..
 
9870600
9870600 Inviato: 16 Mag 2010 10:33
 

SHORE , concordo con te .... ma guarda che quello che tu dici è in sintonia con quanto diciamo circa il soggetto motociclista..... che non è l'obbiettivo, ma è , necessariamente, il soggetto attivo (e non passivo), lo strumento, per arrivare all'obbiettivo.........

esempio :

l'obbiettivo prefissato ( o il mezzo per) non è un colpo di stato che ci permetta domani di emanare una legge obbligante immediatamente la sostituzione dei G.R. ...... l'obiettivo potrebbe essere invece come rendere sicura una passeggiata (con la moto) nella giungla esistente ( strade, GR, pedoni, automobilisti, etc...)
E' chiaro che per far questo devi partire dal soggetto interessato (il motociclista) che deve acquisire piena coscienza ( info / formazione e prevenzione) e far sì che diventi poi il portatore sano del Moto Pensare........

Credimi....ci sono parecchi progettisti che vanno in moto....e quando devono progettare una semplice palazzina uffici con annessi parcheggi non "pensano" ai parcheggi per le moto.......

Pensa a quanti progettisti delle aree di servizio che sono anche motociclisti, per anni non hanno pensato ai parcheggi delle moto.


Pensa a quante strutture hanno il guardaroba per appendere tutto, pellicce comprese, ma non hanno scaffali con riquadri 40x40 per i caschi...... e gli esempi potrebbero essere infiniti.


Credo che comunque bisogna partire da quello che si ha per poter pensare a quello che si vorrebbe.... e noi , credo, abbiamo solo questo, la possibilità di cominciare a fare il "poco" per poter arrivare , in qualche modo a quello che vorremmo, il motopensiero.......

Come diceva un antico saggio....bisogna portaccèla la ggente !!!!

saludos amigos , ho esaurito il domenicale pensiero......
 
9883970
9883970 Inviato: 18 Mag 2010 17:08
 
 
9890100
9890100 Inviato: 19 Mag 2010 17:07
 

ciao a tutti,dalla mia poca esperienza di 35 anni di moto,quasi tutte SS,a parte la prima,un bel Ducati Scrambler 450,posso dire che valgono di più 8 ore in pista di guida sicura seguiti passo passo da istruttori,che 20 anni di moto fai da te.tutti dopo tanti anni pensiamo di essere esperti e sicuri,ma non è così,dopo che ti hanno fatto vedere gli errori di guida,di impostazione e tutto quello che viene dietro come gomme,assetti(soli o in 2),approcci alle curve e frenate anche al limite,ti rendi conto di non conoscere per niente "la moto" o almeno ne hai solo una vaga idea.anch'io ho sempre smanettato da ventenne,ma poi ripensandoci mi dicevo,azz. là sono arrivato lungo,di quà un po largo,quì troppo stretto e ho dovuto raddrizzare un attimo il tutto per una guida farfugliata,ma dopo un bel corso di guida sicura ho capito che non ero io a portare la moto ma era lei a portare a me.adesso quando insieme a noi si aggiungono nuovi centauri,capisci e vedi tutti gli errori che facevamo prima della "cura", e in più ti chiedono come facciamo ad andare così fluidi senza affaticarci e in totale sicurezza.io comunque sarei anche propenso a obbligare tutti gli automobilisti appena patentati a fare un bel corso di guida sicura anche loro. doppio_lamp.gif
 
9890244
9890244 Inviato: 19 Mag 2010 17:25
 

Fausto se hai letto i miei interventi precedenti avrai sicuramente letto che nessuno si vuole sostituire a un corso di guida sicuro, sia che questo si svolga in pista o su strada, ma qualche suggerimento/consiglio da parte di chi ha maggiore esperienza verso chi ne ha meno sicuramente non farà male.. anzi Con la moto non si finisce mai di imparare e se posso rendermi utile verso i neofiti Motociclisti che hanno voglia di qualche consiglio in più lo faccio volentieri.. vedo troppo spesso neofiti Motociclisti che "faticano" per stare in sella e pochi consigli giusti non possono che far bene.. poi resta indiscutibile che un bel corso di guida sicuro resta il primo consiglio da dare.. ma il neofita Motociclista spesso non sa neanche dell'esistenza di questi corsi
 
9892097
9892097 Inviato: 19 Mag 2010 21:05
 

Cento40 ha scritto:
Fausto se hai letto i miei interventi precedenti avrai sicuramente letto che nessuno si vuole sostituire a un corso di guida sicuro, sia che questo si svolga in pista o su strada, ma qualche suggerimento/consiglio da parte di chi ha maggiore esperienza verso chi ne ha meno sicuramente non farà male.. anzi Con la moto non si finisce mai di imparare e se posso rendermi utile verso i neofiti Motociclisti che hanno voglia di qualche consiglio in più lo faccio volentieri.. vedo troppo spesso neofiti Motociclisti che "faticano" per stare in sella e pochi consigli giusti non possono che far bene.. poi resta indiscutibile che un bel corso di guida sicuro resta il primo consiglio da dare.. ma il neofita Motociclista spesso non sa neanche dell'esistenza di questi corsi


chiedo umilmente scusa se mi sono spiegato male,non intendevo assolutamente mettere in dubbio il tuo operato,anzi tolgo tanto di cappello,è giusto e doveroso dare dei consigli a chi è alle prime armi e non. 0510_inchino.gif
 
9892877
9892877 Inviato: 19 Mag 2010 22:33
 

Fausto l'importante è intenderci anche su punti di vista differenti può nascere un sano confronto e buone idee.. non devi scusarti di nulla icon_wink.gif
 
9905390
9905390 Inviato: 22 Mag 2010 1:20
 

Ho fatto una ricerca dei migliori articoli/libri che ognuno di noi che si vuole impegnare in questo progetto dovrebbe leggere più volte, per assimilare al meglio i consigli, i suggerimenti e la tecnica che viene proposta:

Cento40 ha scritto:
Segnalo questo articolo extra tinga ma molto utile e bello da leggere, invito tutti a stamparlo e a leggerlo attentamente, è davvero ricco di utili consigli icon_wink.gif

Il Principe Brutto

Ride Safe, suggerimenti per una guida sicura

icon_arrow.gif Link a pagina di Digilander.libero.it
eusa_doh.gif

frozenfrog ha scritto:
Sempre da Il Principe Brutto mi permetto di segnalare anche questa guida (molto, molto importante, da leggere assolutamente).

icon_arrow.gif Braking point (Frenare meglio si può)

E' un argomento troppo spesso trascurato.


Cento40 ha scritto:
Mi è stato segnalato un'altro libro che tratta la sicurezza stradale pro-motociclisti, sono 190 pag. che meritano di essere lette..

icon_arrow.gif Link a pagina di Visionzero.org
 
9990408
9990408 Inviato: 6 Giu 2010 21:09
 

... ma adesso che si fa? ... icon_wink.gif
 
9990450
9990450 Inviato: 6 Giu 2010 21:16
 

Si fa la conta tra gli uomini di buona volontà e ci mettiamo al lavoro icon_wink.gif
 
9990975
9990975 Inviato: 6 Giu 2010 22:38
 

Topic molto interessante.

Innanzitutto una richiesta: spero che l'abbiate finita di investire gatti... eccheccazz... icon_evil.gif icon_twisted.gif

Decalogo: sicuramente, per la maggior parte del tempo mi sento insicuro e questo mi porta a volare molto ma molto basso.

Esempio: se devo affrontare una curva che non conosco e senza punti di riferimento, semplicemente rallento, al massimo la squadro anche perché in Sardegna, dietro una curva cieca, può esserci tranquillamente un cinghiale che è un po' più tosto da arrotare di un gattino.

Io preferisco girare da solo perché mi rendo conto di essere abbastanza inadeguato come motociclista e perché ritengo che molti giri in gruppo siano un reale moltiplicatore di pericoli però mi rendo conto che la valutazione sul fatto che un buon corso di guida possa dare frutti migliori di un'esperienza autarchica ventennale è assolutamente corretta quindi, se il Tinga deciderà di darsi un'organizzazione per venire incontro ai motociclisti neofiti o desiderosi di migliorare il proprio modo di guidare, beh, parteciperò di sicuro.

Come al solito, Mauri, cogli nel segno... 0510_saluto.gif 0510_abbraccio.gif doppio_lamp_naked.gif
 
9991001
9991001 Inviato: 6 Giu 2010 22:43
 

Iskander66 ha scritto:

Innanzitutto una richiesta: spero che l'abbiate finita di investire gatti... eccheccazz... icon_evil.gif icon_twisted.gif


E mica ci andiamo a caccia.. icon_mrgreen.gif anche perchè spesso la peggio è la nostra.. purtroppo noi Motociclisti non abbiamo 7 vite come i gatti.. magari! icon_rolleyes.gif
 
10057068
10057068 Inviato: 17 Giu 2010 15:23
 

lupogrigio258 ha scritto:
SHORE , concordo con te .... ma guarda che quello che tu dici è in sintonia con quanto diciamo circa il soggetto motociclista..... che non è l'obbiettivo, ma è , necessariamente, il soggetto attivo (e non passivo), lo strumento, per arrivare all'obbiettivo.........

Come diceva un antico saggio....bisogna portaccèla la ggente !!!!


Su i metodi su come "portare" la gente ci sarebbe da scrivere una enciclopedia....
Di sicuro non la porti continuando a predicarsi addosso...

Sono riusciti a "portare" circa 1700...MILLESETTECENTO... moto sul circuito di Monza solo per battere un record.... La Federazione Motociclisti Francesi Arrabbiati ha bloccato diverse città con manifestazioni pacifiche di massa per quale scopo?....l'abbattimento dei pedaggi...

Devi dare una meta e mentre si va si curano i modi per arrivarci in modo sicuro. Devi prima fare massa critica per creare la reazione a catena interna che produca sensibilizzazione al problema sicurezza....

Segnalo questa iniziativa, per me simpatica.

Occhioallamoto.it
 
10057843
10057843 Inviato: 17 Giu 2010 17:32
 

Shore perdonami.. ma il neofita Motociclista di pedaggi.. guard rail.. sicurezza attiva/passiva.. ecc ecc.. non sa neanche da che parte sta.. non ti sembra una buona meta iniziare con dei suggerimenti e consigli sul come iniziare ad andare in moto?

Dai un'occhiata qua e proprio quello che intendo dire..
icon_arrow.gif Messaggio #10047168

Bisogna partire dall'ABC dell moto
 
10058153
10058153 Inviato: 17 Giu 2010 18:16
 

Cento40 ha scritto:
Invito tutti gli interessati ad intervenire nel Topic esponendo il loro pensiero, in modo da dare vita a un confronto quanto più omogeneo, con la viva speranza di concretizzare quanto prima le idee e le proposte più interessanti.


...riportavo il mio pensiero.

Il decalogo del perfetto motociclista lo si trova smanettando su goggle. Dopo mezz'ora..tutto finito.

Un movimento motoclicistico che salvaguardi il motociclista a 360 gradi....beh serve altro.
Sempre un mio personale pensiero. 0509_up.gif
 
10058373
10058373 Inviato: 17 Giu 2010 18:43
 

Pensiero personale espresso.. del resto la discussione è pubblica a ognuno esprime un proprio pensiero personale icon_wink.gif
 
10058403
10058403 Inviato: 17 Giu 2010 18:46
 

L'unica cosa che potrebbe salvaguardare realmente il motociclista sarebbe ficcargli in testa a mazzate che per andare in moto bisogna essere prudenti, che se si fa una cazzata la si paga in prima persona e non c'è una bella gabbia ad assorbimento differenziato come in macchina a salvarci la pelle e che il miglior abbigliamento tecnico può solo ridurre i danni ma non salvaguardarci quando cadiamo.
Secondo me non si riflette abbastanza, tra coloro che non hanno ancora baciato l'asfalto, che una caduta, anche a bassissima velocità comporta delle conseguenze: nella maggior parte trascurabili e riassorbibii in breve tempo ma non sempre è così.
Ho ben presente un amico cui è esplosa la spalla, andava a 40 Kmh su una 883 e un'auto gli ha tagliato la strada; aveva il giubbotto tecnico ma quando la sfiga ti prende di mira non c'è niente da fare. Vogliamo parlare del percorso dolorosissimo per ritornare più o meno a posto: operazioni per ricostruire la spalla, sedute in camera iperbarica perché c'era il rischio di cancrena, fisioterapia, etc.
Ripeto, 40 Kmh!

Non voglio dire che bisogna andare pianissimo ma che se un incidente in cui si è del tutto incolpevoli, a bassa velocità, può provocare simili danni, questo dovrebbe far riflettere sull'opportunità di essere molto prudenti.

0510_saluto.gif doppio_lamp_naked.gif
 
10116747
10116747 Inviato: 27 Giu 2010 8:25
 

Citazione:
Ho ben presente un amico cui è esplosa la spalla, andava a 40 Kmh su una 883 e un'auto gli ha tagliato la strada


Il nostro corpo, il nostro fisico può per sua natura resistere a urti di 10/15 km/h, un'esempio un buon atleta allenato può in corsa arrivare a questa velocità... oltre a questa velocità il nostro corpo subsce inevitabilemente dei danni più o meno gravi, anche a veocità non supersoniche come l'esempio riportato da Alex e al quale mi collego..

Non so se una semplice informazione come questa molti Motociclisti la sanno.. e intendo proprio dire di sperla.. perchè è scontato che più veloce vai e se cadi rischi di farti seriamente male.. ma questo per quanto scontato posssa essere ancora non è ben chiaro in molte teste.

Anche divulgare queste banali informazioni può essere utile e può far riflettere
 
12891328
12891328 Inviato: 13 Gen 2012 22:26
 

ciao maurizio60 complimenti per l'articolo perchè è veramente ben fatto e senza ombra di dubbio interessantissimo per chiunque :novellini e esperti , infatti , tutti ,e sottolineo tutti ,potranno attingere a piene mani innumerevoli consigli teorici e pratici per la propia e altrui sicurezza ; e questo fatto ti nobilita ancor piu' l'animo poichè anche tu hai contribuito a salvare una vita ,la vita anche di un solo individuo che è sacra ,per lui,per noi e per tutti. non soltanto in moto ma, vale per ogni tipo di macchina che ci accingiamo a guidare .
in aeronautica sia civile che militare è la prima regola ancor prima di iniziare a volare ;violare le LEGGI sulla sicurezza è pesantemente punito ( e io l'hò appreso sulle mia pelle !!).
personalmente ,di tutto ciò che concerne la sicurezza,ne hò uno schedario personale pieno ,quando occorre, non devo far altro che aprire una scheda e leggere con grande attenzione...e non è importante la data o l'esempio ma, il suo significato !
e lo stesso dicasi per tutte le macchine meccaniche con ruote o con le ali e anche per tutti coloro che hanno contribuito in maniera piu o meno positiva a plasmare il mio "IO".
posso dire con certezza che tutto ha contibuito a formare la mia essenza che altro non è che un amalgama di innumerevoli e circostanziati esempi da seguire e da far seguire a mia volta : infatti io sono solo essenza del mio tempo .
ma basta parlare di me poichè non è giusto :questo è il tuo spazio
bravissimo e complimenti ancora
una solidale stretta di mano e naturalmente:un doppio doppio_lamp.gif
(ci vorrebbero molte piu' persone così come te per insegnare a molti che la moto non è soltanto un bel giocattolo per sfrecciare felici e non fare la fila )
 
12891375
12891375 Inviato: 13 Gen 2012 22:37
 

fvcr56 grazie 0509_up.gif

Un solo appunto... questo non è il mio spazio, ma il nostro spazio icon_wink.gif dove confrontarsi e condividere esperienze, consigli e quant'altro possa essere utile alla causa della nostra sicurezza... come giustamente ricordi tu, non bisogna mai abbassare la guardia 0509_up.gif
 
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