viandanteerrante ha scritto:
Secondo me sei tu quello che parla per sentito dire.
Io quando affermo una cosa è perchè ho potuto vederla e testarla personalmente.
Ho 27 anni per tua informazione e sono un informatico.
Da qui si dovebbe presupporre che io abbia la propensione al progresso e all'innovazione. E' stato così per tanto tempo, o per lo meno lo è stato sul settore tecnologico. Da tempo mi sono però accordo di alcune manovre dall'alto, che a me non sono sfuggite. Sul fattore sicurezza ad esempio si sono fatti dei passi indietro sulla tecnologia per il mercato consumer e te ne potrai accorgere andando a vedere come sono costruite le televisioni da 10000 €. Ieri ho visto una Sony da circa 70 pollici e ho potuto scoprire delle scelte di progettazione che anche il medio degli italiani dovrebbe capire che si tratta di pura manipolazione e la Sony è giapponese, quindi non risparmio nessuno. Oggi il giappone è un manovrafili almeno come l'Italia.
Ritornando sul discorso delle Motociclette:
Tu parli di bare su ruote, riferendoti alle Motociclette giapponesi degli anni 80 e anni 90.
Ebbene non è così. Le Motociclette di cui parli tu sono di fine anni 60 e anni 70. La famosa "bara volante" era la Kawasaki Mark II/III, con il suo potente 3 cilindri a 2 tempi che ancora oggi davebbe filo da torcere ad una CBR 600 RR, ma che aveva di fatti una ciclistica pessima, con freni da Motocicletta 125 e forcella e ammortizzatori anche peggio di una 125. Lo stesso discroso io lo appricherei alla Honda CB 750 Four, che seppur rivoluzionaria per l'epoca, che di fatti è la progenitrice di tutte le Motociclette moderne, ed essendo anche la prima Motocicletta di serie con i freni a disco, era scarsa di freni, e anche come forcella. Nella fine degli anni 70 e inizio anni 80 il Giappone produceva Motocicilette come le Honda CB Bialbero e CBX, che erano motociclette con telai robusti, 3 freni a disco di generose dimensioni, ammorizzatori posteriori molto validi, motori eterni e prestanti e finiture allo stato dell'arte e come unico difetto c'era una forcella non troppo robusta, ma comunque prevedibile e non limitante e infatti tutt'oggi Motociclette come le CB bialbero e CBX non tolgono alcun limite al divertimento e le puoi guidare come guideresti una moderna Naked. A metà anni 80 poi c'erano già Motociclette come le Honda VF e Kawasaki GPZ 900 R, che con recordi di quasi 300 kmh avevano ciclistiche all'avanguardia, ancora oggi molto valide. Se poi addirittura vogliamo metterci l'inizio anni 90, Motociclette come la Honda NR 750 avevano forcelle rovesciate da 45 mm, forcellone monobraccio in magnesio, cerchi in magnesio forgiati, e componentistiche in fibra di carbonio, ergal, bielle in titanio e airbox estremi. Quindi non dire che negli 80 e anni 90 c'erano le bare su ruote. Le bare su ruote erano quelle degli anni 60 e anni 70, prima del 1978 però. Io quelle Motociclette le conosco bene singolarmente. Oggigiorno ciclisticamente le Motociclette sono solo progredite, questo è vero, in tutte le tipologia, dove anche le Custom Cruiser 10 anni fa hanno inziato a montare forcelle a steli rovesciati e monoammortizzatori, ma da qui a dire che negli anni 80 e anni 90 i giapponesi facevano bare su ruote ce ne vuole. Io sono sempre stato un appassionato della tecnologia, ma spesso bisogna riconoscere di aver fatto dei passi indietro. Sul fattore elettronica, essa ti può salvare la vita su lle Motociclette solo se si riesce a costruire un buon sistema ABS che non vada a peggiorare troppo la frenata. E comunque BMW montava un ABS piuttosto efficacie sulle sue Motociclette già negli anni 80. Sistemi come l'immobilizer hanno fatto solo danni e fatto rimanere molti motociclisti per strada, ma quello è un antifurto e sistemi come la gestione delle potenza solo utili solo per Motociclette con prestazioni da pista e io di fatti sono un mototurista e non un ginocchio a terra, quindi io valuto e giudico le Motociclette dalla qualità costruttiva prima di tutto, che poi è sempre strettamente correlata alla sicurezza, perchè chi spende sulla qualità, specie nel settore motociclistico, di certo non trascura la sicurezza e anche guidando Motociclette di oltre 30 anni fa, la sicurezza la si può trovare.
Riguardo alle Ducati, il problema potrebbe non essere degli ingegnieri non capaci, che anzi potrebbe averne e come, ma il problema solitamente proviene dall'alto. Se qualcuno decide che una cosa deve avere un determinato margine di profitto, per forza di cose si deve tagliare qualche spesa. L'altro giorno osservavo una Ducati Sport degli a anni 90 circa e cavolo, secondo me mio cugino che lo hanno bocciato tre volte, la costruiva meglio. Magari sulle Super Sport come la 916 sicuramente si saranno affidati al reparto corse o ad altro, ma sulle Motociclette normali c'è davvero da rabbrividire e comunque la stessa 999R l'ho trovata molto ma molto meno curata delle CBR degli anni 90 e comunque inferiore alla MV Agusta F4 del 2005, che comunque non doveva essere troppo diversa dalla 999R. Parlo sempre di rifiniture, non ciclistica! Ci mancherebbe che la 999R abbia una ciclistica scadente! Stiamo parlando di una Motocicletta da corsa con le targhe praticamente!
Che tu sia informatico si percepisce non tanto dalla propensione all'evoluzione ma dalla mente quadrata e poco propensa a capire quello che ti viene detto.
Guarda che 3/4, ma anche 9/10 dei discorsi che fai sono OT e non interessano a nessuno in questo topic e sinceramente neanche a me dal momento che non siamo su jappoforum.
Poi hai portato come esempio NR750 che di fatto era un prototipo immatricolato venduta alla "modica" cifra di 100 milioni di Lire e prodotto in circa 350 esemplari. E' come se io portassi come esempio la Desmosedici che Ducati vendeva a 60.000 euro nel 2007.
Basta che metti a fianco una 916 e una qualsiasi CBR di quegli anni per capire cosa è Ducati.
Non ho ancora capito a cosa ti riferisci quando parli di finiture scadenti della 999R. Parli del telaietto, i cerchi e le parti del motore in magnesio? Delle forcelle Ohlins oppure delle carene in carbonio?
Ti rendi conto che definisci la MV F4 "non troppo diversa" dalla 999? Sono due moto completamente differenti per design e motore. Una è un 4 cilindri in linea, l'altra un bicilindrico a L.
Potresti anche definire il concetto di "motociclette normali" quando parli di Ducati? A quali modelli ti riferisci? Monster? SS? Multistrada? Diavel? Hypermotard? Scrambler? Se magari ti spieghi possiamo fare discorsi costruttivi altrimenti la tua è solo fuffa.
Poi, non si parlava di affidabilità? E' l'unico argomento di cui non parli. Visto che sei un esperto ingegnere spiegami perchè le Ducati non sono moto affidabili.