uzzolina695 ha scritto:
Mimex, sono le 05.30 tra mezz'ora finirò il mio lunghissimo turno di notte ma ho voglia di risponderti riportando la mia esperienza
Premetto che in linea di massima sono d'accordo con te e provo ad articolare le motivazioni.
Sono donna e motociclista (nella MIA definizione del termine) come tale sono particolarmente critica nei confronti di una parte di donne aspiranti motocicliste. L'avere una moto è spesso vissuto (anche inconsciamente) come un modo per mettersi in mostra, sembrare più f***e-interessanti-migliori di altre (e lo dimostrano frasi come "ahhh gli faccio vedere chi sono prendo subito la A3" e simili), è superfluo aggiungere che trovo questi comportamenti patetici e decisamente infantili, così come trovo infantile la persona (uomo o donna non cambia) che non ha MAI guidato un mezzo a due ruote e come prima moto si compra moto > 100 cv.
Ho preso la patente a 21 anni, prima mai avuto uno scooter o altro mezzo motorizzato a due ruote. Ho deciso di passare attraverso la A2 perchè sono convinta che il primo approccio con una moto da 100 kg e 34 cv sia decisamente più dolce dell'approccio con un Transalp (l'istruttore mi ha raccontato di vari "ramboni" neofiti uomini che pensavano di spaccare il mondo e invece alla prima guida si abbattevano come alberi) non soltanto per una questione di prestanza fisica (è indubbio che un uomo medio sia più forte fisicamente di una donna media e quindi abbia più facilità a gestire il peso) ma anche per una questione di scarsa confidenza con il mezzo (spostare una moto pesante senza tenerla sul cavalletto richiede un pò di malizia che un neofita non ha ad esempio).
Per quanto riguarda il tuo approccio alla "definizione" di motociclista sono un pò scettica. Prima dei 21 annii ho sempre dimostrato curiosità per il mondo motociclistico ma mai avrei pensato di ritrovarmi con una Ducati 848 (la mia seconda moto) in garage. Un giorno sono salita da passeggera su una moto e la sensazione che ho provato è stata bellissima: mi sentivo felice, rilassata, viva. Era un benessere totale, cercavo in ogni occasione di tornare sulla moto per provare le stesse sensazioni. E ho deciso che dovevo passare a guidare la moto. Ho comprato (di tasca mia) un Monster 695 depo con il quale ho macinato km su km, ogni volta a cercare di perfezionarmi di migliorare ingresso e uscita di curva, le manovre da fermo e in caso di emergenza poi la pista e le sue emozioni. E infine il passaggio alla moto che volevo.
Ho cercato di colmare le lacune meccaniche leggendo un pò di cose, ma lungi da me l'idea di mettermi a smontare la moto (be mi smonto carenatura fari stop cavalletto ma finisce lì) non avrei nemmeno l'attrezzatura per farlo.Non per questo mi reputo una guidatrice/proprietaria: mi sento motociclista. Anche se di un'etichetta me ne faccio poco
P.S. D'accordissimo sui commenti legati al buonismo inutile dilagante in sezione donne