andrea72 ha scritto:
In merito alla campagna della rivista Motociclismo sull'uso obbligatorio per legge del paraschiena, ho scritto al direttore della rivista dicendo la mia:
Buongiorno direttore,
ho 37 anni, vado in moto da quando ne avevo 15, ho imparato a leggere su "Motociclismo", non possiedo una automobile, e uso la moto 365 giorni l'anno in ogni condizione climatica: credo di potermi definire, quindi, un motociclista.
L'ultima battaglia della vostra/nostra rivista, però, non l'appoggio: il paraschiena obbligatorio per legge lo considero un errore.
Prendiamo il mio caso, che poi è quello di molti motociclisti. Ogni mattina sembro un crociato che va a liberare Gerusalemme: casco, giacca con protezioni ovunque, guanti con protezioni, zaino con PC sulle spalle e, quando piove, ogni sorta di accessorio antipioggia, copriscarpe comprese. Dove metterei il paraschiena? Sotto lo zaino del PC?
Credo che occorra sensibilizzare all'uso del paraschiena senza renderlo obbligatorio, soprattutto quando si va semplicemente a passeggiare la domenica con la moto e quindi non si ha un computer sulla schiena che già da solo, funge da protezione in caso di caduta.
Penso di avere la maturità di decidere da solo come e quando indossare quella o quell'altra protezione, senza leggi che me lo impongano.
Se continuiamo su questa strada, per vestirci occorreranno 30 minuti prima di uscire di casa e quando avremo finito, assomiglieremo ad un palombaro in procinto di perlustrare qualche canyon oceanico, e questo in barba all'agilità delle due ruote e alla riduzione dei tempi di percorrenza. Odio le 4 ruote, ma alla fine, tra obblighi e divieti, mi passerà la voglia di andare in moto.
Piuttosto, penso sia utile educare i giovani motociclisti ad un uso più maturo della moto,
magari evitando titoli come "Quasi una moto GP!" corredati da foto di impennate, titoli e articoli che ammiccano agli smanettoni ed incitano ad un uso pistaiolo di una moto che per il 99% sarà usata su una normale strada trafficata.
Cordiali saluti
AP
Caspita, l'avete ben messo in croce il povero Andrea...
Non attacchiamoci alla singola parola, sull'efficacia o meno del portatile come paraschiena che col costo di certi portatili io preferirei cadere di faccia... e lasciamo anche perdere le affermazioni di cattivo gusto per cui bisogna imporre certe protezioni per pagare meno tasse; le protezioni si impongono per preservare la salute, punto e basta!
Il punto cruciale che si può evincere dal topic introdotto da Andrea è che non possiamo continuare a sfornare protezioni e a renderle obbligatorie perché sennò fra poco dovremo uscire veramente con l'armatura, tipo Iron Man o, peggio, come Bibendum (l'omino Michelin).
La moto è intrinsecamente pericolosa, anche da ferma e la capacità di ammazzarsi dell'essere umano travalica qualunque protezione.
Proprio stamattina ho letto il topic in memoria di Enrico, un ragazzo che nel 2006 è morto. Era in pista a Lombardore, aveva tutte le protezioni, stava facendo una curva a meno di 40 Kmh, la moto l'ha disarcionato, è caduto di testa e si è spezzato il collo.
Lombardore, Muore a 40km/h
Come la mettiamo?
Era nelle condizioni ideali per andare in moto ed è morto.
Guardate che se continuiamo così, prima o poi qualche buontempone al parlamento vieterà l'utilizzo dei mezzi a due ruote, biciclette comprese...
Ci sarà sempre qualcuno più prudente del re quindi dopo il paraschiena verrà la fascia lombare, gli stivaletti da motociclista, i pantaloni da motociclista, i guanti con i paranocche, il sottocasco, un giorno sarà il turno della tuta di pelle (sponsorizzata o meno)... Io mi immagino la gente nella mia zona che d'estate va al mare col paraschiena sulla maglietta, fuori 38° all'ombra e di ombra a Cagliari manco a parlarne.
Insomma, cerchiamo di mantenere la calma e cerchiamo di goderci in santa pace la motocicletta senza inutili isterie.
Senza offesa per alcuno, vi saluto
Ps. Casco, giubbotto tecnico con le protezioni, guanti, prudenza e buon senso. Queste sono le mie protezioni obbligatorie e queste uso.