Werner ha scritto:
allora,se non mi credete andate a filottrano,provincia di ancona,il proprietario della fabbrica[pakistano] vi offrirà un tè a casa di una famiglia italiana[che chiama mamma e papà],vi farà vedere la fabbrichetta,il deposito,vi farà provare le tute eccetera
non ho detto che una protezione di plastica è uguale all'altra,assolutamente,ma essendo lo stampaggio della plastica una procedura TOTALMENTE automatizzata,può essere fatta,con le stesse macchine,sia in italia che in ndokazzistan.Se poi in cina usano materiali velenosi,non è da imputare al fatto che sia fatto in cina,ma alla carenza di controllo degli italiani che acquistano dalla cina
Lascia stare l' argomento dello stampaggio per favore, ne ho 4 di macchine per stampaggio e NON è assolutamente come dici tu, magari lo fosse. La procedura NON è automatizzata e la difficoltà a base di tutto è la ripetitibilità del pezzo stampato nell' arco di 8/12/16 ore, serve sempre l' apporto dell' uomo in special modo sugli espansi.
Sai quanto è il dazio doganale da italia verso pakistan? 25% e puoi domandarglielo pure al pakistano.Perciò è' impossibile che usino plastica o compound proveniente dall' europa.
Nel mio comune non rilasciavano più licenze per vendita al pubblico, però è consentita la vendita al pubblico se uno è iscritto agli artigiani e dimostra di poter produrre tutto il capo o in parte nel proprio laboratorio. Quelle tute son certo che arrivano in italia complete o come semilavorati dal pakistan, ma dire che son fatte in italia è una eresia e il confronto con altre tute prodotte da artigiani italiani (Vircos, Gimoto, Rewin, Record, Texsport, Speed,ecc...) è denigratorio nei confronti di queste che il made in italy lo fanno dall' inizio alla fine