ando una rapida spiegazione sul perchè si utilizzi la frizione nel cambiare le marcie, viene da se la tecnica tramite la quale poter "cambiare a crudo"
Partendo dal presupposto che la quasi totalità dei cambi motociclistici sia di tipo "a rapporti sempre in presa", cioè all'interno del cambio tutti i rapporti sono costantemente in movimento, viene da se capire, ad esempio, perchè quando si cambia di marcia si sente un "tlack" o un "tlock", e perchè sia necessario l'uso della frizione: per poter cambiare di marcia è necessario che il sistema motore-cambio-ruota non sia in trazione, e cioè che non vi sia applicato una forza che impedisca l'azione del selettore di marcia (quello che si azione tramite il piede...). Il sistema più ovvio e semplice consiste nell'uso appunto della frizione, che "stacca" il movimento, e quindi la forza, impresso dal motore dal sistema cambio-trazione, permettendo così la cambiata....
Se però si riuscisse a trovare il momento in cui motore e cambio si trovino entrambi in una fase "morta" (non in accelerazione perchè il motore trasmette moto, non in staccata perchè in questo caso è il cambio a trascinare il motore->freno motore...), allora cambiare senza frizione diventerebbe un gioco da ragazzi, senza compromettere poi l'affidabilità e la durata dell'apparecchio meccanico.
L'istante magico a cui mi sto riferendo s'incontra, solitamente, mentre, dopo una fase di accelerazione, si lascia di colpo il comando gas: in quel momento il motore non è più in trazione ed inoltre la velocità raggiunta dal mezzo garantisce un'inerzia sufficiente affinche neppure la moto stessa trascini il motore-> è quel momento, quell'istante in cui ci si trova in una fase di stallo: non si accelera e non si rallenta.
Si può paragonare il tutto al moto dei gravi in salita e in discesa: le lanciaste un oggetto verso l'alto, mettiamo una penna, pian piano il corpo decelerebbe, fino ad un punto in cui si ferma; dopo un'attimo questo ricomincia il suo moto verso il basso...Bene, il momento di cambiata è paragonabile al punto di altezza massima raggiunta: non si accelera, non si decelera, si è sul limite dei due moti
Queste le mie teorie, (non le o mia provate in laboratorio
) che ne pensate?
Spero di esservi stato utile!