L'articolo nasce da alcune discussioni del forum,
una
dedicata all'utilizzo della prima marcia e un'altra
relativa a cambiata e scalata, nelle quali gli utenti hanno evidenziato
alcuni problemi, soprattutto relativi alla fase di scalata. In
particolare, si chiede quando usare la prima marcia, si parla di rumorosità del
cambio, del fatto che sia frequente "grattare" o "sfollare" quando si inserisce la prima
marcia, della tecnica corretta per scalare più di una marcia alla volta e del
rilascio della frizione in entrata in curva. Vediamo di discuterli in modo
organico.
La tecnica base della cambiata
Anche se quasi tutti lo sapranno già, per cambiare marcia è necessario:
- Rilasciare l'acceleratore e contemporaneamente:
- tirare la frizione
- selezionare la marcia desiderata
- rilasciare gradualmente la frizione e dare gas (nel caso in cui stiamo
scalando potremmo non avere la necessità di dare gas per utilizzare il freno
motore per decelerare).
La rumorosità durante le cambiate
Molti utenti hanno evidenziato il problema dell'elevata rumorosità del cambio,
che interviene soprattutto nelle marce basse, cioè per esempio passando dalla
prima alla seconda o viceversa. Una premessa consiste nel dire che ci sono
alcuni modelli o marche di moto il cui cambio è per natura più rumoroso di
un'altra marca o modello, quindi nel caso in cui avessimo cambiato moto questo
potrebbe rientrare nella norma senza che ciò possa pregiudicare la salute del
nostro cambio.
Alcune norme d'uso che riducono la rumorosità della cambiata sono elencate in
seguito:
- Tirare a fondo la frizione: per abitudine o per una errata
regolazione della leva, potremmo non fare staccare a sufficienza la frizione e
ciò causerebbe una rumorosità degli ingranaggi in quanto non si trovano liberi
durante l'innesto (in questo
articolo possiamo trovare ulteriori informazioni sul cambio);
- Cambiare velocemente: effettuare la manovra con decisione contribuisce anch'esso a ridurre la rumorosità.
La scalata in prima marcia nella staccata
Un altro frequente problema consiste nelle "grattate" o "sfollate" e nella
difficoltà ad innestare la prima marcia durante le staccate più decise, quando
ad esempio entriamo in curva nella guida sportiva.
Alcuni utenti hanno giustamente sollevato il dubbio se sia effettivamente
necessario scalare fino alla prima marcia, anche in una curva lenta. La cosa è
da valutare: infatti, di norma potremmo effettivamente essere più veloci se
percorriamo tutta la curva in seconda, perché anche se il motore non è pronto di
giri all'uscita, utilizzando la prima marcia dovremmo fare due cambiate in più
(2=>1 all'ingresso e 1=>2 all'uscita) e ciò si traduce in alcuni decimi di
secondo persi a fronte di quanti guadagnati? La risposta si potrebbe trovare
confrontandosi in pista con un altro pilota che ha all'incirca la nostra
andatura.
Ammesso comunque di dover scalare fino alla prima marcia nell'entrata di curva,
per evitare di grattare dovremo sempre azionare a fondo la leva della frizione e
rilasciarla gradualmente, cercando sempre do essere veloci nella scalata.
Quando usare la prima marcia?
Un altro dibattito interessante scaturito dai topic indicati è stato quello di
esaminare in quali condizioni sarebbe corretto usare la prima marcia.
Credo che a questa domanda non si possa dare un'unica risposta perché l'uso che
uno ne può fare dipende anche dalla cilindrata e dalla rapportatura della moto.
C'è quindi chi afferma che la usa solo per partire, per stare in colonna, quando
trasporta il passeggero o addirittura per impennare. Sicuramente, allacciandoci
a quanto detto in precedenza, possiamo concludere che della prima marcia se ne
fa un uso troppo frequente in quanto spesso la seconda potrebbe andare meglio,
tuttavia sentire una moto più "rabbiosa" ci può dare più soddisfazione, ecco
perché alcuni preferiscono uscire dalla curva derapando in prima piuttosto che
uscire più puliti ma veloci in seconda.
Scalare a moto ferma
Come si può intuire, questa è un'operazione errata e lo dovremmo evitare, a meno
che non ci siano pericolo improvvisi che ci costringono a fermarci senza avere
la possibilità di fare altro.
Il motivo risiede ne fatto che il cambio delle moto non è come quello delle
auto, che ci permette di passare per esempio dalla terza alla folle senza
passare per la seconda. Nelle moto,
il cambio è sequenziale (anzi, facendo mia la precisazione di de_corsa, è
più corretto affermare che è a "cascata di ingranaggi", tipologia che bene si
presta per il comando sequenziale).
Il cambio sequenziale è caratterizzato dal fatto che le marce si innestano in
sequenza e non è possibile saltare da una all'altra direttamente a meno che non
si tratti di marce adiacenti. Quindi, se ci siamo fermati con una marcia
"lunga", scalare da fermo risulterà più difficoltoso (la leva sarà dura) perché
anziché passare ad esempio dalla seconda alla folle dovremo ad ogni comando
della leva disinnestare una marcia e innestarne un'altra fino al raggiungimento
del folle.