Sto riflettendo sulla questione con l’Asaps e più rifletto più mi schiero.
“Fermiamo la strage dei motociclisti”: vi è racchiuso tutto il senso di ciò che l’Associazione tenta di fare, ma questo non è importante, è invece importante l’alzata di scudi (e di lance) per una frase che, purtroppo, non è così lontana dalla realtà che si vive tutti i giorni sulle strade.
Mi fa star male il fatto che ci vantiamo di essere una famiglia, ma accettiamo di esserlo solo per gli aspetti positivi, non per i negativi. Sbandieriamo tanto la fratellanza, l’appartenenza a una categoria, il forte spirito solidale che ci unisce e poi ci rifiutiamo di essere etichettati! Non vogliamo esserlo? Bene, cominciano a guardare lo schifo che c’è nella nostra tanto amata categoria e prendiamo le distanze da chi non rispetta le regole e la vita umana!
Siamo sempre pronti a far guerra contro gli automobilisti, le amministrazioni, le forze dell’ordine... cerchiamo tutti i modi per non pagare le multe, per farla in barba alle regole, per beffare i velox e poi quando veniamo sanzionati corriamo sul forum a frignare come bambini e a cercare un sistema per fare ricorso.
Siamo sempre pronti a fare muro compatto per accusare tutto e tutti, ma quando si tratta di fare autocritica ci viene il coccolone.
Pensando a tutto questo scrivo queste righe, perché non voglio essere compresa tra coloro che hanno attaccato Biserni, non voglio che Davide, parlando a nome del Tinga, parli anche a nome mio. D’altronde questo è un forum, non dobbiamo pensarla tutti allo stesso modo!
Io credo nell’importanza della sicurezza e credo che per raggiungerla sia imprescindibile il rispetto della legge e della vita umana. Non credo nelle regole fai da te, mi fanno tremare coloro (e sono tanti) che si concedono infrazioni perché non le ritengono gravi e si autogiustificano lo sgarro*, mi fa schifo l’ipocrisia di chi dice di battersi per la sicurezza e poi cerca il modo di gabbare la legge, sono stanca di essere tacciata di moralismo solo perché difendo il rispetto delle regole. Non sono perfetta, anche io sbaglio... ma, per la miseria, me ne assumo la responsabilità!
*a tale proposito cito una frase che mi pare emblematica:
Citazione:
Dimenticavo di precisare, la frase incriminata è......... "C'è un'accettazione della violazione della norma che fa parte del bagaglio del motociclista, fa parte di una cultura..."
Tu come motociclista l'accetti ? Io no, sgarrare qualche volta ci può stare, a chi non è successo, ma che coprire le targhe e violare la legge sia cultura motociclistica no
Si può notare che in alcuni punti ho parlato al plurale, ho usato il "noi" e non l'ho fatto per fare di ogni erba un fascio (o sì, visto che siamo fratelli?), ma perché è quello che di solito si fa quando si lotta tutti insieme per qualcosa che si ritiene giusto (ma, per carità, non sia mai che venga usato da altri per fare una critica). Ho usato il noi perché spero che arrivi il giorno in cui quel pronome identificherà un gruppo sano e non pieno di mele marce che ne infangano la dignità.
Vogliamo che i motociclisti non vengano trattati da delinquenti? Cominciamo da NOI!
Riporto qui anche quanto da me precedentemente espresso in merito:
Citazione:
Credo che il problema stia nella percezione che si ha della situazione. Il motociclista, quello vero, utilizza i propri parametri e si rifiuta (giustamente) di essere additato come un pirata. Altri potrebbero, però, notare la numerosa teppa che inquina la categoria: ed ecco che i motociclisti diventano nemici, pericolosi utenti della strada che minacciano la sicurezza di tutti noi.
Ci sono poi i numeri: infrazioni, incidenti, morti.
Io mi ritengo motociclista rispettosa del codice e della vita umana, ma non posso non notare che molti di coloro che cavalcano le due ruote non lo sono.
Noi motociclisti corretti dobbiamo sì difenderci da chi ci accomuna ai delinquenti, ma anche essere i primi a mettere alla gogna chi con il proprio comportamento ci rende categoria invisa ai più.
Generalizzare è sbagliato ma difficilmente evitabile, soprattutto in considerazione del fatto che non sono le buone, ma le cattive azioni a far notizia. Un tir centra delle auto? Diamo addosso agli autotrasportatori. Un pazzo su 2 ruote usa la strada come una pista? I motociclisti sono tutti teppisti.
Pensiamoci. Facciamo in modo che queste cose accadano sempre meno frequentemente, perché la categoria non sia più criminalizzata.
Io ho l'adesivo de Il Centauro sul parabrezza dell'auto, insieme con quello del Tinga. Lavorare insieme per un obiettivo comune si può.
Citazione:
Io confermo quello che ho scritto a commento dello scambio tra Capro, Davide, Asaps e quanti sono intervenuti.
Sono molto più "morbida" del Capitano, ma la penso come lui... io ho paura di uscire in moto in certe giornate e non ho certo paura degli automobilisti.
Il punto è che i motociclisti non sono tutti così "acci", ma sicuramente non sono in pochi ad esserlo.
E' vero, vi sono altri problemi riguardo alla sicurezza: strade, visibilità, considerazione da parte di altre categorie... ma sono arciconvinta che, prima di puntare il dito (atteggiamento molto comodo e deresponsabilizzante), dovremmo cominciare da noi stessi, magari con l'educazione al rispetto.
La famosa frase incriminata sarà pure stata infelice (così come certe esternazioni dell'una e dell'altra parte nella discussione che ne è conseguita), ma la sostanza delle posizione di Biserni mi pare condivisibile.
Tutto questo, fermo restando che vi sono i buoni e i cattivi, che non si può fare di ogni erba un fascio ecc... ma che la percezione comune è data da ciò che maggiormente salta all'occhio, nel nostro caso i comportamenti scorretti.
Mia opinione... augh!
Capitano, stavolta non sono stata morbida... Calimar docet!