RenPag ha scritto:
Il grippaggio comporta un deposito di materiale della canna del cilindro (solitamente ghisa o acciaio, lasciando perdere le vaire leghe speciali) sul mantello del pistone che e' in lega leggera.
Un pistone grippato, lavato bene e messo in un posto umido, dopo un po' di tempo "fa la ruggine" nei punti dove si sono creati questi depositi.
Quelle che chiamate "scaldate" i rettificatori le chiamano anche "piccoli assestamenti" e dovrebbero verificarsi quando si esagera un po' con il surriscaldamento, specialmente se il motore e' ancora in rodaggio.
Il consiglio e' di smontare il termico, cercare sul mantello del pistone il punto dove si e' verificato l'attrito (e' ben visibile) e lisciare con tela abrasiva fine sfregando "in orizzontale" (cioe' seguendo la circonferenza del pistone).
Anni fa i pistoni grippati venivano recuperati con la lima asportando il deposito di materiale dal mantello.
Ho un numero di motociclismo degli anni '50 dove c'e' un articolo appositamente scritto per spiegare come operare in questi casi per recuperare il pistone grippato in modo "casereccio".
E' chiaro che un pistone nuovo e integro da prestazioni migliori, ma all'epoca per rimettere il mezzo in strada con poca spesa si faceva di tutto !
Forse sono andato un po' O.T., visto che riporto notizie "d'epoca" in un topic che parla di una elaborazione a 70cc che forse proprio d'epoca non e'...
interessante questo discorso della lima, mai sentito finora...