ganzo_re ha scritto:
Ha pochissime possibilita' per diversi motivi.I piloti erano consapevoli dello stato del tracciato,stradale,e sicuramente hanno firmato una liberatoria.Nn si puo' dimostrare in alcun modo che se le protezioni fossero state messe come suggerisce il sig maurizio l'esito nn sarebbe stato mortale. ( parliamo di una uscita a 250 km ora in un terreso sassoso e con un muro di cemento a 80 mdi distanza in piena traiettoria) Salvadori nn era iscritto al Campionato RR, ha chiesto lui espressamente di poter partecipare alla gara ,come ad altre 2 precedenti, e ovviamente ha accettato lo stato dei luoghi .Quando si c orre su strada tra muri di case,alberi ,segnali stradali etc etc a 300 km ora nn esiste alcuna forma di sicurezza possibile tranne la buona sorte.
Ci sono altri motivi che rendono temeraria la causa ma mi fermo qui...ricordo solo che al TT i morti hanno superato i 250 e ogni anni se ne aggiungono di nuovi. Un pensiero a Salvadori che riposi in pace
Le gare su strada in stile circuito con partenza da fermo in gruppo sono una cosa, il TT un'altra. Sono convinto, visto il mestiere che fa, che ogni parola pronunciata da Maurizio Salvadori è stata pesata, programmata e studiata insieme ai suoi avvocati. Il video è già un pezzo della causa che vuole portare avanti, ne sono sicuro. Un imprenditore del genere non lascia niente al caso, ha la freddezza di arrivare al risultato anche quando viene toccato sul personale. Non si arriva a quei livelli per caso