Citazione:
Io ho sempre pensato che nel radiatore funzionasse così:
1) una piccola parte di acqua (che non si espande) nel radiatore, alla temperatura di esercizio del motore (quindi prox. all'ebolizione), CAMBIA STATO ed evapora.
2) il vapore nel radiatore segue la legge dei gas e, proporzionalmente alla temperatura (pressione x volume = kostante x temperatura), si espande...è una piccola quantità (il classico "psssss" di quando si apre il tappo del radiatore o lo sfiato del termosifone di casa...) ma quanto basta a "tentare" di schiacciare l'acqua nel radiatore (che ribadisco - allo stato liquido - non può essere compressa).
3) Caso strano, in prossimità del punto più alto del radiatore, c'è il famigerato tubicino di sfiato che porta eventuali eccedenze verso il vaso di espansione.
4) Il gas (vapore acqueo) manda in pressione il radiatore ed essendo più leggero dell'acqua, esce dal tubicino di sfiato (quello in in eccedenza) posto in alto del radiatore stesso. Raffreddandosi perchè non più in zona calda, muta di stato e ritorna liquido...nella vaschetta di espansione.
5) Questo gioco ad elastico della vaschetta, non è altro che il vapore acqueo che a caldo fa "dilatare l'impianto" e a freddo ritorna nel suo stato normale.
Ho letto il manuale d'officina, ma lì non c'è accenno ad evaporazioni. Parla di liquido messo in circolo da una pompa comandata dall'albero (o una cosa simile). Non so però se nella tua moto le cose sono diverse, ci sta. Le tecniche saranno diverse da fabbrica a fabbrica. Controllo la remperatura di attivazione della ventola, c'è scritto:
Inserimento: 92 gradi centigradi.
Disinserimento: 87 gradi centigradi.
Quindi avrebbe dovuto avviarsi, ero a 100 gradi. Ma forse non l'ho sentita, fra casco, rumore della frizione e macchine in coda. bo?