Reduci da settimane di tempo incerto, anzi direi proprio piovoso, la prima cosa che ho fatto appena sveglio, è stato di guardare fuori per vedere come buttava la giornata.
Occhi ancora velati per l’alba e dalle poche ore dormite (per colpa anche di cipolle fritte mangiate la sera prima!!!!
) guardo fuori e la strada sembra asciutta con un cielo bello pulito. 
Ci si prepara per la giornata prevedendo anche di prendere dell’acqua (scaramanzia!!
) e una volta controllato le gomme e che tutto sia a posto, io e Paola usciamo dal cancello e il buon Tartu è già li ad attenderci.
Qualche pirlata
scambiata col Tartu mentre ci s’infila i guanti e si monta in sella, poi via lungo l’autostrada verso quel di Castelletto Branduzzo in provincia di Pavia.
Mentre siamo per strada, ogni tanto do un’occhiata in giro e il cuore mi si riempie di gioia nel vedere la fantastica giornata che si profila.
Le splendide colline Piacentine alla nostra sinistra con inebrianti profumi d’erba tagliata, mi fanno pensare all’Irlanda, anche se non vi sono mai stato e le scie d’aereo in lento dissolvimento che s’incrociano formando strani disegni , fanno apparire il cielo ancora più azzurro.
Usciti a Casteggio, proseguiamo lungo piccole stradine di campagna fino arrivare al paesino di Castelletto.
Dopo un paio di svolte e inversioni, decidiamo di fermarci presso un distributore a far benzina e ne approfittiamo per chiedere dov’è il circuito: “E’ li dietro!” ci fa il benzinaio indicando la strada appena dopo una rotonda!
L’adrenalina intanto comincia a salire…..
Arriviamo nel piazzale dove fervono i preparativi per il corso Step 2 di guida in pista al quale ci siamo iscritti e iniziamo a dare un’occhiata in giro.
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Camion che scaricano moto, gommisti in azione, alcune persone che attaccano striscioni pubblicitari e 3-4 motoscope che girano lentamente a pulire accuratamente la pista.
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E l’adrenalina sale………
Sbrigate le faccende burocratiche entriamo in un grosso tendone dove assieme agli altri piloti ed istruttori, viene tenuto il “briefing” introduttivo.
Commissari, bandiere, come ci si deve muovere in pista e cose da fare e non fare.
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Momento bello e formativo che allenta leggermente la tensione ma ti prepara all’ingresso in pista.
Veniamo divisi in gruppi di 5 e assegnati ad un istruttore. Porca miseria, siamo i primi a scendere!!!!
Vai avanti tu, no vai avanti tu!! Sembriamo degli anatroccoli in fila!!!!
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Piccola sosta davanti al commissario con la bandiera e……. via si entra!!!!!
Sensazione pazzesca! A me sembra di essere piccolo piccolo e l’asfalto che pare carta vetrata t’infonde sicurezza per la tenuta delle gomme.
Dopo un paio di giri con l’istruttore che ci mostra le traiettorie, a turno facciamo tutti un paio di tornate davanti permettendo così una prima valutazione sull’impostazione di guida di ognuno di noi e verificare l’omogeneità del gruppo.
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Devo ammettere che nei primi giri, la pinza del freno l’ho schiacciata veramente tanto, ma man mano che prendevo confidenza ho cominciato a lasciar andare la moto sempre di più finché in una curva a sinistra ho sentito il ginocchio strisciare l’asfalto. Gioia e gaudio!!!!!!!!!!
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Sensazione indescrivibile!!! Esaltato da bestia ho lasciato andare ancora di più e in una bella curva a destra ho strisciato il ginocchio anche li!!!!
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Finito il turno, usciamo e parcheggiamo le moto nel piazzale.
Scambio d’impressioni tra i piloti ed io mi aggiravo tra loro con un’espressione ebete come fossi sotto l’effetto di qualche stupefacente!!!!
“Potrebbe anche piovere e dover andare a casa adesso, che io sono comunque contento!!”
Il Tartu e due istruttori li vicino ridono come dei matti nel sentire questa mia frase come fossi un bambino piccolo con il suo più bel giocattolo!!!! (e forse è vero)
La giornata prosegue e il tempo regge alla grande. Un temporale si avvicina, ma sembra che ci sia un muro invisibile che lo tiene lontano facendolo girare attorno alla pista!!
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In effetti anche il caldo si fa sentire e devo ammettere che alla fine di ogni turno siamo tutti veramente molto stanchi. Avrò bevuto 5 litri d’acqua in tutta la giornata e fatto pipì 2 volte!!!! (acqua tutta sudata!!!!)
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Durante il pomeriggio, ci vengono mostrati i video dei nostri giri, grazie ad una telecamera installata sulla moto dell’istruttore. Spettacolo!!!
Vedendoli, ti rendi conto di quanto poco ci si muove sulla moto e le pieghe, che guidando sembrano da paura, sul video danno l’idea di un giro turistico!!!!
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La giornata volge al termine. Io sono veramente molto stanco e nonostante ci sia la possibilità di fare ancora qualche giro in 30 minuti di prove libere, dopo alcuni passaggi do forfait perché sento tremare le gambe sotto il peso delle curve….
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(Paola fotografa e supporter!!!!
)
Consegna degli attestati di partecipazione, foto di gruppo, baci abbracci e poi si riparte verso Parma con 120 Km d’autostrada ancora da fare.
Momento da brivido quando all’altezza dell’uscita del casello, forse per la velocità e probabilmente perché non era stato chiuso bene, lo zaino sulle spalle di Paola si è aperto lasciando cadere la borsina contenente videocamera (non nostra) e fotocamera (del Tartu!!)
Per fortuna riusciamo a recuperare tutto e il contenuto (miracolo!!!
) è completamente integro!!!! 
Giusta conclusione per una giornata veramente memorabile che mi ha permesso di conoscere la mia moto in maniera diversa, più “intima” diciamo!!
...spero di provare anche io le sensazioni che ci hai raccontato e fatto rivivere in questo post...complimentoni...
