urano88 ha scritto:
Probabile, però personalmente ho sempre saputo (come più o meno tutti) che gli animali allevati sono soggetti a grandi crudeltà. Sono diventato vegano quando mi sono reso conto dello spreco di risorse (terreno agricolo, inquinamento di aria, acqua e suolo, molteplici trasporti, etc..) che comporta quel tipo di alimentazione. Unito al fatto che non abbiamo fisicamente bisogno di quel tipo di cibo e che il piacere alimentare può ugualmente essere ragguinto (e superato), il fatto di cibarmi di derivati animali mi ha fatto solo sentire in colpa. Un po' come, se versandomi dell'acqua per bere, non mi fermassi a bicchiere pieno, ma continuassi fino a svuotare l'intera bottiglia spargendo acqua ovunque. Semplicemente non ha senso!
Solo dopo lo scatto della molla ho approfondito i discorsi etici e salutistici, convincendomi sempre più del fatto che sia la scelta giusta.
Un punto importante secondo me è anche il fatto di non essere soli. Avere una compagna, un amico o comunque qualcuno con cui parlare, condividere, cucinare (imparando nuove tecniche e ricette) e quant'altro, rende la transizione molto meno impegnativa di quello che sembra.
Oddio, per quel poco che ho sempre visto io gli animali sono trattati più che bene, poi magari le persone che conosco sono un caso particolare.
Sono d'accordo che si ti piace cucinare, o hai qualcuno che lo fa per te o un insieme delle due cose la transizione è meno difficoltosa, penso che però anche quello sia un limite nel caso non piaccia cucinare o non ci sia qualcuno disposto a farlo...