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Ducati monster contro gsr
2717720
2717720 Inviato: 16 Ott 2007 12:25
 

se mi posto l'articolo citato da te lo leggo più che volentieri grazie icon_wink.gif
 
2717964
2717964 Inviato: 16 Ott 2007 12:55
 

Leggo e non posso dire la mia sul paragone in quanto non ho mai provato la ducati monster, ma non posso che condividere le parole scritte da dueruote eusa_clap.gif dettate da una cera conoscenza motociclistica 0509_up.gif che non traspare assolutamente da altri interlocutori!!!!!
e che danno risposte alla mia apparenza solo per partito preso!!!!

Ultima modifica di LupoBike il 16 Ott 2007 13:03, modificato 1 volta in totale
 
2718030
2718030 Inviato: 16 Ott 2007 13:01
 

solo un plauso per dueruote!
 
2718162
2718162 Inviato: 16 Ott 2007 13:14
 

Esagerati... sono solo un appassionato come tanti che ha cominciato appena qualche anno prima di altri. Lasciate passare un pochino di tempo e vi farete sicuramente più esperienza di me.
A volte è solo questione di comprendersi. La GSR600 è una moto molto veloce mentre la Ducati, soprattutto questa versione di 620cc, soffre un motore davvero poco grintoso. Se ci fossero tratti di strada dove poter liberare pienamente la potenza del Suzuki... la storia, come ha detto qualcuno, sarebbe finita prima di partire. Le strade aperte al traffico, soprattutto in montagna, sono però piene di curve e parti lente. In questi territori l'efficacia ciclistica del Monster pareggia i conti (direi praticamente del tutto) con i 30CV in meno.
Consiglio a chi non l'avesse mai guidata di farsela prestare. Il motore vi deluderà... ma se imparerete a lasciarla scrorrere averte un nuovo mondo di sensazioni.

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Ultima modifica di DueRuote il 16 Ott 2007 13:30, modificato 1 volta in totale
 
2718278
2718278 Inviato: 16 Ott 2007 13:26
 

gsrteo ha scritto:
se mi posto l'articolo citato da te lo leggo più che volentieri grazie icon_wink.gif


Lezioni di filosofia

Honda CBR 954 Fireblade (2003) vs Aprilia RSVmille (2002)

Le due moto sono ferme, una accanto all’altra, nel piazzale e l’emozione che si prova davanti a tanta tecnologia sportiva è notevole ancor prima di salire in sella. Le linee non sono particolarmente affilate ma un esame sommario lascia cadere l’occhio sugli infiniti particolari pregiati che invitano ad infilare immediatamente il casco. I curati telai in alluminio (pregevole in particolare quello italiano) unitamente al reparto sospensioni completamente regolabile promettono di fornire la giusta rigorosità mentre l’impianto frenante ben dimensionato assicurerà sempre spazi d’arresto sicuri.
Finalmente è giunto il momento di poter salire in sella a queste cavalcature che rappresentano il vertice della loro gamma di produzione. Entrambe sono dotate di semi-manubri piuttosto alti e larghi tali da evitare torsioni eccessive dei polsi e consentire una postura piuttosto rilassata. Le affinità tra le due sedute terminano comunque con questo particolare poiché la diversa concezione del propulsore si riflette in posizioni di guida altrettanti dissimili.
L'Aprilia, dotata di un serbatoio stretto, lascia che le ginocchia si stringano regalando la sensazione, quasi incredibile viste le dimensioni globali, di trovarsi in presenza di un mezzo di minore cilindrata. La Honda possiede, al contrario, un telaio molto largo che costringe a divaricare le gambe ma anche una seduta più bassa che consente di toccare meglio a chi non superi i 180cm.
L’atteso momento dell’accensione dei motori è finalmente giunto ed è stupendo poter udire il borbottio prepotente del bicilindrico di Noale confondersi con la voce, più sommessa, dell’unità giapponese. Sebbene siano entrambe al regime minimo, rileviamo la presenza dell’obsoleta levetta dell’aria sull’italiana, il canto che esce dagli scarichi di serie sembra richiamare il pilota come le sirene fecero per Ulisse promettendo una giornata memorabile.


Cavalleria rusticana

Decidiamo, per una piccola forma di nazionalismo, di scegliere per prima l’intrigante RSV alla potentissima Fireblade. Bastano pochi metri per accorgersi del carattere sportivo, scorbutico ed irruento che caratterizzano l’energico propulsore sopra il quale sediamo. La presenza dell’iniezione elettronica mitiga solo in parte queste peculiarità e la spinta si dimostra incredibilmente piena a qualsiasi regime. Basta sfiorare l’acceleratore perché questo trattore nostrano lasci scaturire valori di coppia pronti a garantire brividi ed accelerazioni sempre pronte. L’unico vero difetto di questa unità, percepibile soprattutto nei percorsi cittadini, risiede nell’erogazione irregolare sotto i 3500giri/min che costringe ad aiutarsi con la frizione.
Quest’ultima si dimostra discretamente modulabile e, grazie al sistema di servoassistenza, anche piuttosto morbida nell’utilizzo per un polso abituato a guidare correntemente. Il cambio, veloce e preciso, è l’amico migliore che si possa desiderare quando si decide di guidare con grinta e lasciar ruggire il leone veneziano sino al limitatore. Si registra unicamente un’eccessiva durezza del comando a pedale che, in ogni caso, non risulta particolarmente fastidiosa grazie anche all’elasticità di questo bicilindrico che permette di limitarne abbondantemente l’utilizzo.
Le strade di montagna misto/veloce sono decisamente quelle che questo frazionamento preferisce donando quel genere di soddisfazioni che portano il motociclista ad un grosso sorriso ebete. La sensazione di tenuta di questo mezzo trasmette è tanto elevata che anche il pilota meno esperto, una volta fatta l’abitudine alla potenza in gioco, si troverà costantemente a marciare ad un passo totalmente inaspettato. L’avantreno granitico disegna le curve veloci come un compasso e l’appoggio risulta sicuro anche quando il codice è stato involontariamente ed ampiamente superato. Tanta stabilità si paga con un’agilità piuttosto scarsa. Non ci si trova di fronte ad un fedele cagnolino pronto ad obbedire ai nostri ordini, quanto piuttosto ad un buon amico disposto a fare quanto richiesto solo se spronato da una guida di corpo piuttosto energica. La sella piccola ed il serbatoio stretto aiutano molto in questo frangente ma rimane comunque una guida poco intuitiva, all’inizio, per un neofita oppure un pilota abituato ad una naked.
Nel caso si esagerasse, per fortuna, si potrà confidare nell’ottimo impianto Brembo serie oro per frenare i nostri entusiasmi. I grossi dischi posizionati all’anteriore lavorano unitamente a pinze tradizionali, comunque ottime, e tubi in treccia presenti di serie per garantire un mordente di riferimento ed una modulabilità al vertice. E' sufficiente un dito per ottenere spazi d'arresto minimi e calibrare sempre la giusta forza sulla leva. Scarso, al contrario, il piccolo disco posteriore che risulta inutile nella maggior parte dei casi.


L’insostenibile leggerezza dell’iniezione

Lasciamo con un velo di tristezza la tracotanza del motore Aprilia per cambiare continente e filosofia di sportività. E’ giunto il momento di saggiare la tecnologia Honda ed uno dei suoi migliori prodotti, ovvero la CBR 954 Fireblade.
Appena toccata la morbidissima frizione ci si accorge immediatamente di quanto gli scrittori di questi libri siano dissimili tra loro sebbene perseguano il medesimo genere letterario. La moto parte quasi da sola sfiorando appena l’acceleratore e la sensazione è quella di trovarsi in presenza di una mappatura studiata attentamente nonché di un mezzo capace di un’elasticità fuori dal comune. Il propulsore gira piatto in sesta marcia a regimi che metterebbero in difficoltà un diesel per poi ripartire regolare con una discreta spinta al minimo comando del guidatore. Il vigore cresce senza sussulti sino alla quota di 8000giri/min. dove si trasforma da Dr. Jekyll in Mr. Hyde lasciando il cavaliere meno esperto letteralmente appeso ai semi-manubri. Niente paura comunque poiché la perfetta taratura, oltre alla manopola dell’acceleratore dalla lunga escursione, permettono di dosare sempre giusta potenza evitando situazioni imbarazzanti e derapate indesiderate come accade sull’italiana.
La coppia discreta permette di utilizzare poco il cambio che rappresenta, forse, il vero punto debole del progetto giapponese. Nel complesso risulta sufficientemente preciso ma è spesso duro e contrastato nell’uso rilassato abbassando la notevole qualità generale percepita.
Il peso del veicolo decisamente ridotto, per un mezzo di questa cubatura, facilita le manovre a bassa velocità e dona un’agilità sorprendente in ogni situazione. Impostare le curve diventa semplice ed intuitivo in ogni frangente anche per chi non è abituato alla guida sportiva. Tutte queste peculiarità riescono a rendere i 151CV dichiarati paradossalmente adatti a chiunque e, soprattutto, ad ogni genere di utilizzo (sempre a patto di usare la testa).
In città non ci si può aspettare la praticità di uno scooter ma cercate di non sorprendervi quando tenterete di sgusciare nel traffico esattamente come se aveste una di queste polivalenti armi urbane. Le vibrazioni piuttosto scarse, a patto di non portare il motore verso il massimo, consentono anche lunghi tratti autostradali senza particolari affaticamenti.
Nei percorsi misti la vera indole della belva può essere liberata, mantenendo un occhio ai pericoli della strada, e portare al piacere di approfittare della rapidità con cui la moto di Tokyo scende in piega oppure cambia direzione.
Un comportamento che ha nella parola “equilibrio” la sua massima espressione e che saprà accontentare sia chi percorrerà il tragitto casa-lavoro sia lo smanettone più impenitente. Solamente nei curvoni più veloci la stabilità scende a livelli solo discreti se paragonata con quella incredibile dell'avversaria veneta. In caso si necessiti di rallentare non ci saranno mai problemi grazie all’efficace sistema frenante Nissin montato di serie. Anche in questo caso le pinze tradizionali lavorano perfettamente seppur mancando dei tubi aeronautici e l’unico appunto potrebbe essere fatto all’azione troppo incisiva nella prima parte di escursione della leva, la quale potrebbe mettere in difficoltà i meno esperti. Sempre gestibile l’unità posteriore che si dimostra utile per correggere la velocità in traiettoria.

A ruote ferme…

Scendiamo a malincuore dopo centinaia di curve ben pennellate e cerchiamo di fare il punto della situazione analizzando anche ciò che, presi dall’entusiasmo, torna alla mente solo una volta lontani da queste meraviglie della tecnica.
La richiesta di carburante, una volta interesse unico degli automobilisti, comincia ad essere osservata anche dalla nostra categoria sebbene in secondo piano rispetto alle prestazioni. Questa voce rappresenta probabilmente il rovescio della medaglia per l’enorme generosità di coppia del motore italiano. L’Aprilia si attesta su valori sempre piuttosto alti che vanno dai 15-16Km/l per il turismo sino ai 10-11Km/l per l’utilizzo emozionante su strada limitando, purtroppo, anche l’autonomia totale. Nelle medesime condizioni la Honda riesce a fare decisamente meglio (il cruscotto propone anche il consumo istantaneo) attestandosi sui 19-20Km/l nel primo caso e ben 13-14Km/l nel secondo.
Leggibile e completa in entrambe le moto la strumentazione anche se, nel caso della giapponese, si ha una spia della riserva sicuramente più precisa.
Ultima nota infine per il calore prodotto visto che la prova è stata svolta in piena estate. Entrambe generano un calore notevole per alimentare questi 1000cc di puro divertimento, tuttavia, mentre l’italiana si limita a produrre aria calda, la cavalcatura dagli occhi a mandorla arriva, in città, ad arroventare il telaio in maniera indecorosa costringendo a scostare le gambe onde evitare di scottarsi.


Conclusioni

Finiture - Telai, sospensioni, forcelloni e freni sono perfettamente curati. Povere alcune plastiche sull’italiana ma anche sulla giapponese non mancano accoppiamenti imperfetti e piccole cadute di stile che portano ad un sostanziale pareggio.

Motore - Impossibile decidere un vincitore poiché entrambi emozionano il pilota con tonnellate di adrenalina utilizzando filosofie agli antipodi tra loro. Decisamente egregio nell'uso sportivo strade il bicilindrico di Noale che trovo, personalmente, più sfruttabile in tal senso e maggiormente emozionante. Eclettico e perfetto il propulsore Honda che permette di consumare meno mantenendo un passo comunque velocissimo ed una ripresa robusta anche ai medi regimi. Facile anche per un neofita è capace comunque di erogare un numero impressionante di cavalli difficilmente sfruttabili dal pilota comune senza chiudersi in un circuito.

Agilità - Questo settore rappresenta il punto debole per Aprilia e la peculiarità più esaltante della Honda. La prima imposta ancora la curva quando la seconda ha già preso la corda, ovviamente a meno di riuscire a guidare di forza ed avere notevole esperienza.

Stabilità - La rivincita della millona veneta ha la sua incarnazione in questa voce. L’avantreno sembra un bisturi nella gomma e rende sicuro anche il principiante nelle situazioni più impensabili. Buona comunque anche la prestazione della sportiva giapponese nonostante non raggiunga questa volta l’avversaria.

Sospensioni - Raffinate e completamente regolabili per entrambe i modelli. Difficile sfruttarle a pieno su strada. In ogni caso mi sono personalmente trovato meglio con l’italiana anche se questo giudizio non può prescindere dallo stile di guida.

Freni - Sostanzialmente si equivalgono e sono ben dimensionati. Promettono piccoli spazi d’arresto e mantengono ciò che dicono. Superiore, di poco, per modulabilità l’impianto Brembo mentre decisamente più utile il freno posteriore della Honda.

Consumi - Variabili ma sempre discreti con la giapponese. Decisamente salato il conto del benzinaio con l'italiana.

Guida in città - Motore regolare e frizione morbida donano la vittoria alla Fireblade. Non è un mistero d’altro canto che le sportive di Tokyo abbiano sempre avuto un occhio particolare ad abitabilità e polivalenza. Pessime sui tombini le sospensioni di entrambe.

Turismo - Mi sentirei di decretare una vittoria ai punti per la CBR, il cui motore eccelle per mancanza di vibrazioni e consumi. La posizione di guida sarebbe forse più rilassata sulla moto di Noale se non fosse per le pedane troppo alte che costringono ad una postura innaturale.

Riparo dall'aria - Un sostanziale pareggio. Le carene ampie proteggono discretamente. Leggermente migliore il riparo offerto alle gambe sull’RSV grazie al serbatoio più stretto che consente una posizione più raccolta.

Guida veloce (gita) - Decisamente migliore la Honda grazie al propulsore che permette di modulare sempre bene l'acceleratore (nonostante un leggero effetto apri-chiudi). Impossibile andare a velocità da codice con l'RSV.

Guida sportiva pura - L’RSV nasce dall’esperienza maturata dalle corse e questo è decisamente il segmento che predilige. In pista probabilmente si invertirebbero i ruoli grazie all'allungo del quattro cilindri, ma su strada è “il pompone veneto” che detta legge divertendo maggiormente e stampando sorrisi sul volto a profusione.

In coppia - Sostanzialmente sono due moto adatte prevalentemente all’utilizzo in solitario (l’Aprilia viene venduta con la copertura per il sellino di serie). La sella è poco imbottita, le pedane troppo vicine alla seduta e nessun appiglio è presente. La passeggera utilizzata per la prova, patita di prestazioni, ha preferito la scomodità dell’italiana grazie alle continue emozioni fornite dal possente motore.

Giudizio globale - Due ottimi prodotti venduti a prezzi del tutto simili. Se l’RSV incarna il mito della moto sportiva nostrana, è altrettanto vero che la Honda lascia poco spazio al caso, mostrando un progetto perfetto ed equilibrato. Si tratta, come già accennato, di un confronto che pone una di fronte all’altra due diverse filosofie sportive prima ancora che differenti architetture. L’utente non può fare altro che guardare dentro se stesso e capire se venga maggiormente attratto dalla sostanza alla “due e puri” dell’Aprilia o dall’eleganza della giapponese con uno sguardo particolare al genere di utilizzo che si intende fare del mezzo.



NOTA DELL'AUTORE : Ho posseduto entrambe le moto ma questo non mi rende automaticamente un giornalista. Ho provato a tramutare in parole le mie sensazioni e chiedo scusa a quanti le trovino poco aderenti alle reali caratteristiche dei mezzi.


P.s. L'articolo è vecchio e potreste averlo già letto su altri forum, ma l'ho interamente scritto io.

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2719667
2719667 Inviato: 16 Ott 2007 18:06
 

Io non sono un editore e no ti posso dare lavoro ma scrivi (come ho gia' avuto modo di dirti...) proprio bene!!! 0509_up.gif

Complimenti di nuovo. icon_wink.gif

Cia' doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
2720044
2720044 Inviato: 16 Ott 2007 18:36
 

grazie un gran bel pezzo secondo il mio modesto parere.
ritornando a parlare delle differenze tra gsr e monster mi è venuta voglia di provarla.son convinto che la ducati sia più leggera e con una ciclistica più adatta della gsr al misto stretto ma a me piace guidare la gsr anche perchè mi da la sesazione di domarla con quella potenza da tenere a bada ed il peso che ha.mi entusiasma guidarla anche con la zavorra nonostante non sia un fuscello sempre per quel senso di dominio del mezzo che ad andature allegre mi da non perchè sia un manico ma semplicemente perchè mi piace così icon_twisted.gif
 
2722222
2722222 Inviato: 16 Ott 2007 21:55
 

DueRuote ha scritto:
Coloro che associano la frenata del vecchio 620 (nel 695 è pesantemente peggiorata) a quella del GSR600 evidentemente non parlano per esperienza diretta. Semplicemente sono impianti frenanti posti su livelli totalmente differenti, dove quello Ducati è praticamente professionale e quello Suzuki un buon "consumer".
comunque quello che hai scritto e tutto giusto o quasi sè non fosse La componentistica ducati è tutta griffata, la forcella ohlins o il mono che sono montati sulla ducati non hanno niente a che fare con quelli che si comprano after market. Sono pezzi fatti per ducati. Prova a chiedere un pezzo di ricambio ad andreani e vedi cosa ti dice;-) icon_wink.gif icon_wink.gif
 
2724521
2724521 Inviato: 17 Ott 2007 11:08
 

chestaccate ha scritto:
DueRuote ha scritto:
Coloro che associano la frenata del vecchio 620 (nel 695 è pesantemente peggiorata) a quella del GSR600 evidentemente non parlano per esperienza diretta. Semplicemente sono impianti frenanti posti su livelli totalmente differenti, dove quello Ducati è praticamente professionale e quello Suzuki un buon "consumer".
comunque quello che hai scritto e tutto giusto o quasi sè non fosse La componentistica ducati è tutta griffata, la forcella ohlins o il mono che sono montati sulla ducati non hanno niente a che fare con quelli che si comprano after market. Sono pezzi fatti per ducati. Prova a chiedere un pezzo di ricambio ad andreani e vedi cosa ti dice;-) icon_wink.gif icon_wink.gif


verissimo...quoto e straquoto....li c'è l'adesivo più k altro.................
 
2725007
2725007 Inviato: 17 Ott 2007 12:21
 

lo abbiamo visto quest'anno più di altri anni che le italiane in pista non le batte nessuno ma purtroppo rimaniamo imbattibili in pista e mediocri in catena di montaggio dove ci perdiamo in un bicchiere d'acqua.la schiver per esempio ha delle pinze che a guardarle uno giurerebbe che sono brembo ed invece son cinesi icon_eek.gif icon_eek.gif
 
2725281
2725281 Inviato: 17 Ott 2007 12:54
 

chestaccate ha scritto:
comunque quello che hai scritto e tutto giusto o quasi sè non fosse La componentistica ducati è tutta griffata, la forcella ohlins o il mono che sono montati sulla ducati non hanno niente a che fare con quelli che si comprano after market. Sono pezzi fatti per ducati. Prova a chiedere un pezzo di ricambio ad andreani e vedi cosa ti dice;-) icon_wink.gif icon_wink.gif


Certo.
Comunque il mio giudizio arriva per esperienza DIRETTA e non per le firme sui pezzi.

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2725307
2725307 Inviato: 17 Ott 2007 12:56
 

gsrteo ha scritto:
lo abbiamo visto quest'anno più di altri anni che le italiane in pista non le batte nessuno ma purtroppo rimaniamo imbattibili in pista e mediocri in catena di montaggio dove ci perdiamo in un bicchiere d'acqua.la schiver per esempio ha delle pinze che a guardarle uno giurerebbe che sono brembo ed invece son cinesi icon_eek.gif icon_eek.gif



Calma !!!!!

Il Monster 620 della mia ragazza monta di serie le Brembo serie oro con tubi in treccia metallica e ti assicuro che è valida come l'RSVmille in frenata. La Shiver ha un impianto frenante (l'ho provata) ridicolo confronto a quello montato sulle Monster dotate Brembo e si tratta di una pinza prodotta in Cina. Nella mia recensione ho sottolineato (sezione Aprilia) come la qualità sia piuttosto scadente per quanto riguarda questo particolare.

La nuova 695 ha un impianto peggiore...

Ducati attualmente sta cercando di ridurre i costi, ma le ciclistiche prodotte sino al 2005 e quelle di oggi dei modelli dall'800cc in poi sono ottime. Le nostre pinze Tokico sono, probabilmente, cinesi o corane. Non possiamo saperlo.

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2730469
2730469 Inviato: 17 Ott 2007 20:24
 

DueRuote ha scritto:
Certo.
Comunque il mio giudizio arriva per esperienza DIRETTA e non per le firme sui pezzi.

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forse mi sono espresso male, intendevo dire che le ducati (come altre moto italiane) montano si i pezzi brembo mà sono come dire lo "scarto" della brembo, cioè non centra sè c'è la scritta brembo perchè in fin dei conti sono di molto più inferiori dei brembo da pista
 
2730525
2730525 Inviato: 17 Ott 2007 20:29
 

come il cambio schimano delle bici che le montano bici da 100 euro e da 10000 euro ma non hanno niente in comune.
comunque la serie brembo che dici te sulla ducati 620 la montava di serie?
se no che senso ha paragonarli
 
2731280
2731280 Inviato: 17 Ott 2007 21:40
 

che io sappia i tokico sono giapponesi...quindi ne' coreani ne' cinesi e a mio avviso in strada la differenza di frenata (a freddo) tra un monster e una gsr e' impercettibile se si va in pista grazie ad i tubi in treccia la monster dovrebbe mantenere una frenata migliore per piu' tempo...ma in pista una monster non la vede neanke una gsr 1o perche' ha delle luci a terra molto piu' basse quindi puo' piegare di meno e quindi l'entrata in curva deve essere piu' lenta 2o perche' nei rettilinei e' ferma rispetto alla gsr....
 
2731644
2731644 Inviato: 17 Ott 2007 22:42
 

esiste un forum per i confronti icon_wink.gif
 
2731893
2731893 Inviato: 18 Ott 2007 0:54
 

gsrteo ha scritto:
come il cambio schimano delle bici che le montano bici da 100 euro e da 10000 euro ma non hanno niente in comune.
comunque la serie brembo che dici te sulla ducati 620 la montava di serie?
se no che senso ha paragonarli


Si !

Ora, purtroppo, montano pinze peggiori ma il 620cc usciva di serie con i Brembo serie oro ed i tubi in treccia.

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2731895
2731895 Inviato: 18 Ott 2007 0:57
 

GSR_K7 ha scritto:
che io sappia i tokico sono giapponesi...quindi ne' coreani ne' cinesi e a mio avviso in strada la differenza di frenata (a freddo) tra un monster e una gsr e' impercettibile se si va in pista grazie ad i tubi in treccia la monster dovrebbe mantenere una frenata migliore per piu' tempo...ma in pista una monster non la vede neanke una gsr 1o perche' ha delle luci a terra molto piu' basse quindi puo' piegare di meno e quindi l'entrata in curva deve essere piu' lenta 2o perche' nei rettilinei e' ferma rispetto alla gsr....


Provala !
Ti assicuro che la differenza è abissale anche su strada. Non parlo del 695 oppure dell'S2R... questi montano le nuove minchio-pinze per la riduzione dei costi. Le vecchie Monster montavano Brembo serie oro (altro che scarto) e sono una favola.
Altri miei amici hanno confrontato la loro moto (SV650, Z750, Hornet...) con il Monster 620 e sulla frenata da sogno i pareri erano unanimi.
In pista il Monster paga la poca potenza e la scarsa luce a terra dei terminali. Su strada entrambe le cose sono molto molto più ridotte.

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2733027
2733027 Inviato: 18 Ott 2007 9:58
 

cosa aggiungere oltre a quello già detto da dueruote....???
un'analisi tanto accurata quanto oggettiva!!!
i miei complimenti!!!

io posso dire di aver imparato a guidare su un 620...
freni eccellenti, perfino sovradimensionati al tipo di moto, e ciclistica molto onesta...
il Gsr?!?!
un'ottima moto!!
le vendite parlano da solE!!!

Saluti Desmo icon_biggrin.gif
 
2733209
2733209 Inviato: 18 Ott 2007 10:18
 

sarrusoia- ha scritto:

io posso dire di aver imparato a guidare su un 620...
freni eccellenti, perfino sovradimensionati al tipo di moto, e ciclistica molto onesta...
il Gsr?!?!
un'ottima moto!!
le vendite parlano da solE!!!

Saluti Desmo icon_biggrin.gif


Un sunto perfetto !
Ti ringrazio per l'imparzialità.... i freni sono la cosa sicuramente più bella del 620 se si vuole guidare sportivamente. La mia ragazza, come te, li trova addirittura eccessivi nell'uso corrente.

Mi confermi che l'S2R oppure il 695 sono stati in tal senso è stato un passo indietro (pinze differenti) ?

Ovvio... se le hai provate !

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2733379
2733379 Inviato: 18 Ott 2007 10:35
 

GSR_K7 ha scritto:
che io sappia i tokico sono giapponesi...quindi ne' coreani ne' cinesi e a mio avviso in strada la differenza di frenata (a freddo) tra un monster e una gsr e' impercettibile se si va in pista grazie ad i tubi in treccia la monster dovrebbe mantenere una frenata migliore per piu' tempo...ma in pista una monster non la vede neanke una gsr 1o perche' ha delle luci a terra molto piu' basse quindi puo' piegare di meno e quindi l'entrata in curva deve essere piu' lenta 2o perche' nei rettilinei e' ferma rispetto alla gsr....


questo è un classico esempio di commento NON di parte icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif
 
2733882
2733882 Inviato: 18 Ott 2007 11:21
 

beh..purtroppo nonho avuto modo di provare un 695..ma senza ombra di dubbio la frenata non è la stessa!!
due pistoncini in più si sentono eccome!!
diciamo che adesso come frenata il 695 si è allineato alla concorrenza...
ho provato un 'Er6 e una frenata come il 620 se la sogna!!!
e le pinze sono sulla falsariga di quelle del 695....
se consideriamo che le serie oro venivamo montate di serie anche sull'S4r e sull'S2r1000....
su un 620 direi che sono delle ottime pinze!!


Saluti Desmo icon_biggrin.gif
 
2734027
2734027 Inviato: 18 Ott 2007 11:35
 

la frenata dell'er6 con tutto originale fa quasi schifo.. mi auguro che il 695 stia un pò meglio per come esce icon_biggrin.gif
 
2734087
2734087 Inviato: 18 Ott 2007 11:43
 

tolerance ha scritto:
la frenata dell'er6 con tutto originale fa quasi schifo.. mi auguro che il 695 stia un pò meglio per come esce icon_biggrin.gif


quella che ho provato aveva tubi in treccia e pastiglie non originali...
frenava comunque...
ma non paragonabile ai serie oro!!

Saluti Desmo icon_biggrin.gif
 
2734105
2734105 Inviato: 18 Ott 2007 11:45
 

sarrusoia- ha scritto:


quella che ho provato aveva tubi in treccia e pastiglie non originali...
frenava comunque...
ma non paragonabile ai serie oro!!

Saluti Desmo icon_biggrin.gif


e ti credo, sennò che brembo sarebbero icon_biggrin.gif
 
2734276
2734276 Inviato: 18 Ott 2007 12:12
 

sarrusoia- ha scritto:


quella che ho provato aveva tubi in treccia e pastiglie non originali...
frenava comunque...
ma non paragonabile ai serie oro!!

Saluti Desmo icon_biggrin.gif


Eh... grazie !

Io i serie oro della Brembo li ho avuto sia sul Monster 900 sia sull'RSVmille... ma una frenata simile devo ancora ritrovarla !

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2734370
2734370 Inviato: 18 Ott 2007 12:27
 

A me la frenata del 695 non è sembrata granchè, è più che sufficiente ma non buonissima...
Tutto il resto della ciclistica invece è da riferimento per tutta la categoria icon_wink.gif
 
2734859
2734859 Inviato: 18 Ott 2007 13:22
 

Luisss ha scritto:
A me la frenata del 695 non è sembrata granchè, è più che sufficiente ma non buonissima...
Tutto il resto della ciclistica invece è da riferimento per tutta la categoria icon_wink.gif


Grazie... questo è utile !

Infatti ho letto anche su altri forum come il 695 e l'S2R siano stati un passo (grande) indietro come frenata. Vi assicuro che quelle prodotte sino al 2005 con le Brembo serie oro erano meravigliose !

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2741882
2741882 Inviato: 19 Ott 2007 9:35
 

bhè io ieri nel negozio ducati ho visto che sia la 695 che la S2R hanno pinze brembo (no oro) e tubi in treccia

quello che mi ha lasciato dubbioso è che none esista una possibilità di regolazione...
 
2741971
2741971 Inviato: 19 Ott 2007 9:46
 

paperaino ha scritto:
bhè io ieri nel negozio ducati ho visto che sia la 695 che la S2R hanno pinze brembo (no oro) e tubi in treccia

quello che mi ha lasciato dubbioso è che none esista una possibilità di regolazione...


regolazione di cosa!?!?!
delle sospensioni?!?!?

di quel segmento chi ce l'ha!??!
scusate la domanda.... icon_lol.gif icon_lol.gif


Saluti Desmo icon_biggrin.gif
 
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