Danillobrillo ha scritto:
Scusate tanto , ma la domanda parlava genericamente di Monster , quindi si suppone dell' ultimo modello eppure tutti parlano del 620 che non è più in produzione da un pezzo , non è un pò strano ?
Se si vogliono fare confronti facciamoli sulla produzione attuale.
Se si vogliono fare confronti facciamoli sulla produzione attuale.
Perdonami. Non hai letto il primo messaggio ?
Cartina ha aperto il topic sul quale stai parlando e, nel farlo, ha fatto esplicitamente riferimento al Monster di 620cc ad iniezione.
Nel caso volessi verificare, basterebbe tornare alla prima pagina.
In ogni caso non è una battaglia. Molti concetti espressi partono con un errore di fondo. La moto è come un guanto e deve calzare giusta.
Sono entrambe buone moto con caratteristiche peculiari differenti. C'è qualche pilota che può essere più veloce (mantenendo la testa aderente alle spalle) sulla Suzuki e qualcuno sulla Ducati.
Tutto dipende dal modo in cui si guida e dallo stile col quale si affrontano le curve. Non bisogna dimenticare l'importanza del percorso.
Ormai sono troppi anni che vado in moto ed i discorsi da birra al bar mi stancano un pochino. Quando sono in giro in moto e posiamo il sedere su una sedia voglio parlare di gnocca oppure, nel campo moto, di concetti più aderenti alla realtà.
Questo per dire le seguenti cose che, voglio precisare, sono miei pensieri e quindi opinabili da chiunque.
1- In pista contano molto i cavalli ed il GSR600 fulminerebbe il Monster 620. Ci vorrebbe almeno il vecchio 900cc per fare una gara alla pari con piloti della medesima qualità. Questo non toglie che, in percorrenza di curva e in frenata, la moto di Borgo Panigale sia molto superiore a mio avviso.
2- Il divertimento di una moto non dipende (spesso) dai cavalli. Si può desumere da questo che la moto preferita di qualcuno possa essere anche una Mito 125 (quanto mi sono divertito io). Non è possibile stilare una graduatoria delle moto più divertenti perchè, semplicemente, si tratta di un parametro quasi totalmente soggettivo.
3- Il fattore fascino segue gli stessi stilemi del fattore divertimento al punto due. Qualcuno rimane colpito dalla tecnologia, altri dalla storia, altri dal marchio e qualcuno dal rombo. Ad ognuno il suo.
4- Nella guida su strada conta la pulizia di guida e la bravura. Tali parametri possono comunque essere surclassati dall'incoscenza. Il pilota meno timoroso di perdere la vita è (quasi) sempre il più veloce e questo annulla la capacità della moto di essere veloce ed efficace. Rimanendo nell'ambito dei piloti seri, termine con il quale intendo quelli sensatamente veloci, posso dire che le moto si equivalgono nella maggior parte dei percorsi. Dove perde una, guadagna l'altra. L'unico modo per dare un vantaggio oggettivo alla Suzuki sarebbe portarla su percorsi costantemente superiori a 130-140Km/h ma, a quel punto, serve il pilota del tipo kamikaze a mio avviso. La GSR600 è più potente, agile e fluida. La Ducati è più stabile, leggera, frenata ed efficace. Un pilota che guida "di corpo" si troverebbe male sulla giapponese ed uno che vuole una moto molto reattiva male sull'italiana. Non è possibile stabilire a priori la più veloce.
5- Grazie al cielo (anche agli ingegneri) ci sono le italiane, le inglesi, le giapponesi, le tedesche e le americane. A me non piacerebbe un mercato dove tutti andiamo sulla stessa moto e sono contento di quasta moto-diversità (anche a livello di opinioni).
P.s. Vedo che hai una Ducati ST anche tu... solo con una valvola in meno !