Boh... ho accompagnato un sacco di neofiti nel loro primo acquisto ed ho "attaccato" la passione per la moto a tutti coloro che mi circondano. Questo non mi rende un esperto, ma debbo dire di aver visto molta molta gente cominciare in tutti questi anni. Un esempio sono la mia ragazza ed una mia amica. La prima ha cominciato da una ER-5 ed ora ha un Monster 620. Ha sempre trovato molto molto più facile da condurre la mia GSR600 della ER-5 ed io, avendola guidata a mia volta, posso confermare. La seconda ha cominciato con un Hornet 600 e, sebbene non avesse nemmeno l'altezza dalla sua parte, si è sempre trovata bene.
Il fatto che abbiano 100CV è molto relativo. Certo sono parecchi, però è anche vero che li devi andare a prendere volontariamente. Sino ad 8-9000 giri sono molto paciose ed andare oltre è sempre una decisione soggettiva e personale. Se hai tale pelo sullo stomaco... è pericoloso anche un Monster con 60CV e 160Km/h.
Non parliamo poi di moto come la ER-5. Sono capaci di prestazioni già pericolose in termini di accelerazione e velocità, ma hanno ciclistiche e gomme indegne in molti frangenti. Queste generalizzazioni sulle moto sono semplicistiche ed anacronistiche in mia (personale) opionione.
Dire che un mezzo capace di fare da 0 a 100Km/h in 4 secondi (Suzuki GSR600) sia molto più pericoloso di uno che impiega 5.5 secondi (Ducati Monster 620) mi porta solo a sorridere. Avere la possibilità di raggiungere 200Km/h non rende un mezzo maggiormente rischioso rispetto alla possibilità di raggiungere solo i 170Km/h. E' necessario tenere in mente inoltre come, nella maggior parte dei casi, ci si faccia male in città oppure nelle stradine di montagna. Tali ambienti sono pericolosi già superati i 40CV di potenza... se manca una mente in grado di calcolare il pericolo.
Un mio amico ha cominciato dalla Fazer 600, un altro dalla CBR600F ed un alro ancora dall'Hornet 600. Tutte moto facili. Se hai la testa hai la testa... se non ce l'hai è pericoloso tutto !
La
pericolosità di una moto NON si misura in cavalli, ma in capacità di ragionare del pilota. La
facilità di una moto si misura dalla sua capacità di fare esattamente ciò che il pilota richiede senza metterlo in difficoltà (erogazione, sospensioni, peso, baricentro, equilibrio generale). Si necessità di creare una distinzione tra questi due parametri. Una moto facile può essere pericolosa nelle mani sbagliate ed un mostro di potenza può essere la moto giusta per colui che, pur essendo al primo mezzo, possiede una buona capacità di ragionamento. Ho un amico che ha cominciato dal CBR1000 senza aver avuto mai in precedenza nemmeno un motorino a marce. Ad oggi ha fatto 30.000Km senza mai un incidente e guidando in maniera turistica. Possiede 170CV !
Alcuni esempi di moto che HO PERSONALMENTE posseduto.
Suzuki GSX-R 750 - Facile. Ha 140CV dolci (il modello che avevo) ed una ciclistica stabile ed adeguata. Freni potenti, ma modulabili. Una moto poderosa, ma amichevole. Sembra una contraddizione ma, avendo la testa, è facile guidarla.
Honda CBR 954 - Difficile. Erogazione perfetta e facilissima, ma ciclistica nervosa che può mettere in difficoltà (molto) chi non sia esperto. Molti piloti esperti si trovano a disagio a causa dell'eccessiva velocità a scendere in piega e del nervosismo anche nelle accelerazioni più blande.
Aprilia RSVmille - Difficile. Baricentro alto e motore scorbutico la fanno consigliare meno del GSX-R750 per un neofita sebbene abbia meno cavalli.
Ducati Monster 900 - Difficile. A me è capitato che, giù di giri, tentasse di disarcionarmi a causa della coppia sempre molto elevata. Ciclistica rapida e freni da dosare bene. Non la consiglierei ad un neofita. Motore scorbutico in basso. Questo porta ad usarla sopra 3500 giri, valore oltre il quale è già da prendere con le molle. Ha pochi cavalli... ma non è facile.
Suzuki GSR600 - Ciclistica media. Freni non troppo potenti (facilmente gestibili), motore pacioso. Vai piano se credi e forte se credi.
Non esiste una moto SICURA. Esistono moto più facili da condurre.
P.s. Riguardo al fascino del Monster le vendite ti danno torto. In ogni caso è una cosa soggettiva e non capisco il tuo tormento a tal proposito. Se a te non piace, questo non significa che non sappia dare emozioni ad altri. Posso capire il tuo punto di vista, ma non posso assolutamente appoggiare il modo in cui ritieni erronei i gusti altrui.