Che la Honda non stia mai ferma lo spevamo.
Ecco quindi una ulteriore evoluzione della supersportiva di razza CBR1000RR Fireblade presentata nel 2003.
L'obiettivo della Honda è quello di vincere il campionato Superbike, per questo la CBR riprende sempre di più soluzioni derivate dalla MotoGP per poterle sfruttare nel campionato Superbike.
In particolare l'obiettivo dei tecnici è quelli di aumentare le prestazioni e ridurre il peso per una dinamica veramente mozzafiato.
Tante sono le particolarità e le novità di questa moto, come il sistema di doppia iniezione sequenziale PMG-DSFI, la sospensione posteriore UNIT PRO LIKN e (ancora unico tra le suoersportive di serie) l'ammortizzatore di sterzo elettronicio HESD che si autoregola aumentando la rifgidità in funzione della velocità della moto per prevenire eventuali sbacchettamenti dell manubrio.
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Dato che si tratta di una moto relativamente nuova gli sforzi sono stati concentrati nell'affinare i pregi e nell'eliminare quelle piccole imperfezioni (qualora ce ne siano) tipici di un progetto poco datato.
Gli interventi hanno interessato, Motore, Telaio, ciclistica ed ovviamente l'estetica.
Il motore è stato interessato da un affinamento e da una cura dimagrante ovunque fosse possibile.
Il tutto volto ad ottimizzare il rapporto Peso/Potenza.
Modifiche dei condotti di aspirazione per ottenere una maggiore efficienza.
Aumento del diametro dei condotti di scarico per ottenere il massimo deflusso dei gas.
Rapporto di compressione salito da 11,9:1 a 12,2:1 con notevole miglioramento della dinamica del motore grazie ad una maggiore efficacia nella combustione.
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Le valvole di aspirazione hanno un sistema di ritorno con doppia valvola per ottimizzarne il funzonamento agli alti regimi.
Ciò ha permesso un incremento dei regimi di rotazione per cui la zona rossa inizia a 12200 gini/min anzichè a 11650 giri/min come nella precedente versione.
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Anche gli alberi a camme sono stati alleggeriti di BEN 450 grammi.
Tutte queste modifiche hanno permesso un aumento del 3,4% di potenza lungo tutto l'arco di utilizzo con un aumento parallelo nell'ordine dello stesso valore per quanto riguarda il rapporto Peso/Potenza.
Pur di diminuire il peso anche il coperchio dell'alternatore in alluminio è stato sostituito con uno in magnesio, più leggero di 100g.
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Lo scarico è realizzato completamente in titanio, con configurazione 4in2in1 e dotato di valvola.
La riduzione di peso complessiva è dell'ordine dei 1400 g.
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Per supportare le migliorie del motore la corona posteriore passa da 40 a 42 denti, cioò consente di sfruttare completamente il motore, ma la velocità massima non viene penalizzata in virtù della maggiore potenza e dell'aumento dei giri di rotazione che abbiamo accennato prima.
Anche il telaio è cambiato. Viene realizzato con una nedita tecnica di fusione gravitazionale.
La sospensione posteriore deriva direttamente dalla MotoGP.
Anche la geometria della ciclistica è stata completamente rovoluzionata.
L'inclinazione del cannotto di sterzo viene ridotta a 23°30' (anzichè 23°45' della versione precedente) con conseguente riduzione dell'avancorsa (da 102 mm a 100 mm).
L'accorciamento del forcellone di 5 mm ha anche permesso di ridurre l'interasse a 1400 mm (prima erano 1410).
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Non potevano mancare anche migliorie dell'impianto frenante.
I dischi anteriori crescono a 320mm (prima 310) e lo spessore viene ridotto del 10% con una signficativa riduzione del peso di ben 300 g.
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Tutte queste migliorie tecniche non potevano non essere accompagnate anche da variazioni nell'estetica.
Anche qui si è cercato di rendere stlisticamente la moto ancora più aggressiva e somigliante per quanto possibile alla RC211V della MotoGP.
La carenatura è stata rinnovata nel cupolino, adesso più pronunciato e negli sfoghi della carena che garantiscono un maggiore deflusso dell'aria calda lontano dal pilota.
Tre le colorazioni:
Completamente Nera:
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Nera/Rossa:
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Grigia:
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Altre foto:
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